Psiconauta (dal greco ψυχοναύτης, che significa letteralmente “navigatore della mente/anima”), è colui/lei che utilizza gli stati alterati di coscienza intenzionalmente indotti per investigare la propria mente, trovare risposta a questioni spirituali attraverso l’esperienza diretta, migliorare la propria situazione psicologica ed esistenziale e le prestazioni cognitive nella vita quotidiana. Secondo Jonathan Ott, la parola psiconauta sarebbe stata originariamente coniata dal filosofo tedesco Ernst Jünger.
Psiconauta enteogenico è il termine moderno usato per descrivere chi utilizza sostanze capaci di agire come enteogeni, ricavandone momenti di intuizione, di rivelazione e di illuminazione. Le sostanze vengono impiegate come un mezzo per raggiungere stati mentali con percezioni diverse, superando gli ostacoli quotidiani dovuti ai processi e ai filtri mentali. La realtà interiore ed esteriore appare così in maniera nuova, la si interpreta in modo nuovo, cogliendone il suo significato più profondo.
Gli psiconauti credono che quando una sostanza che altera la mente viene impiegata con questi intenti, nelle giuste condizioni di set e setting, i suoi effetti possono propiziare esperienze capaci di restituire un contatto con il proprio Io, con il nucleo della propria personalità, e che quindi sia possibile prendere coscienza di essere una parte di un Tutto, e avvicinarsi di nuovo alla natura, cambiando la propria vita in modo generalmente positivo e durevole. Poiché le tecniche che alterano la coscienza possono essere pericolose, e capaci di indurre uno stato di estrema suscettibilità, lo psiconauta generalmente preferisce effettuare le proprie esplorazioni da solo, o in compagnia di persone di cui si fida.
Alcuni psichedelici e dissociativi comunemente utilizzati dagli psiconauti includono funghi psicoattivi, cactus mescalinici, salvia divinorum, ayahuasca, dmt, morning glory, lsd, mdma, ketamina ecc. Molte di queste sostanze sono state impiegate nel corso di tutta la storia umana. La datura è raramente utilizzata dagli psiconauti perché i principi contenuti in questa pianta provocano uno stato di delirio con perdita di controllo e di lucidità, spesso associato ad amnesia. Allo stesso modo, gli psiconauti spesso preferiscono consumare salvia divinorum tramite il metodo del “quid”, piuttosto che utilizzare estratti fumabili che inducono un intenso ma breve viaggio. La cannabis viene spesso utilizzata singolarmente o in combinazione con molti psichedelici per amplificare ed estendere l’esperienza.
Altre tecniche impiegate dagli psiconauti nelle loro esplorazioni includono i sogni lucidi, la meditazione, la deprivazione sensoriale, la privazione del sonno, il sovraccarico sensoriale, il sesso, il digiuno, la danza, l’ipnosi, le dream machines ecc. In genere gli psiconauti tengono le distanze dalle droghe più pericolose e capaci di generare dipendenza, come alcol, cocaina, metamfetamine, eroina, trovandole prive di valore educativo. L’obiettivo della pratica meditativa e psichedelica è liberare ed espandere la propria coscienza; l’abuso di droga è palesemente in contrasto con tale obiettivo. Attualmente il termine psiconauta ha assunto anche una nuova valenza, potendo anche indicare il ricercatore/sperimentatore di nuove sostanze o mix psicoattivi.
Il lavoro di ricerca include l’elaborazione di scale metriche esperienziali. L’esperienza con una sostanza può essere infatti analizzata tenendo conto di 2 variabili: l’intensità dell’effetto e il tempo. In tutti i casi si individua un tempo di salita (attesa), un tempo di alterazione neurochimica, e una discesa. L’asse dell’intensità dell’effetto parte da un grado zero, lo stato ordinario di coscienza, al quale si ritorna alla fine dell’esperienza. Partendo da dosaggi molto bassi, e considerando le variabili dei tempi di salita e degli effetti, si arriva a calibrare la propria dose. Viene quindi individuata la dose soglia, bassa ecc. fino alla dose massima e letale.
Alcuni psiconauti noti (scienziati, filosofi, artisti e scrittori): Albert Hofmann, Alex Grey, Alexander Shulgin, Ann Shulgin, Aldous Huxley, Alan Watts, Allen Ginsberg, Carlos Castaneda, Claude Rifat, Dennis McKenna, DM Turner, Ernst Jünger, Jack Kerouac, John Lilly, Jonathan Ott, Michael Hoffman, Peter Carroll, William S. Burroughs, Ken Kesey, Ralph Metzner, Ram Dass, Rick Strassman, Robert Anton Wilson, Stanislav Grof, Terence McKenna, Timothy Leary, William James.
SD&M – www.psiconautica.tk
Pubblicato su Dolce Vita n°16 – Maggio/Giugno 2008