Sono cinque e sono malati di sclerosi multipla, mensilmente gli viene somministrata una dose di Bedrocan, un prodotto farmaceutico derivato dalla cannabis, per tenere sotto controllo il dolore neuropatico.
No, non è uno scherzo, siamo in Italia e più precisamente all’Ospedale Ferrari di Casarano, in Puglia.
E’ da circa un anno che i cinque pazienti vengono trattati con il farmaco e quello pugliese è il primo caso di sperimentazione nella Regione che somministra gratuitamente il prodotto.
Il ruolo positivo della cannabis è riconosciuto per molte malattie come nei casi di cancro, Aids, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, il glaucoma e l’epilessia.
Il suo uso terapeutico è legale perché autorizzato dal Testo unico sulle sostanze stupefacenti (DPR 309/90). Nonostante siano passati 11 anni dalla sua autorizzazione, nel nostro Paese ancora non esistono procedure di importazione legali dei farmaci a base di cannabis, quindi la distribuzione presso le strutture sanitarie è lasciata ad un iter complesso, burocratico e scoraggiante.
Le istruzioni sono contenute nell’articolo 2 del decreto ministeriale dell’11 febbraio 1997 che regola le “importazioni di specialità medicinali registrate all’estero”.
Ci vuole tanta pazienza, il medico curante redige la richiesta d’importazione alla quale allega il consenso informato del paziente. La richiesta va poi recapitata ad una farmacia ospedaliera (o altra farmacia della Asl di competenza), quest’ultima la inoltrerà al ministero della Salute.
Poi occorre attendere una specialissima autorizzazione del ministero e solo allora la farmacia può ordinare il farmaco contattando la casa produttrice.
Sembra proprio di vivere in Italia.
fonte: vitadidonna.org