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Pawan Kumar - ASCIA
20-12-13, 21:52
Oltre Giovanardi, Serpelloni, Fini (che è finito) ci sono altri illuminati che sono animati nel profondo da un sentimento di odio persecutorio per la cannabis, e di dover adempiere ad una sacra missione di iperprotezione soffocante per la popolazione e che concepiscono solo la galera per proteggerli da se stessi. Paladini del sogno di un mondo senza droghe (legali) non sopportano l'idea dell'esistenza di chi dimostra che la cannabis non sia mortale, né di chi lo sostiene, né di chi lo pensa, e, per tutti i diversi, sono solo capaci di concepire un unica soluzione, sempre la stessa: la galera!

Per ora incominciamo con questo, una vecchia conoscenza... il senatore Gentile (che tanto gentile non sembra...):
Da droghe.aduc:
http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+uccide+piu+altre+droghe+criminale+chi_128 635.php

ITALIA - Cannabis uccide piu' di altre droghe, criminale chi la difende. Sen. Gentile (Ncd)
20 dicembre 2013 18:54

"La cannabis uccide peggio delle altre droghe, paradossalmente, perché distrugge i neuroni e chi la difende è un criminale". Lo afferma il senatore Antonio Gentile, segretario dell'ufficio di presidenza del Senato ed esponente del Nuovo Centrodestra. "Siamo stanchi - prosegue Gentile - di subire comunicati e testimonianze di persone che esaltano le virtù di questa pianta che mangia letteralmente i neuroni degli adolescenti. Chiedo al capo dipartimento Giovanni Serpelloni e al ministro Beatrice Lorenzin di avviare una Pubblicità Progresso che illustri i danni subiti dal cervello perché è ora di sbattere in faccia ai nostri ragazzi lo sconquasso che avviene nel loro cervello ogni qual volta si fanno una canna". Gentile chiede anche "alle Procure ed alle Dda di intensificare la repressione contro gli spacciatori di cannabis. Cocaina, eroina, ecstasy sono bombe di cui si conosce la pericolosità mentre sulla cannabis c'è uno sconcertante silenzio".

PurpleHazeKiller
20-12-13, 21:57
Io gli pianterei una 18 su per il c**o a questa gente, perchè di ignoranti del genere non se ne può piu'... peggio delle altre droghe?? ma dove?
Questi son mafiosi veri e propri perchè delle parole del genere posso uscire solo dalla bocca di qualcuno che ci sta facendo molti soldi sopra a questa sostanza con le leggi di adesso.

smoked_Clyde
21-12-13, 00:07
Ma chi è questo genio???? .... Sicuramente avrà la stessa faccia di Buttiglione o Prodi.... :)

Ho cercato con google immagini.... Beh in effetti non mi sbagliavo... Se aprite il link guardatelo con cautela.. ;)

http://www.lettera43.it/upload/images/11_2013/l43-congiurati-nuovo-centrodestra-131116191544_big.jpg

Yomi
21-12-13, 00:22
Ma chi è questo genio???? .... Sicuramente avrà la stessa faccia di Buttiglione o Prodi.... :)

Ho cercato con google immagini.... Beh in effetti non mi sbagliavo... Se aprite il link guardatelo con cautela.. ;)

http://www.lettera43.it/upload/images/11_2013/l43-congiurati-nuovo-centrodestra-131116191544_big.jpg

:eek2::fifone15:

rollermatic
21-12-13, 00:41
Dalla faccia si capisce tutto!! ;|

Pawan Kumar - ASCIA
21-12-13, 01:06
Il sen. Antonio Gentile è una vecchia conoscenza dell'ASCIA, vi metto il link di due nostri vecchi articoli, su di lui ed altri personaggi analoghi, fatevi 2 risate:

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=5772

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=4258

Quando questi parlano così, mi sembra che facciano più danni di immagine al proibizionismo da soli che col nostro aiuto.:faccina500::faccina500:

Pawan Kumar - ASCIA
21-12-13, 01:17
Dalla faccia si capisce tutto!! ;|Se vogliamo parlare di facce, guardate quest'altro vecchio articolo ASCIA, altri paladini analoghi:

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=3703

e prendetela a ridere, che è meglio.

Pawan Kumar - ASCIA
21-12-13, 01:34
Io gli pianterei una 18 su per il c**o a questa gente, perchè di ignoranti del genere non se ne può piu'... peggio delle altre droghe?? ma dove?
Questi son mafiosi veri e propri perchè delle parole del genere posso uscire solo dalla bocca di qualcuno che ci sta facendo molti soldi sopra a questa sostanza con le leggi di adesso.L'articolo dedicato a lui finisce così:

Per chiudere non possiamo non menzionare il profilo del sen. Gentile pubblicato dal sito http://www.impresentabili.it/antonio-gentile/

1992 – Antonio Gentile, impiegato, dirigente, giornalista pubblicista, è stato indagato per aver avuto l’appoggio elettorale della ‘ndrangheta’ alle elezioni politiche del 1992, quando militava ed era candidato per il Psi.
2 Marzo 2010 – Gentile viene sottoposto a indagini nell’inchiesta ‘Why not’ ma successivamente viene subito prosciolto dalle accuse dal giudice dell’udienza preliminare.
3 ottobre 2012 – Gentile viene coinvolto nell’inchiesta giudiziaria sull’Aterp di Cosenza, che ha portato all’arresto di un funzionario e all’emissione di 14 avvisi per altrettanti indagati a vario titolo con reati di truffa aggravata, abuso d’ufficio, falsità materiale ed ideologica, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione. L’inchiesta ha svelato un sistema consolidato e tra gli indagati figurano oltre al senatore del Pdl e membro della commissione Parlamentare Antimafia, Antonio Gentile, i fratelli Raffaele Gentile, sindacalista Uil e Pino Gentile, assessore regionale ai lavori pubblici.
Ruolo: Pdl, ex Psi, Senatore
Stato: Indagato
Fonti: Infiltrato.it – cittamagazinenews.it – 247.libero.it

smoked_Clyde
21-12-13, 11:52
Beh si vince facile giocando a cercare facce da pi*la tra i nostri politici.... Provate a fare il gioco al contrario.... Hehehehe

Pawan Kumar - ASCIA
23-12-13, 18:42
Questa è la risposta ASCIA al sen. Antonio Gentile, l'abbiamo inviata anche ad droghe.aduc, senatori e deputati PD, SEL e M5S, uffici di presidenza del parlamento, Commissione Giustizia e redazioni varie. E naturalmente anche a Gentile.

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7169

La fobia del senator Gentile

Le ultime deliranti affermazioni del senatore Gentile, ex esponente del PDL ed ora nel Nuovo Centrodestra. ”La cannabis uccide peggio ancora delle altre droghe paradossalmente perche’ distrugge i neuroni e chi la difende e’ un criminale. Siamo stanchi di subire comunicati e testimonianze di persone che esaltano le virtu’ di questa pianta che mangia letteralmente i neuroni degli adolescenti. Chiedo al capo dipartimento Giovanni Serpelloni e al ministro Lorenzin di avviare una pubblicita’ progresso che illustri i danni subiti dal cervello perche’ e’ ora di sbattere in faccia ai nostri ragazzi lo sconquasso che avviene nel loro cervello ogni qual volta si fanno una canna”. Gentile inoltre chiede ”alle Procure ed alla Dda di intensificare la repressione contro gli spacciatori di cannabis: cocaina, eroina, ecstasy sono bombe di cui si conosce la pericolosita’ mentre sulla cannabis c’e’ uno sconcertante silenzio”. http://www.asca.it/newsregioni-Droga__Gentile_28Ncd29__la_cannabis_uccide__Lorenz in_avvii_campagna-1349492-Calabria.html

Almeno una volta l’anno abbiamo l’onore di rientrare nei pensieri dell’on. Gentile, una vecchia conoscenza di cui spesso sentiamo la mancanza per le sue simpatiche affermazioni e per le sue assurde convinzioni.

Già lo scorso anno invitammo il senator Gentile (che non è il personaggio di una poesia) ad avere pudore e discrezione prima di accusare altri di essere criminali, quando il suo passato di indagato pone non pochi dubbi sulle sue qualità etiche e professionali.

Solo affermare che la canapa uccide è una falsità ideologica, un gesto esagerato di terrorismo mediatico non supportato scientificamente, visto che nessuno è mai morto per i danni direttamente provocati dalla canapa, se non quando è stata usata come corda per la forca.
Dire che lo fa addirittura peggio delle altre droghe ci appare come un’istigazione gratuita all’odio verso chi la pensa diversamente e chi ne fa uso, dichiarandolo criminale solo perché difende una pianta dalle inesauribili qualità e proprietà.

Chiaramente il senator Gentile si riferisce a noi e all’audizione che abbiamo avuto in Commissione Giustizia quando afferma: “Siamo stanchi di subire comunicati e testimonianze di persone che esaltano le virtu’ di questa pianta che mangia letteralmente i neuroni degli adolescenti“, ma il senator Gentile non può neanche immaginare quanto siamo stanchi noi delle bugie del DPA, della legge del suo compagno di partito Giovanardi e delle figure come le sue che altro di meglio non hanno da fare se non cercare tutti i modi per rovinare la vita a tutti quelli che non la pensano come loro.

Noi lo abbiamo affermato anche in Commissione, una dichiarazione che rimane agli atti e verificabile in qualsiasi momento: “Il DPA e il dott. Serpelloni praticano terrorismo psicologico, divulgano false informazioni e operano delle vere e proprie mistificazioni sulle proprietà della cannabis“, abbiamo in sintesi affermato che chi dice che la cannabis provoca la “distruzione dei neuroni” dice una menzogna, è un bugiardo che mente per tirare acqua al proprio mulino, per alimentare tutti quei circuiti che portano abbondanza alle casse delle comunità terapeutiche, alle varie Associazioni di lacché del DPA e a tutti quegli studi di ricerca che sono in realtà alle strette dipendenze, economiche e scientifiche, dello stesso DPA.

Senator Gentile, saremmo noi i criminali, che vorremmo solo che nessuno entrasse nella nostra vita privata e perseguitasse il nostro stile di vita, o siete voi, che avete tentato di far approvare una proposta per applicare sanzioni per quei Comuni che non volevano agevolare la diffusione delle slot machine e del gioco d’azzardo, quando la patologia della dipendenza da gioco risulta essere fra le più diffuse e preoccupanti in questo momento storico?

Ci sembra incredibile che abbiate potuto ideare questa ignobile proposta per tornare ai sistemi usati nella “guerra dell’oppio”, dove gli inglesi imponevano il consumo della sostanza ai cinesi per garantirsi un’inesauribile ricchezza, alle e sulle spalle di poveri diavoli costretti a diventare oppiomani pur di arricchire le casse della Regina!

Come rappresentante delle Istituzioni si vergogni senator Gentile, questi sono atteggiamenti criminali, non i nostri!

E se poi volesse querelarci per averle dato del bugiardo e del criminale, siamo a sua completa disposizione e pronti ad una controquerela.

Con la speranza di non vederla nelle prossime legislature e augurandole un 2014 uguale a quello che lei ha fatto passare (con la sua ideologica difesa della finigiovanardi) a decine di migliaia di persone, le inviamo i nostri saluti, anche se poco cordiali.

Direttivo ASCIA

http://www.ascia-web.org/home/?p=1517

M'agganjo
23-12-13, 20:51
Questi politici sono di una anti-scientificità allucinante, basterebbe tendere l'orecchio alla comunità biomedica italiana o internazionale per evitare di starnazzare simili idiozie. Io non riesco a comprendere se certe affermazioni siano frutto di pura e schifosa ignoranza o se questi soggetti mentano sapendo di mentire.
In ogni caso sono omuncoli di una pochezza disarmante.

smoked_Clyde
24-12-13, 15:24
Questi politici sono di una anti-scientificità allucinante, basterebbe tendere l'orecchio alla comunità biomedica italiana o internazionale per evitare di starnazzare simili idiozie. Io non riesco a comprendere se certe affermazioni siano frutto di pura e schifosa ignoranza o se questi soggetti mentano sapendo di mentire.
In ogni caso sono omuncoli di una pochezza disarmante.

Questi soggetti sanno benissimo le differenze tra le droghe, secondo me, lo dimostra il fatto che ogni tanto spunta fuori qualche festino andato male a base di Trans/puttane, coca 'n' rock and roll(a spese nostre), poi erano "giovani" negli anni 50/60, avranno provato di tutto!!! ;)

Il problema è sempre lo stesso, gli interessi che hanno dietro, ovvero la vendita del petrolio, poi abbiamo la mafia al potere, se legalizzano si tolgono il loro profitto!!! La lobby delle case farmaceutiche... E mille altre lobby più piccole..

Tesshu91
24-12-13, 16:11
Io non so neanche più come commentare queste idiozie colossali che sento.
Quello che mi viene da pensare, anche se qualcuno non sarà assolutamente favorevole, è che queste persone vanno abbattute e non meritano neanche di essere ricordati.
So di essere estremo ma ormai secondo me l'unica soluzione è quella

Avv. Zaina
24-12-13, 19:05
Questi politici sono di una anti-scientificità allucinante, basterebbe tendere l'orecchio alla comunità biomedica italiana o internazionale per evitare di starnazzare simili idiozie. Io non riesco a comprendere se certe affermazioni siano frutto di pura e schifosa ignoranza o se questi soggetti mentano sapendo di mentire.
In ogni caso sono omuncoli di una pochezza disarmante.

Siamo dinanzi a casi di dichiarata disinformazione da parte di un pseudo fronte proibizionista.
Vale a dire che, scientemente, personaggi, del calibro del signore cui fate riferimento, sostengono tesi infondate, perchè funzionali a posizioni precostituite, diversamente non supportate da argomenti che possano richiamare l'attenzione, cercando di sfruttare la comune ignoranza in materia.
L'evocazione indiscriminata ed ingiustificatamente allarmistica di pericoli generici e scientificamente infondati e la criminalizzazione delle idee avverse, divengono, così il machete in mano a chi, per legittimarsi, deve ricorrere alla violenza argomentativa, perchè privo di onestà intellettuale e siccome desideroso di ergersi a paladino della società civile.
Vedete, però, l'ignoranza e l'incapacità di accettare limiti cognitivi o di preparazione su certe materie, o su settori di certe materie, costituiscono denominatori comuni a tutti i politici di tutti gli schieramenti partitici.
Questa è la colpa principale che io addebito loro, cioè ai parlamentari.
Io riconosco che sulla cannabis conosco solo alcuni aspetti giuridici, e che non possiedo una preparazione approfondita in ordine a taluni profili biologici e scientifici, si da potere discettare liberamente su tali specifici aspetti ed argomenti.
Mi chiedo, allora, come si possa pretendere di legiferare, senza avere cognizioni adeguate sul piano giuridico e come ci si possa offendere se si viene motivatamente criticati?

Pawan Kumar - ASCIA
11-01-14, 10:12
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7248

Legalizzazione? Una valanga di sì!

E’ una valanga, è proprio quella valanga che pronostichiamo da tempo e che travolgerà anche l’ultimo baluardo di ottusità!

Finalmente il carattere ideologico che fino ad ora ha permesso a Giovanardi e Serpelloni, di perseverare nella difesa di una legge ormai da tutti ritenuta criminale e criminogena, ha perso di forza, di credibilità, di motivazioni, aprendo un fronte trasversale favorevole alla legalizzazione della cannabis.

Un fronte trasversale sensibile al problema, che sta diventando sempre più ampio e si susseguono dichiarazioni su dichiarazioni, anche da personaggi a noi poco simpatici, ma che questa volta apprezziamo per l’onestà intellettuale dimostrata sull’argomento, come Giuliano Ferrara e Vittorio Feltri che dai loro giornali si esprimono in favore della possibile legalizzazione, o dell’ex ministro Martino (FI), incredibile ma vero!

Addirittura alcuni programmi radiofonici e televisivi cosiddetti “leggeri”, come “Il ruggito del coniglio” su Rairadio2 o “Striscia la notizia” su Canale 5, hanno dedicato buona parte della trasmissione alla notizia innescata dalle dichiarazioni del leghista Fava prima e dal disegno di legge presentato dal senatore PD Manconi poi, avvalorando quanto abbiamo sempre affermato, e cioè che la cannabis è un’abitudine diffusa e condivisa nel nostro Paese, al punto tale che non la sua legalizzazione viene giudicata pericolosa, ma il mantenimento di una legge anacronistica che ne proibisce la coltivazione e perseguita il consumo ormai ampiamente accettato e tollerato nel modus vivendi nazionale.

In sintesi, il fortino proibizionista sta crollando pezzo dopo pezzo e i suoi impavidi ed inossidabili difensori cercano di salvare il salvabile con le solite inconsistenti argomentazioni, tra cui spiccano quelle di Giovanardi (chiaramente!), quella di S. Patrignano (ovviamente!), quella del PM del Canton Ticino autore dell’innesco proibizionista in Svizzera (scontatamente!), dei tossicologi forensi (faziosamente!) timorosi di drastici tagli al personale se la cannabis fosse legalizzata, dell’ormai familiare senator Gentile (immancabilmente!) con le sue solite farneticazioni ed infine della ministra Lorenzin (inopportunamente!), alla quale vorremmo far presente che, ricoprendo un ruolo istituzionale, dovrebbe differenziare, con maggior chiarezza, quando le affermazioni sono frutto delle proprie idee e quando sono invece fatte a nome del governo.

Volenti o nolenti, i nostri avversari devono accettare anche il fatto che, per la prima volta dall’entrata in vigore della Fini-Giovanardi, ben 3 proposte di legge sono depositate alla Camera ed una al Senato per abrogare le norme persecutorie nei confronti dei consumatori e coltivatori in proprio, e se non è oggi, sarà domani, ma sicuramente e una volta per tutte è vicinissimo il giorno in cui, questi degni rappresentanti della moderna Inquisizione, dovranno alzare bandiera bianca, sempre che non subiscano prima il colpo mortale dal pronunciamento della Corte Costituzionale.

Giancarlo Cecconi – ASCIA

smoked_Clyde
14-01-14, 11:36
Notizia di ieri...

TORINO È LA PRIMA GRANDE CITTÀ A DIRE SI ALLA CANNABIS!
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/2014/notizia/torino-dice-si-alla-marijuana_2020759.shtml

vorrei chiedere a voi, visto che la notizia è fresca, fresca cosa vuol dire che sono stati approvati gli ordini del giorno?? Cosa accade dopo??

rolando
14-01-14, 14:41
Dando per scontato che le varie mafie e camorre hanno tutto il loro interesse a difendere il proibizionismo in quanto regala loro il monopolio delle droghe illegali e profitti immensi, mi chiedo chi sono i loro referenti politici.
Leggendo certe dichiarazioni mi viene da chiedermelo. Io vedo solo due alternative. O sono collusi o di una ignoranza incredibile (e a cui non credo)
Mi auguro almeno che come abitudine di tutte le aziende multinazionali le nostre organizzazioni criminali abbiano fatto qualche pensierino per Natale ai vari Giovanarddi, Gaspardi, Serpentoni, etc. Forse non saranno collusi ma sicuramente funzionali ai loro interessi e se lo sarebbero meritato

Avv. Zaina
14-01-14, 17:56
Notizia di ieri...

TORINO È LA PRIMA GRANDE CITTÀ A DIRE SI ALLA CANNABIS!
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/2014/notizia/torino-dice-si-alla-marijuana_2020759.shtml

vorrei chiedere a voi, visto che la notizia è fresca, fresca cosa vuol dire che sono stati approvati gli ordini del giorno?? Cosa accade dopo??

Al di là della positività di fondo della pubblicità ad una posizione antiproibizionista, ritengo, comunque, che questi ordini del giorno - che provengono da enti territoriali privi di competenze e poteri concreti - servano solo a creare confusione ed ad ingenerare nelle persone false aspettative.
Che il Consiglio comunale di Torino approvi un documento che chiede al Governo di abrogare per decreto la FINI-GIOVANARDI è una notizia del tutto irrilevante, perché non cambia i termini del problema.
Anzi si tratta di un'iniziativa superflua, di mera facciata, priva di effetti giuridici e di fatto concreti, una trovata politica per avere visibilità mediatica, altrimenti impossibile.
E' come se un parroco scrivesse al Papa affinché fosse abrogato ad esempio il celibato dei sacerdoti.
Pensate addirittura che nel furore di potere dire la propria sul tema cannabis si arriva - come pare abbiano fatto a Torino - a chiedere al Governo di abrogare per decreto la legge attuale, quando proprio l'uso del decreto è la ragione della sospetta incostituzionalità della FINI - GIOVANARDI.
Mi chiedo, ma prima di parlare - sovente a sproposito - questi nuovi paladini perché non si informano?
E soprattutto, si rendono conto della responsabilità che comporta la propalazione di certe notizie, che si prestano a travisamenti?

smoked_Clyde
14-01-14, 20:05
Immaginavo fosse un'altro titolone a vuoto.....
Ma quella del movimento 5 stelle mi sembra un'ottima proposta!! A parte sta tassa governativa per coltivare, mi mette tanta paura...

Pawan Kumar - ASCIA
16-01-14, 19:34
Ai persecutori più infervorati gli si sta rompendo il giocattolo maledetto, non possono fare altro che ripetere le solite cose, alle quali si crede sempre meno.
Due pezzi da novanta, (uno ex), Fini e Serpelloni, da droghe-aduc:

http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+gianfranco+fini+resto_1287 77.php

Legalizzazione cannabis. Gianfranco Fini: resto un convinto proibizionista

15 gennaio 2014 13:57
"Io rimango un convinto proibizionista". A Torino, dove ieri sera il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno a favore della legalizzazione della cannabis, l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini ribadisce il principio ispiratore della legge che porta il suo nome. "Non esiste il diritto di assumere sostanze stupefacenti. Poi - ha aggiunto - si puo' discutere sul tipo di sanzione, che puo' essere amministrativa o penale, ed io sono pronto a farlo, ma non ci puo' essere il diritto di drogarsi".


http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+serpelloni+dpa+non_128782. php

Legalizzazione cannabis. Serpelloni/DPA: non metterebbe in difficolta' le mafie

16 gennaio 2014 9:28
''Legalizzando la cannabis in Italia non si mettono in crisi le mafie, perché al massimo si inciderebbe sul 20-25% dei profitti che la criminalità organizzata ottiene dalla vendita di sostanze stupefacenti. La gran parte dei loro introiti derivano invece da cocaina, eroina e metanfetamine''. Ne è convinto il direttore del dipartimento politiche antidroga, Giovanni Serpelloni, che interviene nel dibattito politico e stigmatizza la possibilità di rendere legale la cannabis in Italia. Le mafie, sottolinea, ''potrebbero comunque continuare a vendere cannabis ai minorenni o abbassare i prezzi e venderle a più buon mercato''. Parlando a margine di un convegno all'ospedale Bambin Gesù di Roma, Serpelloni ha affermato che ''la legalizzazione delle droghe, anche della cannabis porta invece all'aumento dei consumi e quindi degli incidenti stradali e sul lavoro, dei deficit cognitivi nei ragazzi e del calo del quoziente intellettivo della popolazione''. Secondo il direttore del dipartimento di neuroscienze e neuroriabilitazione del Bambin Gesù, Federico Vigevano, ''il primo contatto con la droga può avvenire già all'età di 10-12 anni; il 20% degli studenti delle scuole medie e superiori è già entrato in contatto con la cannabis e il problema più importante è che un terzo degli adolescenti con patologie psichiatriche fa uso continuo di droghe''. Per prevenire l'uso della droga e individuare precocemente le condizioni comportamentali, le situazioni familiari a rischio e i soggetti particolarmente vulnerabili in età prepuberale, il Bambin Gesù ha presentato oggi un progetto di collaborazione con il Dpa: Early Detection and Intervention. ''Secondo analisi cliniche - ha detto Vigevano - i bambini iperattivi, con un atteggiamento oppositivo provocatorio e, in alcuni casi i dislessici, hanno probabilità maggiori di sviluppare dipendenze. E dal primo contatto con la droga e la presa in carico passano mediamente 6 anni. L'obiettivo del progetto è formare gli operatori sanitari affinché si possa prevenire il fenomeno e limitare i danni individuando le condizioni psicopatologiche a rischio e intervenendo tempestivamente sui bambini e le famiglie già prima della pubertà''.

Avv. Zaina
16-01-14, 22:37
Tralascio Serpelloni, che anzi, sarebbe meglio non prendere mai in considerazione, ma, invece, vorrei riflettere su quello che dice Fini, il quale sta cercando di ottenere una insperata ribalta mediatica.
Fini dice di essere un proibizionista su questo non avevamo dubbi.
Fini dice di essere disponibile a discutere del tipo di sanzioni a carico di chi faccia uso di sostanze.
Si tratta di una discussione del tutto impraticabile, perché essa presuppone una dichiarazione di illiceità originaria del consumo che potrebbe essere di natura penale od amministrativa.
Ora è' evidente che Fini non si è ancora accorto (dopo 8 anni) che un'interpretazione intelligente della legge (che porta anche il suo norme) ha fatto si che il consumo personale sia stato depenalizzato.
Bisogna, invece, arrivare alla desanzionalizzazione e cioè abrogare l'art. 75 , l'art. 75 bis e tutto il regime della sanzioni amministrative che si è dimostrato non solo inutile, ma addirittura crudelmente ed ingiustamente afflittivo.
Dunque nessuna discussione sul tipo di sanzioni per i consumatori, perché i consumatori- che già non sono più puniti in sede penale - non lo devono essere neppure amministrativamente.
Questa e' la vera "legalizzazione".!
Fini dice poi - da ultimo- che non può esservi un diritto ad assumere stupefacenti.
Questa e' l'unica affermazione che può avere un suo fondamento e che merita una seria riflessione.
Un diritto - lo sappiamo tutti - e' una situazione soggettiva che può trovare tutela in via giurisdizionale, cioè nelle aule ci giustizia .
Or bene, perché una pretesa di una o più persone possa assumere la veste di diritto,non devono esservi norme nazionali od internazionali che fungano da ostacolo alla pretesa.
Assumere stupefacenti (al di la' delle convinzioni etiche) non potrebbe mai divenire un vero di proprio diritto perfetto, non solo perché esistono tuttora norme come l'art. 5 del codice civile o l'art. 32 Cost. che ostano a ciò, ma, sopratutto, perché esistono convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia allo stato insormontabili.
Parlo ovviamente dell'assunzione ludica, in quanto per quanto attiene alle assunzioni a fini terapeutici il discorso e' diverso e già esso è parzialmente accettato.

Yomi
16-01-14, 22:59
Tralascio Serpelloni, che anzi, sarebbe meglio non prendere mai in considerazione, ma, invece, vorrei riflettere su quello che dice Fini, il quale sta cercando di ottenere una insperata ribalta mediatica.
Fini dice di essere un proibizionista su questo non avevamo dubbi.
Fini dice di essere disponibile a discutere del tipo di sanzioni a carico di chi faccia uso di sostanze.
Si tratta di una discussione del tutto impraticabile, perché essa presuppone una dichiarazione di illiceità originaria del consumo che potrebbe essere di natura penale od amministrativa.
Ora è' evidente che Fini non si è ancora accorto (dopo 8 anni) che un'interpretazione intelligente della legge (che porta anche il suo norme) ha fatto si che il consumo personale sia stato depenalizzato.
Bisogna, invece, arrivare alla desanzionalizzazione e cioè abrogare l'art. 75 , l'art. 75 bis e tutto il regime della sanzioni amministrative che si è dimostrato non solo inutile, ma addirittura crudelmente ed ingiustamente afflittivo.
Dunque nessuna discussione sul tipo di sanzioni per i consumatori, perché i consumatori- che già non sono più puniti in sede penale - non lo devono essere neppure amministrativamente.
Questa e' la vera "legalizzazione".!
Fini dice poi - da ultimo- che non può esservi un diritto ad assumere stupefacenti.
Questa e' l'unica affermazione che può avere un suo fondamento e CGD merita una seria riflessione.
Un diritto - lo sappiamo tutti - e' una situazione soggettiva che può trovare tutela in via giurisdizionale, cioè nelle aule ci giustizia .
Or bene, perché una pretesa di una o più persone possa assumere la veste di diritto,non devono esservi norme nazionali od internazionali che fungano da ostacolo alla pretesa.
Assumere stupefacenti (al di la' delle convinzioni etiche) non potrebbe mai divenire un vero di proprio diritto perfetto, non solo perché esistono tuttora norme come l'art. 5 del codice civile o l'art. 32 Cost. che ostano a ciò, ma, sopratutto, perché esistono convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia allo stato insormontabili.
Parlo ovviamente dell'assunzione ludica, in quanto per quanto attiene alle assunzioni a fini terapeutici il discorso e' diverso e già esso è parzialmente accettato.

Avvocato, lei è sempre illuminante ed esaustivo.
Solo, io ho visto mio padre, quasi morire di alcolismo, e fino a che costituzioni, convenzioni internazionali, etc., riconosceranno la cannabis più pericolosa dell'alcool, io non smetterò di lottare.
:hippy:

Avv. Zaina
16-01-14, 23:08
Yomi lei ha perfettamente ragione. La battaglia per la desanzionalizzazione però non può essere fatta in parallelo all'alcol, perché anche se è verissimo che l'alcol è' più nocivo, e' altrettanto vero che non esiste un vero e proprio diritto ad ubriacarsi, anzi simile comportamento costituisce reato e circostanza aggravante per taluni altri reati.

Yomi
16-01-14, 23:16
Yomi lei ha perfettamente ragione. La battaglia per la desanzionalizzazione però non può essere fatta in parallelo all'alcol, perché anche se è verissimo che l'alcol è' più nocivo, e' altrettanto vero che non esiste un vero e proprio diritto ad ubriacarsi, anzi simile comportamento costituisce reato e circostanza aggravante per taluni altri reati.

Non esiste il diritto, per talune circostanze. Ma se io sono a piedi e non dò fastidio a nessuno, posso sfondarmi di alcool senza problemi.
Se lo permettessero per la cannabis, sarebbe una buona cosa, anche perchè, la maggior parte di noi, adulti consumatori, riesce ad essere un lavoratore, un marito/moglie, madre/padre, a vivere una vita sociale normale, anche con 10 spinelli al giorno. Con dieci bicchieri di vino al giorno, ci sono già dei seri problemi, invece..

Yomi
18-01-14, 14:35
Prima Don Mazzi, poi Fabrizio, che dal don, doveva essere curato....

''Non voglio perdermi in parodie fantapolitiche, percio' tiro diritto per la mia strada, sotto la sassaiola dei progressisti e degli ultra' dell'antiproibizionismo. Per me la cannabis e' una porcheria pacchiana e laida come lo sono il gioco d'azzardo, l'alcol, il motorino truccato, il bullismo metropolitano, la coca e il computer 'cerca-malanni'. E' il duro commento di don Mazzi alle proposte di legalizzazione: ''La cannabis e' un capriccio. E sui capricci non c'e' un piu' o un meno'', aggiunge, e spiega: ''La teoria del minore dei mali puo' giustificarsi in chiave economica, terapeutica e antimalavitosa. Ma per la pedagogia e l'educazione si parte da lontano per prevenire. Il principio ''massimo capriccio, minimo sacrificio'' non fa parte dei nostri comandamenti''. ''Questa societa' debosciata in adorazione di idoli sballati e impegnata nella svogliata ricerca del trastullo idiota butta sul mercato, nel momento piu' delicato e doloroso della nostra Italia, una delle sostanze piu' equivoche e pericolose'', denuncia. ''Il vizio, il capriccio, la dipendenza sono infamanti e disgustosi in se''', aggiunge. ''Penso ai nostri figli: gli adulti, anziche' preoccuparsi di proporre loro sogni positivi, impegni carichi di motivazioni, avventure solidali, permettono che si avvicinino a esperienze vuote di senso. Altre volte ho scritto che l'Italia non puo' ripianare i suoi debiti moltiplicando le multe, permettendo bische televisive e riempiendo i bar di macchinette mangiasoldi. Oggi, aggiunge un diadema in piu'. Vedo gia' il dibattito parlamentare infuocato: domani la cannabis legalizzata passera' davanti alla disoccupazione galoppante, agli stipendi da fame, alla burocrazia imperante'', conclude.

17 gennaio 2014 15:58 - fabrizio7338
Don Mazzi e' una porcheria la tua comunita' di recupero tossicodipendenti di Cassino dove sono stato nel 1996 per 45 giorni circa , i peggiori della mia vita : Non ho mai dormito , in astinenza da Eroina(oppiacei) Metadone , psicofarmaci Flunitrazepam (Benzodiazepine) , mi sono beccato la Scabbia (non diagnosticata) mi dicevano non hai niente , nonostante mi grattassi in continuazione al punto da scorticarmi , ho avuto gravi crisi epiletticche (con il rischio di rimanerci stecchito) una in presenza dei genitori dei TD che erano venuti a fare visita(tutti insieme una volta al mese) , due ragazzi di Napoli un giorno sono scappati e si sono comprati e inniettati l'eroina col rischio di morire d'overdose , tutti eravamo sottoposti ai lavori forzati non retribuiti , chi coltivava l'orto , chi faceva il cantiere (muratore) ci hanno fatto costruire una villa ad un prete che veniva a controllare il proseguo dei lavori(gratis per la sua villa) , il responsabile ex-TD aveva una bella mercedes comprata con i soldi lucrati nella comunita' nel suo ufficio aveva alcolici e super-alcolici , un giorno rubbammo una bottiglia di martini e ce la scolammo in 2 , nel sistema venivano inseriti ex-Td senza fissa dimora che incentivati a rimanere nella setta facevano da veri e propri guardiani e aguzzini dei poveri sfruttati TD , molti dei quali agli arresti domiciliari(comunitari) , sono riuscito ad andarmene grazie alla mia esperienza in altre comunita' lager , dopo giorni di trattative per rievere i documenti letteralmente sequestrati(come le persone) , appena uscito andai in ospedale dove mi diagnosticarono e curarono la scabbia , nella comunita' EXODOUS di Don Mazzi a Cassino sarei anche potuto morire , tanto come ad altri a san patrignano morti ammazzati , ti seppelliscono o ti squagliano con l'acido e poi dicono ai genitori e' scappato si voleva drogare , quando invece vogliamo solo vivere e chiediamo che i diritti piu' elementari vengano rispettati !
Don Mazzi pulisciti la bocca prima di parlare che qui di porcherie ci sei tu e le tue comunita' !
La Canapa esiste da quando esiste l'uomo sul pianeta terra forse anche da prima , di sicuro si sa' che l'agricoltura nasce proprio dalla Cannabis Sativa(coltivata) e che e' stata usata dall'uomo da millenni prima di Cristo , sono solo 60 anni diabolici che e' stata proibita questa risorsa eccezzionale per l'umanita' e stai tranquillo che Dio ti fara' un culo grosso come tutte le tue comunita' lager nell'aldila'...

http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+don+mazzi+marijuana_128806 .php

Pawan Kumar - ASCIA
22-01-14, 19:40
A quanto pare Gentile ci legge quotidianamente, è uno dei nostri lettori più aggiornati, a giudicare dalla velocità con la quale ci risponde, su droghe.aduc.
Ce l'ha proprio con noi, per l'ultimo articolo pubblicato oggi pomeriggio, che è solo un appello a partecipare alla manifestazione dell'8 febbraio.
Di seguito il nostro articolo e poi le sue immediate dichiarazioni da droghe.aduc, dove addirittura modifica la frase citata, scritta sul nostro articolo, per poterci "incriminare" :icon_twisted2::

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7319

8 Febbraio sempre più vicino

Mancano meno di 20 giorni al più grande appuntamento mai atteso da tutti gli antiproibizionisti ed in particolar modo da tutti quelli che per anni hanno subito le angherie e le vessazioni causate dalla Fini-Giovanardi.

Dobbiamo essere tanti, una folla oceanica, festosa, ma anche determinata nella richiesta di cancellazione della legge più liberticida d’Europa, che è stata, ed è ancora, causa di decine di migliaia di arresti inutili e devastanti ai danni di comuni cittadini, rei solamente di apprezzare gli effetti e i benefici di una pianta indigesta alla cultura bigotta e a chi continua a trarre benefici illeciti dal suo consumo.

Saremo decine di migliaia a manifestare la nostra indignazione e la nostra insofferenza nei confronti di questa legge, chiedendo a voce alta che il pronunciamento della Corte Costituzionale possa avvenire dettato dal buon senso e non dalla pregiudiziale ideologica, alla quale invece si è già ancorata l’Avvocatura dello Stato: http://droghe.aduc.it/articolo/droga...dell_21921.php

Nei prossimi giorni verrà reso noto il luogo dell’appuntamento, l’orario e il percorso, tutti gli aggiornamenti e info: http://www.leggeillegale.org

L’appuntamento per tutti i nostri soci e simpatizzanti sarà dietro lo striscione “NON SIAMO CRIMINALI” e invitiamo tutti coloro che vorranno darci una mano per il volantinaggio e per organizzare la presenza ASCIA al corteo, a mettersi in contatto con noi: [email protected]

Per tutti coloro che invece non potranno essere presenti, ma che in qualche modo vogliono contribuire e collaborare a questo evento straordinario, l’invito è ad effettuare un versamento per coprire le spese del carro e del materiale informativo: http://www.overgrow-italy.nl/13911-2/

Tramite ricarica Postepay
n°: 4023 6004 6500 0398
Intestata a: Crespan Juri
Codice Fiscale: CRSJRU75M29G224A

Direttivo ASCIA

:PACE:

http://droghe.aduc.it/notizia/sen+ge...org_128832.php

ITALIA - Sen.Gentile versus legalizziamocanapa.org

Notizia 22 gennaio 2014 18:05

''Spero che l'Agcom, i cui compiti e le cui funzioni oggi sono delicate e importanti, voglia dare un'occhiata al sito www.legalizziamolacanapa.org e assumere le decisioni conseguenziali''. Lo afferma il sen. Antonio Gentile (Ncd), membro della commissione bicamerale per l'infanzia. ''Si legge sul sito- prosegue Gentile - che 'l'8 febbraio'' data di una manifestazione a Roma per la legalizzazione di questa droga bisogna '' essere in tanti per contrastare i bigotti della Fini- Giovanardi che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma''. ''Una frase grave -dice Gentile - che contrasta con l'appendice ipocrita messa dai realizzatori del sito che dichiarano di non voler istigare all'uso della cannabis e di rispettare il codice penale. Questo sito diffama chiunque contrasti l'idea assurda che la cannabis non sia una droga - dice Gentile - e impunemente scrive e dice cio' che vuole pensando che la liberta' di espressione non abbia alcun limite. E' necessario che l'Agcom faccia il suo dovere, leggendo quelle pagine e analizzando se sono in contrasto.con le numerose leggi vigenti. Tutto qui. Non si puo' pensare che internet sia un mondo dove tutto e' possibile e concesso''. :pinocchio:

Pawan Kumar - ASCIA
22-01-14, 21:06
Dal sito del DPA, le solite "evidenze scientifiche" allarmistiche di Serpelloni, in un breve video di 7:45' minuti:

http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/video/2014/rai-news-24.aspx

:icon_puke_r:

rolando
23-01-14, 10:43
A quanto pare Gentile ci legge quotidianamente, è uno dei nostri lettori più aggiornati, a giudicare dalla velocità con la quale ci risponde, su droghe.aduc.Ce l'ha proprio con noi
Eppure il Sen.Gentile è calabrese e il problema mafia-ndrangheta e i danni del proibizionismo li dovrebbe conoscere bene. O forse, proprio perchè li conosce bene che ha paura di togliere l'acqua ai corregionali mafiosi.
E poi mi chiedevo .... ci saranno degli infiltrati della mafia in parlamento? (domanda retorica)

Pawan Kumar - ASCIA
24-01-14, 19:11
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7331

Lettera aperta al senatore Gentile

Dovremmo quasi essere grati al senator Gentile, perché con le sue continue uscite, ci offre sempre l’opportunità di spiegare meglio con chi sta parlando e soprattutto sui motivi del nostro attivismo nel voler vedere abrogata, cancellata, incenerita, la Fini-Giovanardi, e legalizzata “una pianta” dagli usi millenari.

Il senatore, dopo aver letto il nostro precedente articolo ha rilasciato la seguente dichiarazione, invitando l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) a valutare circa la correttezza e la legalità delle informazioni pubblicate nel nostro sito: http://droghe.aduc.it/notizia/sen+gentile+versus+legalizziamocanapa+org_128832.p hp

”Spero che l’Agcom, i cui compiti e le cui funzioni oggi sono delicate e importanti, voglia dare un’occhiata al sito www.legalizziamolacanapa.org e assumere le decisioni conseguenziali“. Lo afferma il sen. Antonio Gentile (Ncd), membro della commissione bicamerale per l’infanzia. “Si legge sul sito“- prosegue Gentile – che “l’8 febbraio” data di una manifestazione a Roma per la legalizzazione di questa droga ”bisogna essere in tanti per contrastare i bigotti della Fini- Giovanardi che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma”. ”Una frase grave -dice Gentile – che contrasta con l’appendice ipocrita messa dai realizzatori del sito che dichiarano di non voler istigare all’uso della cannabis e di rispettare il codice penale. Questo sito diffama chiunque contrasti l’idea assurda che la cannabis non sia una droga – dice Gentile – e impunemente scrive e dice cio’ che vuole pensando che la liberta’ di espressione non abbia alcun limite. E’ necessario che l’Agcom faccia il suo dovere, leggendo quelle pagine e analizzando se sono in contrasto.con le numerose leggi vigenti. Tutto qui. Non si puo’ pensare che internet sia un mondo dove tutto e’ possibile e concesso”.

Lettera aperta al senatore Gentile
“Caro” senatore, tanto per iniziare, vorremmo farle presente che non abbiamo diffamato nessuno e che stravolgere il senso dei concetti non può che confermare quanto abbiamo sempre affermato, e cioè, che è assolutamente impossibile cercare di spiegare un diverso punto di vista, quando l’interlocutore è impregnato di faziosità e di pregiudizi ideologici.

Vede senatore, noi abbiamo parlato di “cultura bigotta” e non de “i bigotti della Fini- Giovanardi“, e creda che il significato è totalmente differente.

Quando scriviamo “cultura bigotta”, ci riferiamo al metodo dei divieti e delle punizioni, che purtroppo da millenni opprime l’ambizione umana al Libero Arbitrio. Ci riferiamo a quella cultura che ha sempre diviso la società in buoni e cattivi, in base al colore della pelle, o all’appartenenza ad una diversa confessione religiosa, o alle proprie tendenze sessuali, o in base a convinzioni scientifiche non condivise, o molto più semplicemente in base ad uno stile di vita che non collima con la convenzione sociale che, penso sia inutile ricordarglielo, viene sempre determinata da chi sta al vertice della piramide del potere.

Non sappiamo se lei senatore sia un fumatore di tabacco, ma pensiamo che comunque non si scandalizzi nel vedere un suo collega accendersi una sigaretta, bene senator Gentile, le forniamo qualche chicca per farle comprendere meglio perché invitiamo a contrastare la “cultura bigotta” e chi purtroppo la rappresenta rendendosi complice della staticità della Storia.

Una piccola passeggiata nel tempo …quando il consumo di tabacco era vietato:

- 1600 – In Russia, lo zar Michail Fedorovic giustizia tutti coloro che siano trovati in possesso di tabacco e ordina che chi sia trovato in possesso di tabacco sia torturato finché non riveli il nome del suo fornitore

- 1650 – L’uso del tabacco è proibito in Baviera, Sassonia e Zurigo

- 1650 – Il sultano Murad IV dell’Impero Ottomano decreta la pena di morte per chi fuma tabacco “…persino sul campo di battaglia egli faceva di tutto per sorprendere i suoi uomini nell’atto di fumare, che avrebbe poi punito decapitandoli, impiccandoli, squartandoli o amputandogli mani e piedi…”

- 1691 – A Luneberg, in Germania, la pena per chi fuma tabacco consiste nella morte

- 1921- Le sigarette sono illegali in quattordici Stati americani e in altri ventotto vengono presentati progetti di legge

Vede senatore, quello che ancora oggi ci stupisce è constatare che, nonostante i secoli siano passati, la sceneggiatura del proibizionismo rimane sempre la stessa e siamo sicuri che se lei fosse vissuto in quegli anni e se come oggi avesse ricoperto ruoli nelle Istituzioni, non avrebbe esitato un secondo nel mandare a morte un fumatore di tabacco, magari prescrivendo anche una bella tortura per trovare i suoi fornitori.

Dobbiamo inoltre notare che il proibizionismo è in realtà una droga e che il Potere ne è così assuefatto da non poterne fare a meno, tant’è che finito il proibizionismo contro il tabacco è iniziato quello contro l’alcol, un fallimentare “nobile esperimento” di cui subiamo ancora gli effetti negativi per la totale mancanza di informazioni sull’educazione all’uso, per dar luogo infine alla crociata più insulsa e compromettente mai concepita: quella contro la cannabis.

Passando al secondo concetto della sua dichiarazione, anche qui ha voluto dare la sua soggettiva interpretazione, infatti lei afferma che noi abbiamo scritto: “che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma”, legga bene senatore, noi abbiamo scritto: “a chi continua a trarre benefici illeciti dal suo consumo“, le risulta forse che la malavita organizzata non tragga benefici dal consumo di cannabis? E’ stata una sua svista o una malafede precostituita nei nostri confronti, che non le permette neanche di leggere bene ciò che scriviamo?

Oppure si riferisce al fatto che consideriamo assurda questa persecuzione nei confronti di “cittadini rei solo di apprezzare i benefici di questa pianta?“, ma che la cannabis dia benefici da un punto di vista terapeutico non siamo solo noi a dirlo, ma decine e decine di ricercatori in tutto il mondo, dal dott. Lester Grinspoon al prof. Gianluigi Gessa e da migliaia di testimonianze dirette, di pazienti affetti da patologie invasive e che dalla cannabis hanno trovato un reale beneficio.

E di questo, nonostante la sua contrarietà, dovrebbe farsene una ragione, visto che il problema dell’uso terapeutico della cannabis in questo momento viene dibattuto a livello globale, e per darle un’ulteriore informazione, per colmare almeno in parte la sua non conoscenza sul tema, le riveliamo, a scopo squisitamente didattico, che i fiori di cannabis coltivati in proprio hanno lo stesso identico principio attivo dei fiori di cannabis venduti e somministrati per l’uso terapeutico, quindi, ci dica senatore, dove è il confine tra droga e medicina se non nell’abuso?

E proprio contro qualsiasi abuso ci siamo sempre adoperati per informare la nostra utenza, perché a noi sta molto più a cuore educare, piuttosto che punire.

Non siamo noi gli ipocriti senatore, e comunque ricordi che piantare alcune piante di cannabis, indipendentemente che sia giusto o sbagliato, non può essere reato!
E si metta l’anima in pace senatore, perché noi questa battaglia la portiamo avanti sino in fondo!

Direttivo ASCIA

Pawan Kumar - ASCIA
28-01-14, 19:13
Eccone un'altro: Costa (NCd) capogruppo alla Camera

http://www.loccidentale.it/node/129698

Svuota-carceri. Costa (NCd), emendamento Pd regala sconto di pena a spacciatori

27 Gennaio 2014

"Il Partito Democratico non sfrutti l'emergenza carceri come pretesto per reintrodurre la distinzione tra
droghe pesanti e droghe leggere, costruendo l'anticamera della legalizzazione di queste ultime". Lo dice Enrico Costa, presidente dei deputati del Nuovo Centrodestra. La preoccupazione di Costa deriva da un emendamento "spuntato" nel Dl "Svuotacarceri", che "regala uno sconto di pena a chi spaccia hashish e marijuana". Secondo Costa se passasse un emendamento del genere la prima conseguenza sarebbe indebolire la lotta allo spaccio, finendo per "svilire non solo il significato del decreto ma anche del messaggio del Capo dello Stato sull'emergenza carceraria". Costa, infine, chiede al ministro Cancellieri di "assumere una posizione precisa" sul tema.

Yomi
30-01-14, 00:40
Eccone un'altro: Costa (NCd) capogruppo alla Camera

http://www.loccidentale.it/node/129698

Svuota-carceri. Costa (NCd), emendamento Pd regala sconto di pena a spacciatori

27 Gennaio 2014

"Il Partito Democratico non sfrutti l'emergenza carceri come pretesto per reintrodurre la distinzione tra
droghe pesanti e droghe leggere, costruendo l'anticamera della legalizzazione di queste ultime". Lo dice Enrico Costa, presidente dei deputati del Nuovo Centrodestra. La preoccupazione di Costa deriva da un emendamento "spuntato" nel Dl "Svuotacarceri", che "regala uno sconto di pena a chi spaccia hashish e marijuana". Secondo Costa se passasse un emendamento del genere la prima conseguenza sarebbe indebolire la lotta allo spaccio, finendo per "svilire non solo il significato del decreto ma anche del messaggio del Capo dello Stato sull'emergenza carceraria". Costa, infine, chiede al ministro Cancellieri di "assumere una posizione precisa" sul tema.


Ma chi è, lo stesso Costa che era a capo delle politiche sulla droga all'ONU??
Quello che aveva l'obbiettivo, di sradicare la canapa dal mondo, entro il 2008?? :pointlaugh: :furiosi74:

Ma va a caghè, va!!

Pawan Kumar - ASCIA
12-02-14, 13:34
Loro ci perseguitano, ma si tirano dietro l'odio di mezzo mondo. Anonymous ci ha fatto una simpaticissima sorpresa a danno del DPA e di Serpelloni, manifestandoci una inaspettata solidarietà:

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7402

Anonymous

“Con questa operazione Anonymous vuole esprimere la sua più totale solidarietà alle persone che oggi manifestano a Roma per la legalizzazione della cannabis e per la fine della persecuzione poliziesca contro i consumatori e/o produttori di Tetra-Idro-Cannabinolo. Rivendichiamo il diritto di ogni individuo di produrre marijuana e consumarla per scopo ludico su modello di quanto avviene nei Paesi Bassi ed in Uruguay, Corea del Nord e parte degli USA“.

Sono queste le parole con cui il gruppo di hackers, ha aderito, anche con un comunicato, alla “causa dell’antiproibizionismo”.

Ecco cosa ci fa sapere il gruppo di hacker più famoso del mondo dopo aver hackerato il sito web del Ministero della Sanità e del DPA nonché l’indirizzo e-mail dello stesso Serpelloni e da qualche indiscrezione sembra anche il suo telefono cellulare…?!

http://www.parolibero.it/cronaca-mnu-sidebar/cat-cronaca/anonymous-dalla-parte-dell-antiproibizionismo-10-02-14-donati.html

Succede il 7 di Febbraio, esattamente il giorno prima del corteo a sostegno dell’illeggittimità della legge Fini-Giovanardi. Anonymous hackera l’e-mail di Serpelloni, quella stessa mail dove ad ogni sottoscrizione della petizione ASCIA vengono recapitati i “perchè secondo te Serpelloni dovrebbe dimettersi“, quella petizione che vorremmo portare di persona al DPA e consegnare nelle mani del dottore, corredata di tutti i vostri commenti.

E proprio dal sito “change.org” che ospita la nostra petizione Anonymous ha lasciato la sua impronta e il dott. Serpelloni risponde: “Non posso che essere d’accordo con voi. Mi dimetterò e lotterò per la legalizzazione della marjuana!”

#FreeCannabis #8Febbraio #AnonymousItaly #Rome #Legalizziamola #FreeWeed”

Ci fa davvero molto piacere trovare l’interesse di Anonymous per la nostra causa e averli avuti di passaggio sulla petizione che lanciammo mesi fa.
Abbiamo sempre sostenuto che la battaglia antiproibizionista è composta da tanti guerrieri con una freccia sola, e ogni volta che una di queste colpisce il bersaglio, non possiamo che esserne contenti.

Sembra quindi che anche l’attuale catastrofico capo del DPA concordi con la nostra petizione :) e speriamo lasci il suo posto il prima possibile!

Noi vi invitiamo a continuare a firmare
https://www.change.org/it/petizioni/firma-la-petizione-ascia-per-chiedere-le-dimissioni-di-giovanni-serpelloni-capo-del-dipartimento-politiche-antidroga

Direttivo ASCIA

Pawan Kumar - ASCIA
28-02-14, 20:54
Già non vedo l'ora che questo governo cada.

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/il-governo-dei-rottami-nellesecutivo-letta-c-anche-antonio-gentile-sottosegretario-alle-infrastrutture-quello-72782.htm

28 FEB 2014 17:40
IL GOVERNO DEI ROTTAMI! - NELL’ESECUTIVO LETTA C’È ANCHE ANTONIO GENTILE (SOTTOSEGRETARIO ALLE INFRASTRUTTURE): QUELLO CHE HA BLOCCATO L’USCITA DE “L’ORA DELLA CALABRIA” CON LA NOTIZIA DEL FIGLIO INDAGATO
Il ràs calabrese è entrato al governo in quota Alfano nonostante sia il protagonista di una bruttissima vicenda: è riuscito a bloccare la stampa del quotidiano con la notizia del figlio indagato, malgrado l’opposizione del direttore Luciano Regolo - Voleva evitare scandali visto che era in lizza per il governo. Lo scandalo c’è stato, la poltrona pure…

1. ‘L'ORA DELLA CALABRIA', LA CENSURA RIGUARDA TUTTI NOI
di Antonello Caporale per "il Fatto Quotidiano" del 22 febbraio 2014

l ora della calabria andrea gentile figlio di antonio sottosegretario nel governo renzi
L ORA DELLA CALABRIA ANDREA GENTILE FIGLIO DI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO NEL GOVERNO RENZI
All'apparenza è il solito scandalo, la solita Calabria, i soliti interessi connessi, dominanti e immarcescibili. Invece, il divieto di andare in edicola imposto al quotidiano l'Ora della Calabria a causa di una notizia fastidiosa per il senatore Antonio Gentile, dominus di Cosenza e distributore spietato delle speranze di chi là vive, interpella non solo la coscienza di tutti gli italiani, dei giornalisti soprattutto.

(...)

La vicenda ci dovrebbe indurre a pensare che si può solo testimoniare la libertà, ma non vederla avanzare ovunque. Ci sentiamo vicini ai colleghi calabresi, e naturalmente solidali col direttore Luciano Regolo che ha rifiutato di sottostare al diktat padronale ("togli dalle pagine quella notizia!") nell'ora in cui siamo costretti a misurare la distanza che separa la Costituzione, il libro dei nostri diritti fondamentali e inalienabili (in questo caso l'articolo 21) e la vita quotidiana, il continuo, oramai svergognato modulo interpretativo delle regole: c'è chi comanda e chi ubbidisce. Chi s'arricchisce e chi si affama. Pare non esista speranza per un cambiamento e nemmeno l'illusione di una sua possibilità.

Invece - e per fortuna - la vicenda è stata svelata e il tributo che i colleghi calabresi hanno pagato per aver difeso il diritto a informare viene in parte compensato dalla speranza che questa vicenda contribuisca a irrobustire la linea della resistenza. A Cosenza, dunque, non è possibile scrivere su uno scandalo che coinvolge il figlio del senatore Antonio Gentile.

E chi è costui? È il possidente di una larga fetta di voti, che detiene in comunione con suo fratello Pino, assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria. È una delle famiglie forti della regione, e la loro dote è sempre offerta al campione di turno. I voti dei Gentile sono serviti a Berlusconi prima e ora sono nelle mani di Angelino Alfano. I voti non hanno odore né colore, vero? Non puzzano, non chiamano alla vergogna, anzi!

Il senatore Gentile, memorabile la sua proposta di assegnare il Nobel per la Pace al Cavaliere (si era nell'epoca pre-olgettine) è in corsa per fare il sottosegretario, si dice alla Giustizia (sic!) del governo che è appena nato.

Proprio questo qui, questo di Matteo Renzi, dell'uomo veloce, del fare in persona, di colui che vuole abbattere burocrazie e feudi, aprire a chi non ha diritti, sbattere le porte in faccia ai potenti di sempre. L'ipotesi è così concreta e plausibile da dimostrare nel dettaglio la misura della mistificazione, la falsità di una promessa pubblica. I Gentile, l'uno senatore l'altro assessore (con la figliola di quest'ultimo consigliere comunale e già vicesindaco di Cosenza) avanzano, e par di capire con ogni convinzione, la richiesta di mostrare all'Italia intera il proprio volto. Perciò questa apparente piccola vicenda calabrese è invece monumento dell'ipocrisia.

"Il cinghiale quando viene ferito ammazza tutti...", dice De Rose, stampatore del giornale all'editore e al direttore per scongiurare la pubblicazione della notizia infelice. E chi è De Rose? Dapprima presidente della Confindustria, poi candidato a sindaco a Cosenza di Forza Italia, oggi presidente di Fincalabra, la finanziaria regionale. Immarcescibili poteri connessi mostrano come l'uno (l'industriale) apra la bocca per pronunciare le parole presunte dell'altro (il politico onnipotente). Il senatore cinghialone s'arrabbia e ammazza tutti!

Se ci fosse un po' di dignità, di rigore nei comportamenti e di rispetto della minima verità, la politica dovrebbe ribellarsi, il Senato condannare un atto così spregevole e persino l'onorevole Alfano rinunciare, se davvero questa è la sua idea, di proporre al presidente del Consiglio questo nome come sottosegretario. E se non fosse così Renzi dovrebbe rifiutare di firmare un decreto di nomina.

La Calabria vive la sfortuna di essere sempre in minoranza. Minoranza dell'Italia ricca e minoranza anche in casa sua. Quella classe dirigente locale non avrebbe mai potuto avere la possibilità di dominare la scena pubblica se una porzione maggioritaria della società non fosse stata connivente, se il bene comune non venisse giudicato come una zucca vuota, un cesto rotto, una fanfaluca.


2. L'ORA DELLA CALABRIA, "PRESSIONI PER BLOCCARE NOTIZIA". E IL GIORNALE NON ESCE
Da www.ilfattoquotidiano.it del 19 febbraio 2014

Boicottata l'edizione dell'Ora della Calabria. Lo denuncia il direttore Luciano Regolo, che ha convocato una conferenza stampa per raccontare quanto accaduto la scorsa notte. "Si è consumato un fatto gravissimo per la libertà di stampa, la violazione delle più elementari regole della democrazia e del vivere civile.

Ultimata la lavorazione del giornale, a tarda ora -ha riferito Regolo - l'editore mi ha chiesto se non fosse possibile ritirare dalla pubblicazione l'articolo relativo all'indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, al quale sono contestati i reati di abuso d'ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere nell'ambito del caso Asp. Di fronte alla mia insistenza, nella difesa del diritto di cronaca, ho minacciato all'editore stesso le mie dimissioni qualora fossi stato costretto a modificare il giornale, vanificando il mio lavoro e quello dei miei colleghi". La notizia è stata comunque pubblicata sul sito del quotidiano.

Mentre l'editore e il direttore parlavano di questo, "in mia presenza e in viva voce - prosegue Luciano Regolo - l'editore ha ricevuto la telefonata del nostro stampatore Umberto De Rose, il quale, ponendosi come "mediatore" della famiglia Gentile, faceva ulteriori pressioni per convincerlo a non pubblicare la notizia, ricordandogli che il cinghiale, quando viene ferito, ammazza tutti". Avendo io ribadito all'editore che non intendevo in alcun modo censurare ciò che era stato scritto, ci siamo salutati.

Così De Rose - accusa il direttore dell'Ora della Calabria - dopo avere chiamato insistentemente la redazione, soltanto alle due di notte ha fatto sapere che il giornale non poteva andare in stampa per un guasto alle rotative". Il commento del responsabile del quotidiano regionale calabrese è duro: "È evidente che si è trattata di un'azione intollerabile e ingiusta, e aspetto serenamente che la Procura di Cosenza mi convochi per produrre la documentazione in mio possesso riguardo alle pressioni che Gentile, per interposta persona, ha effettuato per evitare che fosse divulgata l'indagine sul conto di suo figlio".

Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria denunciano con "preoccupazione e allarme la vicenda della mancata pubblicazione dell'Ora della Calabria e si pongono al fianco dei colleghi del giornale e dei cittadini che hanno bisogno di una stampa libera da condizionamenti, da censure e da qualsiasi forma di pressione impropria e intimidazione".

In una nota del segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, e del vicesegretario della Fnsi e segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi definiscono "inquietante l'incidente alle rotative, che ha impedito la stampa ieri notte e la diffusione oggi del quotidiano L'Ora della Calabria" e che "getta una luce sinistra sui processi dell'informazione nella regione", tanto che Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria, chiedono "ad alta voce alle autorità preposte che si faccia presto chiarezza sull'accaduto e si possa restituire serenità a chi fa informazione nella regione, perché l'incidente, se c'è stato davvero, è accompagnato da troppe circostanze ambigue se non oblique".

"Ricostruire la vicenda vale forse più di ogni timore e di ogni giudizio - proseguono - Il direttore del giornale, Luciano Regolo, ha infatti denunciato pressioni perché fosse censurato un articolo su una indagine relativa al figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, sotto inchiesta per presunto abuso d'ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere sul cosiddetto caso dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza

Una discussione, su questo punto, tra il direttore e l'editore sarebbe stata inframmezzata dalla telefonata di uno stampatore, che avrebbe tentato di convincerlo a non pubblicare la notizia, con una metafora solitamente usata per indicare un rischio grave per le persone che si trovano davanti un ‘cinghiale ferito'". Fatto è che alle due della notte, aggiungono Siddi e Parisi, "lo stampatore avrebbe comunicato l'impossibilità a mandare in stampa il giornale per un improvviso guasto alle rotative. L'editore, Alfredo Citrigno, nega censure e dice di aver solo chiesto al direttore la verifica accurata sulla fondatezza delle notizie sul figlio del senatore Gentile. Lo stampatore, Umberto De Rose, replica negando qualsiasi intervento preventivo e qualsiasi simulazione di incidente alle rotative.

Il Comitato di redazione manifesta ‘sdegno per le pressioni subite dal giornale che ne hanno impedito la pubblicazionè. Ce n'è abbastanza, insomma, per pensare seriamente ai rischi della libertà di stampa e per pensare anche ad altro. Non vorremmo trovarci un giorno ad apprendere che, effettivamente, ‘a pensar male si fa peccato, ma qualche volta, ci si azzecca', secondo il detto di andreottiana memoria".

"Quella odierna, rappresenta una pagina nera nella storia recente della libertà d'informazione. Abbiamo saputo che il quotidiano ‘L'Ora della Calabria' non è andato in stampa perché, a quanto pare, le notizie in esso contenute erano scomode per qualcuno che si reputa talmente potente da potersi permettere di violare una delle più elementari libertà sancite dall'ordinamento giuridico di ogni paese democratico e che ha ritenuto di fare in modo che non venissero rese pubbliche - scrivono in una nota due parlamentari del Movimento 5 Stelle, Francesco Molinari e Sebastiano Barbanti - Il seme della discordia - proseguono - riguarda le ultime clamorose novità in merito alle indagini relative alle consulenze d'oro all'Asp di Cosenza.

Stando alle ultime notizie, nel ‘gironè degli indagati sarebbe finito il figlio del senatore Antonio Gentile, eletto nel Pdl e attuale coordinatore calabrese del Nuovo Centrodestra, Andrea: sarebbe stato il coinvolgimento di quest'ultimo a determinare le indebite quanto inaudite pressioni sulla testata calabrese, tanto da impedirne la pubblicazione. Un fatto gravissimo".

"C'è di che rimanere allibiti di fronte all'arroganza di chi è abituato a rimanere impunito nel nostro paese, in genere, e nella Calabria, in particolare, facendo un deserto della società civile: non possiamo non appoggiare la protesta dei giornalisti e di tutta la redazione della testata - scandiscono - Attendiamo fiduciosi l'evolversi della vicenda giudiziaria, ma non rimarremo in silenzio davanti a tali gesti vessatori, degni della più subdola criminalità organizzata: è inaccettabile l'intromissione politica nella libertà di informazione ed è intangibile la libertà dei cittadini di essere informati. I fatti, anche quelli scomodi ad alcuni, devono sempre apparire alla luce del sole e dove ciò non succeda ci penseremo noi del M5S ad illuminarli sotto la luce della verità"

Pawan Kumar - ASCIA
04-03-14, 09:56
Per fortuna

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/02/governo-gentile-accuse-infamanti-contro-di-me-la-macchina-del-fango/899547/

M'agganjo
04-03-14, 10:08
Sarebbe opportuno che il premier chiedesse anche scusa per l'abbaglio.

Pawan Kumar - ASCIA
14-03-14, 11:33
Mi sa che è stato messo in palio un premio dal DPA per chi dice la stronzata più grossa, o forse sono solo casi di incurabile psicosi persecutoria delirante. Ve l'ho già detto, questi non riescono a dormire la notte se non si sentono liberi di perseguitare! Si devono impasticcare pesantemente ad ogni piccolo successo antiproibizionista, e poi i loro cervelli danneggiati sfornano questi "capolavori" di idee!!! Renzi, di questo passo non durerai molto, la stessa base del PD già ti odia, ce la state mettendo tutta per conquistarvi l'odio di tutti (come se già non ce ne fosse abbastanza!):icon_puke_r:

Ecco l'articolo:
http://www.fuoriluogo.it/blog/2014/03/13/allarme-rosso/

Allarme rosso

La ministra Lorenzin vorrebbe ripristinare la Fini-Giovanardi per Decreto Legge. Una provocazione da rigettare con forza. E’ questa la svolta buona di Renzi?

La ministra Lorenzin vorrebbe un decreto legge per ripristinare la Fini-Giovanardi. A solo un mese dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito l’incostituzionalità della legge più carcerogena d’Italia arriva una surreale provocazione direttamente dai banchi del governo.

Per la Ministra in quota Alfano l’intervento della Corte sarebbe dovuto solo a vizi formali, per cui potrebbe essere superato con un intervento governativo.

Si tratta di una volgarità intellettuale da respingere con forza. Se mai un decreto è necessario lo è per l’abbassamento delle pene per la cannabis e per il ricalcolo delle pene delle sentenze passate in giudicato.

Tutto il resto al Parlamento.

Lanciamo un invito alla mobilitazione di tutte le forze politiche e sociali, gli operatore e i consumatori che si sono incontrati a Genova pochi giorni fa nel nome di Don Gallo e che in questi anni hanno lottato contro una legge tanto inefficace quanto disumana, che è la principale causa del sovraffollamento delle nostre carceri.

Chiediamo al Ministro della Giustizia Orlando e al Presidente del Consiglio di respingere sul nascere una operazione reazionaria che porrebbe l’Italia ai margini del dibattito internazionale sulle politiche sulle droghe.

KGB
14-03-14, 20:08
di oggi (da fuoriluogo.it) :

http://www.fuoriluogo.it/sito/home/mappamondo/europa/italia/rassegna_stampa/torna-la-fini-giovanardi-il-decreto--un-cavallo-di-troia


Torna la Fini-Giovanardi? “Il decreto è un cavallo di Troia”

Nonostante il ministro della Salute abbia specificato che non si reintroduce la Fini-Giovanardi, per i promotori della campagna per la sua incostituzionalità bisogna “stare attenti ai trabocchetti”. E annunciano una “battaglia politica durissima contro il governo”

ROMA – Nessun ritorno della legge Fini- Giovanardi. Parola del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin al termine di un Consiglio dei ministri con cui il governo ha deciso di intervenire sul tema droghe andando a “ripristinare alcune tabelle” cadute dopo la dichiarazione di incostituzionalità della Fini- Giovanardi da parte della Consulta. Per Lorenzin, l’emergenza che motiva il decreto legge è dato proprio dalla cassazione delle tabelle precedenti per cui “circa 500 nuove droghe e sostanze sintetiche erano uscite dall’alveo della codificazione che è avvenuta nell’aggiornamento delle tabelle dal 2006 ad oggi”. Per il ministro si tratta di un intervento “amministrativo” che non andrà a toccare le delicate questioni penali in tema di droghe, “a cui è chiamato il Parlamento dopo la sentenza della Consulta”. Tuttavia, le parole del ministro non convincono appieno chi nei mesi scorsi si era impegnato in una campagna di sensibilizzazione sull’incostituzionalità della Fini Giovanardi, premiati poi dalla stessa Consulta.

Di un decreto, afferma Stefano Anastasia, presidente Società della ragione, “c’era sicuramente bisogno per alcune questioni che però temo non siano state affrontate, come il trattamento sanzionatorio per la detenzione di lievi quantità di droghe, introdotto dal decreto Cancellieri e quindi non modificato dalla Consulta, che continua a prevedere un trattamento uguale per droghe leggere e droghe pesanti e continua a prevedere una pena eccessivamente alta per la detenzione delle droghe leggere. Su questo era necessario un intervento urgente e probabilmente lo era anche per il destino delle persone condannate sulla base delle previsioni penali della Fini Giovanardi che sono state giudicate illegittime dalla Corte. Persone che si trovano a scontare pene molto più lunghe di quelle previste ora. Queste erano le due urgenze per cui il governo avrebbe dovuto fare una legge, ma per quello che ho capito su questo il governo non è intervenuto”. Sulle tabelle si interviene con cautela, anche perché non se ne conosce ancora la struttura. “Bisognerà vedere come sono fatte e verificare che non ci siano stati trabocchetti. Mi riferisco ai derivati della cannabis e al fatto che non siano state ricondotte alla previsione delle cosiddette droghe pesanti. Spero che non si sia fatta una cosa di questo genere, perché sarebbe non un adeguamento tecnico amministrativo urgente, ma una scelta di politica criminale che non avrebbe i presupposti di necessità ed urgenza che deve avere un decreto legge”. Per Anastasia, è fuori discussione la reintroduzione della vecchia normativa sulle droghe. “Se anche qualcuno nel governo pensasse di ripristinare la legge Fini Giovanardi – spiega -, lo deve fare attraverso l’ordinario percorso parlamentare. Non può pensare di farlo per decreto”.

Di “male minore” parla Franco Corleone, da anni impegnato sul tema delle droghe e attualmente garante dei detenuti di Firenze, ma mette in guardia. Nella nottata, infatti, si era temuto un ritorno della legge messa fuori gioco dalla Consulta. “È chiaro che volevano fare un colpo di mano – spiega Corleone -, ma non gli è riuscito. Lo sappiamo per certo che stanotte ci sono stati confronti durissimi. Questo vuol dire che la partita è apertissima e ognuno deve assumersi le responsabilità”. Per il garante, infatti, la questione delle tabelle e degli interventi sui farmaci, oltre che sugli stupefacenti, sono un “cavallo di Troia per intervenire pesantemente”. Timori anche sulla questione degli aspetti penali. “Se questa cosa viene messa nella contrattazione della legge elettorale – aggiunge Corleone -, la questione diventa preoccupante”. Intanto, le notizie sul decreto non sono poi così chiare. “Non si capisce amministrativo cosa vuol dire”, spiega Corleone secondo cui, nonostante il peggio paventato nella serata di ieri sia stato in qualche modo scampato, si tratta di “una pagina vergognosa della storia della Repubblica che si sia messo mano a una questione colpita da censura di incostituzionalità”. Seconco Corleone, “chi ha sostenuto una legge incostituzionale non ha il diritto morale di occuparsi della questione”. Sul decreto, intanto, Forum droghe e Società della Ragione si confronteranno il prossimo 22 marzo a Firenze “e da lì – promette Corleone - inizierà una battaglia politica durissima contro il governo che ha fatto passare una cosa del genere”.(ga)

Pawan Kumar - ASCIA
14-03-14, 22:48
"Per fortuna" sulle pene "ci sarà un'ulteriore riflessione", secondo la Lorenzin, che però sulla sua proposta che è entrata al Consiglio dei ministri chiedeva nuovamente dai 6 ai 20 anni per tutte le droghe cannabis inclusa. Vergognoso e disgustoso!
Chissà che pene tireranno fuori?
Secondo me vogliono tirare fuori un pene enorme... e indovinate dove vogliono mettercelo!

ganja4life
14-03-14, 23:13
Ricomincia la caccia alle streghe insomma?

KGB
14-03-14, 23:22
"Per fortuna" sulle pene "ci sarà un'ulteriore riflessione", secondo la Lorenzin, che però sulla sua proposta che è entrata al Consiglio dei ministri chiedeva nuovamente dai 6 ai 20 anni per tutte le droghe cannabis inclusa. Vergognoso e disgustoso!
Chissà che pene tireranno fuori?
Secondo me vogliono tirare fuori un pene enorme... e indovinate dove vogliono mettercelo!
:roflmao:
già...
e sarà la Lorenzin a decidere quale, dopo attente valutazioni :icon_lol:

Avv. Zaina
14-03-14, 23:49
Domanda : il ministro Lorenzin ci è o ci fa?
Seconda Domanda : il ministro Lorenzin e' più impreparata o più teleguidata da Serpelloni e
Giovanardi?
Terza Domanda : il ministro Lorenzin e' stata informata del fatto che il problema dargli stupefacenti e' un questione serie che non tollera stupidaggini?

KGB
15-03-14, 01:31
1) ci fà
2) teleguidata
3) è informata. Sa che è questione seria. Ma essendo in malafede se ne frega altamente.

mi piacciono i quiz.
(ditemi che ho vinto una lampada!! :icon_lol: )

M'agganjo
15-03-14, 19:09
Ho scovato questo video abbastanza recente nel quale la Lorenzin e Staderini (Radicali) si confrontano sul proibizionismo

sdrWjn8PX54

Pawan Kumar - ASCIA
20-03-14, 22:35
Della serie: come perdere completamente e precocemente la fiducia, la stima ed il rispetto dei propri figli, oltre alla propria salute mentale! (oltre, probabilmente, anche quella del figlio)
Questi non conoscono niente di psicologia, di dialogo, di fiducia, autoconsapevolezza e nemmeno di buonsenso. Hanno molta più voglia loro di perseguitare che noi di fumare erba!
Se lo leggete direttamente dal link, vedrete che vignette che ci hanno messo!
Sai che bella sensazione emotiva, per un adolescente, subire un trattamento indagatorio del genere dai propri genitori:

http://it.wikihow.com/Scoprire-se-Tuo-Figlio-Fa-Uso-di-Marijuana

L'adolescenza può essere una stressante fase della vita, e molti adolescenti potrebbero provare a fumare della marijuana. La marijuana può esporre te e tuo figlio a guai con la legge, e l'abuso di marijuana può portare a problemi più seri nello stile di vita di tuo figlio, perciò è importante scoprire presto se tuo figlio ne fa uso e prendere le contromisure necessarie.

Parte 1 di 4: Prove Fisiche di Uso di Marijuana
1Cerca di notare dei cambiamenti negli orari di tuo figlio. Se rimane alzato molto più a lungo di te, per nessuna ragione legittima, o se arriva tardi a casa da scuola o lascia la casa senza spiegazioni, prendi nota di questi atteggiamenti.
Questi atteggiamenti non costituiscono una prova certa in mancanza di altri fattori. Tuo figlio potrebbe semplicemente avere una nuova ragazza.
2Prendi nota di oggetti insoliti. Oggetti specifici come pipe, bong e cartine sono indicatori significativi dell'uso di marijuana, e sono le prove più concrete che tu possa provare. Quando avrai un confronto con tuo figlio a riguardo, la scusa più probabile sarà "Lo stavo conservando per un amico che altrimenti sarebbe finito nei guai".
Fai attenzione, tuo figlio imparerà presto a improvvisare strumenti per fumare con carta stagnola, lattine vuote o addirittura delle mele. Se tuo figlio nasconde dei biscotti fatti in casa come cookies o brownies, probabilmente non aveva intenzione di nascondere la sua scorta di dolci.
3Prendi nota delle spese di tuo figlio. Se tuo figlio ti chiede soldi senza chiederti perché, rifiutati di darglieli a meno che non ne giustifichi l'utilizzo - soprattutto se accade spesso. Prendi in considerazione il momento in cui li richiedono: se si tratta di un compleanno di un familiare, potrebbe trattarsi di una richiesta del tutto innocente.
Se finisce sempre la sua paghetta, esprimi la tua volontà di voler conoscere i motivi per cui non riesce a rispettare il suo budget. Potrebbe comprare erba, o avere semplicemente un problema di gestione delle spese. Chiedigli di tenere un registro dettagliato di tutte le sue spese per un mese o due. In questo modo potresti riuscire a capire se tuo figlio spende dei soldi per la droga.
4Verifica se degli oggetti scompaiono o vengono spostati. Alcuni adolescenti rimuoveranno il rompigetto dal rubinetto per usarlo come pipa. Altri oggetti di casa che possono essere usati per il consumo di marijuana sono bastoncini di cotone, alcool, coltelli, fiammiferi e sacchetti di plastica.
Cerca prove che tuo figlio stia cercando di nascondere l'uso di marijana.
Un asciugamano arrotolato vicino alla porta della camera di tuo figlio può essere usato per impedire al fumo di spargersi nella casa. Se ne trovi uno, annusalo, avrà conservato l'odore che doveva filtrare.
Controlla che tuo figlio non abbia scollegato o coperto il rilevatore di fumo, per evitare che il fumo facesse scattare l'allarme. Potrebbe anche essere accaduto perché il fumo della cucina faceva sempre scattare l'allarme! Qualunque sia la ragione, non è sicuro disattivare il rilevatore di fumo. Controllalo almeno una volta a settimana.
Controlla l'uso di collirio. A meno che tuo figlio non abbia l'abitudine di studiare spesso per tutta la notte, non c'è una ragione per cui un adolescente porti con sé del collirio. Se lo trovi, confiscalo. Quando tuo figlio verrà a chiedertelo, chiedi a cosa gli serve.
Cerca dei piccoli residui di marijuana sbriciolata. Chi usa marijuana spesso lascia delle briciole sulle superfici senza accorgersene. Sembra basilico secco o una spezia simile. I semi assomigliano a semi di coriandolo verdognoli.
6Fai attenzione a odori insoliti. La marijuana fresca emette un odore simile a quello delle puzzole, ma meno pungente, a meno che non sia conservata in un contenitore a tenuta stagna. Il fumo di marijuana ha un odore "erbale" che assomiglia quello dei pomodori freschi e delle foglie di tè bruciate, e permane sui vestiti, sui capelli, e sulla tappezzeria.
E' possibile usare oggetti come incenso e deodoranti per l'ambiente per mascherare l'odore. Se li trovi, nascondili.

Parte 2 di 4: Indicatori dell'Intossicazione da Marijuana
1Guarda tuo figlio negli occhi. Potresti notare un arrossamento della parte bianca degli occhi. Questo è dovuto alla dilatazione dei capillari.
Il collirio può essere usato per eliminare l'arrossamento degli occhi.
Cerca di notare se ha le pupille dilatate, e gli occhi non seguono gli oggetti all'unisono. Il collirio non potrà coprire questo indizio.
2Cerca sintomi fisici. Potresti notare un leggero tremolio delle palpebre, delle mani, delle gambe o dell'addome.
Nota se tuo figlio ha la tendenza ad avere sonno durante il giorno o la sera presto.
Fai attenzione ai problemi di coordinazione e ai riflessi rallentati.
Controlla che non abbia la lingua argentata.
3Giudica il suo stato mentale. Tuo figlio potrebbe sembrare più lento a capire le cose, o potrebbe essere umorale, dare segni di paranoia o psicosi.
4Osserva le abitudini alimentari di tuo figlio. La marijuana aumenta l'appetito, e tuo figlio mangerà più di un normale adolescente, soprattutto merendine, patatine e bevande dolci.
Cerca confezioni vuote di alimenti da sgranocchiare e controlla che non spariscano dei cibi. Verifica inoltre che tuo figlio non si prepari dei panini con ingredienti insoliti.

Parte 3 di 4: Cambiamenti Comportamentali
1Fai attenzione alla relazione che ha tuo figlio con te. La marijuana cambia il modo in cui le persone interagiscono con le altre, compresa acutezza mentale, distaccamento, paranoia o la tendenza a ridacchiare in modo incontrollato per cose che non sono divertenti. E' inoltre difficile per le persone intossicate relazionarsi con le persone che non lo sono.
2Tieni d'occhio le compagnie che frequenta tuo figlio. Se i suoi vecchi amici non fanno più visita a casa vostra, o se tuo figlio frequenta una nuova compagnia di amici, più distaccati, potrebbe trattarsi di persone che non hanno a cuore gli interessi di tuo figlio.
Insisti nel voler incontrare tutte le persone che tuo figlio fa entrare in casa, e passa un paio di minuti a conoscerle. Se una persona non ti convince, chiarisci subito a tuo figlio che non è la benvenuta in casa tua.
3Analizza i cambiamenti negli interessi di tuo figlio. Tuo figlio ha improvvisamente intrapreso un nuovo hobby o ne ha abbandonato uno vecchio? Potrebbe trattarsi di un avvenimento naturale, come aver superato la passione per la macchinine, e aver scoperto che suonare la chitarra è un ottimo modo per attirare le ragazze - o potrebbe aver trovato un modo per drogarsi gratuitamente. E' importante sapere, perciò chiedi a tuo figlio perché sta cambiando interessi.
4Controlla la cronologia di navigazione di tuo figlio. Verifica se ha frequentato siti che contengano informazioni sull'uso di marijuana. Anche se tuo figlio può aver visitato quei siti per normale curiosità, se li visitasse troppo spesso, soprattutto per un lungo periodo di tempo, ciò indicherebbe più di un interesse passeggero.

Parte 4 di 4: Ottenere Prove Certe
1Sottoponi tuo figlio a un test antidroga. Il THC si scioglie nei grassi, perciò è possibile individuare l'uso di marijuana in un test per il mese successivo all'ultimo utilizzo. Se sei disposto a spendere una cifra vicina ai 100€, poi inviare un campione a un laboratorio, che effettuerà una cromatografia a gas e una spettroscopia di massa, che ti faranno sapere con certezza se tuo figlio ha fatto uso di marijuana.
Se non vuoi che tuo figlio sappia che hai preso un campione, cerca di tagliargli una piccola ciocca di capelli - il più possibile vicino alla radice - quando dorme.
2Confronta tuo figlio riguardo all'uso di marijuana. Molti adolescenti che fanno uso di marijuana cercheranno di cambiare argomento o non riusciranno a sostenere la discussione senza provare molto imbarazzo. Cerca di non essere troppo duro: l'uso di marijuana è molto comune tra gli adolescenti e anche tra gli adulti.
Spiegare i rischi fisici, emotivi e legali legati all'uso di marijuana potrebbe non servire come deterrente, ma almeno darai più elementi a tuo figlio per prendere una decisione.
Quando sai che tuo figlio fa uso di droga, fai attenzione a tutti i rischi che gli hai esposto.

KGB
20-03-14, 23:45
un'accozzaglia di luoghi comuni, in gran parte fuori da ogni ragionamento razionale .. ma chi l'ha fatto quel sito? Goebbels? :icon_puke_r:

ma poi ....
che roba è .. lingua argentata ?!?! :roflmao:

----------------
a giudicare dalle scritte presenti in alcune immagini questa pagliacciata pare essere di origine americana (made in D.E.A. ? )
<EDIT: è una trad. da wikihow americano, come si legge nel titolo... però come propaganda ("indizi" assurdi a parte) direi che è fatta bene, nel senso che è ben studiata per insidiarsi nelle famiglie. Il dubbio che venga dalla DEA rimane.. />


ah, a fondo pagina c'è la votazione "Ritieni utile questo articolo? Sì/No"

clicchiamo NO in massa!! :polliceu:

sifone900
25-03-14, 18:56
Cannabis terapeutica. Garattini: no ad autocoltivazione



Sul numero di OGGI in edicola domani, nella sua settimanale rubrica, Silvio Garattini, Direttore dell'IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri', mette in guardia dai pasticci delle autorizzazioni di medicinali fai da te. "Ogni giorno - scrive Garattini - si assiste ad un pasticcio nel campo della salute. Non bastavano i casi Di Bella, Stamina e piu' recentemente il caso dei farmaci per la terapia delle maculopatie, si aggiunge adesso l'autorizzazione all'impiego medico della cannabis per la terapia di alcune malattie: dal glaucoma alla sclerosi multipla deciso dalla Regione Abruzzo" e approvato dal Governo, che in precedenza su altre analoghe autorizzazioni si era opposto".
"Se la cannabis - si chiede Garattini - e' un efficace trattamento per alcune malattie come mai puo' essere utilizzata solo per qualche Regione?"?..Non si creano in questo modo discriminazioni in contrasto con la legge istituita dal Servizio Sanitario Nazionale che assicura universalita', equita' e gratuita'?". "C'e' da sperare - aggiunge l'autorevole farmacologo - che la disponibilita' della cannabis non sia lo "spinello" e neppure un prodotto erboristico, perche' oggi sono stati selezionati vari ceppi di cannabis che hanno un contenuto di principio attivo, il tetraidrocannabinolo, che puo' andare dal 2 al 60 percento con evidenti differenze sul piano non solo della eventuale efficacia, ma soprattutto dei possibili effetti tossici che accompagnano l'azione di ogni farmaco". Silvio Garattini pone poi un'ulteriore domanda: "E' compito delle Regioni approvare nuovi farmaci? Non abbiamo un ente autonomo che si chiama AIFA? Chi vuole commercializzare un farmaco con specifiche indicazioni deve presentare una adeguata documentazione tanto piu' importante, in questo caso, dato che la letteratura scientifica oggi disponibile sembra presentare ancora molti dubbi circa il rapporto benefici-rischi nell'impiego terapeutico della cannabis. Un'altra possibilita' che gia' esiste e' quella di importare i prodotti a base di tetraidrocannabinolo che gia' sono disponibili in altri Paesi senza inventare nulla di nuovo. Esiste il sistema del 'mutuo riconoscimento' secondo cui l'AIFA sulla base della documentazione gia' presentata per l'autorizzazione di un farmaco in un altro Paese puo' farla propria". L'articolo, infine, si conclude con un'amara considerazione: "Insomma, anche in questo caso si cercano le scorciatoie anziche' seguire le vie maestre che proteggano gli ammalati. Ancora una volta in questo Paese prevale il pressapochismo!".

Pawan Kumar - ASCIA
25-03-14, 20:31
Garattini... un nome, una garanzia di proibizionismo galoppante e di persecuzione... vecchia "conoscenza" di ASCIA. Hanno il terrore di non poter più perseguitare gli amanti della canapa.

KGB
25-03-14, 23:23
Garattini... un nome, una garanzia di proibizionismo galoppante e di persecuzione... vecchia "conoscenza" di ASCIA. Hanno il terrore di non poter più perseguitare gli amanti della canapa.....
... o di non poter più monetizzare le cure.

curioso poi che dica che "la cannabis non è ancora dimostrato che curi ... bla bla" e poi se ne esca con un qualcosa tipo:
"esistono già farmaci (Sativex e Marinol ??) basati su THC. Perchè non importiamo quelli così l'AIFA può permettere ai soliti noti di mangiarci su?" :roflmao:

Devo dire che Garattini ha un merito: almeno non tenta di nasconde più di tanto le vere priorità della $ua categoria...

Garattini ... :facepalm: .. un'altro pseudoscienziato che aspira ad entrtare nel "Club Serpelloni", ne ha la stoffa ... questo bisogna ammetterlo :icon_lol:
:)

Pawan Kumar - ASCIA
25-03-14, 23:41
Per favore sifone900, si potrebbe avere la fonte dell' articolo di Oggi che dovrebbe uscire domani (è un curioso gioco di parole o è uno scherzo?), che forse ci scappa un altro articolo ASCIA. Mi sa che nel frattempo, se ci riesco, mi gioco 45 - 46 - 55 - 60 al lotto e al superenalotto, hai visto mai?

Pawan Kumar - ASCIA
25-03-14, 23:55
L'ho trovato ora il link, è un articolo di droghe.aduc.it:

http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+garattini+no+autocoltivazione _129237.php

Questi continuano a dopare il cavallo da battaglia zoppo, di questo passo fra qualche mese saremo arrivati all' 80% di THC, ma, seriamente, qualcuno l'ha vista mai la cannabis al 55%? Intenderanno l'olio o un altro tipo di concentrato?
Poco importa, basta allarmare!

sifone900
26-03-14, 01:16
Per favore sifone900, si potrebbe avere la fonte dell' articolo di Oggi che dovrebbe uscire domani (è un curioso gioco di parole o è uno scherzo?), che forse ci scappa un altro articolo ASCIA. Mi sa che nel frattempo, se ci riesco, mi gioco 45 - 46 - 55 - 60 al lotto e al superenalotto, hai visto mai?

Scusami Pawan leggo solo ora, pensavo che tra 45 - 46 - 55 - e 60% di questo passo l' erba rimarrà illegale ma legalizzeranno coca e eroina...:icon_twisted2:
:roflmao:
ps:io come numero jolly mi giocherei il 65 o il 70, sento che usciranno presto...:roflmao:

Pawan Kumar - ASCIA
28-05-14, 12:15
Non si capisce bene se sono peggiori le domande poste dall'intervistatrice o le risposte di Serpelloni persecutore cannabisfobico maximo della cannabis (chissà come passerà alla storia, vi lascio immaginare come glielo auguro...:whistling:)

INDOVINELLO: QUANTE BUGIE CI SONO IN QUESTA INTERVISTA?
(si vincono 3 semi di Supercannabisaurus Rex al 60% di THC geneticamente mutata dalla Monsanto per provocare buchi al cervello più grandi e duraturi di quelli di eroina e alcool messi insieme, schizofrenia galoppante e istinti omicidi gratuiti :icon_puke_r: altro che droga leggera!)

http://www.tempi.it/cannabis-droga-leggera-eroina#.U4W-AHJ_uE6

«Cannabis “droga leggera”? Un’invenzione potenzialmente più pericolosa perfino dell’eroina»

Maggio 27, 2014 Benedetta Frigerio

Giovanni Serpelloni, capo del dipartimento Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri, smonta il decreto del governo sugli stupefacenti, convertito in legge dal Parlamento

Nell’indifferenza generale una decina di giorni fa il Parlamento italiano ha convertito in legge il decreto del governo che introduce la distinzione fra droghe “pesanti” e “leggere”. Nel frattempo si moltiplicano gli episodi di violenza causati proprio dall’uso di stupefacenti, mentre l’Asaps è tornata giusto pochi giorni fa a lanciare l’allarme “stragi del sabato sera”, fenomeno di nuovo in crescita anche a causa delle droghe. A quanto pare, nemmeno il caso Gran Bretagna è servito a consigliare maggior prudenza ai rappresentanti del popolo italiano. Il paese sta pagando a carissimo prezzo la distinzione introdotta dieci anni fa con le stesse argomentazioni utilizzate in Italia: la tolleranza verso gli spinelli si è risolta in un costo enorme per il sistema sanitario nazionale, che ora ha a carico 25 mila pazienti ricoverati per schizofrenia scatenata dall’”innocuo” fumo.
«Abbiamo preso un abbaglio pericolosissimo, perché lo spaccio di cannabis è persino più rischioso di quello di cocaina e di eroina», spiega Giovanni Serpelloni, medico già capo del dipartimento delle Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri.

Cosa pensa della depenalizzazione dell’uso e dello spaccio di droga “leggera”?
Preferisco non usare questo termine che è stato inventato per alterare l’immaginario collettivo da chi vuole che la droga si diffonda. Sa perché? Quando la percezione sociale del rischio decresce, l’uso di sostanze nocive si impenna. Solo per il fatto che negli ultimi quattro anni si sia cominciato a parlare non solo di marijuana “che non fa male”, ma perfino di impiego della cannabis ”a scopo terapeutico”, il numero dei giovani tra i 15 e i 19 anni che ne fanno uso è incrementato dell’8 per cento, mentre gli incidenti stradali dovuti alla cannabis sono diventati la prima causa di morte fra minorenni. I dati di Washington e del Colorado, dove la vendita di marijuana è legale, attestano le stesse tendenze, tanto che gli incidenti stradali sono aumentati del 4 per cento.

È vero che la marijuana causa la schizofrenia?
Il ministero della Salute raccoglie i dati delle dimissioni ospedaliere che mostrano come tra tutte le sostanze la percentuale di ricoveri per droga è del 16 per cento. Di questi, ben 60 su 100 sono dovuti a uso di marijuana, e il 44,2 per cento di essi riguarda minorenni con sintomi di tipo psicotico.

Come mai la cannabis oggi causa danni simili?
Il mercato della droga ha incrementato il principio attivo contenuto nella marijuana per creare una maggior dipendenza e aumentare le vendite, passando in dieci anni da una percentuale di tetraidrocannabinolo (thc) dell’1 o 2 per cento al 30 di oggi. E i derivati della cannabis che arrivano anche al 60 per cento. L’aumento del principio attivo è letale per il sistema neurologico, soprattutto per quello giovanile ancora in fase di sviluppo, come dimostrano anche i numeri sulle percentuali di adolescenti schizofrenici in Gran Bretagna.

Perché lo spaccio di cannabis è più pericoloso di quello di altre droghe?
Perché i clienti nel primo caso sono principalmente minorenni. Coloro che andrebbero più tutelati e su cui la droga ha un effetto peggiore.

È vero che la cannabis, come le altre droghe, è anche all’origine di diversi omicidi?
Lo dice la cronaca. Oltre all’autista del bus che si è schianto nel vercellese con 41 bambini a bordo, di cui 2 sono morti, risultato positivo alla marijuana, o ai 7 ciclisti uccisi a Lamezia Terme da un giovane sotto effetto di cannabis, ci sono anche gli omicidi legati al fumo, ma ancor più all’uso di cocaina. Infatti, mentre gli oppiacei abbassano i livelli di attenzione, causando anche episodi psicotici gravi, la cocaina provoca la disinibizione della rabbia rendendola ingestibile, mentre la crisi di astinenza da eroina provoca un’aggressività incontrollabile.

Cosa pensa quindi della decisione del governo e del parlamento?
La decisione di appoggiare il decreto è frutto di un compromesso politico. Come esperto dico che dal punto di vista tecnico l’errore è enorme. Oltre all’introduzione della distinzione inesistente e pericolosa fra droghe “leggere” e “pesanti” c’è anche la scelta assurda di depenalizzare lo spaccio. Un conto è creare misure alternative come il recupero in comunità per chi fa uso di droga, un altro è lasciare impunite le persone che la vendono. La tolleranza verso queste ultime deve essere pari a zero.
@frigeriobenedet

Yomi
28-05-14, 13:59
Ok, dopo questo articolo, mi sono convinto:
Aumenterò la mia produzione indoor, colonizzerò il mio terrazzo per un outdoor in casa, e invaderò il territorio con la guerrilla.

Voglio dei "buchi" grossi grossi, chissà che magari non mi ritorna anche il buco del culo, serpelloni di merda ..... :icon_puke_r: :laser:

M'agganjo
28-05-14, 18:30
1) Nel 2012 sono stati 362 gli incidenti gravi che hanno causato 203 morti e 636 feriti; Nel 2013 l'Osservatorio il Centauro-ASAPS sulle stragi del sabato sera ha registrato 350 episodi gravi con 175 morti (fonte: asaps). Dunque non esiste nessun fenomeno in crescita, bensì un fenomeno piuttosto stabile.

2) È bene ricordare che la causa principale delle cosiddette "stragi del sabato sera" è l'alcol.

3) Un uso massiccio della marijuana può incrementare il rischio di schizofrenia in quelle giovani persone che sono già predisposte geneticamente e che sono vulnerabili a sviluppare disturbi psicotici (fonte: pubmed). L'abuso di cannabis in età adolescenziale e preadolescenziale è sicuramente pericoloso. Ma cosa ha fatto il proibizionismo per evitare che i giovani si avvicinassero alle droghe? Comunque sia, anche la caffeina e la nicotina hanno gli stessi effetti di sviluppare psicosi in individui predisposti.

4) "Il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (fatta eccezione per le cause di natura imprecisata) e costituiscono da sole il 44% dei casi."
"Lo stato psico-fisico alterato del conducente, pur non rappresentando una percentuale elevata del totale dei casi (3,1%), va segnalato per la gravità degli eventi. Le cause principali che rientrano in tale categoria sono: l’ebbrezza da alcool (5.920 casi, pari al 68,1% della categoria), il malore, l’ingestione di sostanze stupefacenti o psicotrope ed il sonno che, con 2.534 casi, pesano per il 29,1%." (Istat)

5) Mi piacerebbe sapere dove Serpe abbia preso quei numeri riguardanti il Colorado. A me risulta che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Colorado dica tutt'altro: http://rt.com/usa/colorado-crime-change-legalization-study-017/
Questi i dati ufficiali: http://www.denvergov.org/Portals/720/documents/statistics/2014/UCR_Citywide_Reported%20_Offenses_2014.pdf

6) Se si è tanto preoccupati sull'abuso giovanile della cannabis, bisognerebbe prendere atto, molto semplicemente, che le politiche di proibizione hanno come conseguenza l'aumento di questo abuso. Serpe non capisce questa cosa per ignoranza/testardaggine o per per proteggere gli interessi di qualcuno?

7) Dicasi lo stesso dei regolamenti di conti: se depenalizzi (nel senso di eliminare le sanzioni) la coltivazione personale e legalizzi (e quindi regolamenti) la vendita, vedi che questi casi scompaiono del tutto.

Windom Earle
28-05-14, 20:51
La tolleranza verso queste ultime deve essere pari a zero.
@frigeriobenedet

Io dico che è la tolleranza verso Serpelloni che dovrebbe essere pari a 0! :bbesmile:

Pawan Kumar - ASCIA
06-10-14, 16:43
Quanta voglia di perseguitare i drogati, ma non chi usa alcool.

Secondo me è un'idea incostituzionale e irrealizzabile, pensate se ritirassero a vita la patente a tutti quelli che assumono stupefacenti e alcool, anche se non durante la guida, le strade sarebbero quasi deserte... l'industria automobilistica fallirebbe... chi è fortunato potrebbe andare a lavorare coi mezzi pubblici... buona fortuna!
Un'idea davvero "intelligente"... per la "sicurezza" della popolazione.:icon_puke_r:

Comunque ritornano all'attacco sull'omicidio stradale, la voglia di perseguitare è tanta:

da ANSA
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/10/06/alfano-ergastolo-patente-a-chi-si-droga_c11204b3-c544-4693-aad0-e8112a79f4d4.html

Alfano, ergastolo patente a chi si droga
Capo Polizia, omicidio stradale aberrazione giuridica ma serve

(ANSA) - ROMA, 6 OTT - Ergastolo della patente per chi consuma stupefacenti. A ipotizzarlo è stato il ministro dell' Interno, Angelino Alfano. "Per i consumatori abituali di droga - ha aggiunto - sono necessari controlli con frequenza straordinaria per evitare che le patenti diventino licenze di uccidere". "Nei casi estremi di chi si droga o beve sapendo di dover poi mettersi alla guida occorre procedere con l'omicidio stradale" ha aggiunto Alfano. Un'aberrazione giuridica, per il capo della Ps Pansa,ma che serve.


E intanto su Libero gira un sondaggio brutto brutto...

E' giusto togliere la patente a chi si droga?

http://www.liberoquotidiano.it/sondaggi/11702759/E--giusto-togliere-la-patente.html

Dantep
06-10-14, 18:51
Sai qual'é il problema,é capace che se passa,dopo aver massacrato migliaia di persone e lo scenario che descrivi,ovvero desolazione per le strade,capace tornerebbero indietro,ma intanto quelli caduti nella rete sono fottuti,mentre i soliti furbetti troverebbero il sistema di sfangarla uguale,un po' come i ciclisti negativi al doping,non sono puliti,sono più bravi a nasconderlo :icon_twisted2:

Pawan Kumar - ASCIA
07-10-14, 05:31
http://droghe.aduc.it/comunicato/irriverente+droghe+sicurezza+stradale+ma+ministro_ 22544.php

L'irriverente. Droghe e sicurezza stradale. Ma il ministro Alfano sa cosa dice?

Comunicato di Vincenzo Donvito 6 ottobre 2014 17:41

“Per i consumatori abituali di stupefacenti sono necessari controlli con frequenza straordinaria per evitare che le patenti diventino licenze di uccidere. Procederemo quindi a scrivere una norma che preveda questi controlli frequenti". "Credo che l'idea dell'ergastolo alla patente sia la sanzione più corretta in questi casi. Condivido l'approccio europeo che nega il diritto alla patente per questi soggetti".
Cosi' il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, oggi in un workshop europeo sulla sicurezza stradale.
Ci ha colpito l'uso della parola “ergastolo”. In un Paese che e' l'alfiere in tutto il mondo contro la pena di morte, immaginiamo, il ministro Alfano non ha potuto utilizzare una espressione tipo “pena di morte per la patente” (anche se ha espresso il medesimo concetto), ma si e' limitato alla maschia, dura e forte espressione di “ergastolo”, coniando un infelice nuovo modo di dire per esprimere il piu' banale e semplice concetto di “divieto”.
Non sappiamo come intendera' esplicitare normativamente questo “ergastolo”, visto che gia' oggi la norma prevede il divieto di guida e di patente per chi e' tossicodipendente, ma -ovviamene- se uno si disintossica puo' prendere la patente, altrimenti sarebbe un provvedimento anticostituzionale. Ma se Alfano quella patente l'ha messa all'ergastolo, come fara'? Ci saranno le attenuanti per buona condotta? Insomma, non sara' un ergastolo. E allora, perche' chiamarlo “ergastolo”? Probabilmente perche' Alfano non trovava una parola piu' dura per cercare di “scandalizzare” i media (che non si scandalizzano piu', cosi' come gli utenti dei media). E quindi, ecco il solito teatrino lessicale.

Dantep
07-10-14, 09:27
Speriamo abbia bisogno di essere trasportato in ospedale da qualcuno per strada che gli risponde:"crepa!mi fumo le canne e non ti posso portare in ospedale!"

Pawan Kumar - ASCIA
08-10-14, 13:18
Anche Donvito si chiede se Alfano sa quello che dice.
Ancor meglio è la risposta di Dolce Vita ad Alfano, potete leggerla nel forum su DOLCE VITA CORNER http://www.enjoint.info/forum/showthread.php?t=26186

Ve la metto anche qui, perché merita:

Angelino Alfano, la droga e l’ergastolo della patente
in Contro-informazione — 8 ottobre 2014

Dice il ministro degli Interni Angelino Alfano che l’Europa ci chiede di fare di più per risolvere il problemi delle vittime degli incidenti stradali. Dal 2001 ad oggi in Italia il numero delle vittime della strada è sceso del 45% ma l’obiettivo è fare ancora meglio. Ottima idea, per carità. Per realizzare questo nobile scopo Alfano più che all’introduzione del reato di omicidio stradale, punta forte sul cosiddetto “ergastolo della patente”, una misura volta a colpire con il ritiro permanente del permesso di guida chi è stato sorpreso più volte alla guida del proprio mezzo in condizioni alterate. Fino a qui tutto bene, direte voi, dopotutto la libertà di alterare se stessi non può certo comprendere il diritto a mettere a repentaglio la vita degli altri.

Il problema è che secondo il nostro Angelino, l’ergastolo della patente dovrebbe servire per “colpire chi altera abitualmente il proprio comportamento con l’uso di droghe”. E chi si mette alla guida abitualmente ubriaco? E chi fa abitualmente i cento all’ora nei centri abitati?. Secondo le statistiche sono proprio eccesso di velocità ed abuso di alcol i due fattori principali nel causare incidenti mortali sulle nostre strade, per l’alcol i dati parlano addirittura di quasi 4 incidenti con vittime su 10 attribuibili al suo abuso da parte di automobilisti. Ma per loro Alfano sembra non prevedere nessun “ergastolo”.

Sia chiaro, chi scrive non vuole affermare in nessun modo che guidare sotto l’effetto di droga sia meglio. Nessuno dei due casi deve essere permesso. Ma nelle parole di Alfano sembra semplicemente riecheggiare il più falso dei luoghi comuni, nonché il più duro a morire. La droga è il male, l’alcool invece è una cosa diversa. Senza considerare poi il fatto che, per come vengono condotte oggi, le analisi per verificare l’assunzione di droghe non hanno alcun valore scientifico. Se infatti con l’etilometro si riesce più o meno a verificare se il guidatore è sotto l’effetto dell’alcol al momento del controllo, per quanto riguarda le altre sostanze le analisi si trasformano in una sorta di caccia alle streghe che punisce le abitudini più che una reale condotta irresponsabile. Lo sanno bene, ad esempio, le migliaia di persone che si sono viste contestare la guida sotto effetto di cannabis per aver fumato qualche sera prima del controllo. La cannabis infatti è la sostanza che per maggior tempo rimane nell’organismo (fino ad un mese per i consumatori abituali). Prima di parlare di ergastolo della patente forse sarebbe il caso di rivedere il metodo dei controlli, che ne dici Angelino?

mighio
08-10-14, 14:35
Si adesso ne e' uscito con i matrimoni fatti all'estero non hanno valore con la costituzione italiana,diciamocelo francamente ma???? Poteva lasciar perdere sia per l'una che x l'altra???????????????:a045:

mighio
08-10-14, 14:44
Ma poi penso e'che caz.. Lo abbiamo votato noi (io non lo votato,pero' se c'e' dove e' siamo noi a permetterlo con le votazioni apunto!:a045:,adesso dico la mia,alfano con le sue uscite lo afianco molto a giovanardi,ecco questo e il mio pensiero,:hippy:

Pawan Kumar - ASCIA
12-02-15, 21:08
http://www.estense.com/?p=439335

Aldrovandi, gip chiede al Senato l’autorizzazione a procedere per Giovanardi


In una intervista alla "Zanzara" il senatore definì "un cuscino" il sangue dietro la testa

Il gip del tribunale di Ferrara Monica Bighetti ha chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere per diffamazione aggravata nei confronti di Carlo Giovanardi. I difensori Davide Giovanardi e Simone Agnoletto, nel corso dell’udienza tenuta lo scorso 6 febbraio, avevano chiesto l’archiviazione della querela, intentata da Patrizia Moretti, per l’insindacabilità delle sue opinioni espresse in qualità di parlamentare. Il gip le ha respinte e ha disposto l’invio degli atti alla giunta per le immunità di palazzo Madama, che ora dovrà deliberare per la prosecuzione o meno del procedimento penale. Le indagini a carico di Giovanardi, affidate al pm Stefano Longhi, si erano chiuse a settembre e il senatore era stato sentito in procura nel luglio scorso per rispondere delle dichiarazioni rese il 29 marzo 2013 al programma radiofonico “La Zanzara” di Radio24. Il senatore viene intervistato da Cruciani sui fatti di Ferrara, ovvero il sit-in del Coisp in piazza Municipale, con la madre di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti, scese in strada mostrando la gigantografia del figlio morto, con il viso sfigurato dalle ferite. Al conduttore de “La Zanzara” Giovanardi disse che “quella macchi rossa che è dietro è un cuscino, non è sangue quello là…”. Un’affermazione che lasciava intendere che la madre avesse distorto la realtà per “indurre – scrive il pm – artatamente nell’opinione pubblica un falso convincimento in ordine alle condizioni del cadavere del ragazzo”. E invece era proprio vera. “Si tratta della foto del volto di Federico – spiegherà la madre in sede di querela -, ancora vestito degli abiti che indossava al momento della morte, sul lettino dell’obitorio, scattata di consulenti del pubblico ministero in sede di autopsia” e “utilizzata al momento del processo come facente parte del compendio fotografico dei medici legali”. Per il gip Giovanardi si esibì in dichiarazioni, “contrarie al vero, in maniera consapevole e volontaria o comunque senza verificare la fondatezza delle proprie affermazioni (così volontariamente accettando il rischio di riferire circostanze false”.

midril
12-02-15, 22:59
Quote.....".....Per il gip Giovanardi si esibì in dichiarazioni, “contrarie al vero, in maniera consapevole e volontaria o comunque senza verificare la fondatezza delle proprie affermazioni....."


Io mi auguro che tutti rispondano delle proprie azioni...e parole....Seriamente!
Certo che se la mettiamo cosi l'80% dei politici del mondo (non solo d'italia!!!!!!) finirebbero in galera.