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Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: Informare correttamente

  1. #1
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    Leggo sul sito di un noto movimento antiprobizionista una notizia che mi pare rappresentata in modo da ingenerare gravi e false attese in chi coltiva piante di cannabis.

    Il PM presso il Tribunale di Padova, in un processo a carico di due coltivatrici, avrebbe espresso parere favorevole alla eccezione di legittimità costituzionale relativa alla sanzionabilità della coltivazione.
    Da questa presa di posizione, che, peraltro, è stata, purtroppo, smentita dal giudice, che l'ha rigettata, se ne ricaverebbe la conseguenza di una grande - testuale "vittoria, bellissima vittoria".

    Non conosco i termini della eccezione proposta, condivido, comunque, l'idea di proporre la stessa (e se mi permettete ne sono stato un precursore, anche se adesso tutti rivendicano la pternità dell'idea), ma francamente non posso sostenere la tesi che l'adesione del PM, non seguita da una decisione positiva del giudice - che è colui che conta alla fine - costituisca una vittoria.
    E' una sconfitta, amara, ma sconfitta.
    Poi ognuno può essere contento in ogni modo e può essere capace di accontentarsi, anche di un timidissimo isolato segnale, che non sposta neanche di un centimetro il problema, ma non si può vendere per vittoria un risultato sostanzialmente negativo.
    Così si illudono la persone.
    Ben altro valore avrebbe potuto avere avere un'ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale, prechè avrebbe significato l'accoglimento della eccezione.
    Dunque, prima di creare false illusioni, in quanto troppe volte la questione dovrà essere ripresentata e raffinata, prima che venga accolta dalla magistratura, pensiamoci bene.
    Noi difensori abbiamo delle responsabilità e non è serio vendere, anche solo per mera propaganda, un esito in realtà sfavorevole, facendolo apparire come un approdo giurisprudenziale nuovo.

    I frequentatori dei forum non sono persone da illudere, perchè all'illusione segue la delusione e la perdita di credibilità di chi propala simili informazioni.
    Pensiamo piuttosto a reiterare, in termini giuridicamente e scientificamente concreti la questione, nella convizione che la lunga strada potrebbe venire finalmente coperta con un risultato a favore.

  2. #2
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    Gent.mo Avvocato
    a me sembra, come tante volte succede, solo una mera questione di punti di vista.
    Lei ha ragione a sostenere che in effetti una vittoria non c'è stata, cosa che è comunque chiara, almeno a me, nelle parole dell'articolo da lei citato: chi scrive si riferisce alla presa di posizione del PM, e in questa ci vede un sintomo del cambiamento, della presa di coscienza da parte di un organo dello Stato della possibile incostituzionalità della legge in questione.
    Di sicuro non si vince nulla, ma potrebbe forse essere un segnale che qualcosa si sta muovendo.
    Poi che se ne parli come di una vittoria, forse vuole essere solo un modo di enfatizzare alcuni concetti, o di farsi pubblicità, o di essere particolarmente ottimisti. Ciò non toglie che quel PM, che rappresenta lo Stato, abbia dei dubbi sulla costituzionalità della legge, e che questo sia positivo.

    A volte provare a vedere il bicchiere mezzo pieno, aiuta ad affrontare meglio la giornata, considerando anche lo stato di persecuzione continua in cui viviamo noi growers...Non se la prenda, ma per molti di noi è stata una bella notizia

    Buona serata

  3. #3
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    Se lei si accontenta, può farlo; la rispetto ed è libero di farlo, ma non è l'approccio giusto.
    Io credo che in un percorso giudiziario, che deve portare l'Italia nell'Europa del diritto, imponendo al nostro paese di conformarsi su tutti i problemi alle decisione UE, in primis in materia di coltivazione, ma una rondine non credo faccia proprio primavera.
    Una presa di posizione isolata di un PM non può essere assunta come significativa nei termini che ho letto, sarebbe come puntare al primo premio della lotteria di 5 milioni di euro e vincendo solo un premio da 100 euro, si spacci questo per un grande successo.
    Possiamo discutere della situazione dei coltivatori e possiamo concludere che vi è un accanimento giudiziario notevole, ma - vede - la adesione singola di un rappresentante della pubblica accusa ad una tesi difensiva allo stato non è affatto significativa.
    Ricorda quanti processi sono stati celebrati (e quante assoluzioni ho, assieme ad altri avvocati, ottenuto) prima che le SSUU affermassero che la vendita di semi di cannabis non configura l'istigazione dell'art. 82?
    Ci vuole ben altro che un parere di un PM disatteso da un giudice....
    Poi ognuno e' libero di vendersi come vuole, pubblicizzando successi che tali non sono, ma le persone (e lei ne è' dimostrazione) non sono stupide e comprendono la verità e non si lasciano convincere...
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 08-03-13 alle 23:43

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    Se lei si accontenta, può farlo; la rispetto ed è libero di farlo, ma non è l'approccio giusto.
    Io credo che in un percorso giudiziario, che deve portare l'Italia nell'Europa del diritto, imponendo al nostro paese di conformarsi su tutti i problemi alle decisione UE, in primis in materia di coltivazione, ma una rondine non credo faccia proprio primavera.
    Una presa di posizione isolata di un PM non può essere assunta come significativa nei termini che ho letto, sarebbe come puntare al primo premio della lotteria di 5 milioni di euro e vincendo solo un premio da 100 euro, si spacci questo per un grande successo.
    Possiamo discutere della situazione dei coltivatori e possiamo concludere che vi è un accanimento giudiziario notevole, ma - vede - la adesione singola di un rappresentante della pubblica accusa ad una tesi difensiva allo stato non è affatto significativa.
    Ricorda quanti processi sono stati celebrati (e quante assoluzioni ho, assieme ad altri avvocati, ottenuto) prima che le SSUU affermassero che la vendita di semi di cannabis non configura l'istigazione dell'art. 82?
    Ci vuole ben altro che un parere di un PM disatteso da un giudice....
    Poi ognuno e' libero di vendersi come vuole, pubblicizzando successi che tali non sono, ma le persone (e lei ne è' dimostrazione) non sono stupide e comprendono la verità e non si lasciano convincere...
    Avvocato, per chi è una vita che gioca, e non vince mai nulla, è già un grande successo..
    Ho letto bene l'articolo, e concordo nell'affermare, che sia riportato un sensazionalismo esagerato.
    Ma, e qui concordo con Orata, è da troppo tempo, che una pianta come la Cannabis, viene spacciata come droga pesante e condannata, mentre droghe ben più pesanti, come l'alcool, sono legali.

    Un passettino? Piccolo? Meglio di niente, perchè, finalmente, grazie anche al lavoro di persone come lei, qualcosa inizia a muoversi.

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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  5. #5
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    anche per me no è una vittoria, dal momento,che in piena legge: Jervolino /Vassalli; a darmi ragione fu il giudice...ma mi dovette condannare e cosi facendo mi ha distrutto socialmente e psicologicamente. Dopo più di 25 anni che combatto (alla Donchisciotte) e avendo più di una motivazione per non dovermi curare con farmaci che mi nuocciono...(essendo affetto da patologia "Iatrogena") siamo esattamente sempre incentrati sui principi ideologici di Craxi,Nixon,Carter,Berlusconi,. Pacificamente e democraticamente,non cambierà niente !!!

  6. #6
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    Desidero fare chiarezza una volta per tutte, sulla questione che è im portantissima.
    Il problema delle ricadute penali di condotte quali la detenzione o la coltivazione per uso personale di sostanze stupefacenti del tuipo cannabis è noto ed è gravissimo.
    Ci sono tante persone che da anni attendono segnali concreti non chiacchere od ipotesi, perchè sino ad oggi i detentori, ma, soprattutto, i coltivatori hanno pagato prezzi sanzionatori e di carcere assolutamente elevati, in funzione di una politica antiproibizionista ottusa, portata avanti da soggetti che (di qualunque parte politica)
    1. non hanno affatto compreso la necessità di operare distinzioni fra droghe pesanti e droghe leggere,
    2. non hanno compreso che il fenomeno della autoproduzione domestica, se regolamentato, (come sostengo da anni) potrebbe, essere un elemento di abbattimento del mercato illecito, senza divenire una forma di proliferazione dell'uso di droghe, anzi!

    Dinanzi ad una attesa di novità legislative o giurisprudenziali, che diviene quotidinamente spasmodica, non è serio, nè corretto, pubblicizzare risultati obbiettivamente negativi (e non stiamo qui a cercare capri espiatori, ma a prendere atto dell'esito, perchè sovente la carenza di preparazione e di volontà di un valido approccio culturale dei magistrati in materia di cannabis è decisiva), suscitando mediaticamente entusiasmi del tutto infondati.
    Se l'eccezione è stata rigettata, con che coraggio si vende un esito purtroppo infausto come positivo.
    E' una violenza alla comune intelligenza!!!!!
    Senza volere insegnare niente a nessuno (anche se dopo 33 anni di professione penso di potere dire la mia, in tutta umiltà) credo che la scelta più corretta, per noi operaotri del diritto sia quella di parlare quando si è ottenuto qualcosa che effettivamente possa indurre a ritenere in corso una modifica, diversamente si tratta di pubblicità fine a sè stessa, che illude i destinatari dell'informazione.
    Voi che navigate in questi forum avete diritto - prima di tutto - a ricevere comunicazioni rigorosamente vere.
    Chiaro?

  7. #7
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    Cari avvocati, a noi interessa il fine, tutto il resto è solo fumo!

    Dopo l’articolo che ci è arrivato dagli avvocati Simonetti e Miglio relativo ad una sentenza del 6 marzo in cui è stata presentata una richiesta di illeggittimità costituzionale, l’avvocato Zaina, dal sito di Enjoint ha voluto precisare il suo punto di vista: https://www.enjoint.info/?p=8433

    Dopodiché non poteva mancare la risposta dell’avvocato Simonetti che, entrando in palese polemica con quanto scritto dall’avvocato Zaina, precisa il senso della sua soddisfazione in merito alla presa di posizione del PM:

    Questa breve nota ha la funzione di replicare ad un avvocato che dovrebbe investire il suo tempo a studiare e che invece, con tono provocatorio, lo usa per elevarsi a giudice dell’operato degli altri e si permette di dispensare giudizi salomonici e di bassa propaganda quando, invece, l’utenza alla quale si rivolge sa chi, veramente, assolve coraggiosamente e con coerenza la propria professione.
    Leggo sul sito di enjoint.com – piattaforma web che stimo ed apprezzo – il commento su un mio articolo nel quale descrivo l’ottimo risultato ottenuto a seguito del parere favorevole del PM di Padova in relazione all’accoglimento della questione di legittimità costituzionale in tema di coltivazione di cannabis.
    Colui che ha definito “una sconfitta, una amara sconfitta” quello che io definisco, invece, un ottimo risultato, dovrebbe preoccuparsi e chiedersi come mai un PM – che rappresenta la controparte in udienza – abbia aderito alla mia tesi difensiva ed è mancato pochissimo a che la questione non fosse sollevata.
    Lo stesso critico dell’ottimo risultato ottenuto non sa che le guerre sono costituite da battaglie e che ogni battaglia è importante e dà un segnale, una voce alla battaglia successiva?
    Colui che ha definito “una sconfitta, una amara sconfitta” quello che io definisco, invece, un ottimo risultato non sa che “una volta colte, le opportunità si moltiplicano”? (Sun Tzu, L’arte della guerra).
    Lo stesso critico dell’ottimo risultato ottenuto, non ha visto i volti delle due imputate sprizzare di gioia e non ha visto che anche le stesse imputate si sono rese conto dell’importanza della questione di legittimità costituzionale presentata in loro favore.
    Lo stesso critico dell’ottimo risultato ottenuto, piuttosto di perdere tempo a dire che “si illudono le persone”, dovrebbe cominciare a capire come scrivere una questione rilevante e non manifestamente infondata in tema di coltivazione di cannabis.
    Lo stesso critico continua ad autodefinirsi “il precursore” di una cosa che non ha mai presentato nei tribunali, ma che continua da tempo a predicare ed questo predicare invano che costituisce, invece, una volontà di illudere gli utenti.
    Mi sembra che ottenere, per la prima volta in tema di coltivazione di cannabis, il parere favorevole di un PM non rappresenti affatto una volontà di “creare false illusioni”, ovvero una “amara sconfitta”, ma una reale speranza di creare precedenti e opportunità!
    Vorrei continuare a scrivere e a difendermi dalle critiche di colui che “difende” (solamente giudicando il mio lavoro) gli utenti del forum, e che forse con questo atteggiamento superficiale e senza fondamento possa pensare di fermare il mio quotidiano e faticoso lavoro.
    Ma ora vi lascio, perché vado ad approfondire la questione di legittimità costituzionale in tema di coltivazione di cannabis!

    Avvocato Lorenzo Simonetti del foro di Roma
    __________________________________________________ _____________

    Noi non vogliamo entrare in merito alla polemica che anzi riteniamo assolutamente deleteria e controproducente e vorremmo dire agli avvocati che nel confrontarsi in questo modo, che ricorda molto quello tra politici, in questo modo rischiano di non trarre alcun insegnamento da ciò che accaduto e manifestato dalle ultime elezioni.

    C’è un distacco netto tra le esigenze popolari e il linguaggio del potere, che sia questo politico, economico o giuridico e se questo distacco non viene avvertito da chi il potere lo detiene, ci sarà sempre più scollamento, sfiducia e risentimento tra chi è costretto a subire inutili sofferenze e chi queste sofferenze, non vivendole, le usa solo come sofisticato strumento dialettico/professionale e questo vale tanto per le aspettative del disoccupato che si ritrova davanti il linguaggio asettico e distaccato del governo, quanto per chi rischia di essere considerato un criminale da una legge liberticida e che invece di ascoltare di strategie condivise e comprensibili, ottiene in cambio inutili risposte in termini di articoli, comma e paragrafi.

    Cari avvocati, qui non si tratta più di affermare il primato nelle intuizioni o gareggiare per chi riesce ad ottenere per primo un risultato degno di rilievo mediatico, qui si tratta di utilizzare tutti i metodi e strumenti più originali, vicini alle rivendicazioni che vengono poste e congeniali al metodo, per mettere in discussione nei tribunali non tanto la vicenda dell’imputato, quanto la nefasta legge che lo ha criminalizzato e questa e solo questa, è l’unica e reale esigenza di chi è costretto a combattere quotidianamente per la propria dignità, spero ne conveniate, il resto continua a rimanere solo piacevole conversazione da svolgere in salotto …se non ci fosse il problema …ma il problema c’è!
    Di parole ne abbiamo ascoltate tante, forse troppe e ora vorremmo vedere i fatti …e quando parliamo di fatti, non ci riferiamo di certo a noi!

    Giancarlo Cecconi
    "Personalmente tra tutti i forum ho scelto Enjoint perchè qui la ganja rappresenta il contorno alla vita di ogni utente, e non il centro attorno a cui ruota il resto. Qui si valorizzano gli utenti come persone prima che come coltivatori." - cit. Mad man

  8. #8
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    Caro Ecko la ringrazio davvero per avere pubblicato la replica dell'interessato alle mie osservazioni.
    Credo che dando modo agli amici, che frequentano il forum, di leggere i vari interventi divenga poi semplice capire come stanno le cose e lo stile delle persone.
    Per conto mio (e non tornerò più sull'argomento) non ritengo di dovere fomentare l'altrui ingiustificato livore, ne' - tanto meno- di legittimare il nulla argomentativo ed un'offensiva quanto aggressiva insofferenza verso chi come me esprime concetti diversi, che è' sfociata in toni del tutto eccessivi, naturali in chi, come già detto, e' carente di contenuti e non intende rispettare le altruì opinioni.
    In buona sostanza, se qualcuno si e' illuso di farsi pubblicità alle mie spalle o di potere organizzare con me una sorta di gara, proprio e' caduto in errore.
    Accolgo, pertanto, volentieri l'invito rivoltomi a studiare, occupazione a me carissima e consueta da anni, perché tempio del silenzio ed isolamento dalla dilagante autoreferenzialita'.
    Resta il mio impegno professionale che continua, e che consisterà nel fornire una informazione vera e corretta agli utenti di enjoint.com, sui temi della detenzione e della Coltivazione, oltre che di tutte le questioni concernenti gli stupefacenti.
    Come ho detto, mi appassiona più la sostanza dei temi giuridici che la forma delle promozioni.
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 11-03-13 alle 23:14

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