Joep Lange,*ricercatore olandese fra i pionieri della lotta all'Hiv, morto sul volo malese abbattuto in Ucraina
*GRABOVO -*L'aereo malese abbattuto*in Ucraina**cancella 289 vite. Ma la notizia che da ore rimbalza sui notiziari di tutto il mondo nasconde un altro dramma. Su quel volo viaggiavano 108 esperti di fama mondiale per la lotta all'Aids. Fra loro c'erano ricercatori, rappresentanti delle Ong e volontari. Dovevano partecipare alla 20esima Conferenza internazionale contro la malattia, che si apre*domenica a Melbourne, in Australia. Un lutto definito "devastante per la ricerca contro l'Aids" dai rappresentanti dell'International Aids Society,che organizza l'incontro di Melbourne. Sul Boeing c'era*Joep Lange, ricercatore olandese fra i pionieri della lotta all'Hiv ed ex presidente dellaInternational Aids Society. Nel 2001 Lange aveva fondato la Ong internazionale*Pharmaccess*per l'accesso alle cure.*
Il pioniere degli studi sull'Hiv.*Era partito da Amsterdam con la moglie per condividere con altri colleghi gli studi che seguiva da una vita. Lascia quattro figli. "Il* professor Lange è stato uno degli artefici dello studio dell'Aids e dell'impatto sociale che questa malattia ha comportato a livello mondiale - afferma Umberto Tirelli, direttore scientifico del Cro di Aviano - ed è stato il paladino dei pazienti con Hiv, spesso penalizzati e senza voce in capitolo almeno nelle prime fasi della epidemia". Viaggiava con la moglie, aveva più di 350 pubblicazioni nel campo delle terapie antiretrovirali. "Per me Joep era come un fratello - ricorda da Melbourne Stefano Vella, ricercatore dell'Istituto Superiore di Sanità e fra gli estensori delle linee guida Oms sull'Aids - abbiamo collaborato per molti anni, e lui era diventato presidente della società subito dopo di me, ci conoscevamo bene. Era un paladino dell'accesso alle cure e del riconoscimento dei diritti umani, paradossalmente non garantiti in Russia e Ucraina". Per Vella la tragedia non fermerà la ricerca, pur avendo posto fine alla vita "di tante persone impegnate in una battaglia che finora ha avuto molti successi. Il movimento e l'impegno a livello mondiale sull'Aids è grandissimo, e forse quanto è accaduto servirà a dare nuovo vigore a chi resta".
Il portavoce dell'Oms.*Tra le vittime c'è anche un portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità, il 49enne britannico*Glenn Thomas. Vite spezzate. Fra gli esperti in lutto c'è chi dice che forse fra i ricercatori in viaggio, c'era qualcuno che portava alla Conferenza il risultato di uno studio. Dati e analisi, che potrebbero essere andati distrutti su quell'aereo precipitato*nell'est dell'Ucraina.*Speranze che si cancellano. Una cosa è certa, con loro spariscono anni di studi sul tema. Sul* volo MH17 della Malaysia Airlines diretto a Kuala Lumpur, c'erano volontari, attivisti delle Ong, ma soprattutto molti studiosi di Hiv. Saranno ricordati in queste ore da diverse istituzioni scientifiche internazionali, dall'Ecdc all'Oms, che su twitter saluta Thomas.*"Spariscono anni di conoscenza".*"C'è un enorme sentimento di tristezza qui, le persone sono in un mare di lacrime nei corridoi - spiega Clive Aspin, uno dei ricercatori australiani della conferenza - . Queste persone erano le migliori e le più brillanti, gente che ha dedicato gran parte della propria carriera a combattere questo virus terribile. Tutto questo è devastante". Per molti colleghi che*si preparano alla conferenza "la conoscenza andata perduta è insostituibile". "Su quel volo c'erano degli scienziati che guidavano la ricerca mondiale", dicono.* "La cura per l'Aids poteva essere su quell'aereo, semplicemente non lo sappiamo", ha detto al network Abc, Trevor Stratton, da anni impegnato nella lotta alla malattia. La conferenza si terrà regolarmente, con la partecipazione anche di Bill Clinton e Bob Geldof.