EROINA
ero, roba, sbubba;
COS’E’
Attraverso successive raffinazioni si ottengono dal papavero: oppio, morfina ed eroina. Si presenta come una polvere bianca o marrone spesso granulosa. Viene assunta inalandola per via nasale o iniettandola in vena; molto più raramente viene fumata.
EFFETTI RICERCATI
Uno stato di benessere diffuso, la scomparsa di angosce e timori, l’annullamento del dolore fisico. Chi assume eroina ricerca in particolare il flash, una sensazione improvvisa e acuta di euforia, benessere e calore.
DIPENDENZA E INTOSSICAZIONE
Anche l’assunzione di poche dosi successive genera rapidamente una dipendenza fisica e psichica, richiede un aumento del dosaggio e genera crisi d’astinenza. L’uso continuo provoca la scomparsa degli effetti piacevoli, fino ad arrivare all’assunzione per restare normale e combattere la crisi d’astinenza.
RISCHI E DANNI
Decadimento dello stato generale di salute. Abbassamento delle difese immunitarie, carie e perdita di denti, flebiti, ascessi. La vita diventa disordinata e stressante – manca la roba: paranoia; l’ho trovata: gioia ( e questo più volte al giorno) – l’alimentazione casuale e povera. Nelle donne si osserva una diminuzione di fertilità e la scomparsa del ciclo mestruale; in gravidanza aumenta il rischio di aborto. L’uso promiscuo di siringhe ha provocato e purtroppo provoca una epidemia di AIDS tra i tossicodipendenti. Non va comunque dimenticata la presenza significativa di epatiti, tubercolosi, malattie veneree nella popolazione tossicodipendente. L’overdose porta alla morte.
SOCIALMENTE
L’unica cosa che interessa è farsi e tutti i soldi vanno a finire lì. Chi assume eroina diviene rapidamente un emarginato e perde progressivamente tutti gli altri interessi; la necessità irrinunciabile dell’eroina porta a considerare gli altri soprattutto come una fonte di denaro, con assillanti ricerche di prestiti e furti anche ad amici e familiari. Nelle fasi finali porta alla perdita di qualsiasi senso di rispetto e dignità facendoti fare qualsiasi cosa pur di ottenere una dose: prostituzione maschile e femminile, inserimento in attività criminali “improbabili” e rischiose; quindi, pressochè fatalmente, il carcere.
ASTINENZA
Dopo otto ore dall’ultima dose compaiono ansia, sbadigli, sudorazione, lacrimazione, insonnia, vampate di calore alternate a sensazioni di freddo, crampi e dolori ad li; dopo trentasei ore spossatezza, aumento della pressione e della temperatura, tachicardia, respirazione rapida. La crisi può protrarsi fino a dieci giorni; secondo alcune ricerche nei sei mesi seguenti si possono verificare insonnia, una sensazione imprecisata di malessere, depressione, irritabilità: tutte fattori che possono determinare ricadute.
PRECAUZIONI
Gestendo servizi per tossicodipendenti abbiamo visto tragedie e vite rovinate in quantità industriale e non possiamo che essere assolutamente certi della nocività del suo uso. La scelta di provare diventa facilmente una scelta irreversibile che vi rovina la vita. Chi assume eroina deve comunque evitare di usare siringhe già usate: può infatti contrarre AIDS ma anche epatiti, o altre malattie invalidanti. Se si usa il limone per sciogliere l’eroina è bene accertarsi che non sia andato a male: può causare febbri e infezioni. Iniettare eroina è sempre pericoloso. Se si va all’estero o si cambia zona può esserlo ancora di più, perchè la percentuale di eroina potrebbe essere più alta di quella a cui si è abituati. Rischi gravi si corrono dopo una disintossicazione, perchè l’organismo è più sensibile all’eroina. Inoltre se si assume alcol o farmaci anche una dose modesta può essere pericolosa . Se qualcuno va in OVERDOSE, non scappate; chiamate i soccorsi, rimanete con lui, fatelo sdraiare su un fianco e non fatelo addormentare mentre aspettate. Se lo sapete, indicate ai medici o al personale dell’ambulanza che tipo di sostanza ha assunto. Nessuno vi creerà problemi se avete fatto il possibile per salvarlo.