favolantica_delete
17-08-11, 18:55
Vasco: «Giovanardi? Disonesto sulla droga»
Rossi: «Confonde liberalizzazione con legalizzazione».
Prosegue, senza esclusione di colpi, il 'match' tra Vasco Rossi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, Carlo Giovanardi.
Con un un nuovo intervento sulla sua pagina Facebook, il cantante mercoledì 17 agosto ha sferrato un violento attacco all'esponente del centrodestra, reo a suo avviso di essere «scorretto» e di confendere volutamente il dibattito usando parole a sproposito.
«È estremamente scorretto, egregio sig Giovanardi» ha scritto la rockstar «continuare a usare sempre la definizione 'Liberalizzazione' della droga, quando si tratta invece di 'Legalizzazione' che è cosa ben diversa! Lei non può usare questi sotterfugi. Non è onesto, non è da Lei». E ancora: «Liberalizzata è già adesso che si può trovare a ogni angolo di strada! Legalizzarla significa metterla sotto controllo, sottrarne il mercato alla malavita e mettere delle regole chiare laddove al momento esiste solo la legge della giungla».
L'ACCUSA DI CULTURA DEGLI STUPEFACENTI. Blasco è stato accusato da Giovanardi di favorire la cultura degli stupefacenti («Vasco Rossi continua a dare lezioni divagando su temi sui quali purtroppo può portare soltanto il contributo della sua esperienza personale»).
Rossi per non ci sta e ha rispedito al mittente le critiche: «Siamo tutti contro la droga! Non si può difendere un vizio! E siamo tutti per la cultura della vita. Si tratta solo di avere idee diverse su come contrastarne e scoraggiarne l'uso. Una cosa è certa.http://oas.repubblica.it/0/default/empty.gif (http://oas.repubblica.it/5c/local.repubblica.it/rg/bologna/interna/1960269541/Middle/default/empty.gif/31433256726b782f733559414455412b)Criminalizzare chi la usa è una cosa assurda. È come aggiungere un problema ad un altro problema. Un disperato, drogato, che ha già il problema di essere vittima di una feroce dipendenza, si trova ad averne (in aggiunta) un altro: quello della discriminazione e della galera! Il Proibizionismo non ha mai pagato e non ha mai risolto nulla». «Il drogato» ha continuato Rossi «non è un pericoloso criminale, ma un malato che soffre di una feroce dipendenza. Chi sostiene il proibizionismo sostiene, di fatto, gli interessi della mafia e della malavita».
Negli Stati Uniti c'è lo "zar antidroga"
http://www.lettera43.it/upload/images/07_2011/carlo-giovanardi-110729203957_medium.jpg (http://www.lettera43.it/foto/23575/1/carlo-giovanardi.htm)
Sullo stesso tema, pochi minuti prima del suo affondo contro Giovanardi, la rockstar aveva elogiato le parole del nuovo 'zar antidroga' americano: «Il ministro nominato da Obama per le politiche sugli stupefacenti (l'omologo del nostro Giovanardi...!?) ha dichiarato che il problema, da questione di carattere 'morale', deve diventare una faccenda di carattere 'sanitario'. Si tratta di una storica inversione di tendenza da parte degli Stati Uniti sull'argomento Droga. Unitamente alla legge che ha di fatto legalizzato il consumo di marijuana nello stato della California affidando ai medici la possibilità di prescriverla attraverso le normali ricette, questa nuova posizione del governo americano lascia sperare che finalmente si cominci a usare il cervello al posto del manganello».
LA POSIZIONE ITALIANA COINCIDE CON QUELLA USA. E la risposta non si è fatta certo attendere : «Vasco Rossi può leggere sul sito del dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri» scrive una nota a firma di Giovanni Serpelloni, capo dipartimento per le politiche antidroga «il testo dell'accordo che il sottosegretario Carlo Giovanardi ha firmato a Washington l'11 luglio scorso con il Governo degli Stati Uniti e i protocolli aggiuntivi firmati a Roma il 25 luglio proprio con Kevin Sabet, consulente del presidente Obama per le Politiche antidroga. Scoprirà che la posizione dell'Italia coincide perfettamente con quella del Presidente Obama per quanto riguarda il no deciso a ogni forma di liberalizzazione o legalizzazione che sia e la necessità di potenziare le politiche che mirano al recupero integrale del tossico dipendente».
L'USO PRIVATO NON COSTITUISCE REATO. L'unica differenza che rende ancora distante i due Paesi «è che da noi l'uso personale non costituisce reato mentre negli Stati Uniti il semplice possesso comporta l'arresto e la condanna a severe pene detentive. Siamo comunque sempre disponibili a fornire al sig. Vasco Rossi, come a qualsiasi altro cittadino, tutte le informazioni per evitargli di avventurarsi in affermazioni totalmente infondate».
http://www.lettera43.it/attualita/23575/vasco-contro-giovardi-scorretto-sulla-droga.htm
Rossi: «Confonde liberalizzazione con legalizzazione».
Prosegue, senza esclusione di colpi, il 'match' tra Vasco Rossi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, Carlo Giovanardi.
Con un un nuovo intervento sulla sua pagina Facebook, il cantante mercoledì 17 agosto ha sferrato un violento attacco all'esponente del centrodestra, reo a suo avviso di essere «scorretto» e di confendere volutamente il dibattito usando parole a sproposito.
«È estremamente scorretto, egregio sig Giovanardi» ha scritto la rockstar «continuare a usare sempre la definizione 'Liberalizzazione' della droga, quando si tratta invece di 'Legalizzazione' che è cosa ben diversa! Lei non può usare questi sotterfugi. Non è onesto, non è da Lei». E ancora: «Liberalizzata è già adesso che si può trovare a ogni angolo di strada! Legalizzarla significa metterla sotto controllo, sottrarne il mercato alla malavita e mettere delle regole chiare laddove al momento esiste solo la legge della giungla».
L'ACCUSA DI CULTURA DEGLI STUPEFACENTI. Blasco è stato accusato da Giovanardi di favorire la cultura degli stupefacenti («Vasco Rossi continua a dare lezioni divagando su temi sui quali purtroppo può portare soltanto il contributo della sua esperienza personale»).
Rossi per non ci sta e ha rispedito al mittente le critiche: «Siamo tutti contro la droga! Non si può difendere un vizio! E siamo tutti per la cultura della vita. Si tratta solo di avere idee diverse su come contrastarne e scoraggiarne l'uso. Una cosa è certa.http://oas.repubblica.it/0/default/empty.gif (http://oas.repubblica.it/5c/local.repubblica.it/rg/bologna/interna/1960269541/Middle/default/empty.gif/31433256726b782f733559414455412b)Criminalizzare chi la usa è una cosa assurda. È come aggiungere un problema ad un altro problema. Un disperato, drogato, che ha già il problema di essere vittima di una feroce dipendenza, si trova ad averne (in aggiunta) un altro: quello della discriminazione e della galera! Il Proibizionismo non ha mai pagato e non ha mai risolto nulla». «Il drogato» ha continuato Rossi «non è un pericoloso criminale, ma un malato che soffre di una feroce dipendenza. Chi sostiene il proibizionismo sostiene, di fatto, gli interessi della mafia e della malavita».
Negli Stati Uniti c'è lo "zar antidroga"
http://www.lettera43.it/upload/images/07_2011/carlo-giovanardi-110729203957_medium.jpg (http://www.lettera43.it/foto/23575/1/carlo-giovanardi.htm)
Sullo stesso tema, pochi minuti prima del suo affondo contro Giovanardi, la rockstar aveva elogiato le parole del nuovo 'zar antidroga' americano: «Il ministro nominato da Obama per le politiche sugli stupefacenti (l'omologo del nostro Giovanardi...!?) ha dichiarato che il problema, da questione di carattere 'morale', deve diventare una faccenda di carattere 'sanitario'. Si tratta di una storica inversione di tendenza da parte degli Stati Uniti sull'argomento Droga. Unitamente alla legge che ha di fatto legalizzato il consumo di marijuana nello stato della California affidando ai medici la possibilità di prescriverla attraverso le normali ricette, questa nuova posizione del governo americano lascia sperare che finalmente si cominci a usare il cervello al posto del manganello».
LA POSIZIONE ITALIANA COINCIDE CON QUELLA USA. E la risposta non si è fatta certo attendere : «Vasco Rossi può leggere sul sito del dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri» scrive una nota a firma di Giovanni Serpelloni, capo dipartimento per le politiche antidroga «il testo dell'accordo che il sottosegretario Carlo Giovanardi ha firmato a Washington l'11 luglio scorso con il Governo degli Stati Uniti e i protocolli aggiuntivi firmati a Roma il 25 luglio proprio con Kevin Sabet, consulente del presidente Obama per le Politiche antidroga. Scoprirà che la posizione dell'Italia coincide perfettamente con quella del Presidente Obama per quanto riguarda il no deciso a ogni forma di liberalizzazione o legalizzazione che sia e la necessità di potenziare le politiche che mirano al recupero integrale del tossico dipendente».
L'USO PRIVATO NON COSTITUISCE REATO. L'unica differenza che rende ancora distante i due Paesi «è che da noi l'uso personale non costituisce reato mentre negli Stati Uniti il semplice possesso comporta l'arresto e la condanna a severe pene detentive. Siamo comunque sempre disponibili a fornire al sig. Vasco Rossi, come a qualsiasi altro cittadino, tutte le informazioni per evitargli di avventurarsi in affermazioni totalmente infondate».
http://www.lettera43.it/attualita/23575/vasco-contro-giovardi-scorretto-sulla-droga.htm