Questa deliziosa perla cinematografica intitolata “Paura e delirio a Las Vegas”, traduzione dell’originale inglese “Fear and Loathing in Las Vegas”, è la rivisitazione in chiave filmica operata da parte del regista Terry Gilliam (v. “Brazil” e “L’esercito delle scimmie”) dell’omonimo romanzo autobiografico di Hunter S. Thompson (1971). I due personaggi protagonisti di questo film sono Roul Duke (Jhonny Deep), dottore in giornalismo, e il suo improbabile avvocato Dr. Gonzo (Benicio Del Toro). Il film è ambientato nel periodo di cultura della droga di fine anni sessanta, e i due personaggi finiscono per essere vere e proprie icone di quel periodo di passaggio, smarriti, sconvolti e allucinati dalle più diverse droghe vengono lanciati nella città di Las Vegas, la città incarnazione stessa della perdizione e del consumismo, creata dal nulla con l’unico scopo di dare libertà ai più repressi desideri e sfoghi della società americana. Lungo la durata della pellicola i due rimangono sempre estraniati da quello che anno intorno, rifugiandosi negli effetti delle droghe (mescalina, cocaina, acidi, erba, etere, oppio, adrenocromo, etc…) per non subire quello che Roul Duke definisce “l’infrangersi del sogno americano”. Viaggiamo quindi in una trama e in uno scenario che sono a metà tra la realtà e l’allucinazione, in uno svolgimento che ci lascia liberi di scegliere tra le due. In definitiva consiglio vivamente questo film allucinante e allucinatorio, è uno di quei film che alla fine ti rimane attaccato addosso per un po’, ne vale la pena! – (nota: visione consigliata a un pubblico adulto)
Citazione
Il baule della macchina pareva un laboratorio mobile della narcotici. Avevamo due borsate d’erba, settantacinque palline di mescalina, cinque fogli di LSD superpotente, una saliera piena zeppa di cocaina e un’intera galassia di pillole multicolori, eccitanti, calmanti, esilaranti… E anche un litro di tequila, uno di rum, una cassa di Budweiser, una pinta di etere puro e due dozzine di fiale di popper. Non che per il viaggio ci servisse tutta quella roba, ma quando ti ritrovi invischiato in una seria raccolta di droghe, la tendenza è di spingerla più in là che puoi.