Era decisamente un’atmosfera diversa dalle Street Parade alle quali partecipiamo di solito: l’aria che si respirava questa volta era particolare, era impregnata di consapevolezza e voglia di partecipare ad un evento importante a soli tre giorni dal pronunciamento della Consulta sulla illegittimità dell’odiata Fini-Giovanardi.
Qualcosa è però accaduto, rivelandosi elemento di disturbo indesiderato, sia per la maggior parte dei partecipanti, sia nell’informazione mediatica. Non vogliamo entrare in polemica con nessuno, ma, dopo aver consultato i report della manifestazione sui vari quotidiani on line e cartacei, obiettivamente va detto che l’unico dato negativo da registrare è stato determinato da quello che noi riteniamo un inutile e controproducente scontro tra gli organizzatori della manifestazione e una rappresentanza di Radicali guidata da Marco Pannella e da Rita Bernardini.
Premesso che siamo assolutamente coscienti che i Radicali hanno sbagliato spesso e volentieri (e la totale scomparsa di un elettorato che li sostenga non fa che confermare questo dato di fatto), pensiamo comunque che si sarebbe dovuto riconoscere quantomeno, anche e solo a titolo personale, l’impegno pluridecennale di Pannella per la legalizzazione della cannabis (il referendum del ’93 non dovrebbe essere archiviato così velocemente nella memoria degli antiproibizionisti). E poi la “disobbedienza civile” che Rita Bernardini sta praticando da due anni coltivando in casa propria e esponendo davanti alla Camera la cannabis da distribuire ai pazienti di LapianTiamo, protagonisti di molte battaglie per affermare i diritti alla cura di tutti i pazienti affetti da patologie invasive. A nostro avviso sarebbero dovuti essere presenti come “ospiti d’onore” e non rifiutati: Andrea Trisciuoglio e Lucia Spiri in primo luogo.
Tutto questo ha solo provocato, nei media, una irritante disattenzione sulle innumerevoli motivazioni che hanno spinto decine di migliaia di persone ad arrivare a Roma per esprimere un’insofferenza non più contenibile nei confronti di una legge liberticida e con la conseguenza di concentrare, invece, tutta l’attenzione sulla notizia dei Radicali cacciati dal corteo, con il risultato che Pannella ha conquistato l’home page e noi siamo finiti tra le “notizie correlate”!
E forse dovremmo anche ringraziarlo il vecchiaccio, perché senza la sua provocazione, forse, non avremmo neanche conquistato tutta questa visibilità!
E ora… Con il fiato sospeso fino a mercoledì.
Giancarlo Cecconi – ASCIA