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Discussione: Ti consiglio questo libro e ti dico anche il perché...

  1. #31
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    Beh sto leggendo al momento "Sulla strada" di Jack Kerouac, padre della beat generation... è un romanzo autobiografico, ancora non l'ho finito di leggere ma mi sento di parlarne come uno dei migliori libri tra tutti quelli che ho letto!
    Quando lo finirai ne sarai ancor più convinto

  2. #32
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    Qualcuno domandò durante una riunione: " Come si deve comprendere l ' evoluzione?".
    "L'evoluzione dell'uomo, rispose G., può essere considerata come
    l ' evolversi in lui di quelle facoltà e di quei poteri che non si sviluppano mai da soli, ossia meccanicamente. Solo questo tipo di sviluppo,
    solo questo tipo di crescita caratterizza la vera evoluzione dell 'uomo.
    Non c' è e non può esserci alcun altro tipo di evoluzione.
    " Consideriamo l ' uomo nella fase attuale del suo sviluppo: la natura
    lo ha fatto così com' è, e, preso collettivamente, da quanto si può vedere, rimarrà tale e quale. I cambiamenti che potrebbero violare le generali esigenze della natura non possono prodursi che per singoli individui.
    "Per comprendere la legge dell ' evoluzione dell ' uomo è necessario
    capire che, oltre un certo grado, questa evoluzione non è per nulla
    necessaria, ossia non è necessaria alla natura in nessun momento del
    proprio sviluppo. Per parlare con maggiore precisione, l'evoluzione dell' umanità corrisponde all 'evoluzione dei pianeti, ma il processo evolutivo dei pianeti si svolge secondo cicli di tempo per noi infinitamente
    lunghi. Nello spazio di tempo che può essere abbracciato dal pensiero
    umano, nessun cambiamento essenziale può verificarsi nella vita dei
    pianeti , e di conseguenza nessun cambiamento essenziale può verificarsi nella vita dell' umanità.
    " L' umanità non progredisce e neppure evolve. Ciò che ci sembra
    essere progresso o evoluzione non è che una parziale modificazione che
    può essere immediatamente controbilanciata da una corrispondente
    modificazione nella direzione opposta.
    " L' umanità , come il resto della vita organica , esiste sulla terra per
    le necessità e gli scopi propri alla terra. Ed essa è esattamente ciò che
    deve essere per rispondere ai bisogni della terra al momento attuale .
    "Solo un pensiero così teorico e così separato dai fatti quale il pensiero europeo moderno, poteva concepire che un'evoluzione dell'uomo fosse possibile indipendentemente dalla natura che lo circonda, oppure considerare l'evoluzione dell'uomo come una graduale conquista della
    natura. Questo è assolutamente impossibile. Che egli viva, muoia, evolva
    o degeneri, l ' uomo serve egualmente le finalità della natura o, piuttosto, la natura si serve allo stesso modo, sebbene forse per differenti
    scopi, dei prodotti sia dell'evoluzione che della degenerazione. L'umanità , considerata come un tutto, non può mai sfuggire alla natura ,
    poiché l ' uomo agisce in conformità agli scopi della natura, anche quando lotta contro di essa. L' evoluzione di grandi masse umane è opposta
    alle finalità della natura, mentre quella di una piccola percentuale di
    uomini può essere in accordo con tali finalità. L' uomo contiene in se stesso la possibilità della propria evoluzione, ma l'evoluzione dell'umanità nel suo insieme, cioè lo sviluppo di questa possibilità in tutti, gli
    uomini o nella maggior parte di essi , o anche in un grande numero,
    non è necessaria ai disegni della terra o del mondo planetario in generale: questo anzi potrebbe essere pregiudizievole o persino fatale all ' umanità. Vi sono di conseguenza speciali forze, di carattere planetario, che si oppongono all'evoluzione di grandi masse umane e che le
    mantengono al livello in cui esse devono restare.
    "Per esempio, l'evoluzione dell'umanità oltre un certo limite, o più
    esattamente oltre una certa percentuale, sarebbe fatale alla luna. Attualmente la luna si nutre della vita organica, si nutre dell 'umanità. L' umanità è una parte della vita organica ; questo significa che l ' umanità è un nutrimento per la luna. Se tutti gli uomini divenissero troppo intelligenti , non vorrebbero più essere mangiati dalla luna .
    " Ma, allo stesso tempo, le possibilità di evoluzione esistono e possono essere sviluppate in individui distinti , con l ' aiuto di conoscenze e metodi appropriati. Tale sviluppo può soltanto avere luogo nell ' interesse dell ' uomo, i n opposizione alle forze e, si potrebbe dire, agli interessi del mondo planetario . Una cosa l ' uomo deve ben comprendere :
    la sua evoluzione non è necessaria che a lui. Nessun altro vi è interessato, ed egli non deve contare sull ' aiuto di nessuno; infatti , nessuno
    è tenuto ad aiutarlo e neppure ne ha l ' intenzione. Al contrario, le forze
    che si oppongono all 'evoluzione di grandi masse umane, si oppongono
    anche all'evoluzione del singolo. Spetta a ciascuno di eluderle. E se un
    uomo può sottrarsi ad esse, l ' umanità non lo può. Comprenderete più
    tardi come questi ostacoli siano utili; se non esistessero bisognerebbe
    crearli intenzionalmente, poiché soltanto vincendo degli ostacoli l'uomo
    può sviluppare in sé le qualità di cui ha bisogno.
    "Queste sono le basi per una visione corretta dell ' evoluzione umana.
    Non esiste evoluzione obbligatoria, meccanica. L' evoluzione è il risultato di una lotta cosciente. La natura non ha bisogno di tale evoluzione;
    anzi non la vuole e la combatte. L' evoluzione può essere necessaria
    soltanto a colui che si renda conto della sua situazione e della possibilità di cambiarla , e si renda conto che ha dei poteri che non usa e
    delle ricchezze che non vede. Ed è nel senso della presa di possesso di questi poteri e di queste ricchezza che l'evoluzione è possibile; ma se tutti gli uomini o la maggior parte di essi comprendessero questo e desiderassero di ottenere quello che spetta loro per diritto di nascita, l'evoluzione, lo ripeto, diverrebbe impossibile. Ciò che è possibile per il singolo è impossibile per le masse.
    L'individuo ha il vantaggio di essere molto piccolo e di conseguenza di non contare nell'economia generale della natura, dove non fa nessuna differenza che ci sia un uomo meccanico in più o in meno.
    Possiamo farci un'idea di questo rapporto di grandezze se immaginiamo il rapporto esistente tra una cellula microscopica e il nostro corpo intero. La presenza o l'assenza di una cellula non cambia niente nella vita del corpo. Noi non possiamo esserne coscienti e questo non può avere influenza sulla vita e le funzioni dell'organismo [...] ed è questo precisamente ciò che rende la sua evoluzione possibile, ciò su cui si basano le sue possibilità.
    "Riguardo all'evoluzione è indispensabile comprendere fin dall'inizio,
    che non esiste la possibilità di una evoluzione meccanica. L'evoluzione
    dell'uomo è l'evoluzione della sua coscienza. E la ' coscienza' non può
    evolvere inconsciamente. L' evoluzione dell ' uomo è l 'evoluzione della
    sua volontà, e la Volontà' non può evolversi involontariamente. L'evoluzione dell 'uomo è l ' evoluzione del suo "potere di fare", e "fare" non può essere il risultato di ciò che "accade".


    tratto da "Frammenti di un insegnamento sconosciuto", di P.D. Ouspensky
    (la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G.I. Gurdjeff)
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    adesso li facciamo ballare con un'altra musica, la nostra, quella della Verità.
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  3. #33
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    In un milione di piccoli pezzi.
    Primo romanzo, in teoria autobiografico, di James Frey. Al di la delle controversie nate qualche tempo dopo la pubblicazione, rimane un romanzo molto bello, che parla della riabilitazione di un giovane dalla dipendenza di droghe e soprattutto dell'alcool.
    Fa riflettere!

    Killing Pablo
    di Mark Bowden. Biografia di Escobar, il re della coca! pensate che una volta arrestato Pablo fece costruire il carcere che l'avrebbe ospitato. In poche parole si creò un nuovo quartier generale.
    Mitico!!

    Le biografie vanno sempre confrontate con un'altra biografia, secondo me, quindi ecco

    Pablo Escobar. Il re della coca
    di Eugenio Visani. Librettino che si legge in breve tempo.
    Molto curioso!

    Mooooooolto interessanti i libri scritti dall'ex Subcomandante Marcos.
    tra i tenti consiglio:
    Don Durito della Lacandona, scarafaggio che decide di indossare il passamontagna e unirsi all"EZNL per la liberazione del Chapas. io l'ho letto anche mio figlio.
    Dalle montagne del sud-est messicano raccolta di lettere che Marcos rivolge al governo messicano, ai media internazionali, una (o un paio ora non ricordo bene) anche agli amici e compagni italiani.
    Morti scomodi, romanzscritto a 4 mani con Paco Ignazio Taino II. Da pelle d'oca!

    Sempre di Paco Ignazio T. II, Senza perdere la Tenerezza. Vita e morte di Ernesto CheGuevara. Biografia molto ben scritta e ben documentata, secondo me.

    Un libretto della mia infanzia, ma che mi ha colpito:
    Paese delle ombre lunghe. Di Hans Ruesch. Romanzo storico che ripercorre le vicende di una "famiglia" di Inuit (eschimesi) durante i primi del '900. Mi colpì il modo in cui l'autore racconta in maniera cruda e reale la vita difficile nell'artico di quei tempi, dove davvero la forza propria e quella dei cani, permettevano a una coppia di sopravvivere in mezzo ai ghiacci. E come era difficile stare alle regole della procreazione!!!
    Hasta la legalización. Siempre vida o muerte!

    Xaman'ek

  4. #34
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    Dacci oggi il nostro pane quotidiano...

    Ciò significa che, ogni giorno, abbiamo a nostra disposizione un pane. Esiste quindi un alimento per noi, nell'Universo. Se vogliamo amore, c'è amore. Se vogliamo creatività, c'è creatività. Se vogliamo piacere, ce n'è. Se vogliamo coscienza, eccola.
    C'è tutto quello che vogliamo. Se accettiamo il Padre interiore,
    sappiamo che ogni giorno avremo quello che ci manca.
    Non bisogna dire: «Dacci il pane per tutto l'anno»! Ciò significherebbe sminuirsi e aver bisogno di rassicurazioni.
    Immaginiamo un figlio che dice al padre: «Voglio che mi ami per sempre». Il padre gli risponde: «Figlio mio, ti amo oggi. E non c'è nient'altro che l'oggi». E se il figlio insiste: «Vorrei avere questa casa per sempre», il padre ribatte: «Ce l'hai oggi, e non c'è altro che l'oggi». E se il figlio aggiunge: «Vorrei questo corpo per sempre», il padre gli suggerisce: «Questo corpo ce l'hai soltanto oggi. Goditelo oggi, il tuo corpo!».
    Mangia il tuo pane oggi! Domani, si vedrà. Ogni giorno porta con sé il suo pane e ogni volta il pane è diverso.
    Ogni giorno avremo coscienza. Ogni giorno sarà la gioia, la serenità, l'amore, la creatività.
    Godremo della più grande compagnia, quella di noi stessi.
    Impareremo a stare con noi stessi e così non sentiremo mai la solitudine e potremo stare con gli altri. La solitudine non esiste.
    Quando amiamo qualcuno, non bisogna chiedergli più di quanto riesce a darci in quel momento.
    La via si percorre passo dopo passo. Se un passo è intenso
    e perfetto, lo sarà anche quello successivo. Pensiamo a fare ogni passo in maniera perfetta, non alla via. Non chiediamo altro che il nostro pane quotidiano. E cioè: qui e ora, il nostro presente. Possiamo concepire l'estasi che rappresenta questo fatto? Il pane quotidiano è tutto l'Universo.

    e rimetti a noi i nostri debiti,
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori...


    Perdonare chi ci ha offeso significa essere forti, adulti. Significa comprendere gli altri, poiché per perdonare qualcuno che ci ha dato uno schiaffo bisogna capire perché ce l'ha dato.
    Bisogna capire perché ci hanno derubato, perché ci hanno fatto male.
    Le prime persone che ci hanno offeso sono quelle del nostro albero genealogico: le quindici o trenta persone venute prima di noi. Cerchiamo di capirle!
    Perché nostra madre ha dovuto complicare il nostro parto?
    Perché ha contratto la vagina? Qual è stato il motivo? Cercandolo, verificheremo immediatamente che all'origine c'erano i suoi problemi con l'uomo che ci ha generato. Come mai aveva dei problemi? Da dove provenivano?
    Nessuno vuole coscientemente fare del male agli altri. Siamo sempre figli di vittime. Cosa provoca allora tutti questi danni?
    Perché una persona ci ferisce?
    Nel mondo del cinema un tale mi derubò di una somma consistente. Perché mi derubò così tanto? All'inizio della sua vita era stato abbandonato all'Assistenza pubblica e, credendo che nessuno l'avrebbe mai amato, aveva bisogno di dominare.
    Lo perdono per avermi derubato, dato che so perché l'ha fatto:
    è il prodotto di un'immensa sofferenza. Rubava l'amore che, secondo lui, non avrebbe mai ricevuto. I dollari che accumulava erano una metafora delle carezze di cui l'aveva privato la madre.
    Perdoniamo tutte le persone che ci hanno provocato delle malattie, tutti coloro che ci hanno fatto del male.
    Se non lo facciamo, abiteranno dentro di noi come archetipi negativi.

    Nemmeno una persona sgradevole deve abitare nel nostro spirito, che deve essere pura gioia.
    Se lasciamo entrare nella nostra testa delle persone terribili, allora c'è qualcosa di terribile in noi. Se dentro di noi ci sono molte persone spaventose, allora noi stessi siamo spaventosi.
    Cambiamo le persone che abitano nel nostro intimo! Ricordiamo che tutto quello che c'è in noi siamo noi stessi!
    Il giudizio che formuliamo su una persona definisce noi stessi. Tutto ciò che diciamo parla di noi: siamo tutto.
    Per perdonare ci occorre un'enorme pazienza. Non obblighiamo gli altri ad andare più veloce di quel che possono! Perdoniamo agli altri la mancanza di comprensione. Ripetiamo mille volte quello che ci hanno chiesto. Andiamo piano.
    Quando avremo perdonato tutti quanti, allora il nostro Dio interiore ci perdonerà. Viceversa, se noi che siamo esseri semplici, un io individuale, non siamo capaci di perdonare un'offesa, come potremo pretendere che la divinità ci perdoni?
    La divinità è la nostra perfezione interiore che ci osserva e ci dice: «No, nel tuo intimo non sei perfetto. L'aggressione che vedi fuori di te, ti possiede».
    Ancor più in profondità, bisogna perdonare a partire dalla nascita e perfino prima. Bisogna perdonare la civiltà e la storia.
    Finché non lo faremo, non saremo liberi.
    Se non perdoniamo quelli che ci hanno danneggiato, saremo sempre loro prigionieri e non potremo volare in cielo, verso la pace interiore.
    Il dolore non porta a niente. È come un cappotto di cui occorre disfarsi.
    Soffrire perché un bambino ha fame non serve al bambino.
    Al contrario, se mi affretto subito a nutrirlo, in piena estasi, allora l'aiuto.


    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male.


    Se dovessimo scegliere una parte del nostro corpo per edificare un tempio alla divinità, in quale parte lo situeremmo?
    Potremmo concepire che Dio possa abitare nel nostro sesso?

    Sarebbe normale, dato che il sesso è il luogo dove risiede la più grande potenza d'eternità.
    In realtà, quando si dice «Padre nostro» ci si appella alla forza del sesso. Non si invocano le potenze del cervello, poiché l'intelletto è il luogo in cui Dio non potrebbe mai abitare. Il posto dove potrebbe situarsi meglio è il sesso.
    E nel sesso, chi lo chiama? La chiamata proviene dal cuore.
    Si invoca l'energia sessuale per condurla all'intelletto. Il cuore è il Cristo, ma il Padre è il sesso. Il Regno è nel sesso, il potere nel cuore e la gloria nell'intelletto.
    Normalmente si lascia il sesso fuori dalla Chiesa, come se fosse la sporcizia incarnata: c'è un errore da qualche parte.
    Infatti, non è possibile che l'essere umano abbia in sé qualcosa di sporco. Non è possibile che il piacere e l'orgasmo, se esistono, siano creazioni del diavolo. Sarebbe come ammettere che il diavolo abbia collaborato con Dio nella creazione dell'uomo.
    Allora, quando Cristo dice «non ci indurre in tentazione non si tratta della tentazione sessuale. La vera tentazione e
    un'altra: è il desiderio individuale, l'ego.
    «Non ci indurre in tentazione.» Sappiamo che il diavolo si identifica col desiderio di benefici personali, di guadagni. La Bhagavadgita dice: «Pensa all'opera, non al frutto».
    La tentazione è pensare al frutto e non all'opera. Ecco la grande tentazione, la tentazione dell'ego.
    La tentazione più grande consiste nel voler esistere al posto del Padre, nel non accettare il Padre e nel voler essere noi stessi la divinità.
    «Non lasciare che mi trasformi nel diavolo, cioè nel mio ego! Non lasciarmi pensare di essere il mondo! Non lasciarmi desiderare di essere l'Universo! Non lasciarmi pensare che
    Tu esisti e io esisto!» Questa è la tentazione.


    ... ma liberaci dal male.


    Il male è dimenticarsi di Dio.
    Non c'è male più grande che dimenticare il Padre. Se la nostra vita conduce alla pazzia, alla nevrosi, alla psicosi, all'impotenza, al caos, è perché dimentichiamo che il nostro centro è il Padre. È questa divinità incommensurabile, questa divinità interiore.
    Finché non riconosciamo la nostra divinità interiore non abbiamo obiettivi nella vita e non sappiamo cosa fare. Non
    sappiamo costruire un tempio. Non sappiamo amare. Non sappiamo dare. Non sappiamo creare. Non sappiamo fare niente. Siamo come bambini inabili e folli. Sappiamo odiare, detestare, uccidere: viviamo nel caos.


    Poiché tuo è il regno,
    tua la potenza e la gloria...


    A volte si pensa che il sesso sia il potere, ma non c'è potere più grande di quello del cuore. Il Regno corrisponde al sesso perché è quello il luogo in cui Egli abita: è lì che si crea. Poi vengono il potere dell'amore nel cuore, e la gloria, ossia la luce, nell'intelletto.


    nei secoli dei secoli.


    Vale a dire, oggi. Qui e ora, perché qui e ora equivale a dire
    nei secoli dei secoli. Il presente totale.


    (tratto da "I Vangeli per guarire" di Alejandro Jodorowsky)
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    adesso li facciamo ballare con un'altra musica, la nostra, quella della Verità.
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  5. #35
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    Vorrei consigliare a tutti la lettura di "capire il potere" di noam chomsky.
    Precisando che al contrario di cosa ci si aspetterebbe da un libro con un titolo del genere non è una raccolta di complottismi assurdi e malricamati ma un'ottima lettura di tutta la storia moderna in particolare della politica estera e interna USA , ma che ha grande valore nella comprensione del mondo moderno in generale.
    Hidden Content Originariamente Scritto da Cartabattesasso
    mio cugino era arrivato a farsi due siringhe di marijuana al giorno e l'hanno dovuto ricoverare in comunità per 6 mesi. la droga è m-erda e morte, pensateci

  6. #36
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    Consiglio:

    Il lupo della steppa - Hermann Hesse

    La Metamorfosi - Franz Kafka

    I due romanzi, classici dela letteratura, sono analoghi e trattano di alienzione e spersonalizzazione dell'individuo, con critiche alla società e alla borghesia.

  7. #37
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    Vi consiglio la biografia I'M ZLATAN . Adoro le biografie ma quella di questo ragazzo è leggenda!

  8. #38
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    Ciao a tutti!

    Per ora consiglio questi che sono stati le mie ultime letture:

    1. "Invisible Monsters" di Chuck Palahniuk, autore del più famoso "Fight Club"

    Un piccolo passo del libro:
    "Sono stanca di questo mondo di apparenze. Maiali che sembrano grassi. Famiglie che sembrano felici. Dammi liberazione. Da quello che sembra generosità. Da quello che sembra amore. Flash."


    2. "Skagboys" di Irvine Welsh, visto che ho notato che era stato consigliato anche sopra. Quest'opera è il prequel di Trainspotting, il periodo in cui Mark Renton e soci entrano nel tunnel dell'eroina.


    3. "Marijuana Botany" di Robert Connel Clarke, ma ho il sospetto che su questo forum qualcuno lo abbia già letto.........


    Buona lettura!


  9. #39
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    ..arrivi allo stop, poi destra sul ponte, dritto alla rotonda, passi il dosso, avanti 150m sulla...
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    Ti consiglio un classico Il nome della rosa di Umberto Eco. E ti dico anche il perché: una pietra miliare della letteratura italiana, il libro é un giallo, grande capacitá descrittive di Eco.
    I contro sono purtroppo le gran capacitá descrittive di Eco, a volte é incomprensibile, ma era fatto così! Libro che non può mancare in una libreria
    "Fare o non fare, non esiste provare"

  10. #40
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    Io invece vi consiglio "i figli di Armageddon" di Terry Brooks inizio di un viaggio fantasy che se vi prenderà bene vi porterà a leggere anche oltre 30 libri di questo grande scrittore.

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