Il Ticino segue la strada di Zurigo per usi terapeutici
“Sono favorevole a queste iniziative di tipo sanitario”. Così il neoprocuratore generale del Canton Ticino, John Noseda, in un’intervista apparsa questa settimana al Caffè, ha risposto alla domanda sulla vendita controllata della canapa attuata a Zurigo. Una vittoria per Werner Nussbaumer, il medico ticinese noto come “dottor canapa”, convinto assertore delle facoltà terapeutiche della marijuana, condannato lo scorso aprile dal giudice della pretura penale di Lugano, Giovanni Celio, al pagamento di una multa di duemila franchi, oltre a seimila di spese giudiziarie per un falso certificato medico, per avere prescritto a più riprese dosi di questa sostanza ai suoi pazienti (la vicenda risale agli anni 2005-2006). Nussbaumer – già presidente dell’Associazione “Medici cannabis terapeutica insubrica” e, fino ad aprile 2003, parlamentare per i Verdi – era finito in carcere nel maggio di sette anni fa per violazione della Legge federale sui prodotti stupefacenti e riciclaggio (la polizia aveva rinvenuto coltivazioni di canapa durante una perquisizione nella sua abitazione e nel suo studio). Il “dottor canna” aveva trascorso 27 giorni in carcere, ed era stato sospeso dall’Ordine dei medici. Ora, la “svolta” di Zurigo, e la dichiarazione del procuratore generale ticinese Noseda sembrano dare ragione alla posizione di Nussbaumer, riaprendo la strada della vendita di canapa a scopi terapeutici.
Pamela Martinoli
fonte: voceditalia.it