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La notizia comunque non mi ha sorpreso affatto, ora non ci resta che aspettare che il businnes cominci a segnare il passo, e lo farà perché arriviamo in un mercato già florido, poi la produzione verrà "svenduta" ai privati.
Nulla di nuovo sotto il sole, c'era forse una qualche giustificazione reale allo spropositato aumento dei costi dei farmaci importati? :rolleyes:
P.S. rimane comunque una bella notizia.
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Originariamente Scritto da
Myface
Nulla di nuovo sotto il sole, c'era forse una qualche giustificazione reale allo spropositato aumento dei costi dei farmaci importati? :rolleyes:
Perché "nulla di nuovo sotto il sole"? Proprio perché la situazione per i malati è stata insostenibile per così tanti anni, questo dovrebbe cambiare lo scenario almeno per loro, no? Quindi è qualcosa di nuovo, seppur in ritardo rispetto ad altri paesi.
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Si, è vero dovrebbe essere così, l'ho detto che è una buona notizia! :)
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Originariamente Scritto da
Er Ganjalf
incredibile, militari che coltivano erba in un posto superprotetto, in italia.
quando l'ho sentito ieri durante una pubblicità al tgcom24 non volevo crederci.
sarei curioso di sentire il parere dei militari che la coltivano, magari tra uno-due cicli, se secondo loro ha senso mettere gente in galera per fare quello che fanno loro, considerando che la stanno riconoscendo finalmente come medicinale unico al mondo
La verità è che se rinasco farei lo sbirro loro e ne conosco diversi sono al di fuori della legge...e per un caso o per un altro dal tiratore scelto al tipo della digos qualsiasi magagna combiniamo resta impuniti
A confronto silvio a pagato il doppio
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Originariamente Scritto da
TRUPPEN
Il ministro della Salute, che si definisce una persona «open mind» e non chiusa in preconcetti ideologici, come ha dimostrato pure sulla fecondazione eterologa, non accetta che su questa materia si agitino battaglie culturali con l’obiettivo di liberalizzare le droghe leggere. «La mia impressione è che in questo Paese non si riesca a parlare in temi in termini laici e asettici, senza ricominciare a parlare di liberalizzazione».
http://www.lastampa.it/2014/09/05/it...YK/pagina.html
Non si può avere la prestesa di stabilire chi si e chi no,dal momento che il farmaco è riconosciuto per i suoi effetti benefici e per la bassa tossicità le applicazioni sono molteplici e io voglio poter curare la depressione(per esempio) con la canapa.
Liberalizzare? Noooo,però magari dateci la possibilità di coltivare e autoprodurci il nostro farmaco.Per esempio, i cannabis club?
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SI PER ORA SONO SOLO 60 LE PERSONE CHE SONO STATE RICONOSCIUTE COME AVENDO DIRITTO MA MOLTISSIME CHE COME ME PER NON AVERE TUTTO L ITEM
E LE MENATE DOVUTE AL CASO A PREFERITO COLTIVARSELA MIO CARO TRUPPEN.
NOTIZIA POSITIVA DI SICURO MA A PARTE TUTTO IL MAGNA MAGNA CHE CI Sarà
PENSATE DAVVERO CHE IL PRODOTTO FINITO SIA COME QUELLO AUTOPRODOTTO?
HAHAHAHAHA COME HO GIA SCRITTO IN UN POST FORSE NELLA SEZIONE SBAGLIATA è COME MANGIARSI UN POLLO RUSPANTE NOSTRANO E UNO DI QUELLI DEL SUPERMERCATO........ SAPORE E PROTEINE NON PROPRIAMENTE IDENTICI, CERTO MEGLIO QUELLO CHE NON MANGIARE, IO RESTERO DELL IDEA DI COLTIVARMELA A MAGGIOR RAGIONE PERCHE SONO UN AVANTE DIRITTO A TUTTI GLI EFFETTI.
UN ALTRA COSA CHE PARLANO è IL PREZZO, MA PENSO PROPRIO CHE SI ASSESTERà SUI 12/15 AL GRAMMO ANCHE SE ADESSO DICONO CHE IL PREZZO PRESO DALL ESTERO è DI 15 EURO AL GR E LA FARANNO LORO PER ABBASSARE I COSTI, SI I LORO COSTI NON CERTO I NOSTRI... DOMANDATE A UN AVENTE DIRITTO QUANTO GLI COSTA ORA MOLTO PIU DEI 15 Perché METTICI LE TASSE E CHE LO STATO E LE DITTE FARMACEUTICHE NON LAVORANO GRATIS IL PRODOTTO FINALE Arriverà A 30.....
BEL PASSO IN AVANTI VERSO LA LEGALIZZAZIONE IO PER ORA NE SONO FELICE MA LA GUERRA QUA è APPENA COMINCIATA NON CERTO ALLA FINE !! SCUSATE IL DISCORSONE NON è DA ME !
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Finalmente c’è un accordo: entro il 2015, racconta l’Ansa, i malati italiani affetti da malattie neurodegenerative e che necessitano di terapia del dolore, potranno aver accesso a farmaci a base dicannabis terapeutica prodotti in Italia. Che quindi costeranno molto meno rispetto a quelli attualmente importati dall’estero, il cui prezzo è di circa 15 euro al grammo. Un bel risparmio, insomma. I termini della collaborazione siglata tra Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, e Roberta Pinotti, ministro della Difesa, prevedono l’avvio immediato di un progetto pilota per produrre cannabis allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. La tempistica è piuttosto stretta: entro il 31 ottobre sarà costituito infatti un gruppo di lavoro per quantificare il fabbisogno della popolazione; dopodiché, lo stabilimento dovrebbe entrare a pieno regime di produzione, coltivando, fabbricando e smistando la sostanza attiva alle farmacie territoriali.
Ecco cosa prevede la legge: “Il decreto Ministeriale rende possibile prescrivere ed utilizzare questi principi attivi, quindi mette nelle disponibilità un ulteriore strumento terapeutico per la cura palliativa del dolore o per altre applicazioni terapeutiche in molte forme di disabilità fisica e mentale a discrezione del medico, dietro presentazione di ricetta medica, da rinnovarsi di volta in volta nel caso di preparazioni magistrali”. La cannabis si è infatti dimostrata efficace contro dolore, nausea, vomito, anoressia, chachessia, spasticità e disturbi del movimento: tra le malattie“d’interesse” elencate dal testo normativo, troviamo quindi
glaucoma,
epilessia,
stress post-traumatico,
depressione,
emicrania,
ictus,
sindrome di Tourette,
sindrome bipolare,
artrite reumatoide,
asma bronchiale.
Fanno parte della lista anche ilmorbo di Alzheimer, di cui oggi ricorre la Giornata Mondiale, e l’Aids, “malattia nella quale solo raramente si hanno dolori neuropatici ma spesso si osserva grave deperimento organico ed inappetenza”. A suffragare la decisione ci sono una vastaletteratura scientifica, che approfondisce le singole proprietà terapeutiche e palliative dei cannabinoidi nelle loro varie forme, e“le esperienze cliniche internazionali dello scorso decennio, che hanno mostrato per i cannabinoidi una apprezzabile efficacia nel trattamento di particolari sintomi, associata a una minore incidenza di effetti collatarali di rilievo rispetto a molti dei farmaci di comune impiego”.