Abbiamo portato a termine il nostro ciclo di prova con una lampada LED (Light Emitting Diode): abbiamo usato una GL90W-RB che ha 90 LED da 1 Watt, rossi e azzurri in proporzione 7 a 2, i rossi emettono luce a 630Nm e gli azzurri a 455Nm. Mettiamo la nostra lampada LED sopra 24 talee appena radicate. Il prezzo della lampada va da 400 a 500 euro a seconda del negozio che la vende.
Le talee hanno radicato in piccoli cubi di lana di roccia e poi sono state trasferite in terra, in vasi da 3.4l, le abbiamo fertilizzate con Advanced Hydroponics seguendo le indicazioni riportate in etichetta partendo da acqua trattata con un filtro di osmosi inversa – EC di circa 1 e pH 5.8. Dopo una settimana di crescita a 18 ore passiamo a 12 – 12 per far fiorire le piante, le piante erano alte circa 20cm. Probabilemente sarebbe stato meglio farle crescere ancora per qualche settimana.
Le piante sono cresciute bene senza alcun problema ma sono cresciute più lentamente delle piante sotto le lampade al sodio, le piante avevano bisogno di venir fertilizzate e bagnate non più di 1 volta a settimana. La luce rossa ci ha ingannato e pensavamo che le piante soffrissero di varie carenze ma se illuminate con luce tradizionale il colore diventava verde e le piante apparivano perfettamente sane.
Immediatamente abbiamo notato che le piante poste sotto la lampada crescevano molto meglio di quelle periferiche, se alziamo la lampada la differenza diminuisce perché anche le piante che sono sotto la luce crescono meno. La superficie illuminata a sufficienza è inferiore a un metro quadrato direi 70 x 70 cm. Le piante producono fiori lungo tutto lo stelo principale e questo ci conferma che la luce LED ha una buona penetrazione, potevamo quindi far crescere di più le piante e produrre di più. Il minor consumo di acqua è una cosa da tener presente quando si prepara il substrato, in questo test il substrato è risultato essere poco areato dato che la temperatura era più bassa e dato che la terra si seccava più lentamente avremmo dovuto aggiungere più perlite per far si che le radici avessero più ossigeno – questa è la prima cosa che ha ridotto la produzione. La temperatura era anche inferiore e le radici avrebbero sicuramente apprezzato una temperatura di 4,5 °C superiore. Raccogliamo al 60° giorno di fioritura e notiamo subito che i fiori sono completamnte ricoperti di resina, i fiori erano su tutto lo stelo principale e quelli più bassi quasi toccavano terra, la produzione è di circa 1 grammo per Watt.
Il problema principale di queste lampade è il costo elevato, abbiamo verificato che servono almeno 2 lampade per metro quadrato per avere una produzione accettabile, nei prossimi anni vedremo sicuramente scendere il prezzo dei LED e le prestazioni miglioreranno.
Vantaggi fondamentali dei LED
La luce dei LED è direzionale, i LED emettono su un angolo di 120° e tutta la luce raggiunge le piante senza bisogno di riflettori.
La durata della lampada è di 50.000 ore, per le prime 30.000 l’emissione sarà costante poi per le restanti 20.000 vi sarà un calo del 30%, la durata è di 3,4 volte superiore alla durata delle lampade al sodio.
Si dice che 100W LED siano equivalenti a 400W sodio, questo è secondo noi un’affermazione azzardata, le piante non proprio sotto i LED mostravano immediatamente la scarsità di luce.
Senza dubbio i LED sono fondamentali per le grow room piccole dove la temperatura emessa dalle lampade al sodio diventa il primo ostacolo. In uno spazio di 50 x 50 cm e altezza 1m possiamo tranquillamente coltivare da 4 a 9 piante – questa coltivazione non produrrà molto ma per tanti coltivatori sono sufficienti 100g per raccolto.
Grazie al fatto che i LED non emettono calore possiamo avvicinarli fino a 20cm così che la luce sia la stessa di una HPS che invece dobbiamo tenere a distanza maggiore.
La temperatura della grow è molto più stabile e non sono necesari grandi estrattori, basta un piccolo estrattore per fare sì che le piante non restino senza CO2.
I LED sono alimentati da correnta a basso voltaggio e non servono accenditori, non ci sono rischi di incendi, corti circuiti, surriscaldamento.
I LED emettono subito il massimo della luce e non hanno bisogno di tempo per raggiungere il pieno rendimento, la luce è stabile.
E’ molto semplice combinare LED di modo da fornire alla pianta lo spettro adeguato di luce.
LED e varietà autofiorenti
Prossimamente proveremo l’efficacia dei LED nella coltivazione di varietà autofiorenti. Queste varietà fioriscono indipendentemente dal fotoperiodo e si arriva alla produzione in 60 giorni dal seme. Con un fotoperiodo di 20 luce / 4 buio le piante hanno a disposizione quasi il doppio della luce che in condizioni normali 12 / 12, i LED – anche se non hanno la potenza delle HPS – dato il basso assorbimento di elettricità potrebbero diventare la lampada ideale. Se organizziamo una piccola grow room con 8 piante con il sistema di raccolto continuo, potremmo raccogliere una pianta e piantarne un’altra. Una pianta per settimana durante tutto l’anno è sufficiente per il bisogno di un consumatore moderato. (fonte: Canamo)