Sembra che uno dei più grandi timori della comunità pro marijuana medica si stia lentamente realizzando, cioè che le case farmaceutiche facciano di tutto per aggiungere i cannabinoidi alla loro enorme collezione di farmaci brevettati.
A guidare la carica è GW Pharmaceuticals, società farmaceutica britannica che produce Sativex, uno spray orale scandalosamente costoso che basa i suoi effetti medici su THC e CBD. Anche se Sativex non è attualmente disponibile per i pazienti negli Stati Uniti, può essere prescritto in Canada, Regno Unito e altri paesi europei, ad un prezzo di $175 per bottiglia. Per quanto folle possa sembrare, l’unica differenza tra una bottiglia di Sativex a $175 e una bottiglia di estratto di marijuana dal dispensario locale a $20, sono i brevetti, che GW Pharma è stato fin troppo veloce per depositare.
Proprio il mese scorso, l’ultima richiesta di brevetto presentata da GW Pharma riportava il titolo “Fitocannabinoidi nel trattamento del cancro.” E’ vero, i creatori di Sativex stanno cercando di brevettare i composti di marijuana per il trattamento di tutte le forme di cancro. Ma è anche permesso?
Probabilmente no, dal momento che gli effetti anticancro della marijuana medica sono ben noti dagli anni ’70, quando portavoce di primo piano del movimento, come Rick Simpson, che hanno fornito testimonianze personali della capacità della marijuana di curare il cancro. Di conseguenza, è improbabile che venga concesso un brevetto sulla marijuana medica stessa o sui suoi estratti, come l’olio di canapa.
Ancora oggi, le aziende farmaceutiche sono ben consapevoli delle lacune nelle leggi sui brevetti che possono essere facilmente sfruttate modificando leggermente una sostanza chimica o una formula, ciò che la GW Pharma, nello specifico, ha fatto. Nel loro ultimo brevetto infatti, GW Pharma ha fatto di tutto per rivendicare i diritti esclusivi relativi agli effetti anticancro della cannabis, il loro espediente è stato quello di chiamare la sostanza “medicina botanica”, definendola come una miscela di cannabinoidi e di sostanze non-cannabinoidi. Come risultato, GW Pharma potrebbe essere l’unica ad avere in mano il biglietto vincente per quanto riguarda la cura d’avanguardia per il cancro, cosa che la ricerca ha ignorato per decenni!
Fonte: http://www.thcfinder.com/marijuana-blog/medical-marijuana/2013/04/pharmaceutical-companies-rush-to-patent-medical-marijuana