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Discussione: Solidarietà a Fabrizio Cinquini

  1. #71
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    Sorprende non poco
    1. L'elevato quantum di pena inflitto, perché è' evidente che nessun tipo di attenuante e' stato riconosciuto all'imputato.
    2. La mancata sospensione del giudizio da parte del giudice, in attesa dell'udienza alla Corte Costituzionale, ampiamente pubblicizzata e nota, visto che ormai quasi tutti i procedimenti, su richiesta dei difensori, vengono per tale ragione sospesi.
    Non resta che confidare nell'appello.

  2. #72
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    Sorprende non poco
    1. L'elevato quantum di pena inflitto, perché è' evidente che nessun tipo di attenuante e' stato riconosciuto all'imputato.
    2. La mancata sospensione del giudizio da parte del giudice, in attesa dell'udienza alla Corte Costituzionale, ampiamente pubblicizzata e nota, visto che ormai quasi tutti i procedimenti, su richiesta dei difensori, vengono per tale ragione sospesi.
    Non resta che confidare nell'appello.
    Inizia anche lei, a provare un senso di scoramento, vero avvocato?

    Io non so più cosa pensare. Cosa posso fare io? Cosa possiamo fare noi enjointers?? Devo salire sul tetto con Enrico?? L'Ascia, ha fatto un buon lavoro, ed ora si trova invischiata con piccoli politicanti, ad accontentarsi del meno peggio. Quindi????

    Non si potrebbe davvero, organizzare una presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare, a tutte le realtà correlate, da parte di Enjoint-Dolce Vita, per poi iniziare una raccolta firme??
    Per quanto uno possa non sopportare neanche il M5S, loro dovranno garantire per forza, nel caso raggiungessimo le 50.000 firme, almeno la discussione in parlamento, visto che una delle loro bandiere, è proprio il successo nella raccolta delle stesse, nella proposta "Parlamento Pulito".
    Non dovessero interessarsi di queste cose, perderebbero molto elettorato.
    @ecko , sarebbe possibile??

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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  3. #73
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    che INgiustizia.
    poveretto.. 6 anni.
    Grazie a voi coltivatori, che pur conoscendo i rischi che si corrono,continuate a farlo perchè sapete in cuor vostro che non può essere sbagliato.
    Grazie a chi si mette in gioco _NoReason_

    NotaBene: Non mandatemi PM con domande riguardanti la coltivazione. Lo strumento giusto è il Forum.

  4. #74
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    Citazione Originariamente Scritto da Yomi Visualizza Messaggio
    Non si potrebbe davvero, organizzare una presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare, a tutte le realtà correlate, da parte di Enjoint-Dolce Vita, per poi iniziare una raccolta firme??
    Per quanto uno possa non sopportare neanche il M5S, loro dovranno garantire per forza, nel caso raggiungessimo le 50.000 firme, almeno la discussione in parlamento, visto che una delle loro bandiere, è proprio il successo nella raccolta delle stesse, nella proposta "Parlamento Pulito".
    Non dovessero interessarsi di queste cose, perderebbero molto elettorato.
    ecko, sarebbe possibile??
    Sinceramente? Non lo so Yomi.
    Ma qualcosa bisogna fare. Ho intenzione di aspettare i primi mesi del 2014 e vedere se la Fini-Giovanardi decadrà o meno. E a quel punto, valutare bene quali iniziative intraprendere.
    "Personalmente tra tutti i forum ho scelto Enjoint perchè qui la ganja rappresenta il contorno alla vita di ogni utente, e non il centro attorno a cui ruota il resto. Qui si valorizzano gli utenti come persone prima che come coltivatori." - cit. Mad man

  5. #75
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    http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7161

    Condanna a 6 anni per il dott. Cinquini
    IL DOTT. FABRIZIO CINQUINI E’ STATO CONDANNATO

    http://iltirreno.gelocal.it/versilia...roga-1.8330996

    Purtroppo vi dobbiamo riferire di questa ulteriore condanna, in primo grado, per il Dott. Fabrizio Cinquini. E’ stato condannato a 6 anni e 30.000 euro di multa per aver coltivato 277 piante di canapa. Il PM aveva chiesto 7 anni. E’ stata respinta la richiesta dei difensori di sospensione del giudizio in attesa del pronunciamento sulla incostituzionalità della Fini-Giovanardi, per via del numero di piante e delle quantità di cannabis rinvenute, considerate eccessive per un uso terapeutico o personale.

    Comunque ora, in attesa dell’appello, è libero, ma con l’obbligo di dimora entro il comune. In primavera inizierà, partendo da Forte dei Marmi, una campagna di sensibilizzazione sul suo lavoro e sulla cannabis medicinale, che sosterremo sicuramente!

    ASCIA ha scritto agli On. Ferraresi e Airola per chiedere un’interrogazione parlamentare sul caso Cinquini e abbiamo scritto anche al Tirreno invitandoli ad intervistarlo.

    Certo non ci aspettavamo un’assoluzione, ma, anche se il numero di piante sembra eccessivo per un uso personale, visto il caso umano del Dott. Cinquini e le sue dichiarazioni di ricerca e selezione genetica, speravamo che il numero di piante ritrovate potesse essere considerato proporzionato alle necessità di una ricerca e selezione, anche in mancanza dei riscontri di spaccio, almeno per concedere la sospensione del giudizio in attesa del pronunciamento sulla incostituzionalità della maledetta, ingiusta, infausta, tragica, assurda Fini-Giovanardi, che tutti speriamo di vedere finalmente dichiarata incostituzionale e bandita dalle nostre vite.

    L’assurdo contrasto tra le intenzioni umanitarie del lavoro del Dott. Cinquini e la sproporzionata durezza delle pene previste dalla normativa vigente in Italia dovrebbe servire ai nostri politici per una immediata, profonda riflessione sulla necessità urgentissima di rivedere l’intera normativa sugli stupefacenti, in particolar modo sulla canapa, alla luce del fallimento del proibizionismo sempre più riconosciuto a livello mondiale.

    Dopo tutti gli arresti che la Fini-Giovanardi ha causato in Italia negli ultimi 7 anni (ormai quasi 8), se fossero stati veramente tutti spacciatori, come mai esiste ancora un mercato nero di stupefacenti in Italia così fiorente?

    Da dove continuano a venire tutte le droghe? Perché dobbiamo ancora continuare ad arrestare ingiustamente piccoli coltivatori di cannabis consumatori, addirittura malati, con grande spiegamento di mezzi, uomini e risorse? E perché non si è ancora riusciti ad eliminare il narcotraffico organizzato criminale, anzi, lo si è reso più forte? Connivenze e pregiudizi, solo connivenze e pregiudizi possono essere le logiche risposte!

    Al mitico Dott. Fabrizio Cinquini va tutta la nostra solidarietà, il nostro rispetto come essere umano straordinario (e simpaticissimo!), il nostro sostegno antiproibizionista, il nostro augurio di poter al più presto ricevere giustizia umana e ricominciare con le sue ricerche e selezioni genetiche sulla canapa e scoprire e dimostrare ancora di più che questa fantastica pianta non è una droga pericolosa, ma una medicina utilissima per molte patologie che affliggono il genere umano!
    Anche per i proibizionisti e i loro familiari!

    Pierpaolo Grilli – ASCIA

  6. #76
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    VERGOGNA!! Mi sento fiero di non essere fiero di essere italiano!!

  7. #77
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    Citazione Originariamente Scritto da pablos peyo Visualizza Messaggio
    VERGOGNA!! Mi sento fiero di non essere fiero di essere italiano!!
    Caro Pablos Peyo non lo dica neanche per scherzo di non essere fiero di essere italiano.
    Io sono fierissimo di essere italiano, perchè non sarà una o mille sentenze ingiuste a farmi vergognare della mia appartenenza ad una comunità od ad una etnia di cui sono fiero.
    La sentenza sartà sbagliata - io non conosco il processo e non mi pronunzio - ma in questo caso il problema non è l'appartenenza ad una nazione piuttosto che ad un'altra.
    Il problema, nel caso concreto, è legislativo e culturalmente giuridico ed investe Parlamento, giudici, avvocati, imputati, consumatori, coltivatori, malati etc.
    Credo che una vicenda di questo genere debba indurre ad una approfondita e seria riflessione tutti coloro che rientrano in queste categorie, in ordine ai diritti ed ai doveri di ciascuno
    Io per mio conto la sto facendo, e spero che anche altri la facciano.

  8. #78
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    Veramente ragazzi, a me tanta gente italiana di questo forum, o dell'ASCIA, o nella rete, con le informazioni che circolano, mi da speranza e forza di lottare per la Libertà e per riprenderci il nostro paese, anche se mi sento cittadino del mondo. Essere italiani è un modo di essere culturale, una visione culturale delle cose e del mondo che assorbiamo nella nostra infanzia, indipendentemente da chi ci malgoverna di turno. Ognuno di noi ne è una sfaccettatura. E all'estero ci riconoscono immediatamente per questo, solo per la nostra mimica e per come gesticoliamo quando parliamo.
    L'italiano Dott. Cinquini, ha simpaticamente chiesto alla direttrice del carcere se poteva proseguire le sue ricerche sulla canapa medicinale nell'orto del carcere! Già solo questa notizia, oltre a farmi sorridere, mi da un senso di appartenenza ad un popolo variegato, indomabile, che produce costantemente persone in cerca di Conoscenza e di Libertà da millenni, anche se passa da una dittatura all'altra per generazioni. Nonostante il monopolio dell'informazione, abbiamo votato contro le centrali nucleari e per la depenalizzazione dell'uso di droghe, già tanti anni fa, anche se molti hanno votato Berlusconi & company per 20 anni. In molti italiani non lo abbiamo mai fatto, non dimentichiamocelo, e siamo anche noi l'Italia. Il monopolio dell'informazione è una dittatura tremenda, come vediamo tutti è difficilissimo liberarsene, nonostante internet.
    Troviamo il modo di farci rispettare e di riprenderci il nostro paese, che le cose, anche se sembrano immobili da decenni, in realtà cambiano costantemente, perché c'è sempre chi lotta come può per la Verità contro l'ingiustizia, e le menzogne si consumano spesso anche da sole. Fini e Bossi se ne sono andati, la Bossi-Fini pure, Berlusconi quasi, la Fini-Giovanardi scricchiola ormai da tutte le parti, già è stata ritoccata con "la lieve entità", che è solo una crepa, ma ci fa sperare che il crollo sia solo questione di tempo, anche se venisse dichiarata costituzionalmente valida, perché non è fondata sulla verità.
    Se ognuno di noi fa la sua piccola parte meglio che può, il cambiamento sarà più veloce, oltre che inevitabile.
    Quello che il Dott. Cinquini ha fatto, mettendocisi fieramente in prima persona per toccare il cuore e la mente degli italiani, non lo ha fatto solo per curarsi l'epatite, lo ha fatto principalmente per gli italiani malati perseguitati ingiustamente e per tutta la popolazione. Come Andrea Trisciuoglio, o Lucia Spiri e tutti i ragazzi di Lapiantiamo, che ci si sono messi in prima persona, per tutti gli italiani che ne hanno bisogno. Agli occhi di molti sembrano lottare follemente contro i mulini a vento, senza molte speranze, ma non è così, e l'effetto che produrranno sarà inevitabile e dirompente. E' già iniziato ed è ormai inarrestabile!
    Sono gesti d'amore, di sacrificio e di solidarietà, tipicamente e fieramente italiani, che a me ispirano forza e speranza e un grande esempio da diffondere. Questo è riprenderci il nostro paese.

  9. #79
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    Desidero esporvi la mia personalissima riflessione sulla vicenda del dott. CINQUINI.
    Ritengo che si debba tenere separato il diritto dalla politica e che , invece, si corra il rischio di una confusione fra i due profili.
    Il dott. CINQUINI è stato condannato da un giudice al termine di un processo penale, che non mi pare affetto da arbitrarietà.
    Si può non condividere l'esito del processo stesso.
    Talune può ritenere che l'imputato avrebbe potuto essere assolto in virtù dell'applicazione di circostanze scriminanti.
    Tal'altro può non condividere la quantità di pena inflitta, perchè all'imputato avrebbero potuto essere concesse talune attenuanti.
    Altro ancora può criticare la scelta di non sospendere il giudizio in attesa della decisione della Corte Costituzionale in merita alla legittimità della L. 49/2006, fissata per il prossimo 11 febbraio.
    Si tratta di critiche, che, tutte seppure all'apparenza legittime e formulabili, scontano la fondamentale mancata conoscenza del processo, che è patrimonio proprio solo del dott. CINQUINI e dei suoi difensori, i quali sono gli unici depositari di quanto avvenuto processualmente.
    Dunque, non si può andare oltre a generiche valutazioni (che ribadisco non possono avere la pretesa di essere esaustive), in quanto tentare di discettare ulteriormente, costituirebbe atto di presunzione che soffrirebbe senza dubbio due limiti oggettivi.
    Il primo è costituito - come detto - dal volere valutare un fatto-processo, non possedendo tutti quei dati cognitivi di fatto e di diritto, assolutamente necessari.
    Il secondo, ancor più importante, consiste nel dimenticare che il processo penale (e/o civile) costituisce il momento di applicazione da parte del giudice della legge vigente.
    Dunque non è tanto (o solo) il procedimento giudiziario a dovere essere investito dalla critica, bensì deve essere la legge da applicare ( nella fattispecie il dpr 309/90 modificato dalla L. 49/2006) a dovere formare oggetto di dibattito, pena la confusione.
    Non intendo, inoltre, ergermi a difensore dei magistrati (cosa che non mi è affatto congegnale) ma credo che lo sdegno della comunità non possa investire (solamente o prevalentemente) il giudice che ha operato secondo scienza e coscienza e la sentenza (frutto dell'iter valutativo della persona), quanto piuttosto debba indirizzarsi inesorabilmente verso il fatto che in otto anni nessuna forza politica ha sentito la coscienza civica e la necessità giuridico-morale di modificare la legge pur avendo possibilità.
    Per parte mia posso, seppure con la cautela data dalla mia ignoranza del caso concreto, manifestare qualche perplessità tecnico-giuridica in ordine al mancato accoglimento della richiesta di sospensione del procedimento per la pregiudiziale costituzionale, questione che viene accolta quotidianamente (anche in Cassazione).
    Posso ancora esprimere un prudente dubbio sul quantum di pena e riguardo la mancata concessione di attenuanti in favore dell'imputato.
    Escludo, però, che si possa conferire significato politico a questa sentenza, pena incorrere in quell'errore gravissimo proprio di un "signore" che ha sempre giustificato i processi a proprio carico -e la recente sentenza di conferma della condanna di merito da parte della Cassazione - caricando gli stessi di un valore esclusivamente politico e, invece, privandoli del loro valore di esclusivo carattere giurisdizionale e che, per tale orientamento, è sempre stato bersagliato di biasimo di vario genere.
    Penso, invece, che lo stesso dott. CINQUINI abbia intenso consapevolmente dare un forte ed inequivoco segnale - assumendo su di sè i pesanti rischi personali e de libertate che derivano dal processo penale - perchè persuaso che sia la legge in primo luogo a dovere essere cambiata, e che, su tale abbrivio, certamente potranno cambiare anche gli approcci di coloro che la debbano applicare.
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 22-12-13 alle 17:15

  10. #80
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    Vi metto quest'altro aggiornamento fresco fresco, da droghe.aduc:

    http://droghe.aduc.it/notizia/cannab...gge_128654.php

    ITALIA - Cannabis terapeutica. Regione Toscana: la legge e' operativa

    23 dicembre 2013 18:19

    La Giunta toscana ha approvato oggi il regolamento per la legge regionale sull'uso dei farmaci cannabinoidi, approvata nel maggio 2012, che diventa così operativa. Ne da' notizia, in una nota, il consigliere regionale Mauro Romanelli (Gruppo misto in quota Sel). ''Sono stato più di un anno - sottolinea - a sollecitare l'operatività della legge, un testo importante e primo in Italia che finalmente consente ai medici toscani di prescrivere liberamente farmaci e preparazioni magistrali derivanti dalla cannabis, dando così seguito a un dibattito scientifico internazionale che da tempo riconosce la molteplicità di applicazioni terapeutiche e la loro efficacia''. Secondo Romanelli ''certo, da una prima lettura, il testo è ulteriormente migliorabile, soprattutto andrà chiarito che le prescrizioni e l'inizio dei trattamenti saranno possibili in ogni struttura ospedaliera, senza limitazioni penalizzanti per i cittadini, così come le farmacie ospedaliere delle Asl dovranno concentrarsi in particolar modo sull'allestimento dei preparati magistrali necessari''. Oggi, conclude, ''è stato fatto un grande passo avanti, una battaglia di civiltà continua, dando speranza a tanti ammalati e mettendoci in pari con altre comunità scientifiche. Un pensiero va anche al dottor Fabrizio Cinquini che per le sue coraggiose battaglie sta scontando una pena non indifferente''.

    In merito è intervenuta Valentina Piattelli, presidente dell’associazione radicale “Andrea Tamburi” e una delle promotrici di questa legge: <<A più di un anno e mezzo dall’approvazione della Legge sulla Cannabis terapeutica, è stato approvato il Regolamento attuativo, che renderà la legge finalmente operativa>>. L’esponente radicale, però, prosegue manifestando già alcuni dubbi sullo scarso numero di beneficiari: <<Adesso staremo a vedere come questo regolamento sarà applicato e se ne beneficeranno davvero tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Tante infatti sono ancora le resistenze verso questa sostanza che è stata vietata e ostracizzata nel nostro paese da quasi un secolo>>. Infine Piattelli conclude ricordando la battaglia di Cinquini e la marcia organizzata dai radicali per il giorno di Natale: <<Questa vicenda comunque rende ancora più assurda la persecuzione legale di chi, come il Dr Fabrizio Cinquini, ha finora cercato di sfruttare gli effetti terapeutici di questa pianta per curarsi. E’ anche per casi come questo e le migliaia di persone arrestate anche solo per l’utilizzo di uno spinello che marceremo a Roma il giorno di Natale per chiedere amnistia, giustizia e libertà >>.
    Ultima modifica di Pawan Kumar - ASCIA; 23-12-13 alle 21:49

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