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Discussione: Primo sequestro Cannabis light sopra 0.2

  1. #21
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    Scusa Apache hai perfettamente ragione mi sono espresso male ma intendevo che dei molti a cui gioverebbe una terapia con la cannabis non tutti riescono a farsela prescrivere facilmente e una volta prescritta ancora più difficile ottenerla...scusa ancora per la mia infelice espressione.
    Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi io non demonizzo un prodotto(la cannabis light) ma critico una pratica commerciale a mio avviso truffaldina,poi se per qualcuno vale il principio "bene o male" purchè se ne parli liberissimo di pensarla come vuole,per me non è così che si fa il bene della nostra pianta...e poi si lo ammetto rosico perchè posso importare dinamed dalla svizzera o talee di Bubba Kush dall'austria e venderle in Italia ma se le coltivo qui è reato...se per voi questo è fare antiproibizionismo sono io che non ho capito niente.

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da moran Visualizza Messaggio
    la cannabis e' una e soltanto una e non serve solo a fumarla, ma anche semmai.
    Con o senza i principi attivi che interessano gli uni e gli altri, in tutti i suoi diversi aspetti si tratta di canapa.
    Il termine canapone mi sta bene quando si parla tra fattoni perche' l'interesse e' spostato su fattori precisi e bonariamente si sminuisce la qualita' scarsa rispetto alle proprie aspettative ma alla stessa stregua potebbero fare i contadini che fanno bio massa o altro verso chi invece apprezza solo i fiori atomici, che per loro non hanno mai significato molto, almeno fino ad oggi, ancora una volta creando divisione tra buoni e cattivi...cosa che continuo a ritenere davvero poco intelligente.
    Sarebbe come dire : eliminiamo il tavernello perche pur essendo vino non e' come il barolo.
    La pianta e' una e basta, che ognuno ci faccia quello che gli pare.
    Al momento non e' possibile coltivare altro visto che anche con la light si hanno problemi in molti casi e non solo con quella proveniente dalla svizzera.
    Io sono convinto che anche se da domani si potesse coltivare pesante, la light non sparirebbe dal mercato comunque.
    Non è che si sminuiscono le scarse qualità della canapa certificata, è che effettivamente la canapa certificata è qualitativamente scarsa rispetto a quanto potrebbe essere se si potesse coltivare liberamente ed essendo canapa selezionata per produrre fibra non ha senso elogiarne la commercializzazione, a mio parere, che porta all'inscatolamento dei fiori della canapa che ieri veniva coltivata per la fibra in barattoli di plastica per poterla fare fumare legalmente, senza fare un percorso parallelo di informazione e spinta davvero sociale affinché si promuovano i benefici della cannabis, che significa che se devo consumare cannabis con basso THC commercializzo selezioni di piante con poco THC, non la Canapa da fibra che dovrebbe essere usata per la fibra appunto e non per l'assunzione. Però questo passo informativo e di spinta non si fa, si preferisce promuovere il proprio prodotto e fare a gara a chi lo ha più lungo o grosso.

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da billrussell Visualizza Messaggio
    Scusa Apache hai perfettamente ragione mi sono espresso male ma intendevo che dei molti a cui gioverebbe una terapia con la cannabis non tutti riescono a farsela prescrivere facilmente e una volta prescritta ancora più difficile ottenerla...scusa ancora per la mia infelice espressione.
    Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi io non demonizzo un prodotto(la cannabis light) ma critico una pratica commerciale a mio avviso truffaldina,poi se per qualcuno vale il principio "bene o male" purchè se ne parli liberissimo di pensarla come vuole,per me non è così che si fa il bene della nostra pianta...e poi si lo ammetto rosico perchè posso importare dinamed dalla svizzera o talee di Bubba Kush dall'austria e venderle in Italia ma se le coltivo qui è reato...se per voi questo è fare antiproibizionismo sono io che non ho capito niente.
    Ti faccio un paragone: coltivi? Se sì, i semi che pianti li autoproduci o li compri? Nel caso li comprassi, da quali seedbanks? Sai che tra il 60/70% delle seedbanks reimbusta semi comprati da altre seedbanks e gli da nomi particolari per rendere più semplice la commercializzazione? Cosa cambia dal comprare una ganja il cui nome non è quello vero? Avrebbero nomi tecnici e nessuno la comprerebbe? Magari meno persone ma non è il nome che attira il problema, se tanti la usavano è perché aveva gusto decente, era carina a vedersi ma sopratutto era legale, a quel punto è normale che la canapa da fibra in fiori sia meno consumata, raga, in fondo è canapa da fibra eh, selezionata indoor etc etc etc ma è pur sempre canapa da fibra, ogni ciclo si usano semi bene o male uguali agli altri, non è che di selezione in selezione migliori la qualità genetica... I problemi sono diversi: la cannabis che veniva dalla svizzera aveva effettivamente le percentuali di principi attivi che diceva di avere? Se doveva essere una manovra sociale perché cannabis svizzera e canapa italiana costavano così tanto e non permettevano la diffusione che avrebbero potuto avere, tanto da davvero arrivare ad un cambiamento sociale? Il problema più grande di tutti però è uno: NON POSSIAMO COLTIVARE CANNABIS E MENTRE LE AZIENDE FANNO A GARA A CHI SIA PIÙ FORTE NESSUNO SI PREOCCUPA DELL'ILLEGALITÀ DELLA PIANTA. Questo secondo me è il problema.

  4. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da Dungle Visualizza Messaggio
    Però io conosco chi collabora con la rivista ed è legato all'azienda, so che è stata fatta una stesura del dossier per il ministero dell'agricoltura sul cannabusiness per migliorare la legge a sostegno della filiera italiana e so appunto che la cannabis svizzera non era apprezzata da questa/e azienda/e... poi avrai ragione te eh, però non trovo comunque sensato dirsi antiproibizionista e poi essere contento se viene bloccata l'importazione dalla svizzera di cannabis molto più terapeutica di quella che commercializzi, ma a quanto pare è più importante la "filiera" italiana del libero consumo di cannabis...
    A me personalmente non è mai stato simpatico e mai mi starà, ho avuto modo di scambiarci due parole quando fece un tour in giro per l'Italia insieme ai Radicali per fare dei piccoli corsi di coltivazione nelle piazze, tutto questo parallelamente alla sua azienda rivenditrice di "cannabis che non funziona", del suo growshop e delle sue "pubblicazioni", però dubitare del suo antiproibizionismo, scusami davvero, ma mi viene da ridere. Oltre ad essere uno dei primi canapai italiani, e di conseguenza anche divulgatore di metodi, tecniche e consigli più disparati, il ragazzo, o meglio dire l'uomo, ha avuto diversi scazzi legali legati alla sua attività. Una vecchia amica dice che l'antipro si fa nelle aule di tribunale, sembra che oggi sia importante solo quello comunicativo, forse la ragione non sta da nessuna delle due parti, forse sta nel mezzo o magari hai ragione solo te, chissà. Guardando ai fatti però è naturale leggere tali affermazioni con un sorriso sulle labbra, soldi a parte, che se vogliamo dirla tutta sono anche meritati, 20 anni di antipro son 20 anni da antipro, mica un giorno.

    Sul discorso fatto in casa vs importazione ho la mia idea e questa prescinde dalla cannabis. Fortunatamente siamo nati in un pezzo di mondo dove ci riesce, molto bene, fare un po' tutto quello che si può fare al mondo. In Italia, la tanto bistrattata Italia, siamo ancora in grado di produrre eccellenze a livello mondiale, fosse per me applicherei un vero e proprio proibizionismo su tutti quei prodotti che non vengono prodotti su suolo italiano, "cannabis che non funziona" o arance non fa differenza, è proprio la filiera italiana che andrebbe salvaguardata, andrebbero salvaguardate le aziende italiane che nonostante tutto ancora rimangono qui a produrre "made in Italy", andrebbero salvaguardati quei lavoratori che in Sicilia stanno a casa perché raccogliere un kilo d'arance costa più di quanto qualcuno ci ha detto a quanto venderle, andrebbero salvaguardate le botteghe che stanno aperte 364 giorni l'anno per sopravvivere. Ma capisco che questo è un altro discorso e che questo non è il momento o il luogo per discuterne, però in questo gran marasma di "cannabis che non funziona" una eventuale promozione di un prodotto certificato e prodotto all'interno dei nostri confini mi pare l'unica vera nota positiva. Ci sono i modi per lavorare bene ed arrivare al livello di quei prodotti senza fare nessuna azione di breeding, in realtà penso che sia uno e uno solo: LAVORO. Certo che la parola lavoro non collima con gli obiettivi dell'80% delle aziende "italiane", nessuno si sobbarca i costi di start di eventuali laboratori, proprio oggi leggevo del milione investito a Trento, e tutte preferiscono comprare per rimpacchettare, ingrassando così grossisti e standardizzando un prodotto particolare, consumato da una serie di consumatori particolarmente esigente. Poi se il problema è davvero il commercio, il business e lo scambio di soldi, beh allora ci rinuncio, fortunatamente ho ancora la terra sotto i piedi e il cervello connesso con il mondo, il sistema va così, io del sistema faccio parte, perché è il sistema stesso che ti permette di sopravvivere.

  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da billrussell Visualizza Messaggio
    Scusa Apache hai perfettamente ragione mi sono espresso male ma intendevo che dei molti a cui gioverebbe una terapia con la cannabis non tutti riescono a farsela prescrivere facilmente e una volta prescritta ancora più difficile ottenerla...scusa ancora per la mia infelice espressione.
    Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi io non demonizzo un prodotto(la cannabis light) ma critico una pratica commerciale a mio avviso truffaldina,poi se per qualcuno vale il principio "bene o male" purchè se ne parli liberissimo di pensarla come vuole,per me non è così che si fa il bene della nostra pianta...e poi si lo ammetto rosico perchè posso importare dinamed dalla svizzera o talee di Bubba Kush dall'austria e venderle in Italia ma se le coltivo qui è reato...se per voi questo è fare antiproibizionismo sono io che non ho capito niente.
    TranquilloBill , non mi conosci , io scherzo sempre e ti ringrazio per il tuo interessamento , sono io che per sdrammatizzare sparo cazzate . Mi diresti per cortesia la tua sulla dinamed nel mio post che ho fatto su dinafem visto che immagino che sei Svizzero e te ne intendi ? Grazie

  6. #26
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    Mi sono letto tutto il thread e non posso fare a mano di notare che ci sono discordanze e contraddizioni e fin qui tutto normale se non fosse per il fatto che nell'esprimere le proprie opinioni si fraintendono quelle degli altri o almeno questa è la mia impressione.
    Ho notato che ci sono contradditori che in realtà dicono alla fine piu meno le stesse cose e soprattutto che chi critica una politica o una condotta non offre mai alternatve praticabili.
    Chi sostiene che qualcuno abbia detto di accettare tutto basta che se ne parli solo perché in realtà ha accettato che la cannabis light possa essere diffusa sbaglia alla grande, proprio perché tale interpretazione è basata su un idea diversa dalla sua su una singola questione quindi non accettando tutto ma appunto concordando con quella singola questione giudicandola evidentemente positiva o non negativa.

    Il fatto poi di giudicare una qualità inferiore, cosa del tutto da provare perché a me non risulta, anzi negli ultimi tempi è proprio questo aspetto che sta dando i frutti migliori in tutti i sensi.
    Se poi si vuole continuare ad attribuire la qualità a cannabis esclusivamente di un certo tipo secondo me siamo proprio fuori strada e si dimostra anche una certa ignoranza in materia.
    Non capisco poi cosa puo dare fastidio nel modo di commercializzare un prodotto che ciascuna azienda decide di adottare, se in una scatola in un barattolo o sfuso e darle un nome che sia più accattivante .
    Questo cosa dovrebbe dimostrare? Complotti, malafede o truffe? Ma dai...
    Bisogna inoltre comprendere da dove si è partiti per arrivare a questa condizione, ricordarsi che siamo in un paese proibizionista e politicamente quanto più scorretto si possa immaginare.

    Quindi mi chiedo, tutti questi ipercritici di varia natura erti a puristi senza macchia come pensano si possa migliorare la situazione?
    Pur pensandola in modo diverso ho capito almeno per grandi linee cosa secondo loro non va anche se per farlo ho dovuto leggere tra le righe e interpretare a mia volta con tutti i rischi annessi di fraintendere, ma come ho detto prima trovo molta confusione e contraddizione in quegli interventi.
    Il punto è ; quindi? Questo non va bene quell'altro nemmeno ...ok
    A tutti quelli come noi farebbe piacere che la coltivazione della cannabis fosse consentita a tuttti per qualsiasi varietà o qualità ciascuno preferisce ma cosi non è purtroppo e fino a poco tempo fa la cannabis aveva ben poco spazio a qualsiasi livello.
    In quello stato di cose cosa mai sarebbe potuto cambiare? E quando?

    Io sono piu di trent'anni che nel bene o nel male sono in questo ambiente e davvero ne ho viste di tutti i colori, bene penso che mai come oggi siamo vicini a ottenere qualcosa di concreto e questo soprattutto grazie alla spinta enorme che è stata data da chi si è impegnato in questa iniziativa cosi tanto criticata che ripeto, ha le sue contraddizioni e per dirla tutta anche le sue porcate in qualche caso, ma è il panorama a dover essere osservato non solo un suo scorcio.

    Non sarà facile e bisognera cercare di ribattere colpo su colpo a tutti i tentativi di interventi che arriveranno certamente che saranno tesi a controllare limitare e quant'altro controbilanciandoli con richieste di maggiore libertà per tutti ma questo deve apparire chiaro che sarà il passo successivo, al momento sarebbe folle pensare che una cosa simile possa trovare consenso.

    È chiaro che ci sono un sacco di cose che non vanno, altre fatte per motivi esclusivamente imprenditoriali e non certo sociali ma questo sinceramente non vedo proprio come si possa evitare se non con condotte repressive che poi finiremmo col pagare tutti
    .
    Ecco, piuttosto che aumentare il già isopportabile stato repressivo in cui siamo preferisco di gran lunga sopportare il cattivo odore di qualcuno che non avrei il piacere di tenere vicino ma non si tratta di accettare tutto.
    Alla fine ancora per fortuna qualcosa la possiamo scegliere.
    Nessuno impone di acquistare canapalight canapone o come lo vogliamo chiamare o qualsiasi nome sia stampato sulla confezione.
    La sola cosa che dovrebbe importare è conquistare terreno anche con un singolo passo ma nella giusta direzione, se poi con uno di questi passi si finisce per schiacciare una cacca capire che fa parte del percorso e che non sarà ne la prima ne l'ultima volta.

    Pensiamo anche che in un paese dove il lavoro è una emergenza gravissima da risolvere quante persone grazie a questo tipo di attività potrebbero avere qualche possibilità concreta in più.
    Non è obbligatorio che tutto il business cada in mano a multinazionali o mega aziende.
    Sul territorio se nessuno farà qualche minchiata sarà possibile crearsi delle nicchie di sopravvivenza che certo non faranno arricchire ma che comunque potranno aiutare a vivere.

  7. #27
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    Avessi fatto direttamente il mio nome non me la sei presa sul personale, è pur sempre un dialogo che punta alla costruttività
    Comunque sto tornando ora dall'Università ed ho il cervello un po' in pappa, oggi pomeriggio provo a mettermi al PC e chiarire qualche questione che a quanto pare non ho espresso in maniera chiara da quando sono sul forum, cioè che ciò che esprimo punta proprio ad un percorso costruttivo nel quale tutti mettono in gioco le proprie competenze e possibilità avendo presente un traguardo obiettivo.

    Sia chiaro che non voglio avere ragione, cerco solo di avere un giudizio critico su tutto ciò che accade per dar forma magari ad un percorso costruttivo basato sulle esperienze passate, dai singoli come dalla comunità.

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da Dungle Visualizza Messaggio
    Avessi fatto direttamente il mio nome non me la sei presa sul personale, è pur sempre un dialogo che punta alla costruttività
    Comunque sto tornando ora dall'Università ed ho il cervello un po' in pappa, oggi pomeriggio provo a mettermi al PC e chiarire qualche questione che a quanto pare non ho espresso in maniera chiara da quando sono sul forum, cioè che ciò che esprimo punta proprio ad un percorso costruttivo nel quale tutti mettono in gioco le proprie competenze e possibilità avendo presente un traguardo obiettivo.

    Sia chiaro che non voglio avere ragione, cerco solo di avere un giudizio critico su tutto ciò che accade per dar forma magari ad un percorso costruttivo basato sulle esperienze passate, dai singoli come dalla comunità.
    Caro @Dungle il mio papello non era affatto idirizzato a qualcuno in particolare te compreso.
    Nel quotidiano parlo con una moltitudine di persone e questi discorsi sono abbastanza comuni e aggiungo per fortuna e finalmente.

  9. #29
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    Ciao Dungle,il parallelismo tra semi e canapa light è perfetto,prima di comprare dei semi cerco di informarmi,se voglio la White Widow mi prendo quella di MrNice,se voglio la Gorilla Glue cerco un breeder che abbia un cross con un cut verificato,evito come la morte le seedbank che reimbustano e cerco di fare a meno delle seedbank che rubano il lavoro degli altri o non danno sufficienti informazioni,per me sono truffatori come chi vende la canapa light a quei prezzi e con quei nomi...nessuno vuole vietare il tavernello,che costa un decimo del barolo ed è venduto nel cartone ma se lo imbottigliano,ci scrivono barolo e lo vendono allo stesso prezzo del barolo per me è truffa.
    Ciao Apache mi dispiace ma non sono svizzero ne ho mai coltivato la Dinamed e come si capisce da queste righe non sono un fan del Dinafem.

  10. #30
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    non ci crederai @billrussell ma ben oltre vent'anni fa c'era chi faceva discorsi e paragoni simili tra cio' che era comune e considerato naturale quasi sacro con tutto quello che oggi viene invece considerato il top perche' comunque deriva da quei primi esperimenti.

    Dare cosi tanta rilevanza ai nomi che sono quasi considerati sacri secondo me e' proprio una cosa senza senso o meglio potrebbe interessare a una stretta cerchia di appassionati al breedering o di cultori, ma per la stragrande maggioranza delle persone che usano o approvano l'uso della cannabis queste cose non hanno quasi importanza.
    Non e' che sia da ritenersi un club esclusivo quello del mondo cannabico ed ognuno e' giusto che lo viva come meglio crede anche se il fatto di riuscire a gustarsi un canapone potra' fare storcere il naso ai cultori, che ribadisco non sono gli eletti, inoltre non hanno nemmeno tutte le ragioni dalla loro, soprattutto se si prende il discorso sul determinare la qualita' di un prodotto, dove basta cambiare i paramentri di riferimento per ribaltare l'esito...analisi alla mano.
    Per quanto riguarda le truffe per abbinare nomi noti (ma solo per chi sa) bah, trovo solo sia una furbata certamente evitabile ma visto che chi acquista quel tipo di erba tranne qualche rara eccezione non sa nemmeno cosa quei nomi possano significare ...e tanto per ribadire il concetto sul barolo e il tavernello, per come la vedo io anche se mi vendessero una gorilla glue o qualsiasi altra erba a 12 € al g per me sarebbe una truffa visto che coltivare l'una o l'altra con lo stesso metodo ha anche gli stessi costi.

    Comunque continuo sinceramente a non comprendere a fondo il senso di alcuni post ne cosa si debba capire e soprattutto fare o non fare e perche'?
    Le cose stanno bene o male come sappiamo possa piacere o no, ma si tratta solo di un lato della questione.
    Il fatto, l'unico rilevabile e' che ora la parola cannabis circola molto di piu' e che questo portera' molte piu' persone ad informarsi in qualche modo e di avvicinarsi a questo mondo e facendolo scopriranno tanto altro...

    Poi vorrei sapere su quali principi viene sostenuto che la qualita' della cosiddetta cannabis light sia inferiore o comunque scarsa in generale?
    Chi lo sostiene anziche' perpetrare nelle critiche a prescindere cerchi invece di spiegarlo, perche' io a livello organolettico, chimico e ora anche visivo questa supposta inferiorita' non la rilevo.
    Non almeno in misura diversa ch ein qualsiasi raffronto fatto con qualsiasi erba, c'e' quella buona e quella meno buona, quella fatta meglio e quella fatta peggio...

    Certo la canapa da fibra non possiede le qualita' richieste per quella da fiore cosi come la intendiamo noi ma e' pur sempre cannabis e sinceramente ad oggi tra le ormai innumerevoli proposte di cannabis light e' bene dire che si trova "anche" il canapone (con tendenza a sparire quasi del tutto molto presto...) ma anche tutt'altri tipi di prodotti che si differenziano da quella denominata "buona" solo per la ratio thc/cbd.
    Perfino il gusto ormai e' decisamente migliorato rispetto a poco tempo fa.

    Comunque accetto ogni opinione simpatia e antipatia ma ancora nessuno ha indicato qualcosa di praticabile o dato reale su quanto espresso negativamente.
    E' piuttosto ovvio che si possa pensarla diversamente su una questione, solo che a me piacerebbe se possibile trarre qualcosa di utile da questi confronti e non considero chi ha opinioni diverse un nemico o un avversario.


    edit* Quasi tutte le motivazioni che posso anche ritenere ben motivate scritte sia da te che da Dungle non riguardano comunque l'antiproibizionismo, non per me almeno (che spero comunque non venga considerato un beneficio a nome di pochi) ma bensi una possibile regolamentazione della condotta adottata o della commercializzazione o di alcuni aspetti comunque inerenti quegli ambiti.

    Tutte cose che sono sicuramente interessanti, ma obiettivamente per poche persone.
    Alla quasi totalita' delle persone che sarebbero interessate alla liberalizzazione o legalizzazione della cannabis questi aspetti non interessano un acca, di questo sono certo visto che fa parte della mia vita di ogni giorno.

    Che i semi vengano rimbustati, che un'erba si chiami x e derivi da Y ecc...sono tutte info che e' bene non perdere ed e' certamente un di piu', ma anche al supermercato c'e' chi sa cosa compra e perche', chi legge l'etichetta fino al piu' piccolo carattere e chi si fida o non gli importa niente altro che soddisfare il proprio gusto, che facciamo, questi li ammazziamo o li mandiamo in esilio o gli impediamo di comprare perhe' non capiscono un cazzo?

    Il mondo reale e' questo e i diritti conquistati da pochi poi vengono reclamati da tutti e ahime' questo non cambiera' mai temo, non almeno fino al prossimo balzo evolutivo.
    Ultima modifica di moran; 20-03-18 alle 20:24

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