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OldGoblin_deleted
01-01-70, 01:33
Secondo me è un ottimo articolo.
Complimenti alla redazione per la correttezza e l\'obiettività dell\'esposizione delle informazioni, e soprattutto per la completezza e la diversità degli argomenti trattati. Fortunatamente l\'articolo non spara a zero come al solito, e vale davvero la pena di leggerlo!!
Un paio di piccole precisazioni ci sono, ma nulla di rilevante...
C\'è pure la foto Franco di GreenHouse che annaffia le piante :-)


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: OldGoblin il 24-01-2007 14:27 ]

Mkb
01-01-70, 01:33
da: droghe.aduc.it (http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15918)
Italia. Inchiesta \"Geo\" sulla cannabis

E\' una droga a tutti gli effetti, ma la scienza utilizza sempre di piu\' la cannabis per aiutare i pazienti nelle terapie contro il dolore. Non solo. Molte sono le malattie nelle quali l\'uso della cannabis e\' allo studio per un suo possibile ruolo terapeutico. Questa sostanza pero\' resta a tutti gli effetti una pianta \'proibita\' molto ambita dagli adolescenti, tanto che dal 2001 ad oggi i fumatori di cannabis sono passati da 1 milione e 900mila a 3 milioni e 800mila. A tracciare lo stato dell\'uso medico-scientifico come personale della cannabis e\' \'Geo\', il mensile di scienze umane della Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Fiona Diwan, in edicola con un dossier interamente dedicato alla cannabis.

Nel dossier compaiono i dati piu\' aggiornati, si fa il punto delle ultime scoperte scientifiche sulla marijuana, si parla dell\'uso medico che ne viene fatto oggi: la cannabis, infatti, e\' prescritta contro il dolore in molti Paesi fra cui, di recente, l\'Italia.
All\'interno del dossier anche un\'inchiesta tra adolescenti inquieti e genitori preoccupati e un reportage realizzato in Marocco, dove l\'Europa si rifornisce di hashish.
\'La cannabis e\' una droga ma oggi la scienza ne fa un uso terapeutico sotto forma di pastiglie o spray: a Nijmegen, Olanda, l\'Istituto di Marijuana Medica la coltiva legalmente per uso medico in una serra tenuta segreta per ragioni di sicurezza\'.

\'In particolare -spiega Rosanna Cerbo neurologa romana che attualmente dirige il Dipartimento per la Terapia del dolore al Beth Israel Medical Center di New York- e\' dimostrato che la somministrazione di cannabinoidi fa bene per controllare la nausea e il vomito indotti dalla chemioterapia e per stimolare l\'appetito nei malati di Aids\'.

Per questi ultimi, infatti, la perdita di peso e\' uno dei disturbi piu\' precoci ed evidenti, da cui dipende in gran misura l\'evoluzione della malattia. Esiste poi un\'ampia gamma di malattie, prima fra tutte la sclerosi multipla ma anche altre patologie neurologiche, per le quali sono in fase di studio i possibili vantaggi indotti da questo trattamento.

Inoltre, sono stati illustrati i miglioramenti ottenibili con l\'utilizzo della cannabis sul tono muscolare, riducendo la spasticita\' e il tremore, migliorando il coordinamento muscolare e il controllo della vescica. Ma l\'uso piu\' comune e frequente che la societa\' moderna e i giovani in particolare, ha fatto e fa della cannabis, e\' per piacere personale.
\'Dal 2001 a oggi -riporta il dossier- i giovani fumatori di hashish sono passati da 1 milione e 900mila a 3 milioni 800mila consumatori odierni, con un incremento maggiore tra le donne d\'eta\' compresa tra i 15 e i 24 anni (+9,3%). Nel 2005 sono stati 500mila i fumatori di cannabis tra i 19 e i 21 anni; il 32,1% degli studenti ha consumato marijuana o hashish almeno una volta nella vita\'.

Secondo uno studio commissionato dall\'Istituto Superiore di Sanita\' all\'Ipsad Italia, inoltre, 350mila soggetti tra i 15 e i 54 anni fanno uso quotidiano di cannabis, mentre 1 milione e 900mila la assumono nel fine settimana. Secondo L\'Osservatorio Europeo delle Droghe e Tossicodipendenze, all\'interno della fascia tra i 15 e i 24 anni, l\'Italia con il suo 12% sarebbe al quarto posto in Europa tra i consumatori di almeno uno spinello nell\'ultimo mese, dietro a Gran Bretagna (16%), Spagna (14%) e Germania (13%).

Anche se la situazione non e\' paragonabile a quella degli \'80 - allora si fumava la prima canna tra i 18 e i 20 anni, mentre oggi l\'eta\' del primo joint e\' scesa tra i 14 e 16 anni - sono davvero in tanti a fumare la marijuana.
\'Ci sono anche ragazzi che fumano per la prima volta a 12 o 13 anni -rivela Felice Nava, tossicologo del comitato scientifico del Federserd (la Federazione dei dipartimenti delle dipendenze)- un\'eta\' critica per la formazione della personalita\', lo sviluppo cerebrale, gli studi. L\'uso abituale a quell\'eta\', puo\' celare a livello latente episodi psicopatici in grado di lasciare un segno importante nella persona. In soggetti predisposti, puo\' perfino determinare gravi allucinazioni che durano nel tempo\'.

\'Di certo si sa che il principio attivo della cannabis, il delta-9-tetraidrocanabinolo (Thc), altera in modo temporaneo le funzioni cognitive, come la memoria a breve termine, la fluidita\' verbale, la capacita\' di attenzione e quella di risolvere i problemi\' spiega Daniela Parolaro, direttrice del Centro di Neuroscienze dell\'Universita\' dell\'Insubria di Varese. In genere alcuni di questi effetti scompaiono nel giro di qualche ora, ma talvolta rimangono anche per alcuni giorni e c\'e\' chi suggerisce che possano durare molto piu\' a lungo, in caso pero\' di assunzioni ripetute di dosi elevate.

Uno studio condotto anni fa da Hannelore Ehrenreich dell\'Universita\' di Gottingen ha evidenziato che gli effetti negativi della cannabis dipendono non tanto dai livelli di principio attivo nel sangue, quanto dall\'eta\' di inizio dell\'assunzione. \'E\' bene considerare come gruppo a rischio gli adolescenti il cui cervello e\' ancora in formazione e in potenza \'plasmabile\' dalla droga\', taglia corto Daniela Parolaro.