Thanks Thanks:  0
Mi piace Mi piace:  154
Non mi piace Non mi piace:  11
Pagina 1 di 30 12311 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 300

Discussione: Chi votiamo?

  1. #1
    Data Registrazione
    Jun 2012
    Messaggi
    3,701
    Mentioned
    341 Post(s)
    mi sa che monti dopo il casino che ha fatto,si mette in politica,non si sa,se e con casini,e fini,berlusconi che se solo fa la meta' di quello che promette,va bene,ma ormai non ci crede piu' nessuno,voi a chi votate?
    Ultima modifica di Resina; 06-01-13 alle 22:55 Motivo: ti ho messo una "h" che mancava

  2. #2
    Data Registrazione
    Jun 2011
    Messaggi
    2,626
    Mentioned
    50 Post(s)
    Che cosa intendi per il casino che ha fatto monti?come hai detto te a fare promesse sono buoni tutti peccato che poi il paese si riduca una merda ,da qualche parte qualcuno doveva pagare i conti lasciati aperti,ricordiamocelo

  3. #3
    Data Registrazione
    Sep 2011
    Località
    Kingston, JA
    Messaggi
    3,215
    Mentioned
    24 Post(s)
    Perchè, hai intenzione di votare ancora? Io no. E sono abbastanza grande da assumermene le responsabilità (voto sprecato, voto alla maggioranza, e bla bla bla...)

  4. #4
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Valsusa
    Messaggi
    8,237
    Mentioned
    925 Post(s)
    Io voterò, perchè ho la fortuna di conoscere uno dei candidati piemontesi del M5S, Marco Scibona, personalmente, e, seguendo il movimento, ho potuto votarlo io stesso.
    E poi, per ora, sono gli unici amministratori eletti, che prendono Davvero meno soldi, che lavorano per uno stipendio da paese civile.
    Capisco però, chi invece non andrà a votare, la fiducia nella politica, è persa: si prevede il 45/55 per cento delle astensioni.
    Hidden Content

    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  5. #5
    Data Registrazione
    Oct 2012
    Messaggi
    1,348
    Mentioned
    6 Post(s)
    Anche io forse se vado voto m5s che avevo letto la proposta per l'autocoltivazione sulle info del sito...
    Ma poi ste cose si avvereranno???
    "Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
    e questa siepe, che da tanta parte
    dell’ultimo orizzonte il guardo esclude..."Hidden Content

    We don't trouble your banana, we don't trouble your corn.
    We don't trouble your pimento, we don't trouble you at all.
    So if you continue to burn up d herbs, we gonna burn down d cane fields.

  6. #6
    Data Registrazione
    Jun 2012
    Messaggi
    3,701
    Mentioned
    341 Post(s)
    voglio semplicemente dire che e come gli altri,poi solo al pensiero che si associa a fini,il creatore della legge sulle droghe piu' penalizzata d'europa, e mi dici niente?

    se siamo cosi tanti perche non votiamo e faciamo votare chi ci garantirebbe una legge che non ci punisce come l'atuale.
    Ultima modifica di Fiammata; 08-01-13 alle 02:24 Motivo: ho unito i 2 messaggi..risparmiamo spazio. :-)

  7. #7
    Data Registrazione
    Feb 2005
    Messaggi
    3,484
    Mentioned
    122 Post(s)
    io voto per il primo che non mi promette niente.

    scherzi a parte. è una questione molto delicata. Non sto seguendo la campagna elettorale, ma sto giro coglierò l'occasione per non andarci, o andarci per annullare tutto... e poi torno a casa a fare la valigia...

  8. #8
    Data Registrazione
    Feb 2004
    Località
    Pianeta Terra
    Messaggi
    5,340
    Mentioned
    597 Post(s)
    Movimento 5 Stelle.
    "Personalmente tra tutti i forum ho scelto Enjoint perchè qui la ganja rappresenta il contorno alla vita di ogni utente, e non il centro attorno a cui ruota il resto. Qui si valorizzano gli utenti come persone prima che come coltivatori." - cit. Mad man

  9. #9
    Data Registrazione
    Jun 2011
    Messaggi
    2,626
    Mentioned
    50 Post(s)
    Fiamma piuttosto vai e disegna un cazzo,ho una foglia di Maria,io credo farò voto nullo dall estero ,se uno non sa chi votare che annulli la scheda,di fronte a migliaia di schede nulle non succederà di certo niente ma forse iniziano a farsi un idea di quanta gente non li vuole più,serve a far capire che noi non li vogliamo più

  10. #10
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Valsusa
    Messaggi
    8,237
    Mentioned
    925 Post(s)
    La deriva del Movimento 5 Stelle

    Ciao ragazzi, ho trovato questa, trovo, lucida analisi: cosa ne pensate? Siamo davvero nella merda, comunque vada?

    Siamo intervenuti più volte in passato, per discutere pregi e limiti del Movimento 5 Stelle. Abbiamo sempre detto che la mancanza di democrazia interna del Movimento ci sembrava un grave problema, che avrebbe potuto pregiudicarne le grandi potenzialità. Le ultime vicende, con l'espulsione dei “dissidenti” decisa da Grillo e il pedissequo allineamento su tali scelte di alcuni importanti esponenti del Movimento, ci sembra segnino un punto di non ritorno, sia nella sostanza sia nella forma. Della sostanza parleremo fra poco. Per quanto è della forma, fa sorridere sentire Grillo dire “abbiamo una battaglia, abbiamo una guerra” per giustificare l'espulsione dei dissidenti: è esattamente lo stesso argomento usato da tutti i gruppi di potere per giustificare il rifiuto della discussione, dai fascisti che intimavano “taci, il nemico ti ascolta!” ai comunisti che si rifiutavano di discutere dei crimini di Stalin “per non fare il gioco dei capitalisti”. Allo stesso modo, colpisce vedere gli esponenti del Movimento, nelle due interviste citate, rispondere alle accuse di scarsa democrazia interna affermando che anche gli altri partiti non sono granché democratici: ed è facile ribattere “ma voi non dovevate essere migliori degli altri? Non siete nati appunto per sostituire il sistema dei vecchi partiti con qualcosa di meglio?”

    Ma veniamo adesso alle questioni di sostanza. Proviamo a spiegare nella maniera più chiara possibile perché siamo convinti che, su queste basi, il Movimento 5 Stelle non potrà realizzare gli ideali che sostiene, e anzi rappresenterà un ulteriore elemento di delusione e allontanamento dalla politica. Dovremo essere un po' “didattici”. Diremo in sostanza cose piuttosto banali, per chi abbia qualche notizia sugli ultimi tre secoli di storia della politica e del pensiero politico.
    Per un movimento di opposizione ai ceti dominanti, per un movimento che voglia farsi carico dei bisogni e delle istanze dei ceti subalterni, la richiesta di democrazia interna non è una richiesta fra tante altre, magari da considerare con un po’ di sufficienza rispetto a problemi come la crisi economica o la disoccupazione. No, la richiesta di democrazia è essenziale per evitare che il nuovo movimento o partito venga rapidamente inglobato nel sistema di potere preesistente. E’ ben noto, a chi riflette su questi problemi, che i dirigenti e i militanti di un partito (useremo qui la parola “partito” intendendo una qualsiasi aggregazione politica, che sia partito o movimento o gruppo o associazione) arrivano prima o poi a considerare il partito stesso non come un mezzo per raggiungere determinati fini (la giustizia, il rinnovamento del Paese), ma come fine in sé. Si tratta di un meccanismo ferreo: da parte dei militanti, costruire e mantenere in vita un partito di opposizione è un lavoro durissimo che costa fatica, sforzi, sacrifici. Chi è passato attraverso un tale lavoro non può accettare di vedere il frutto del proprio impegno distrutto da un momento all’altro, e farà di tutto per preservarlo e difenderlo. E’ inoltre noto, da quando esiste la politica in senso moderno, che in ogni partito si forma un gruppo dirigente professionale, che riceve la sua ragion d’essere e i suoi mezzi materiali di sussistenza dall’esistenza del partito stesso. La risultante di queste dinamiche è appunto che il partito da mezzo diventa fine in sé. Ma un partito che si voglia in radicale opposizione all’intero sistema di potere dato farà ovviamente molta fatica a preservarsi: verrà attaccato, si vedrà negato in tutti i modi l’accesso a fonti di potere e di finanziamento, correrà anche il rischio di vere e proprie persecuzioni. L’istinto di autoconservazione dei ceti dirigenti del partito li spingerà quindi a trovare un accomodamento con i ceti dominanti, e quindi ad allontanarsi dai propri valori dichiarati. Ora, la democrazia interna è l’unico modo per prevenire queste degenerazioni. Solo coloro che hanno molto da perdere e niente da guadagnare da questa degenerazione possono impedirla. Si tratta naturalmente dei ceti subalterni, che il partito pretende di difendere, e che appunto in presenza della degenerazione oligarchica perderebbero lo strumento politico di difesa dei propri interessi. Ma i ceti subalterni possono fare da argine alla degenerazione solo se essi sono rappresentati, se hanno voce e potere dentro ai meccanismi del partito: ecco dunque che la democrazia interna appare, come abbiamo detto, l’unico baluardo di difesa di un partito antisistemico dalle degenerazioni oligarchiche.

    Ma la questione non si esaurisce qui. Si potrebbe infatti ribattere che è inutile combattere la degenerazione oligarchica, proprio perché inevitabile. La considerazione cruciale sarebbe piuttosto la seguente: prima della degenerazione, il nuovo partito o movimento può comunque ottenere dei risultati positivi per i ceti subalterni? L’esempio storico del Partito Comunista Italiano nell’Italia del dopoguerra sembrerebbe sostenere questo approccio. E’ certo che il PCI è sempre stato un partito oligarchico e per nulla democratico (e la degenerazione attuale della sinistra ha probabilmente qui le sue radici). Questo però non ha impedito al PCI di rappresentare, nel periodo fra la Resistenza e i primi anni Settanta, un elemento di effettivo progresso e di effettiva tutela dei ceti subalterni. Non potrebbe allora il Movimento 5 Stelle avere una funzione simile? Purtroppo ci sembra di dover rispondere negativamente: riteniamo cioè che, nelle condizioni attuali, il Movimento 5 Stelle non riuscirà a produrre effetti positivi. Per argomentare questa opinione dobbiamo però abbandonare le analisi generali svolte sopra e guardare alla situazione concreta. Salvo grosse sorprese, il M5S si troverà, nella prossima legislatura, con un nutrito gruppo di deputati e senatori. Cosa faranno? Come voteranno? Si tratta di persone che non si conoscono e che non hanno mai discusso seriamente e approfonditamente fra di loro. I tentativi di Tavolazzi, consigliere comunale a Ferrara, di organizzare incontri nazionali vennero bloccati immediatamente. Certo, tutti i grillini condividono alcuni valori e alcuni principi generali (e in buona parte li condividiamo anche noi). Ma chiunque abbia una minima esperienza politica sa che questo non basta per un’azione politica comune. A maggior ragione se si è in Parlamento. Perché se nel programma ci sono un certo numero di punti fondamentali, quando si fa politica sul serio si scopre che la realtà non ci permette di realizzarli tutti assieme e ci impone di fare delle scelte, di dire che certe cose sono prioritarie e certe altre è necessario rimandarle: ed è su questi punti che ci si divide e ci si scontra, anche fra persone che condividono valori e obiettivi generali. A maggior ragione le divisioni e gli scontri sono probabili rispetto a temi sui quali Grillo e il M5S si sono espressi pochissimo, come la politica internazionale.

    Tutto questo può essere evitato solo se c’è stato in precedenza un lungo lavoro di discussione, di chiarificazione, di conoscenza reciproca, di costruzione di un comune sentire. Ma, a quanto sembra, questo è esattamente ciò che Grillo e Casaleggio non vogliono (e bisognerebbe chiedersi perché). In mancanza di un tale lavoro, è facile prevedere che il gruppo parlamentare si scoprirà diviso al proprio interno, e che gli scontri che ne conseguiranno porteranno abbastanza rapidamente alla dissoluzione del M5S.
    Ma tutto questo porterà ulteriore sfiducia e scoramento nelle tante persone oneste che voteranno M5S con la speranza di salvare l’Italia dal destino di regresso sociale al quale la condannano le oligarchie internazionali e i loro servi locali. In questo senso, ci sembra che, con le sue ultime scelte, Grillo e il M5S siano diventati un ulteriore ostacolo alla salvezza del nostro Paese.

    Pubblicato da Marino Badiale su Mainstream
    Hidden Content

    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

Pagina 1 di 30 12311 ... UltimaUltima

Chi Ha Letto Questa Discussione: 0

Attualmente non ci sono utenti da elencare.

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  

Questo sito utilizza cookies di analytics su dati esclusivamente aggregati e cookies di terze parti per migliorare l'esperienza dell'utente tramite plugin sociali e video.
Cliccando su oppure continuando la navigazione sul sito accetti i cookies. Per l'informativa completa clicca qui.