Ti consiglio questo libro e ti dico anche il perché...
Buongiorno a tutti :biggrin2: apro questo topic per far sì che gli enjointers possano condividere le proprie passioni letterarie, consigliando e spiegando il motivo per cui si consiglia un determinato libro (così che sia più facile per i lettori capire se un libro possa interessare o meno :biggrin2:).
Inizio con alcuni dei miei libri preferiti:
Yolande Mukagasana, La morte non mi ha voluta
Consiglio questo libro perché è una testimonianza diretta di uno dei 3 principali genocidi compiuti dell'uomo nel XX secolo, quello in Ruanda perpetrato dagli hutu nei confronti dei tutsi. Molti, pensando alla parola genocidio, volgono la mente allo sterminio ebraico perpetrato dai nazifascisti, ma non vanno dimenticati gli stermini altrettanto atroci dei tutsi (molto recente, 1994) e quello degli armeni a inizio secolo. Il libro è crudo, e mostra ancora una volta quale livello di ferocia e orrore possa raggiungere l'uomo quando è accecato dai suoi falsi ideali.
Lev Tolstoj, La morte di Ivan Il'ic
Non sono un fan della morte (:roflmao:), ma in questo breve romanzo viene descritta la fine della vita di un uomo in una maniera magistrale, lo ritengo un piccolo capolavoro per quanto riguarda abilità descrittiva ed emotività.
Curiosità: questo è uno dei libri che Christopher McCandless, il ragazzo su cui è stato basato "Into the wild", si è portato dietro per tutto il suo viaggio. Tra l'altro, la parte finale del film e quella finale del libro mi sembra che siano notevolmente simili.
Non buttiamoci giù - Nick Hornby
Bella Phil!
Alcuni dei miei libri preferiti, sono già nella discussione dedicata alla fantascienza e al fantasy.
Qui inserisco, invece, un libro su una della piaghe sociali, in aumento esponenziale: il suicidio. Macabra come scelta, ma un amico d'infanzia di mia moglie, si è ucciso da poco, perchè non voleva vivere con una stomia, come me..
Questo libro, potrebbe aiutare a capire qualche "perché", uno possa trovare per pensare, di togliersi la vita. E magari, a conoscere le ottime ragioni, per non farlo.
Buona lettura!!:polliceu:
Trama da Wiki, se volete sapere il finale, la trama completa, qui.
Il libro è diviso in tre parti e narra la storia di quattro sconosciuti che la notte di San Silvestro si incontrano sulla cima di un palazzo di Londra, noto come la Casa dei Suicidi, con l'intenzione comune di suicidarsi. Ognuno di loro ha motivi diversi per farla finita con la vita. Il primo personaggio ad apparire è Martin, un tempo famoso conduttore televisivo, che si è giocato tutto, carriera, moglie, figli e reputazione, per essersi lasciato tentare a sedurre una quindicenne. Egli è deciso ad uccidersi dopo una scelta razionale e dopo precisi preparativi che vengono però interrotti dall'arrivo del secondo personaggio, Maureen, una donna non più giovane che ha sacrificato tutta la sua vita ad un figlio disabile, e che è determinata a farla finita.
La terza persona a salire sul tetto è Jess una diciottenne dal linguaggio sboccato e dal carattere difficile e vuole buttarsi perché Chas, il ragazzo del quale è innamorata, l'ha lasciata.
Ultimo a salire sul tetto è l'americano JJ, musicista fallito patito per il rock e la sua ragazza. Ma la sua band si è sciolta e la ragazza lo ha mollato.
Tra i quattro avviene una discussione accesa e assurda alla quale l'autore riesce a dare un tocco di humor noir e....
:punkif5:
In vespa. Da Roma a Saigon.
3. In vespa. Da Roma a Saigon. Di Giorgio Bettinelli.
Mitico racconto del primo viaggio affrontato da Bettinelli (scomparso nel 2008) in sella alla sua vespa nel 1992: dall'Italia al Vietnam appunto, attraversando paesi che ora non hanno nemmeno più lo stesso nome, culture molto diverse dalla nostra, strade che potevano sembrare impraticabili e 1000 emozioni ed avventure che solo una vespa ti può regalare.
Bettinelli si improvvisa ambasciatore della piaggio e passa a far visita a tutte le sedi Piaggio nei paesi che attraversa.
Inoltre in questo primo racconto è presente una genuinità narrativa che in quelli successivi un po' manca, forse anche perchè la prima esperienza è per forza quella più emozionante e più .... magnificamente indimenticabile!