ITALIA - Legalizzazione cannabis. Don Mazzi: la marijuana e' una schifezza
Prima Don Mazzi, poi Fabrizio, che dal don, doveva essere curato....
''Non voglio perdermi in parodie fantapolitiche, percio' tiro diritto per la mia strada, sotto la sassaiola dei progressisti e degli ultra' dell'antiproibizionismo. Per me la cannabis e' una porcheria pacchiana e laida come lo sono il gioco d'azzardo, l'alcol, il motorino truccato, il bullismo metropolitano, la coca e il computer 'cerca-malanni'. E' il duro commento di don Mazzi alle proposte di legalizzazione: ''La cannabis e' un capriccio. E sui capricci non c'e' un piu' o un meno'', aggiunge, e spiega: ''La teoria del minore dei mali puo' giustificarsi in chiave economica, terapeutica e antimalavitosa. Ma per la pedagogia e l'educazione si parte da lontano per prevenire. Il principio ''massimo capriccio, minimo sacrificio'' non fa parte dei nostri comandamenti''. ''Questa societa' debosciata in adorazione di idoli sballati e impegnata nella svogliata ricerca del trastullo idiota butta sul mercato, nel momento piu' delicato e doloroso della nostra Italia, una delle sostanze piu' equivoche e pericolose'', denuncia. ''Il vizio, il capriccio, la dipendenza sono infamanti e disgustosi in se''', aggiunge. ''Penso ai nostri figli: gli adulti, anziche' preoccuparsi di proporre loro sogni positivi, impegni carichi di motivazioni, avventure solidali, permettono che si avvicinino a esperienze vuote di senso. Altre volte ho scritto che l'Italia non puo' ripianare i suoi debiti moltiplicando le multe, permettendo bische televisive e riempiendo i bar di macchinette mangiasoldi. Oggi, aggiunge un diadema in piu'. Vedo gia' il dibattito parlamentare infuocato: domani la cannabis legalizzata passera' davanti alla disoccupazione galoppante, agli stipendi da fame, alla burocrazia imperante'', conclude.
17 gennaio 2014 15:58 - fabrizio7338
Don Mazzi e' una porcheria la tua comunita' di recupero tossicodipendenti di Cassino dove sono stato nel 1996 per 45 giorni circa , i peggiori della mia vita : Non ho mai dormito , in astinenza da Eroina(oppiacei) Metadone , psicofarmaci Flunitrazepam (Benzodiazepine) , mi sono beccato la Scabbia (non diagnosticata) mi dicevano non hai niente , nonostante mi grattassi in continuazione al punto da scorticarmi , ho avuto gravi crisi epiletticche (con il rischio di rimanerci stecchito) una in presenza dei genitori dei TD che erano venuti a fare visita(tutti insieme una volta al mese) , due ragazzi di Napoli un giorno sono scappati e si sono comprati e inniettati l'eroina col rischio di morire d'overdose , tutti eravamo sottoposti ai lavori forzati non retribuiti , chi coltivava l'orto , chi faceva il cantiere (muratore) ci hanno fatto costruire una villa ad un prete che veniva a controllare il proseguo dei lavori(gratis per la sua villa) , il responsabile ex-TD aveva una bella mercedes comprata con i soldi lucrati nella comunita' nel suo ufficio aveva alcolici e super-alcolici , un giorno rubbammo una bottiglia di martini e ce la scolammo in 2 , nel sistema venivano inseriti ex-Td senza fissa dimora che incentivati a rimanere nella setta facevano da veri e propri guardiani e aguzzini dei poveri sfruttati TD , molti dei quali agli arresti domiciliari(comunitari) , sono riuscito ad andarmene grazie alla mia esperienza in altre comunita' lager , dopo giorni di trattative per rievere i documenti letteralmente sequestrati(come le persone) , appena uscito andai in ospedale dove mi diagnosticarono e curarono la scabbia , nella comunita' EXODOUS di Don Mazzi a Cassino sarei anche potuto morire , tanto come ad altri a san patrignano morti ammazzati , ti seppelliscono o ti squagliano con l'acido e poi dicono ai genitori e' scappato si voleva drogare , quando invece vogliamo solo vivere e chiediamo che i diritti piu' elementari vengano rispettati !
Don Mazzi pulisciti la bocca prima di parlare che qui di porcherie ci sei tu e le tue comunita' !
La Canapa esiste da quando esiste l'uomo sul pianeta terra forse anche da prima , di sicuro si sa' che l'agricoltura nasce proprio dalla Cannabis Sativa(coltivata) e che e' stata usata dall'uomo da millenni prima di Cristo , sono solo 60 anni diabolici che e' stata proibita questa risorsa eccezzionale per l'umanita' e stai tranquillo che Dio ti fara' un culo grosso come tutte le tue comunita' lager nell'aldila'...
http://droghe.aduc.it/notizia/legali...ana_128806.php
L'articolo ascia che suscita lo sdegno del sen. Gentile!
A quanto pare Gentile ci legge quotidianamente, è uno dei nostri lettori più aggiornati, a giudicare dalla velocità con la quale ci risponde, su droghe.aduc.
Ce l'ha proprio con noi, per l'ultimo articolo pubblicato oggi pomeriggio, che è solo un appello a partecipare alla manifestazione dell'8 febbraio.
Di seguito il nostro articolo e poi le sue immediate dichiarazioni da droghe.aduc, dove addirittura modifica la frase citata, scritta sul nostro articolo, per poterci "incriminare" :icon_twisted2::
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7319
8 Febbraio sempre più vicino
Mancano meno di 20 giorni al più grande appuntamento mai atteso da tutti gli antiproibizionisti ed in particolar modo da tutti quelli che per anni hanno subito le angherie e le vessazioni causate dalla Fini-Giovanardi.
Dobbiamo essere tanti, una folla oceanica, festosa, ma anche determinata nella richiesta di cancellazione della legge più liberticida d’Europa, che è stata, ed è ancora, causa di decine di migliaia di arresti inutili e devastanti ai danni di comuni cittadini, rei solamente di apprezzare gli effetti e i benefici di una pianta indigesta alla cultura bigotta e a chi continua a trarre benefici illeciti dal suo consumo.
Saremo decine di migliaia a manifestare la nostra indignazione e la nostra insofferenza nei confronti di questa legge, chiedendo a voce alta che il pronunciamento della Corte Costituzionale possa avvenire dettato dal buon senso e non dalla pregiudiziale ideologica, alla quale invece si è già ancorata l’Avvocatura dello Stato: http://droghe.aduc.it/articolo/droga...dell_21921.php
Nei prossimi giorni verrà reso noto il luogo dell’appuntamento, l’orario e il percorso, tutti gli aggiornamenti e info: http://www.leggeillegale.org
L’appuntamento per tutti i nostri soci e simpatizzanti sarà dietro lo striscione “NON SIAMO CRIMINALI” e invitiamo tutti coloro che vorranno darci una mano per il volantinaggio e per organizzare la presenza ASCIA al corteo, a mettersi in contatto con noi: [email protected]
Per tutti coloro che invece non potranno essere presenti, ma che in qualche modo vogliono contribuire e collaborare a questo evento straordinario, l’invito è ad effettuare un versamento per coprire le spese del carro e del materiale informativo: http://www.overgrow-italy.nl/13911-2/
Tramite ricarica Postepay
n°: 4023 6004 6500 0398
Intestata a: Crespan Juri
Codice Fiscale: CRSJRU75M29G224A
Direttivo ASCIA
:PACE:
http://droghe.aduc.it/notizia/sen+ge...org_128832.php
ITALIA - Sen.Gentile versus legalizziamocanapa.org
Notizia 22 gennaio 2014 18:05
''Spero che l'Agcom, i cui compiti e le cui funzioni oggi sono delicate e importanti, voglia dare un'occhiata al sito www.legalizziamolacanapa.org e assumere le decisioni conseguenziali''. Lo afferma il sen. Antonio Gentile (Ncd), membro della commissione bicamerale per l'infanzia. ''Si legge sul sito- prosegue Gentile - che 'l'8 febbraio'' data di una manifestazione a Roma per la legalizzazione di questa droga bisogna '' essere in tanti per contrastare i bigotti della Fini- Giovanardi che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma''. ''Una frase grave -dice Gentile - che contrasta con l'appendice ipocrita messa dai realizzatori del sito che dichiarano di non voler istigare all'uso della cannabis e di rispettare il codice penale. Questo sito diffama chiunque contrasti l'idea assurda che la cannabis non sia una droga - dice Gentile - e impunemente scrive e dice cio' che vuole pensando che la liberta' di espressione non abbia alcun limite. E' necessario che l'Agcom faccia il suo dovere, leggendo quelle pagine e analizzando se sono in contrasto.con le numerose leggi vigenti. Tutto qui. Non si puo' pensare che internet sia un mondo dove tutto e' possibile e concesso''. :pinocchio:
Rai news 24 - intervento di serpelloni sulla cannabis
Dal sito del DPA, le solite "evidenze scientifiche" allarmistiche di Serpelloni, in un breve video di 7:45' minuti:
http://www.politicheantidroga.it/com...i-news-24.aspx
:icon_puke_r:
Risposta ASCIA al sen. Gentile
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7331
Lettera aperta al senatore Gentile
Dovremmo quasi essere grati al senator Gentile, perché con le sue continue uscite, ci offre sempre l’opportunità di spiegare meglio con chi sta parlando e soprattutto sui motivi del nostro attivismo nel voler vedere abrogata, cancellata, incenerita, la Fini-Giovanardi, e legalizzata “una pianta” dagli usi millenari.
Il senatore, dopo aver letto il nostro precedente articolo ha rilasciato la seguente dichiarazione, invitando l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) a valutare circa la correttezza e la legalità delle informazioni pubblicate nel nostro sito: http://droghe.aduc.it/notizia/sen+ge...org_128832.php
”Spero che l’Agcom, i cui compiti e le cui funzioni oggi sono delicate e importanti, voglia dare un’occhiata al sito www.legalizziamolacanapa.org e assumere le decisioni conseguenziali“. Lo afferma il sen. Antonio Gentile (Ncd), membro della commissione bicamerale per l’infanzia. “Si legge sul sito“- prosegue Gentile – che “l’8 febbraio” data di una manifestazione a Roma per la legalizzazione di questa droga ”bisogna essere in tanti per contrastare i bigotti della Fini- Giovanardi che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma”. ”Una frase grave -dice Gentile – che contrasta con l’appendice ipocrita messa dai realizzatori del sito che dichiarano di non voler istigare all’uso della cannabis e di rispettare il codice penale. Questo sito diffama chiunque contrasti l’idea assurda che la cannabis non sia una droga – dice Gentile – e impunemente scrive e dice cio’ che vuole pensando che la liberta’ di espressione non abbia alcun limite. E’ necessario che l’Agcom faccia il suo dovere, leggendo quelle pagine e analizzando se sono in contrasto.con le numerose leggi vigenti. Tutto qui. Non si puo’ pensare che internet sia un mondo dove tutto e’ possibile e concesso”.
Lettera aperta al senatore Gentile
“Caro” senatore, tanto per iniziare, vorremmo farle presente che non abbiamo diffamato nessuno e che stravolgere il senso dei concetti non può che confermare quanto abbiamo sempre affermato, e cioè, che è assolutamente impossibile cercare di spiegare un diverso punto di vista, quando l’interlocutore è impregnato di faziosità e di pregiudizi ideologici.
Vede senatore, noi abbiamo parlato di “cultura bigotta” e non de “i bigotti della Fini- Giovanardi“, e creda che il significato è totalmente differente.
Quando scriviamo “cultura bigotta”, ci riferiamo al metodo dei divieti e delle punizioni, che purtroppo da millenni opprime l’ambizione umana al Libero Arbitrio. Ci riferiamo a quella cultura che ha sempre diviso la società in buoni e cattivi, in base al colore della pelle, o all’appartenenza ad una diversa confessione religiosa, o alle proprie tendenze sessuali, o in base a convinzioni scientifiche non condivise, o molto più semplicemente in base ad uno stile di vita che non collima con la convenzione sociale che, penso sia inutile ricordarglielo, viene sempre determinata da chi sta al vertice della piramide del potere.
Non sappiamo se lei senatore sia un fumatore di tabacco, ma pensiamo che comunque non si scandalizzi nel vedere un suo collega accendersi una sigaretta, bene senator Gentile, le forniamo qualche chicca per farle comprendere meglio perché invitiamo a contrastare la “cultura bigotta” e chi purtroppo la rappresenta rendendosi complice della staticità della Storia.
Una piccola passeggiata nel tempo …quando il consumo di tabacco era vietato:
- 1600 – In Russia, lo zar Michail Fedorovic giustizia tutti coloro che siano trovati in possesso di tabacco e ordina che chi sia trovato in possesso di tabacco sia torturato finché non riveli il nome del suo fornitore
- 1650 – L’uso del tabacco è proibito in Baviera, Sassonia e Zurigo
- 1650 – Il sultano Murad IV dell’Impero Ottomano decreta la pena di morte per chi fuma tabacco “…persino sul campo di battaglia egli faceva di tutto per sorprendere i suoi uomini nell’atto di fumare, che avrebbe poi punito decapitandoli, impiccandoli, squartandoli o amputandogli mani e piedi…”
- 1691 – A Luneberg, in Germania, la pena per chi fuma tabacco consiste nella morte
- 1921- Le sigarette sono illegali in quattordici Stati americani e in altri ventotto vengono presentati progetti di legge
Vede senatore, quello che ancora oggi ci stupisce è constatare che, nonostante i secoli siano passati, la sceneggiatura del proibizionismo rimane sempre la stessa e siamo sicuri che se lei fosse vissuto in quegli anni e se come oggi avesse ricoperto ruoli nelle Istituzioni, non avrebbe esitato un secondo nel mandare a morte un fumatore di tabacco, magari prescrivendo anche una bella tortura per trovare i suoi fornitori.
Dobbiamo inoltre notare che il proibizionismo è in realtà una droga e che il Potere ne è così assuefatto da non poterne fare a meno, tant’è che finito il proibizionismo contro il tabacco è iniziato quello contro l’alcol, un fallimentare “nobile esperimento” di cui subiamo ancora gli effetti negativi per la totale mancanza di informazioni sull’educazione all’uso, per dar luogo infine alla crociata più insulsa e compromettente mai concepita: quella contro la cannabis.
Passando al secondo concetto della sua dichiarazione, anche qui ha voluto dare la sua soggettiva interpretazione, infatti lei afferma che noi abbiamo scritto: “che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma”, legga bene senatore, noi abbiamo scritto: “a chi continua a trarre benefici illeciti dal suo consumo“, le risulta forse che la malavita organizzata non tragga benefici dal consumo di cannabis? E’ stata una sua svista o una malafede precostituita nei nostri confronti, che non le permette neanche di leggere bene ciò che scriviamo?
Oppure si riferisce al fatto che consideriamo assurda questa persecuzione nei confronti di “cittadini rei solo di apprezzare i benefici di questa pianta?“, ma che la cannabis dia benefici da un punto di vista terapeutico non siamo solo noi a dirlo, ma decine e decine di ricercatori in tutto il mondo, dal dott. Lester Grinspoon al prof. Gianluigi Gessa e da migliaia di testimonianze dirette, di pazienti affetti da patologie invasive e che dalla cannabis hanno trovato un reale beneficio.
E di questo, nonostante la sua contrarietà, dovrebbe farsene una ragione, visto che il problema dell’uso terapeutico della cannabis in questo momento viene dibattuto a livello globale, e per darle un’ulteriore informazione, per colmare almeno in parte la sua non conoscenza sul tema, le riveliamo, a scopo squisitamente didattico, che i fiori di cannabis coltivati in proprio hanno lo stesso identico principio attivo dei fiori di cannabis venduti e somministrati per l’uso terapeutico, quindi, ci dica senatore, dove è il confine tra droga e medicina se non nell’abuso?
E proprio contro qualsiasi abuso ci siamo sempre adoperati per informare la nostra utenza, perché a noi sta molto più a cuore educare, piuttosto che punire.
Non siamo noi gli ipocriti senatore, e comunque ricordi che piantare alcune piante di cannabis, indipendentemente che sia giusto o sbagliato, non può essere reato!
E si metta l’anima in pace senatore, perché noi questa battaglia la portiamo avanti sino in fondo!
Direttivo ASCIA
Anonymous colpisce il DPA di Serpelloni!
Loro ci perseguitano, ma si tirano dietro l'odio di mezzo mondo. Anonymous ci ha fatto una simpaticissima sorpresa a danno del DPA e di Serpelloni, manifestandoci una inaspettata solidarietà:
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7402
Anonymous
“Con questa operazione Anonymous vuole esprimere la sua più totale solidarietà alle persone che oggi manifestano a Roma per la legalizzazione della cannabis e per la fine della persecuzione poliziesca contro i consumatori e/o produttori di Tetra-Idro-Cannabinolo. Rivendichiamo il diritto di ogni individuo di produrre marijuana e consumarla per scopo ludico su modello di quanto avviene nei Paesi Bassi ed in Uruguay, Corea del Nord e parte degli USA“.
Sono queste le parole con cui il gruppo di hackers, ha aderito, anche con un comunicato, alla “causa dell’antiproibizionismo”.
Ecco cosa ci fa sapere il gruppo di hacker più famoso del mondo dopo aver hackerato il sito web del Ministero della Sanità e del DPA nonché l’indirizzo e-mail dello stesso Serpelloni e da qualche indiscrezione sembra anche il suo telefono cellulare…?!
http://www.parolibero.it/cronaca-mnu...14-donati.html
Succede il 7 di Febbraio, esattamente il giorno prima del corteo a sostegno dell’illeggittimità della legge Fini-Giovanardi. Anonymous hackera l’e-mail di Serpelloni, quella stessa mail dove ad ogni sottoscrizione della petizione ASCIA vengono recapitati i “perchè secondo te Serpelloni dovrebbe dimettersi“, quella petizione che vorremmo portare di persona al DPA e consegnare nelle mani del dottore, corredata di tutti i vostri commenti.
E proprio dal sito “change.org” che ospita la nostra petizione Anonymous ha lasciato la sua impronta e il dott. Serpelloni risponde: “Non posso che essere d’accordo con voi. Mi dimetterò e lotterò per la legalizzazione della marjuana!”
#FreeCannabis #8Febbraio #AnonymousItaly #Rome #Legalizziamola #FreeWeed”
Ci fa davvero molto piacere trovare l’interesse di Anonymous per la nostra causa e averli avuti di passaggio sulla petizione che lanciammo mesi fa.
Abbiamo sempre sostenuto che la battaglia antiproibizionista è composta da tanti guerrieri con una freccia sola, e ogni volta che una di queste colpisce il bersaglio, non possiamo che esserne contenti.
Sembra quindi che anche l’attuale catastrofico capo del DPA concordi con la nostra petizione :) e speriamo lasci il suo posto il prima possibile!
Noi vi invitiamo a continuare a firmare
https://www.change.org/it/petizioni/...iche-antidroga
Direttivo ASCIA
Avvilente: il sen. Gentile nel governo di Renzie
Già non vedo l'ora che questo governo cada.
http://www.dagospia.com/rubrica-2/me...ello-72782.htm
28 FEB 2014 17:40
IL GOVERNO DEI ROTTAMI! - NELL’ESECUTIVO LETTA C’È ANCHE ANTONIO GENTILE (SOTTOSEGRETARIO ALLE INFRASTRUTTURE): QUELLO CHE HA BLOCCATO L’USCITA DE “L’ORA DELLA CALABRIA” CON LA NOTIZIA DEL FIGLIO INDAGATO
Il ràs calabrese è entrato al governo in quota Alfano nonostante sia il protagonista di una bruttissima vicenda: è riuscito a bloccare la stampa del quotidiano con la notizia del figlio indagato, malgrado l’opposizione del direttore Luciano Regolo - Voleva evitare scandali visto che era in lizza per il governo. Lo scandalo c’è stato, la poltrona pure…
1. ‘L'ORA DELLA CALABRIA', LA CENSURA RIGUARDA TUTTI NOI
di Antonello Caporale per "il Fatto Quotidiano" del 22 febbraio 2014
l ora della calabria andrea gentile figlio di antonio sottosegretario nel governo renzi
L ORA DELLA CALABRIA ANDREA GENTILE FIGLIO DI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO NEL GOVERNO RENZI
All'apparenza è il solito scandalo, la solita Calabria, i soliti interessi connessi, dominanti e immarcescibili. Invece, il divieto di andare in edicola imposto al quotidiano l'Ora della Calabria a causa di una notizia fastidiosa per il senatore Antonio Gentile, dominus di Cosenza e distributore spietato delle speranze di chi là vive, interpella non solo la coscienza di tutti gli italiani, dei giornalisti soprattutto.
(...)
La vicenda ci dovrebbe indurre a pensare che si può solo testimoniare la libertà, ma non vederla avanzare ovunque. Ci sentiamo vicini ai colleghi calabresi, e naturalmente solidali col direttore Luciano Regolo che ha rifiutato di sottostare al diktat padronale ("togli dalle pagine quella notizia!") nell'ora in cui siamo costretti a misurare la distanza che separa la Costituzione, il libro dei nostri diritti fondamentali e inalienabili (in questo caso l'articolo 21) e la vita quotidiana, il continuo, oramai svergognato modulo interpretativo delle regole: c'è chi comanda e chi ubbidisce. Chi s'arricchisce e chi si affama. Pare non esista speranza per un cambiamento e nemmeno l'illusione di una sua possibilità.
Invece - e per fortuna - la vicenda è stata svelata e il tributo che i colleghi calabresi hanno pagato per aver difeso il diritto a informare viene in parte compensato dalla speranza che questa vicenda contribuisca a irrobustire la linea della resistenza. A Cosenza, dunque, non è possibile scrivere su uno scandalo che coinvolge il figlio del senatore Antonio Gentile.
E chi è costui? È il possidente di una larga fetta di voti, che detiene in comunione con suo fratello Pino, assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria. È una delle famiglie forti della regione, e la loro dote è sempre offerta al campione di turno. I voti dei Gentile sono serviti a Berlusconi prima e ora sono nelle mani di Angelino Alfano. I voti non hanno odore né colore, vero? Non puzzano, non chiamano alla vergogna, anzi!
Il senatore Gentile, memorabile la sua proposta di assegnare il Nobel per la Pace al Cavaliere (si era nell'epoca pre-olgettine) è in corsa per fare il sottosegretario, si dice alla Giustizia (sic!) del governo che è appena nato.
Proprio questo qui, questo di Matteo Renzi, dell'uomo veloce, del fare in persona, di colui che vuole abbattere burocrazie e feudi, aprire a chi non ha diritti, sbattere le porte in faccia ai potenti di sempre. L'ipotesi è così concreta e plausibile da dimostrare nel dettaglio la misura della mistificazione, la falsità di una promessa pubblica. I Gentile, l'uno senatore l'altro assessore (con la figliola di quest'ultimo consigliere comunale e già vicesindaco di Cosenza) avanzano, e par di capire con ogni convinzione, la richiesta di mostrare all'Italia intera il proprio volto. Perciò questa apparente piccola vicenda calabrese è invece monumento dell'ipocrisia.
"Il cinghiale quando viene ferito ammazza tutti...", dice De Rose, stampatore del giornale all'editore e al direttore per scongiurare la pubblicazione della notizia infelice. E chi è De Rose? Dapprima presidente della Confindustria, poi candidato a sindaco a Cosenza di Forza Italia, oggi presidente di Fincalabra, la finanziaria regionale. Immarcescibili poteri connessi mostrano come l'uno (l'industriale) apra la bocca per pronunciare le parole presunte dell'altro (il politico onnipotente). Il senatore cinghialone s'arrabbia e ammazza tutti!
Se ci fosse un po' di dignità, di rigore nei comportamenti e di rispetto della minima verità, la politica dovrebbe ribellarsi, il Senato condannare un atto così spregevole e persino l'onorevole Alfano rinunciare, se davvero questa è la sua idea, di proporre al presidente del Consiglio questo nome come sottosegretario. E se non fosse così Renzi dovrebbe rifiutare di firmare un decreto di nomina.
La Calabria vive la sfortuna di essere sempre in minoranza. Minoranza dell'Italia ricca e minoranza anche in casa sua. Quella classe dirigente locale non avrebbe mai potuto avere la possibilità di dominare la scena pubblica se una porzione maggioritaria della società non fosse stata connivente, se il bene comune non venisse giudicato come una zucca vuota, un cesto rotto, una fanfaluca.
2. L'ORA DELLA CALABRIA, "PRESSIONI PER BLOCCARE NOTIZIA". E IL GIORNALE NON ESCE
Da www.ilfattoquotidiano.it del 19 febbraio 2014
Boicottata l'edizione dell'Ora della Calabria. Lo denuncia il direttore Luciano Regolo, che ha convocato una conferenza stampa per raccontare quanto accaduto la scorsa notte. "Si è consumato un fatto gravissimo per la libertà di stampa, la violazione delle più elementari regole della democrazia e del vivere civile.
Ultimata la lavorazione del giornale, a tarda ora -ha riferito Regolo - l'editore mi ha chiesto se non fosse possibile ritirare dalla pubblicazione l'articolo relativo all'indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, al quale sono contestati i reati di abuso d'ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere nell'ambito del caso Asp. Di fronte alla mia insistenza, nella difesa del diritto di cronaca, ho minacciato all'editore stesso le mie dimissioni qualora fossi stato costretto a modificare il giornale, vanificando il mio lavoro e quello dei miei colleghi". La notizia è stata comunque pubblicata sul sito del quotidiano.
Mentre l'editore e il direttore parlavano di questo, "in mia presenza e in viva voce - prosegue Luciano Regolo - l'editore ha ricevuto la telefonata del nostro stampatore Umberto De Rose, il quale, ponendosi come "mediatore" della famiglia Gentile, faceva ulteriori pressioni per convincerlo a non pubblicare la notizia, ricordandogli che il cinghiale, quando viene ferito, ammazza tutti". Avendo io ribadito all'editore che non intendevo in alcun modo censurare ciò che era stato scritto, ci siamo salutati.
Così De Rose - accusa il direttore dell'Ora della Calabria - dopo avere chiamato insistentemente la redazione, soltanto alle due di notte ha fatto sapere che il giornale non poteva andare in stampa per un guasto alle rotative". Il commento del responsabile del quotidiano regionale calabrese è duro: "È evidente che si è trattata di un'azione intollerabile e ingiusta, e aspetto serenamente che la Procura di Cosenza mi convochi per produrre la documentazione in mio possesso riguardo alle pressioni che Gentile, per interposta persona, ha effettuato per evitare che fosse divulgata l'indagine sul conto di suo figlio".
Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria denunciano con "preoccupazione e allarme la vicenda della mancata pubblicazione dell'Ora della Calabria e si pongono al fianco dei colleghi del giornale e dei cittadini che hanno bisogno di una stampa libera da condizionamenti, da censure e da qualsiasi forma di pressione impropria e intimidazione".
In una nota del segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, e del vicesegretario della Fnsi e segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi definiscono "inquietante l'incidente alle rotative, che ha impedito la stampa ieri notte e la diffusione oggi del quotidiano L'Ora della Calabria" e che "getta una luce sinistra sui processi dell'informazione nella regione", tanto che Fnsi e Sindacato Giornalisti della Calabria, chiedono "ad alta voce alle autorità preposte che si faccia presto chiarezza sull'accaduto e si possa restituire serenità a chi fa informazione nella regione, perché l'incidente, se c'è stato davvero, è accompagnato da troppe circostanze ambigue se non oblique".
"Ricostruire la vicenda vale forse più di ogni timore e di ogni giudizio - proseguono - Il direttore del giornale, Luciano Regolo, ha infatti denunciato pressioni perché fosse censurato un articolo su una indagine relativa al figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, sotto inchiesta per presunto abuso d'ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere sul cosiddetto caso dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza
Una discussione, su questo punto, tra il direttore e l'editore sarebbe stata inframmezzata dalla telefonata di uno stampatore, che avrebbe tentato di convincerlo a non pubblicare la notizia, con una metafora solitamente usata per indicare un rischio grave per le persone che si trovano davanti un ‘cinghiale ferito'". Fatto è che alle due della notte, aggiungono Siddi e Parisi, "lo stampatore avrebbe comunicato l'impossibilità a mandare in stampa il giornale per un improvviso guasto alle rotative. L'editore, Alfredo Citrigno, nega censure e dice di aver solo chiesto al direttore la verifica accurata sulla fondatezza delle notizie sul figlio del senatore Gentile. Lo stampatore, Umberto De Rose, replica negando qualsiasi intervento preventivo e qualsiasi simulazione di incidente alle rotative.
Il Comitato di redazione manifesta ‘sdegno per le pressioni subite dal giornale che ne hanno impedito la pubblicazionè. Ce n'è abbastanza, insomma, per pensare seriamente ai rischi della libertà di stampa e per pensare anche ad altro. Non vorremmo trovarci un giorno ad apprendere che, effettivamente, ‘a pensar male si fa peccato, ma qualche volta, ci si azzecca', secondo il detto di andreottiana memoria".
"Quella odierna, rappresenta una pagina nera nella storia recente della libertà d'informazione. Abbiamo saputo che il quotidiano ‘L'Ora della Calabria' non è andato in stampa perché, a quanto pare, le notizie in esso contenute erano scomode per qualcuno che si reputa talmente potente da potersi permettere di violare una delle più elementari libertà sancite dall'ordinamento giuridico di ogni paese democratico e che ha ritenuto di fare in modo che non venissero rese pubbliche - scrivono in una nota due parlamentari del Movimento 5 Stelle, Francesco Molinari e Sebastiano Barbanti - Il seme della discordia - proseguono - riguarda le ultime clamorose novità in merito alle indagini relative alle consulenze d'oro all'Asp di Cosenza.
Stando alle ultime notizie, nel ‘gironè degli indagati sarebbe finito il figlio del senatore Antonio Gentile, eletto nel Pdl e attuale coordinatore calabrese del Nuovo Centrodestra, Andrea: sarebbe stato il coinvolgimento di quest'ultimo a determinare le indebite quanto inaudite pressioni sulla testata calabrese, tanto da impedirne la pubblicazione. Un fatto gravissimo".
"C'è di che rimanere allibiti di fronte all'arroganza di chi è abituato a rimanere impunito nel nostro paese, in genere, e nella Calabria, in particolare, facendo un deserto della società civile: non possiamo non appoggiare la protesta dei giornalisti e di tutta la redazione della testata - scandiscono - Attendiamo fiduciosi l'evolversi della vicenda giudiziaria, ma non rimarremo in silenzio davanti a tali gesti vessatori, degni della più subdola criminalità organizzata: è inaccettabile l'intromissione politica nella libertà di informazione ed è intangibile la libertà dei cittadini di essere informati. I fatti, anche quelli scomodi ad alcuni, devono sempre apparire alla luce del sole e dove ciò non succeda ci penseremo noi del M5S ad illuminarli sotto la luce della verità"
Disgustoso: La Lorenzin vuole uno psicopatico ritorno alla Fini-Giovanardi!
Mi sa che è stato messo in palio un premio dal DPA per chi dice la stronzata più grossa, o forse sono solo casi di incurabile psicosi persecutoria delirante. Ve l'ho già detto, questi non riescono a dormire la notte se non si sentono liberi di perseguitare! Si devono impasticcare pesantemente ad ogni piccolo successo antiproibizionista, e poi i loro cervelli danneggiati sfornano questi "capolavori" di idee!!! Renzi, di questo passo non durerai molto, la stessa base del PD già ti odia, ce la state mettendo tutta per conquistarvi l'odio di tutti (come se già non ce ne fosse abbastanza!):icon_puke_r:
Ecco l'articolo:
http://www.fuoriluogo.it/blog/2014/03/13/allarme-rosso/
Allarme rosso
La ministra Lorenzin vorrebbe ripristinare la Fini-Giovanardi per Decreto Legge. Una provocazione da rigettare con forza. E’ questa la svolta buona di Renzi?
La ministra Lorenzin vorrebbe un decreto legge per ripristinare la Fini-Giovanardi. A solo un mese dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito l’incostituzionalità della legge più carcerogena d’Italia arriva una surreale provocazione direttamente dai banchi del governo.
Per la Ministra in quota Alfano l’intervento della Corte sarebbe dovuto solo a vizi formali, per cui potrebbe essere superato con un intervento governativo.
Si tratta di una volgarità intellettuale da respingere con forza. Se mai un decreto è necessario lo è per l’abbassamento delle pene per la cannabis e per il ricalcolo delle pene delle sentenze passate in giudicato.
Tutto il resto al Parlamento.
Lanciamo un invito alla mobilitazione di tutte le forze politiche e sociali, gli operatore e i consumatori che si sono incontrati a Genova pochi giorni fa nel nome di Don Gallo e che in questi anni hanno lottato contro una legge tanto inefficace quanto disumana, che è la principale causa del sovraffollamento delle nostre carceri.
Chiediamo al Ministro della Giustizia Orlando e al Presidente del Consiglio di respingere sul nascere una operazione reazionaria che porrebbe l’Italia ai margini del dibattito internazionale sulle politiche sulle droghe.