Articolo ASCIA sulla supercannabis
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7567
E i proibizionisti ci riprovano
Cacciati dalla porta ora tentano di rientrare dalla finestra!
Il decreto presentato dalla ministra Lorenzin al Consiglio dei Ministri suona come un’offesa all’intelligenza, oltre che denotare l’assoluta posizione ideologica che continua a prevalere su qualsiasi logica.
Nonostante ci siano direttive europee sulla necessità di distinguere le droghe leggere da quelle pesanti, nonostante ci siano recenti decreti governativi che riconoscono questa differenza (come il decreto svuotacarceri) e nonostante ci sia stato il recente pronunciamento della Corte Costituzionale in merito al problema, la cannabis vorrebbe essere reinserita, nel decreto Lorenzin, di nuovo tra le droghe pesanti!
Siamo in attesa di sapere se questa manovra saprà essere contrastata dal dibattito parlamentare previsto entro 60 giorni dalla presentazione del decreto, intanto segnaliamo alcuni links, particolarmente interessanti, delle prime reazioni e commenti:
Forum Droghe: http://www.fuoriluogo.it/sito/home/m...vallo-di-troia
Avvocato Zaina: https://www.enjoint.info/forum/showth...042#post342042
On. Civati: http://www.civati.it/lipocrisia-del-...ulla-cannabis/
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DAL FILM “NEMICI MIEI”: SUPERCANNABIS (CON SCAPPELLAMENTO A DESTRA!)
Ve lo ricordate il mitico film “AMICI MIEI”? La famosa frase quasi incomprensibile “Supercazzola con scappellamento a destra” che i simpatici protagonisti usavano per confondere e disorientare le vittime dei loro pesanti scherzi?
Beh, i proibizionisti persecutori più incalliti, (quelli che la notte non possono dormire se non si sentono completamente liberi di perseguitare i “drogati”, di rovinargli la vita in ogni modo possibile e in particolare ai coltivatori di canapa) negli ultimi anni si sono trovati sempre più a corto di “supercazzole” da sparare sulla cannabis, soprattutto mentre lei, povera umile e meravigliosa piantina, continua a rivelare sempre di più le sue meravigliose e numerose proprietà benefiche e medicinali.
Certo che di “supercazzole” proibizioniste ne abbiamo sentite sparare di tutti i colori, dagli ormai mitici “buchi nel cervello” (mito proibizionista che ancora resiste solo in Italia), ai semafori rossi che vengono visti verdi, dalla schizofrenia, alla perdita di “8 punti” di Quoziente Intellettivo, dalle psicosi depressive, ai pensieri “suicidari”, basta fare un giro cronologico all’indietro sui nostri articoli, fin dall’inizio della storia di ASCIA, e se ne può avere un panorama completo, anche perché ci siamo sempre presi il gusto di ribatterle tutte, una ad una, è stato irresistibile!
E indovinate chi c’è al vertice delle supercazzole cannabiche in Italia? (non lo scrivo, lavorate di fantasia, che non ce ne vuole molta… ci si arriva anche coi buchi nel cervello)
Sta di fatto che, sentendosi con le armi spuntate dalla fiumana di evidenze scientifiche sulle proprietà benefiche della canapa che giungono da tutto il mondo, da circa un anno l’antiproibizionismo italiano, illuminato dal mitico intelletto di Serpelloni, ha lanciato in campo un nuovo cavallo di battaglia, il quale, però (poveretto), ha solo 3 zampe, e non si regge bene in piedi: LA SUPERMARIJUANA AL 55% DI THC!
Mutata geneticamente, potenziata con lampade particolari, innaffiata con sangue umano, essiccata con le flatulenze dei drogati, produrrebbe buchi nel cervello 10 volte più grossi e questo per Serpelloni è matematico: se la cannabis di 30 anni fa aveva dal 3 al 5% di THC, questa al 55% di THC, essendo circa 10 volte più forte, farebbe i buchi 10 volte più grossi, non c’è scampo! La dovrebbe commercializzare la Monsanto, che ha il pallino per certe schifezze di OGM!
La scorsa primavera la terribile cannabis era definita “geneticamente modificata” e al 46% di THC, immediatamente noi di ASCIA abbiamo organizzato una ricerca capillare sull’intero territorio italiano, preoccupati, chiedendoci se fosse vero o fosse un’altra supercazzola persecutoria, abbiamo chiesto informazioni ovunque, da internet ai peggio “drogati di cannabis” …ma niente! Nessuno l’aveva mai vista, anzi nessuno ne sapeva niente!
Dalle ricerche su internet spuntò fuori che “forse” esisteva in Olanda, ma in piccolissime quantità amatoriali, per pochissimi fissati. In Italia era già quasi impossibile trovarla “solo” al 20% di THC sul mercato nero gestito dalla criminalità organizzata, felicissima del monopolio garantitogli da un proibizionismo persecutorio così esasperato, in cui praticamente le forze di polizia sono principalmente impegnate ad eliminargli la concorrenza “fai da te”!
Nel frattempo, a turno, tutti i persecutori di “drogati”, comprese le tristemente famose comunità di recupero, hanno cavalcato il nuovo cavallo da battaglia …zoppo, e al DPA l’hanno pure dopato, per contrastarne la zoppia, aumentando la percentuale di THC fino al 55%, na bbomba! Un “Cannabisaurus Rex”!
“I cervelli dei giovani sono in pericolo perché usano una marijuana 10 volte più forte di 30 anni fa e i ricoveri in ospedale sono aumentati il sabato sera!” Un vero incubo di ansietà enfatizzato dai mass-media! Ma, dalle nostre ricerche, questa supercannabis al 45% o 55% di THC, continua ad essere introvabile, nessuno ancora l’ha mai vista in Italia. Solo Serpelloni! Che dite ci fidiamo?
Dopo l’abrogazione della Fini-Giovanardi, i nostri affezionatissimi nemici persecutori, quelli dello scappellamento a destra, non sentendosi più completamente liberi di perseguitarci a proprio piacimento, non riuscivano più a dormire la notte, e se dormivano avevano incubi spaventosi di orde di zombie drogati al 55% di THC assetati di sangue (con cui innaffiare le piante di supercannabis) e voi capirete che dopo un mese stavano strippando, non si davano pace per il pericolo incombente che metteva a rischio i lucrosi affari su cui prosperano le comunità di recupero e la criminalità organizzata!
Quindi, sempre cavalcando questo cavallo da battaglia zoppo della pericolosa supercannabis introvabile al 55% di THC, c’è anche l’ultimo tentativo del ministro della salute Lorenzin di ripristinare la Fini-Giovanardi con il recente decreto legge proposto al governo, solo parzialmente riuscito, a parte le pene, anche se nella proposta la Lorenzin chiedeva di nuovo pene anche per la cannabis dai 6 ai 20 anni, come la Fini-Giovanardi… (chissà chi l’ha ispirata?). Un vero stalking verso i drogati!
Bisognerebbe introdurre il reato di stalking dei politici contro le categorie più deboli (punibile dai 6 ai 20 anni!)
Sono troppo, vergognosamente e disgustosamente prevedibili (al 99% che è quasi il doppio del THC della supercannabis).
Non permettiamogli di continuare a giocare con le nostre vite! RIBELLIAMOCI!!!
Pierpaolo Grilli – ASCIA
Altre balle altro articolo ascia!
Il rialzo al 60% della percentuale di THC della Supercannabis meritava un altro articolo ASCIA:
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7651
La Supercannabisaurus Rex di Serpelloni
Abbiamo assistito ieri sera all’ennesimo dibattito sulle droghe, inconcludente, fuorviante ed inutile come al solito.
Droghe leggere, pesanti, semi selezionati, principi farmacologici, percentuali di principio attivo, piantagioni illegali, malavita e via dicendo, argomenti che dovrebbero essere sezionati uno per uno per sviscerare le falsità che vengono costruite intorno alla cannabis e che invece, come al solito vengono trattati tutti insieme con una sconcertante approssimazione, continuando ad alimentare la voluta confusione su questa pianta e sugli effetti del suo consumo.
E’ ormai da un anno che stiamo denunciando l’inesistenza dell’immissione in massa sul mercato nero degli stupefacenti, nel nostro Paese, della mitica Supercannabis (Cannabisaurus Rex) al 55% di THC paventata da Serpelloni, e allarmisticamente propagandata vergognosamente dai più incalliti proibizionisti, grazie al quasi totale asservimento dei mass media a questa finzione di fantascientifica pericolosità sociale.
Come abbiamo già denunciato, questo della Supercannabis è il nuovo cavallo da battaglia dei proibizionisti più disperati, messo in campo già zoppo come ultimo tentativo di contrastare un inesorabile processo di legalizzazione della cannabis a livello mondiale, pensiero insopportabile per chi ha fatto della propria professione una missione ideologica persecutoria nei confronti dei fruitori della pianta di canapa, in particolare dei piccoli autocoltivatori in proprio.
Dai primi del mese di marzo tale cavallo da battaglia (zoppo) è stato ulteriormente “dopato” da Serpelloni con un altro ennesimo ritocco al rialzo, arrivato al 60% della percentuale di THC, (la chiameremo Supercannabisaurus Rex) un incrocio genetico OGM tra la cannabis e il tirannosauro ottenuto con “tecniche violente di coltura intensiva”!
Bisogna picchiare le piante, così diventano più aggressive (come il tirannosauro) percentuale poi ripresa da Garattini nei suoi affondi recenti, ed ora portata dallo stesso Serpelloni in un’audizione delle Commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali della Camera.
Tale percentuale, irreale e introvabile, viene utilizzata dal nostro morbosamente affezionato persecutore per sostenere una sua nuova contorta proposta: differenziare le pene per la cannabis naturale da quelle per la Supercannabisaurus Rex al 60% di THC, che è, di fatto, introvabile in Italia, perlomeno sul mercato nero gestito dalle organizzazioni criminali o nelle produzioni “fai da te” dei poveri autocoltivatori ingiustamente perseguitati, contro i quali si è particolarmente rivolta finora, la lugubre repressione persecutoria del proibizionismo italiano in stile Fini-Giovanardi, alla quale, nonostante la sua cancellazione, i persecutori nati non possono assolutamente rinunciare, anche se è ormai sotto gli occhi di tutti il fallimento manifesto e gli enormi danni sociali provocati.
La colpa, sempre secondo Serpelloni, sarebbe invece (monotonamente) sempre di internet, demoniaco e favorito capro espiatorio, dei fallimenti manifesti delle politiche ideologiche proibizioniste persecutorie del Dipartimento Politiche Anticannabis voluto e creato da Giovanardi.
E’ da notare che la proposta contorta di Serpelloni di punire penalmente gli spacciatori (che immaginiamo presunti, come al solito, per il possesso oltre la quantità irrisoria di cannabis consentita) di Supercannabis con THC superiore al 12.5%, non andrebbe a colpire i narcotrafficanti industriali della criminalità organizzata, i quali, avendo il monopolio delle produzioni destinate al mercato nero, non si curano di produrre erba di qualità, che viene tagliata con sostanze veramente pericolose, ma, ancora una volta, i piccoli autocoltivatori estimatori, che sarebbero gli unici a poter produrre piccoli quantitativi di infiorescenze di cannabis di speciali varietà con THC che non supera mai il 22%; oltre tali percentuali non ci risulta che in Italia siano reperibili i semi di Supercannabis al 45/46%, né di Cannabisaurus Rex al 55%, né di Supercannabisaurus Rex al 60%, neanche nelle pagine internet plurimenzionate da Serpelloni come nuove agenzie per lo spaccio incontrollato!
Sarebbe ora che Serpelloni e tutti i proibizionisti (persecutori nati in stile San Paolo pre-conversione), vengano costretti a dimostrare con prove certe l’esistenza di questi presunti grossi quantitativi di cannabis al 60% che sarebbero spacciati e circolerebbero pericolosamente tra i giovani in Italia, procurandone i ricoveri in ospedale (quasi tutti riconducibili, invece, a mix di sostanze diverse, alcool in testa!).
Come sarebbe ora che vengano dimostrati scientificamente ed in maniera inoppugnabile i presunti danni che la cannabis creerebbe al cervello, (i famosi mitici “buchi”, ormai sbugiardati ovunque dalle evidenze scientifiche) accettando anche il confronto pubblico diretto con chi ne fa uso RIGENERATIVO o medicinale e con scienziati veri, non quelli selezionati appositamente tra i ranghi dei persecutori professionisti ancora spacciati per indiscutibili esperti.
Anzi, sarebbe ora che tutti questi bravi cristiani, persecutori integerrimi di gente innocente e innocua, colpevole di condurre uno stile di vita diverso (e in quanto tale peccaminoso e pericoloso), accettino il loro fallimento proibizionista, e si facciano da parte per dare spazio a voci scientifiche al passo con i cambiamenti e non ancorati al fondamentalismo ideologico.
Pierpaolo Grilli – ASCIA