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Visualizza Versione Completa : Scrivi al Governo



Elfo_incazzato
07-01-12, 14:42
Ciao a tutti, dato che questo governo ha delle persone che dovrebbero essere sensibili al tema economico della war on drugs, ampliamente trattato in USA, neppure accennato in Italia, Si potrebbe scrivere al primo ministro e al ministro che ha preso il posto di Giovanardi per quanto riguarda le politiche sulle sostanza psicotrope, soprattutto la marijuana.

Ecco a voi gli indirizzi.

Primo ministro Italiano, Mario Monti, senato.it:

[email protected]

Ministro con delega alle politiche sulla tossicodipendenza, Andrea Riccardi, governo.it:

[email protected]

Io gli ho già scritto. Ovviamente nessuna risposta. Perciò penso che dovrebbe farsi sentire più gente :-)

Questo è quello che gli ho scritto io:

al ministro riccardi:
http://scrivialtuodirettore.blogspot.com/2012/01/lettera-al-ministro-con-delega-sulle.html

al primo ministro Mario Monti:
http://scrivialtuodirettore.blogspot.com/2011/12/lettera-al-primo-ministro-italiano.html

Sentitevi liberi di copia incollare i pezzi che più vi piacciono. Soprattutto facciamoci sentire

Un saluto

Elfo_incazzato
04-02-12, 16:19
La situazione delle carceri italiane e' sempre piu' grave e fatte le nuove nomine al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria si metta mano a quello antidroga 'il cui capo e' responsabile della svolta repressiva che ha portato in cella tanti tossicodipendenti'. A sottolinearlo sono Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone, e Franco Corleone, coordinatore dei garanti per i detenuti.
"La situazione nelle carceri e' tragica. Ieri altri due morti suicidi - dicono Gonnella e Corleone - Le nuove nomine al Dap, di esperienza, apertura e grande professionalita', speriamo portino a una stagione di riforme coraggiose nel segno della Costituzione'. Secondo Gonnella e Corleone 'vanno rilanciate, infatti, le misure alternative e va contrastata ogni forma di violenza'. Inoltre, dicono 'l'affollamento penitenziario va combattuto non con l'edilizia ma cambiando le leggi sulla recidiva e le droghe. A tal fine e' necessario anche un cambio al dipartimento per le politiche antidroga, il cui attuale capo tanta responsabilita' ha avuto nell'aver creato le premesse di una svolta repressiva sulle droghe'. 'Ci attendiamo dal ministro della giustizia - concludono - provvedimenti governativi diretti a istituire il garante dei detenuti e a introdurre il crimine di tortura nel codice penale'.


Se volete supportare l' azione di Corleone, chiediamo le dimissioni di Serpelloni.

Io l' ho già fatto, tu?


Gentilissimi membri del Governo,



I fatti di cronaca che hanno coinvolto la città di Roma, tra omicidi e arresti per "droga", evidenziano quello che è un problema che da troppe decadi si sta portando avanti senza successo, anzi con danno per i cittadini e l' economia del nostro paese.

Il mercato degli stupefacenti, che si stima generi un fatturato attorno ai 60 miliardi di euro l' anno solo in Italia, ha reso la malavita un mostro economico di dimensioni difficilmente immaginabili. Il denaro accumulato negli ultimi 40 anni, assumendo un profitto annuale di 40 miliardi (prendendo le stime per difetto, diciamo così) per 40 anni ha portato le organizzazioni criminali ad accumulare un tesoro pari a quasi due volte il debito pubblico italiano.

I fatti recenti dimostrano come questa politica abbia fallito, 40 anni di continuo aumento della diffusione delle sostanze psicotrope, dimostrano come la proibizione ha fallito, la penetrazione del tessuto industriale da parte del crimine attraverso il riciclo del denaro proveniente dal traffico di stupefacenti dimostra il fallimento della war on drugs.

I problemi del paese sono molti, la riduzione del potere della criminalità e la gestione secondo le leggi dei rapporti tra cittadini sono problemi che si dovrebbe smettere di sottovalutare.

Ben consapevole degli impegni di questo governo su diversi fronti, vorrei che l' attuale governo tecnico potesse, entro la fine del suo mandato, aprire un dibattito sul fronte della legalizzazione della cannabis. Un segnale in questa direzione sarebbero le più che benvenute dimissioni del Dottor Serpelloni, direttore fantoccio di un organismo, il "dipartimento per le politiche antidroga", che ha svolto un mero ruolo propagandistico, assolutamente lontano dall' ampiezza del fenomeno che riguarda la tossicodipendenza sotto il profilo epidemiologico, sociale, economico, sanitario, civile.

http://scrivialtuodirettore.blogspot.com/2012/01/le-dimissioni-del-dottor-serpelloni.html