La Commissione europea ha proposto una direttiva e un regolamento per rendere illegali le nuove sostanze psicoattive usate in alternativa alle droghe come cocaina ed ecstasy, assunte da oltre 2 milioni di persone e provate almeno una volta dal 5% dei giovani secondo le stime di Bruxelles. Con le nuove norme sarà possibile agire in tempi rapidi e bandire dal mercato le sostanze più dannose nel giro di poche settimane. Con l’attuale legislazione, invece, sono necessari 24 mesi e non e’ possibile procedere a una sospensione temporanea.
La nuova politica europea prevede la possibilità di rimuovere temporaneamente dal mercato le droghe più pericolose, sospendendone la vendita per un anno. I punti principali di questa nuova regolamentazione riguardano anche la distinzione dei provvedimenti in base agli effetti – più o meno limitati – delle sostanze. Così, l’Ue può prendere tre decisioni: se il rischio e’ basso, può decidere di non agire; se il rischio e’ moderato può scegliere di bandire la sostanza solo sul mercato dei consumatori senza pero’ limitarne l’uso industriale e farmaceutico; se il rischio e’ elevato, può bandire l’uso per i consumatori ma anche quello industriale, se non in caso di eccezioni particolari, su cui pero’ verranno applicati forti controlli. Il regolamento – che ha applicazione diretta e immediata in tutti i paesi – si concentrerà sulla proibizione delle sostanze, mentre la direttiva – che va recepita dagli Stati membri e richiede quindi tempi più lunghi – riguarderà solo le sanzioni penali.
“Non possiamo che condividere questa importante decisione presa dalla Commissione Europea che dimostra la necessita di arginare un fenomeno che sta assumendo delle dimensioni preoccupanti”. Lo scrive il Dipartimento Politiche Antidroga (Dpa), commentando la proposta della Commissione Europea di rendere illegali le nuove sostanze psicoattive. “Dal 2009 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce per le droghe del Dpa ha monitorato strettamente la situazione sul territorio italiano rilevando circa 280 nuove sostanze circolanti. Questo mercato utilizza principalmente Internet per la pubblicizzazione delle molteplici offerte di nuove sostanze psicoattive, per la raccolta degli ordinativi e dei pagamenti mediante credito elettronico e approfitta dei normali corrieri postali per il loro invio a domicilio. Il nuovo mercato delle nuove sostanze psicoattive va di pari passo con quello dei farmaci contraffatti o di vendita illegale che ormai popolano la rete Internet con offerte altrettanto pericolose per la salute pubblica. In Italia, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce ha rilevato anche circa 70 casi di intossicazione acuta correlati all’assunzione di NSP che hanno avuto bisogno di cure intensive presso i pronto soccorso. Per questo il Dpa ha appena realizzato un nuovo Piano di Azione Nazionale sulle nuove sostanze psicoattive che verrà reso pubblico nei prossimi giorni, accompagnato da un Update scientifico sulle nuove sostanze psicoattive, con un’ampia panoramica sulla presenza delle nuove droghe individuate nel territorio italiano e europeo. “Purtroppo – ha detto Giovanni Serpelloni, capo del Dpa – questo fenomeno delle offerte in internet di droghe sintetiche anche in Italia sta assumendo quindi rilevanza di sanità pubblica, affiancandosi e, spesso, sovrapponendosi (anche in termini di utilizzo contemporaneo di più sostanze) con quello delle droghe tradizionali quali eroina, cocaina, cannabis e la famiglia delle amfetamine. Il fenomeno risulta ancora più preoccupante se si considera la pervasiva infiltrazione delle offerte nella rete Internet e soprattutto nei social network, particolarmente frequentati dalle giovani generazioni. Il bisogno di conoscenza, di monitoraggio ma anche di prevenzione e di intervento precoce, quindi, e’ sicuramente reale sempre di più anche nel nostro Paese e quindi non più procrastinabile. Ecco perchè, di concerto con il Ministero della Salute, abbiamo messo a punto un nuovo Piano di Azione che presenteremo nel dettaglio la settimana prossima”.
Fonte: droghe.aduc.it