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Discussione: Serpelloni torna a casa??

  1. #61
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    Kgb perche' non apri un post a parte che l argomento mi sembra molto interessante e qui si perde
    Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)

  2. #62
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    Citazione Originariamente Scritto da KGB Visualizza Messaggio
    @Ermes_85
    eh, a saperlo...
    i semi di alcune piante li ho visti su un sito che è una sorta di "ebay indiano" ...

    comunque per la maggior parte di esse credo serva andare nei paesi d'origine ..

    Riguardo l'artemisia annua, dato che in Italia vendono anche i semi dell'Artemisia Absinthium, credo si possano trovare cercando un po' in rete...

    Comunque sul sito del tipo del video quelle piante si trovano, devi però andare in Spagna perchè non tutte sono importabili.

    La Stevia invece si trova ovunque, basta cercare nei negozi di sementi o (a volte) al supermercato.
    È un casino farla germogliare, i semi che son appena riuscito a far germogliare vengono da un negozio specializzato in sementi (8-10 semi a busta, circa 1€).
    Invece dei semi di buste comprate al supermercato (quasi 2€, 6 o 8 semi a busta) non me ne è germogliato manco uno.
    @KGB grazie mille. Mi spiace non si riesca a trovare facilmente, avevo un paio di idee in mente...

  3. #63
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    Citazione Originariamente Scritto da Ermes_85 Visualizza Messaggio
    @KGB grazie mille. Mi spiace non si riesca a trovare facilmente, avevo un paio di idee in mente...
    hehe ce le ho anche io...
    da quando ho visto il video sto applicando quella filosofia all'alimentazione, con un "megaorto".

    Al momento ho trovato anche l'artemisia (che ancora non germoglia , ma forse è tutta questione di aspettare il clima giusto ... )

    Credo che un buon punto di partenza sia trovare prodotti (medici, cosmetici, culinari) che si trovano in supermarket di roba cinese/africana/sudamericana. Spesso contengono (o consistono in) semi. (e costano anche poco)
    tinyurl.com/lErbaProibita <--Hidden Content
    Guerrilla Gardening: salviamo la canapa: pastie.org/8660638
    ---
    [articolo]Hidden Content
    ---
    "Canone+Schedatura"M5S/Uruguay/Colorado? vade retro! Perchè invece non iniziamo a seguire la Hidden Content ?!? tinyurl.com/fuoriluogocz
    5 piante, senza schedatura tassa: L'unica legge sensata! (dopo quella nordcoreana) Hidden Content
    ... c'è pure la Hidden Content che, modestamente, non è affatto male Hidden Content
    Hidden Content

  4. #64
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    http://www.articolo73.it/serpelloni-...atico-857.html

    Alcuni ricercatori del Nida (Istituto del governo Usa sull’abuso di stupefacenti), insieme a un’università del Texas e una francese, hanno testato le relazioni tra consumo di cannabis e ricerca di nicotina, cocaina e eroina in un gruppo di topi da laboratorio. La ricerca è stata pubblicata in Italia dal sito Droga News, portale del Dipartimento Politiche Antidroga con questo titolo allarmante: “Marijuana e nicotina, relazione pericolosa”. Ma nella ricerca in questione si legge un risultato ben più rilevante per la scienza, che va letteralmente a smentire il maggior cavallo di battaglia dei proibizionisti: i topi ai quali è stato somministrato Thc non hanno cercato con maggior insistenza di consumare eroina e cocaina. Anzi, nella versione originale in inglese (omessa nella traduzione del Dpa) si legge addirittura che: “di fatto, i topi erano meno motivati a ricercare cocaina dopo essere stati esposti al Thc”. Quindi: la teoria che le droghe leggere portino al consumo di quelle pesanti è negata ora a livello scientifico da una ricerca dell’Istituto Nazionale sull’abuso di droga del governo americano. Ma il Dpa l’ha omesso completamente dal titolo, soffermandosi su ciò che gli faceva comodo. Sul fatto cioè che è risultato che i topi sottoposti alla somministrazione di Thc ricercassero maggiormente la nicotina.

    Insomma, Serpelloni è stato rimosso da capo del Dpa e il Dipartimento stesso potrebbe avere i giorni contati. Ma gli uomini di Serpelloni che ancora ne riempiono il comitato scientifico continuano fino all’ultimo a lavorare per la disinformazione.

  5. #65
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    si vabè ma si sa che l'inglese non sempre si traduce alla lettera...
    -fumo troppi joints...pensavo di smettere...poi ho pensato di smettere di pensare di smettere...e di fumarci su...

    -"Pietro, prima che il gallo canti...fai partire la base!"

    Mino Pausa

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    Jim Morrison

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    Sir John Gielgud

  6. #66
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    Il fatto che il serpe non diriga più il DPA e non abbia più la libera impunità di diffamare la canapa e chi la usa potrebbe essere il preludio di un ulteriore cambiamento della normativa sugli stupefacenti, staremo a vedere come si evolve la cosa e cosa combinerà questa De Rose. Ce la facessero coltivare, alla fine... io penso che prima o poi dovranno mollare sulla coltivazione domestica, solo che tira più aria di "poi" che di "prima". Ora c'è da stare attenti persino a coltivare canapa industriale! Grazie alla vergognosa propaganda proibizionista fatta finora dal DPA di Serpelloni. Speriamo che cambi qualcosa...

    http://www.redattoresociale.it/Notiz...a-responsabile
    .
    Nomina ancora non ufficializzata, ma sulla figura della dirigente, già capo dipartimento alle Pari Opportunità, non ci sono più dubbi. Nel nuovo Dpa post-Serpelloni sarà affiancata da un team di esperti e da un comitato permanente

    ROMA – Sarà Patrizia De Rose a guidare il Dipartimento politiche antidroga (Dpa) del governo Renzi. Dopo quasi 3 mesi di incertezza sul futuro del Dpa con la mancata riconferma di Giovanni Serpelloni l’8 aprile scorso, trapela finalmente la notizia della futura nomina. Avvocato, gà capo dipartimento alle Pari Opportunità dal 2011 al 2013 e con diversi incarichi ricoperti nelle istituzioni (qui il curriculum vitae pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio), De Rose avrà il compito di creare un team di esperti che la affiancherà al Dipartimento, anche se non è ancora chiaro se il suo ruolo sarà quello di Capo dipartimento o dirigente amministrativo. Quel che è certo è che il Dipartimento non sarà più una fortezza inespugnabile per le realtà che in Italia si occupano di droghe e dipendenze. A caratterizzare il futuro del Dipartimento, infatti, proprio la volontà di istituire una sorta di comitato scientifico permanente che sarà composto da esperti provenienti dal mondo delle dipendenze, della società civile e delle istituzioni, sia locali che ministeriali. Tuttavia, gli incontri per l’istituzione del comitato non sono ancora avvenuti. Pare si stia aspettando la nomina ufficiale e la completa definizione del nuovo Dpa.

    Non è chiaro se la nomina di De Rose sarà a scadenza e per un tempo determinato e utile per portare il governo ad una nuova Conferenza nazionale sulle dipendenze. L’ultima, infatti, si è tenuta a Trieste nel 2009sotto la ferrea organizzazione voluta da Carlo Giovanardi, allora sottosegretario con delega alle politiche antidroga e l’ex capo dipartimento, Giovanni Serpelloni. Mentre a Palazzo Chigi si studiano gli ultimi dettagli sull’imminente nomina, però, secondo alcune voci De Rose starebbe già selezionando un altro gruppo di una decina di esperti che farebbero da “consulenti ombra”, per portare nel Dpa le competenze di chi lavora da anni nel settore. Finisce così l’era Serpelloni, così come aveva già anticipato lo stesso Federico Gelli, deputato e responsabile nazionale Sanità del Partito democratico, che durante un convegno tenutosi a Roma in occasione della Giornata mondiale contro le droghe di alcuni giorni fa aveva affermato: “È chiuso un periodo in cui un uomo solo al comando imponeva all’intero sistema un’idea di risposta al fenomeno delle droghe con un approccio che era molto personalistico. Un approccio che lui utilizzava a fini del controllo del sistema”.

  7. #67
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    E se invece l'uomo solo fosse al comando nell'ombra?
    Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi.
    Chi ha orecchie per intendere, intenda.

  8. #68
    StRaM è offline Cancellato su richiesta dell'utente
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    http://www.dirittiglobali.it/2014/07...i-soliti-noti/

    La lobby del Dipartimento Antidroga è ancora tutta al suo posto e continua a godere privilegi ed opportunità

    La democrazia e la politica via web sono temi d’attualità. Possono sostituire completamente le occasioni “tradizionali” di confronto e di discussione? Per quanto riguarda il tema delle politiche sulle droghe, pare di si, a sentire il Dipartimento Politiche Antidroga. Infatti ha finanziato per € 435.000 il progetto D – Audit che verrà presentato a Roma il prossimo 11 Luglio.

    Le consultazioni e la raccolta di prese di posizione, gli orientamenti, le opinioni dovrebbero avvenire solo per via informatica, una volta accreditatisi sulla piattaforma. Non solo, ma il progetto ha l’ambizione di “valutare quantitativamente” i pareri e le proposte in questo modo raccolti. Raggiungendo due obiettivi: quello di autorizzare i soggetti ad intervenire (attraverso l’accreditamento) e quello di “dare i voti” ad ogni indicazione o proposta. La lettura del primo documento pubblico contiene anche valutazioni del tutto negative sulle Conferenze Nazionali sulle droghe che, per dettato di legge, devono essere celebrate ogni tre anni.

    L’ultima avrebbe dovuto essere organizzata entro l’anno 2012, a tre anni dalla occasione nefasta di Trieste (2009). Le conferenze sono fonte di fastidio perché offrono “momenti di confronto e di presentazione dei diversi punti di vista, vissuti con molta intensità e con contenuti prevalentemente politico/ideologici”. Sempre nel documento, il fastidio è massimo quando si accenna a “varie lobby presenti nella società civile (sia del privato sociale che di quello commerciale/industriale) che spesso producono fortissime pressioni a livello politico e mediatico”, così testualmente è scritto nel documento di presentazione del progetto. Perciò, basta conferenze, basta società civile, basta lobbies; si passi decisamente ad una racolta di proposte irreggimentata, controllata e valutata a livello centrale: la cui finalità non è dunque di “modernizzare” la comunicazione e di fare economia, ma di sterilizzare, se non eliminare tout court, qualsiasi forma di confronto con il mondo che opera nel campo delle droghe. Del resto il costo di tutto rispetto del progetto D-Audit fa capire che le preoccupazioni di bilancio non sono in cima ai pensieri del Dipartimento Antidroga.

    Domina invece Il fastidio per questa “società civile” che si permette di opinare, di avanzare proposte, di criticare che è palese quanto inaccettabile. C’è da meravigliarsi ulteriormente? No, se si osserva la costante modalità decisionale centralista ed esclusiva del DPA. Ma se si volesse applicare lo stesso metodo ad altri campi? Chi vuole esprimere un’opinione sulla politica sull’immigrazione (per esempio) deve passare le forche caudine dell’accreditamento; poi, la sua proposta, la critica, il suggerimento verranno “valutate” quantitativamente; e, se accettabili all’establishment, ammesse.

    L’incredibile proposta è sulla soglia dell‘attuazione. Il progetto dovrebbe essere realizzato dai soliti noti del DPA: il sociologo Pieretti dell’Università di Bologna (qualcuno ricorda la sua “valutazione” degli strabilianti risultati di San Patrignano?), l’Italian Scientific Community on Addiction (sempre DPA) Drog@news (DPA – Unicri) e l’immancabile Dipartimento delle Dipendenze della Asl 20 di Verona.

    L’onda lunga della gestione autoritaria, centralista ed escludente (chi esprime dissenso dalla linea ufficiale) del DPA continua e sarà necessario ancora tempo per raddrizzare la rotta. La lobby DPA è ancora tutta al suo posto e continua a godere privilegi ed opportunità.

    Una cosa è certa: la direzione va cambiata in fretta e con decisione. Tra le priorità dovrà essere la convocazione della prossima Conferenza Nazionale sulle Droghe, quella dell’era post Giovanardi-Fini.
    Ultima modifica di StRaM; 04-07-14 alle 09:33

  9. #69
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    Citazione Originariamente Scritto da StRaM Visualizza Messaggio
    http://www.dirittiglobali.it/2014/07...i-soliti-noti/

    La lobby del Dipartimento Antidroga è ancora tutta al suo posto e continua a godere privilegi ed opportunità
    Caro Stram lei conferma esattamente quello che ho scritto prima.
    Può cambiare l'immagine o l'apparenza, ma la sostanza non cambia perché il puparo e' sempre lui.
    Io che ho partecipato alla Conferenza di Trieste confermo il grande fastidio che la Nomenklatura manifestava nel confronto con quelli che come me erano fuori dal coro.
    Ricordo che dovetti fare pervenire il testo del mio intervento 15 giorni prima, suscitando apprensione per le mie tesi, che furono criticate dal moderatore, che pubblicamente si dolse perché l'uditorio mi applaudiva..
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 05-07-14 alle 11:43

  10. #70
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    Concordo Avvocato, anche secondo me i pupari sono sempre gli stessi, staremo a vedere cosa farà il DPA diretto dalla De Rose, ma il fatto che sia stata collaboratrice di Giovanardi e che questi, infatti, non abbia ancora protestato per la nomina della De Rose, mi fanno essere abbastanza pessimista.
    Mi sembra assurdo che il NCD, che sono 4 gatti, debbano ancora condizionare così pesantemente il destino di milioni di italiani, che certo non li amano!!! Evidentemente ci sono pupari anche negli altri partiti. C'e una lobby trasversale di pupari pericolosi!!! Mannaggia!!!

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