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Visualizza Versione Completa : articolo genetica e trovatelli



suzuki
26-12-14, 19:33
ciao a tutti,ho letto questo articolo che ne pensate maestri growers ??
La cannabis è una pianta che si è diffusa presso tutte le civiltà: come medicinale era inserita in numerose farmacopee, la canapa era fonte di materie prime importanti come tessuti a costo bassissimo e cordame in genere ma soprattutto la gente mangiava i suoi semi, uno degli alimenti più completi e più ricchi di acidi grassi, essenziali dal punto di vista nutrizionale, al mondo. Ma è proprio nel campo dell'uso ludico/ricreativo che lo studio genetico ha fatto passi da gigante. Se fosse stato possibile studiarla a fondo ben prima, allora saremmo pieni di studi medico-scientifici sul miglioramento genetico ai fini di una produzione terapeutica. Gli unici ricercatori, per anni, sono stati i breeders d'avanguardia che hanno rischiato il carcere per i loro incroci, molto spesso ricercati per uso ricreativo.
“Per incrociare la canapa servono molta fortuna e metodo giusto, visto che la selezione artificiale è l'unico metodo disponibile e non è nemmeno un metodo "esatto"„

Grazie proprio ai genetisti cannabici ora abbiamo gli strain come li conosciamo. Basta guardare le foto di una cannabis cup di fine anni '70 per accorgersi dell'enorme cambiamento (più cime grasse con sempre meno foglie) avvenuto in 30 anni di incroci moderni. Ora le tecniche si sono affinate e le tecnologie permettono raccolti indoor comparabili coi prodotti del sole. Per molti anni questo non è stato possibile e gli sforzi di pochi coltivatori coi neon hanno permesso lo studio delle attuali genetiche. Per fortuna che ci sono stati loro altrimenti chissà quanti secoli ancora sarebbero dovuti trascorrere prima che il polline di una autoctona brasiliana arrivasse ai pistilli di una varietà sudafricana.

La canapa è una pianta dioica, cioè presenta individui con fiori maschili ed individui dai fiori femminili, non si incazzino i più esperti se mi permetto di semplificare così; se il polline del fiore maschile entra in contatto coi fiori femminili si avrà un seme ogni fiore, un seme figlio di quel maschio e di quella femmina. Il seme risultante sarà portatore in egual misura del DNA dei genitori (genotipo) ma esprimerà solamente una risultante dei suoi geni (fenotipo). Il 50% dei suoi geni è patrimonio di mamma e il 50% di papà. Ma come è possibile la trasmissione delle caratteristiche dai genitori ai figli? Non in una via matematica, ma quasi. La genetica ci insegna che non ci sono certezze in quanto esistono dei meccanismi detti di interazione genica che alterano il normale andamento dominante/recessivo che ci si aspetta sulla carta. Ciò determina una diversità fenotipica a parità di genotipo, come quando entrambi i genitori hanno gli occhi azzurri e il figlio li ha verdi (sempre che l'idraulico non stia simpatico a mamma).

Vediamo un esempio dalle mani della CBD crew. Incrociando una Cannatonic femmina di Resin seeds con una maschio di Afgan x skunk di Mister Nice seedbank hanno ottenuto numerosi fenotipi di cui due sono ufficialmente in fase di produzione e si chiamano Z6 e Z7. Entrambe le piante hanno gli stessi genitori, ma presentano caratteristiche differenti dovute alle numerose interazioni che si verificano a livello del genoma. Z6 e Z7 possono esser considerati strain differenti alla luce di una netta diversità di portamento. Così nell'evoluzione artificiale, ibrido pseudonaturalistico concessoci, due fenotipi differenti possono creare linee genetiche differenti e lontane dai genitori se quei caratteri vengono fissati.

Per incrociare la canapa servono molta fortuna e metodo giusto, visto che la selezione artificiale è l'unico metodo disponibile e non è nemmeno un metodo "esatto" come abbiamo appena detto.
Tutte le maggiori scoperte sono state fatte quasi per caso - eccezion fatta per quel grande breeder scopritore della White Widow che aveva le serre in Svizzera - considerando l'esiguo numero di piante coltivate per volta che rende impossibile affrontare un discorso di selezione massale. Una selezione massale è una scelta tra migliaia di fenotipi differenti alla ricerca di tenore di principi attivi, produttività, portamento, stabilità. Se fosse possibile testare migliaia di fenotipi sarebbe molto più facile trovare pregiate espressioni geniche di quell'incrocio.

Chi non può o non poteva testare un gran numero di fenotipi ha avuto più fortuna, se ha trovato qualcosa di valido. Si racconta ancora in giro di un coltivatore di autofiorenti con solo 4 vasi a disposizione e tantissimi semi femminilizzati prodotti in un anno, stabili e produttivi.
Oppure capita come con la Princess, genitore della famosa e saporita Cinderella 99, trovata tra le cime della Jack Herer di Amsterdam da un fortunato consumatore. La Princess è il miglior fenotipo trovato tra 6 femmine di 12 semi incontrati nella bustina del coffeeshop, è stato incrociato inbreeding per stabilizzarlo ed ha dato la Cinderella 99, che è una delle migliori soprattutto come biologica in campo aperto (insieme a Chocolope come originalità di sapore).

I trovatelli sono pericolosi per i principianti ma non per un esperto. Ciò che rende complicata una genetica è la forte variabilità espressa nel mondo cannabico: un coltivatore inesperto avrà sicuramente problemi se i trovatelli si rivelano sative alte oltre 3 metri. Come gestire piante che non hanno ancora stretchato e sono al limite del growbox? Se le luci sono già contro la parete superiore del box e non c'è altro spazio cosa fare? Ecco perchè si sconsiglia di piantare trovatelli. Un esperto invece dai trovatelli spera sempre di trovare sorprese insperate, come spesso successe negli scorsi anni, che possono rivelarsi pietre miliari. Se si lavora outdoor il problema spazio non esiste o perlomeno non è così incisivo, ma permangono i problemi di crescita e di durata della fase di fioritura che possono portare a raccolti prematuramente forzati. Inoltre il grave problema della sensibilità più o meno marcata agli agenti patogeni è continuamente e ancor più sentito con l'utilizzo dei semi trovati a caso.

Il meglio però, quando si vuole incrociare, è la coltivazione indoor perchè solo in ambiente controllato è possibile prevenire eventuali fughe di polline indesiderate o eventuali entrate di granelli di polline sconosciuti.

Chiunque può divenire genetista indoor. In casa è possibile per tutti selezionare tra vari fenotipi, preservare un determinato fenotipo così da mantenerne un genotipo ed incrociare eventuali esemplari con caratteristiche interessanti.

Vediamo cosa significa selezionare. Prima di tutto viene l'osservazione. Bisogna prender nota della forma cioè del portamento, della velocità di crescita e della resa in tutti i suoi termini (peso della sostanza secca, effetto e gusto o aroma). Ogni coltivatore dovrebbe tenere un diario di coltivazione dove annotare ogni intervento ed ogni risposta delle piante. Questo significa dialogare con le piccole e questo è il metodo migliore sia per gestire la propria coltivazione che per selezionare eventuali individui riproduttori.

Indoor va tenuto conto dell'altezza ad inizio fioritura e dello stretching, se presente, che si verificherà subito dopo. La forma tendenzialmente preferita dai genetisti è a singole cola senza ramificazioni, ma anche i piccoli cespuglietti sono ben accetti: se proprio presentano caratteri difficilmente trasmissibili (chissà perchè numerose case di semi si ostinino a vendere scarse produttrici con cimotti minuscoli quando basterebbe incrociare con piante moderne dalle grandi cime poco fogliose).

Osservare è fondamentale, ma visto che ho parlato di osservazioni della sostanza secca, diviene obbligatorio poter mantenere la genetica in maniera continua e di pronta utilizzazione.
Preservare un dato fenotipo è possibile molto facilmente grazie alla possibilità della canapa di esser clonata. Clonare è molto facile ed importante perchè permette di conservare una genetica nel tempo e se necessario riprodurla ogni volta che è necessario.

Fare un clone significa tagliare un ramo (una talea) e far sì che radichi diventando una copia uguale al 99,9% ai genitori. Quello 0,1 % di diversità è dato dal fatto che le piante si adattano a determinate condizioni ambientali in cui crescono e trasmettono sia ai figli sia per via clonale dei "consigli" biochimici su come affrontare meglio il nuovo habitat. I più curiosi vadano a cercare su google "epigenetica", la branca della genetica che studia le mutazioni fenotipiche dovute non a mutazioni di basi azotate del DNA.
E' molto affascinante la natura, riserva sorprese sempre: anche i più esperti biologi si stupiscono in tarda età quando la meraviglia della natura si manifesta in meccanismi quasi impossibili.
I cloni sono dei rami, meglio se lignificati e vecchi, tagliati dal tronco con un taglio deciso, conficcati in terra o in un medium di radicazione e posti a temperatura controllata di 22-26°C con una umidità relativa almeno di 80%. I più diffusi e più utilizzati substrati artificiali di radicazione sono i cubetti di lana di roccia e i dischetti di cocco o torba disidratata. Se dovessero esserci problemi, nonostante il vigore noto della canapa, si possono usare degli ormoni per radicare, disponibili sia in gel che in polvere (Clonex o Rhizoponico ad esempio), o i classici consorzi di micorrize (cito Biomagno perchè in laboratorio in università diede il 95% di successo con test sulla vite).

Ogni clone ha il DNA della pianta da cui è stato asportato e sarà perciò una copia identica, ovviamente adattata a quel habitat. Con un parco cloni si possono ottenere fioriture omogenee dato che sono tutti uguali tra loro e si comportano in maniera identica (risposta al fertilizzante, portamento in base alla fonte luminosa, etc. etc.). Inoltre un clone può divenire una pianta madre da cui asportare fino a centinaia di cloni l'anno, anche per molti anni. Il breeder di cui accennavo prima, inventore della Super Silver Haze, mostra nei suoi video delle madri anche di 15 anni di età. Per oltre 15 anni ha potuto attingere la stessa medesima SSH.

Avete osservato e poi selezionato ed infine asportato un clone di un fenotipo interessante? Molto bene, ma se voleste incrociarlo? Siete avvantaggiati in quanto potete sempre ripartire dal vostro clone, cosa impossibile se si esclude il taleaggio e si lavora solo coi semi.

Incrociare è molto facile, ma non dà garanzie. Non è mai sicuro che un seme sia identico ai suoi genitori, nemmeno se si sta lavorando inbreeding line (o IBL) che vuol dire che non è mai garantito il risultato nemmeno fissando i caratteri.

Una volta scelti i caratteri e trovato il fenotipo portatore di quel determinato genotipo si può incrociare con un un altro genotipo scelto. Il maschio è portatore di numerosi caratteri ad interesse agronomico, quindi la scelta dovrà essere oculata anche per il polline che si andrà ad usare.

Una femmina impollinata produrrà infiorescenze con al loro interno semi più o meno grossi, differentemente maculati e dal contenuto genico diverso. Il tempo che impiegherà a maturare i singoli semi è sensibilmente maggiore del tempo di fioritura sinsemilla. Quindi piante impollinate avranno una fioritura più lunga delle omologhe senza semi. Quando saranno maturi andranno asciugati per circa un mese al buio e poi saranno subito pronti a germinare con successo!

Il polline del maschio va raccolto quando si schiudono i fiori, di solito intorno al quindicesimo giorno di fioritura e va raccolto in bustine di carta e conservato in frigorifero. Si può anche diluirlo con acqua distillata, non del rubinetto perchè se contiene cloro possiamo dire addio ai nostri granelli di polline. Maledetto cloro.

Le femmine destinate alla riproduzione vanno allontanate dalla grow room, nel caso non si disponga di una stanza dedicata con filtri per l'aria in entrata ed in uscita, così da evitare contaminazioni o ancora peggio fughe di polline verso raccolti destinati ad essere sinsemilla.

Le femmine impollinate vanno mantenute al buio per garantire una miglior discesa del polline dai pistilli all'interno del fiore e vanno nebulizzate continuamente con acqua così da mantenere "a terra" il polline. Dopo 24 ore si possono riportare le femmine impollinate nella stanza di fioritura, eventualmente come consiglia il nonno Buc si possono lasciare dei sacchetti del pane sulle cime impollinate per ancora due o tre giorni così che siano evitate contaminazioni tra le femmine in fioritura.
“Chiunque, meglio se con una buona dose di culo, può ottenere lo strain migliore del mondo. Anche incrociando a caso e sperando in una qualche mutazione disattesa„

Chiunque, meglio se con una buona dose di culo, può ottenere lo strain migliore del mondo. Anche incrociando a caso sperando e in una qualche mutazione disattesa.

L'importante è osservare e documentare con foto e testi ogni avvenimento quando si opera con le piante, la successiva condivisione con i più esperti (grazie all'esistenza di internet) sarà la miglior scuola per i meno esperti.

Buona manipolazione di materiale genetico, sotto qualsiasi forma! E attenzione agli squali del commercio che son sempre dietro l'angolo pronti a rubare lavoro altrui per fini egoisti, come quando uno che non nomino trovò un seme in una canna donatagli da un breeder e gli rubò la genetica creando una casa di semi autofiorenti.

suzuki
26-12-14, 19:35
scusate non sono riuscito ad inviare tag scusate

GROOW
27-12-14, 10:13
Grazie .......Ottimo articolo, letto e riletto......occorre comunque indicare le fonti....:yes: (detto da uno che prima non lo faceva):whistling::whistling:

suzuki
27-12-14, 13:37
grazie groow68, articolo CANNABIS.INFO genetisti indoor:icon_study:
vorrei alcuni chiarimenti, se c'è esperto che vuole, grazie

GROOW
30-12-14, 08:28
Ok per i chiarimenti, ma ti prego, cerca di essere più esplicito, in modo che qualcuno possa esserti di aiuto....:biggrin2:

Avanti, fai domande su cosa non ti e chiaro:polliceu:

suzuki
30-12-14, 11:55
Grazie Groow68:biggrin2:
sono principiante,mi sto appassionando,leggo e penso.
sono confuso.
trovo informazioni contrarie,
un trovatello può essere lo strain più forte al mondo,la selezione delle genetiche forti.
un altro esempio le talee ; tagliarle precise,tagliarle sfilacciate (io ho fatto la talea interrando -ero obbligato perchè corta- anche un palco di foglie /credendo in una naturale trasformazione della foglia in radice)
prendo un po qui e un po la e sono indeciso...

che ne dici ? :mf_farmer: un consiglio

aggiungo :credo di avere ermafroditi74175sono 2 ore che leggo sul web ,
risultato; dicono di toglierle,
staccare solo le 'palline',
i semi tolgono thc,
i semi tolgono poco

ciao:icon_scratch::icon_smoke::mf_farmer::roll:

GROOW
01-01-15, 14:22
Un radicante in polvere è sempre meglio, c'ène tanti in commercio, ma un consiglio che ti posso dare e questo: per il momento lascia stare le talee, comprati dei semini (anche economici, ce ne tantissimi, ad esempio 3 x 12 euro) femminizati e autofiorenti, cer a uno strain molto veloce, e inizia così a prendere confidenza con questa meravigliosa pianta.
Studiala, piantala, falla sbocciare osservala crescere giorno dopo giorno, amala, nutrila, curala, solo così riuscirai ad alimentare le tue conoscenze in materia......segui i consigli di questo forum e dei bravissimi utenti che ne fanno parte, guarda video, leggi libri, poi vedrai che le cose vengono da sole.......semplicemente.

Per quanto riguarda invece le risposte alla tue domande, quella piantina che mi mostri sembra stare abbastanza bene, fai magari una foto più precisa dei germogli, non riesco a vedere bene se sia un erma, maschio e femminuccia.
Per le "palline" degli erma, togline piu che puoi, o magari usala per farne dei femminizati (ma questo e un discorso moooooltoooo piu lungo) .......continua così.e pianta, pianta più che puoi.........:polliceu:

Buon anno nuovo:icon_lol:

suzuki
01-01-15, 17:36
GRAZIE GROOW68, ...devo fare esperienza.:watchplant: