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Discussione: Persecutori nati

  1. #21
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    Tralascio Serpelloni, che anzi, sarebbe meglio non prendere mai in considerazione, ma, invece, vorrei riflettere su quello che dice Fini, il quale sta cercando di ottenere una insperata ribalta mediatica.
    Fini dice di essere un proibizionista su questo non avevamo dubbi.
    Fini dice di essere disponibile a discutere del tipo di sanzioni a carico di chi faccia uso di sostanze.
    Si tratta di una discussione del tutto impraticabile, perché essa presuppone una dichiarazione di illiceità originaria del consumo che potrebbe essere di natura penale od amministrativa.
    Ora è' evidente che Fini non si è ancora accorto (dopo 8 anni) che un'interpretazione intelligente della legge (che porta anche il suo norme) ha fatto si che il consumo personale sia stato depenalizzato.
    Bisogna, invece, arrivare alla desanzionalizzazione e cioè abrogare l'art. 75 , l'art. 75 bis e tutto il regime della sanzioni amministrative che si è dimostrato non solo inutile, ma addirittura crudelmente ed ingiustamente afflittivo.
    Dunque nessuna discussione sul tipo di sanzioni per i consumatori, perché i consumatori- che già non sono più puniti in sede penale - non lo devono essere neppure amministrativamente.
    Questa e' la vera "legalizzazione".!
    Fini dice poi - da ultimo- che non può esservi un diritto ad assumere stupefacenti.
    Questa e' l'unica affermazione che può avere un suo fondamento e che merita una seria riflessione.
    Un diritto - lo sappiamo tutti - e' una situazione soggettiva che può trovare tutela in via giurisdizionale, cioè nelle aule ci giustizia .
    Or bene, perché una pretesa di una o più persone possa assumere la veste di diritto,non devono esservi norme nazionali od internazionali che fungano da ostacolo alla pretesa.
    Assumere stupefacenti (al di la' delle convinzioni etiche) non potrebbe mai divenire un vero di proprio diritto perfetto, non solo perché esistono tuttora norme come l'art. 5 del codice civile o l'art. 32 Cost. che ostano a ciò, ma, sopratutto, perché esistono convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia allo stato insormontabili.
    Parlo ovviamente dell'assunzione ludica, in quanto per quanto attiene alle assunzioni a fini terapeutici il discorso e' diverso e già esso è parzialmente accettato.
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 16-01-14 alle 23:08

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    Tralascio Serpelloni, che anzi, sarebbe meglio non prendere mai in considerazione, ma, invece, vorrei riflettere su quello che dice Fini, il quale sta cercando di ottenere una insperata ribalta mediatica.
    Fini dice di essere un proibizionista su questo non avevamo dubbi.
    Fini dice di essere disponibile a discutere del tipo di sanzioni a carico di chi faccia uso di sostanze.
    Si tratta di una discussione del tutto impraticabile, perché essa presuppone una dichiarazione di illiceità originaria del consumo che potrebbe essere di natura penale od amministrativa.
    Ora è' evidente che Fini non si è ancora accorto (dopo 8 anni) che un'interpretazione intelligente della legge (che porta anche il suo norme) ha fatto si che il consumo personale sia stato depenalizzato.
    Bisogna, invece, arrivare alla desanzionalizzazione e cioè abrogare l'art. 75 , l'art. 75 bis e tutto il regime della sanzioni amministrative che si è dimostrato non solo inutile, ma addirittura crudelmente ed ingiustamente afflittivo.
    Dunque nessuna discussione sul tipo di sanzioni per i consumatori, perché i consumatori- che già non sono più puniti in sede penale - non lo devono essere neppure amministrativamente.
    Questa e' la vera "legalizzazione".!
    Fini dice poi - da ultimo- che non può esservi un diritto ad assumere stupefacenti.
    Questa e' l'unica affermazione che può avere un suo fondamento e CGD merita una seria riflessione.
    Un diritto - lo sappiamo tutti - e' una situazione soggettiva che può trovare tutela in via giurisdizionale, cioè nelle aule ci giustizia .
    Or bene, perché una pretesa di una o più persone possa assumere la veste di diritto,non devono esservi norme nazionali od internazionali che fungano da ostacolo alla pretesa.
    Assumere stupefacenti (al di la' delle convinzioni etiche) non potrebbe mai divenire un vero di proprio diritto perfetto, non solo perché esistono tuttora norme come l'art. 5 del codice civile o l'art. 32 Cost. che ostano a ciò, ma, sopratutto, perché esistono convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia allo stato insormontabili.
    Parlo ovviamente dell'assunzione ludica,
    in quanto per quanto attiene alle assunzioni a fini terapeutici il discorso e' diverso e già esso è parzialmente accettato.
    Avvocato, lei è sempre illuminante ed esaustivo.
    Solo, io ho visto mio padre, quasi morire di alcolismo, e fino a che costituzioni, convenzioni internazionali, etc., riconosceranno la cannabis più pericolosa dell'alcool, io non smetterò di lottare.
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  3. #23
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    Yomi lei ha perfettamente ragione. La battaglia per la desanzionalizzazione però non può essere fatta in parallelo all'alcol, perché anche se è verissimo che l'alcol è' più nocivo, e' altrettanto vero che non esiste un vero e proprio diritto ad ubriacarsi, anzi simile comportamento costituisce reato e circostanza aggravante per taluni altri reati.

  4. #24
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    Yomi lei ha perfettamente ragione. La battaglia per la desanzionalizzazione però non può essere fatta in parallelo all'alcol, perché anche se è verissimo che l'alcol è' più nocivo, e' altrettanto vero che non esiste un vero e proprio diritto ad ubriacarsi, anzi simile comportamento costituisce reato e circostanza aggravante per taluni altri reati.
    Non esiste il diritto, per talune circostanze. Ma se io sono a piedi e non dò fastidio a nessuno, posso sfondarmi di alcool senza problemi.
    Se lo permettessero per la cannabis, sarebbe una buona cosa, anche perchè, la maggior parte di noi, adulti consumatori, riesce ad essere un lavoratore, un marito/moglie, madre/padre, a vivere una vita sociale normale, anche con 10 spinelli al giorno. Con dieci bicchieri di vino al giorno, ci sono già dei seri problemi, invece..
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  5. #25
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    Prima Don Mazzi, poi Fabrizio, che dal don, doveva essere curato....

    ''Non voglio perdermi in parodie fantapolitiche, percio' tiro diritto per la mia strada, sotto la sassaiola dei progressisti e degli ultra' dell'antiproibizionismo. Per me la cannabis e' una porcheria pacchiana e laida come lo sono il gioco d'azzardo, l'alcol, il motorino truccato, il bullismo metropolitano, la coca e il computer 'cerca-malanni'. E' il duro commento di don Mazzi alle proposte di legalizzazione: ''La cannabis e' un capriccio. E sui capricci non c'e' un piu' o un meno'', aggiunge, e spiega: ''La teoria del minore dei mali puo' giustificarsi in chiave economica, terapeutica e antimalavitosa. Ma per la pedagogia e l'educazione si parte da lontano per prevenire. Il principio ''massimo capriccio, minimo sacrificio'' non fa parte dei nostri comandamenti''. ''Questa societa' debosciata in adorazione di idoli sballati e impegnata nella svogliata ricerca del trastullo idiota butta sul mercato, nel momento piu' delicato e doloroso della nostra Italia, una delle sostanze piu' equivoche e pericolose'', denuncia. ''Il vizio, il capriccio, la dipendenza sono infamanti e disgustosi in se''', aggiunge. ''Penso ai nostri figli: gli adulti, anziche' preoccuparsi di proporre loro sogni positivi, impegni carichi di motivazioni, avventure solidali, permettono che si avvicinino a esperienze vuote di senso. Altre volte ho scritto che l'Italia non puo' ripianare i suoi debiti moltiplicando le multe, permettendo bische televisive e riempiendo i bar di macchinette mangiasoldi. Oggi, aggiunge un diadema in piu'. Vedo gia' il dibattito parlamentare infuocato: domani la cannabis legalizzata passera' davanti alla disoccupazione galoppante, agli stipendi da fame, alla burocrazia imperante'', conclude.

    17 gennaio 2014 15:58 - fabrizio7338
    Don Mazzi e' una porcheria la tua comunita' di recupero tossicodipendenti di Cassino dove sono stato nel 1996 per 45 giorni circa , i peggiori della mia vita : Non ho mai dormito , in astinenza da Eroina(oppiacei) Metadone , psicofarmaci Flunitrazepam (Benzodiazepine) , mi sono beccato la Scabbia (non diagnosticata) mi dicevano non hai niente , nonostante mi grattassi in continuazione al punto da scorticarmi , ho avuto gravi crisi epiletticche (con il rischio di rimanerci stecchito) una in presenza dei genitori dei TD che erano venuti a fare visita(tutti insieme una volta al mese) , due ragazzi di Napoli un giorno sono scappati e si sono comprati e inniettati l'eroina col rischio di morire d'overdose , tutti eravamo sottoposti ai lavori forzati non retribuiti , chi coltivava l'orto , chi faceva il cantiere (muratore) ci hanno fatto costruire una villa ad un prete che veniva a controllare il proseguo dei lavori(gratis per la sua villa) , il responsabile ex-TD aveva una bella mercedes comprata con i soldi lucrati nella comunita' nel suo ufficio aveva alcolici e super-alcolici , un giorno rubbammo una bottiglia di martini e ce la scolammo in 2 , nel sistema venivano inseriti ex-Td senza fissa dimora che incentivati a rimanere nella setta facevano da veri e propri guardiani e aguzzini dei poveri sfruttati TD , molti dei quali agli arresti domiciliari(comunitari) , sono riuscito ad andarmene grazie alla mia esperienza in altre comunita' lager , dopo giorni di trattative per rievere i documenti letteralmente sequestrati(come le persone) , appena uscito andai in ospedale dove mi diagnosticarono e curarono la scabbia , nella comunita' EXODOUS di Don Mazzi a Cassino sarei anche potuto morire , tanto come ad altri a san patrignano morti ammazzati , ti seppelliscono o ti squagliano con l'acido e poi dicono ai genitori e' scappato si voleva drogare , quando invece vogliamo solo vivere e chiediamo che i diritti piu' elementari vengano rispettati !
    Don Mazzi pulisciti la bocca prima di parlare che qui di porcherie ci sei tu e le tue comunita' !
    La Canapa esiste da quando esiste l'uomo sul pianeta terra forse anche da prima , di sicuro si sa' che l'agricoltura nasce proprio dalla Cannabis Sativa(coltivata) e che e' stata usata dall'uomo da millenni prima di Cristo , sono solo 60 anni diabolici che e' stata proibita questa risorsa eccezzionale per l'umanita' e stai tranquillo che Dio ti fara' un culo grosso come tutte le tue comunita' lager nell'aldila'...

    http://droghe.aduc.it/notizia/legali...ana_128806.php
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  6. #26
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    A quanto pare Gentile ci legge quotidianamente, è uno dei nostri lettori più aggiornati, a giudicare dalla velocità con la quale ci risponde, su droghe.aduc.
    Ce l'ha proprio con noi, per l'ultimo articolo pubblicato oggi pomeriggio, che è solo un appello a partecipare alla manifestazione dell'8 febbraio.
    Di seguito il nostro articolo e poi le sue immediate dichiarazioni da droghe.aduc, dove addirittura modifica la frase citata, scritta sul nostro articolo, per poterci "incriminare" :

    http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7319

    8 Febbraio sempre più vicino

    Mancano meno di 20 giorni al più grande appuntamento mai atteso da tutti gli antiproibizionisti ed in particolar modo da tutti quelli che per anni hanno subito le angherie e le vessazioni causate dalla Fini-Giovanardi.

    Dobbiamo essere tanti, una folla oceanica, festosa, ma anche determinata nella richiesta di cancellazione della legge più liberticida d’Europa, che è stata, ed è ancora, causa di decine di migliaia di arresti inutili e devastanti ai danni di comuni cittadini, rei solamente di apprezzare gli effetti e i benefici di una pianta indigesta alla cultura bigotta e a chi continua a trarre benefici illeciti dal suo consumo.

    Saremo decine di migliaia a manifestare la nostra indignazione e la nostra insofferenza nei confronti di questa legge, chiedendo a voce alta che il pronunciamento della Corte Costituzionale possa avvenire dettato dal buon senso e non dalla pregiudiziale ideologica, alla quale invece si è già ancorata l’Avvocatura dello Stato: http://droghe.aduc.it/articolo/droga...dell_21921.php

    Nei prossimi giorni verrà reso noto il luogo dell’appuntamento, l’orario e il percorso, tutti gli aggiornamenti e info: http://www.leggeillegale.org

    L’appuntamento per tutti i nostri soci e simpatizzanti sarà dietro lo striscione “NON SIAMO CRIMINALI” e invitiamo tutti coloro che vorranno darci una mano per il volantinaggio e per organizzare la presenza ASCIA al corteo, a mettersi in contatto con noi: [email protected]

    Per tutti coloro che invece non potranno essere presenti, ma che in qualche modo vogliono contribuire e collaborare a questo evento straordinario, l’invito è ad effettuare un versamento per coprire le spese del carro e del materiale informativo: http://www.overgrow-italy.nl/13911-2/

    Tramite ricarica Postepay
    n°: 4023 6004 6500 0398
    Intestata a: Crespan Juri
    Codice Fiscale: CRSJRU75M29G224A

    Direttivo ASCIA



    http://droghe.aduc.it/notizia/sen+ge...org_128832.php

    ITALIA - Sen.Gentile versus legalizziamocanapa.org

    Notizia 22 gennaio 2014 18:05

    ''Spero che l'Agcom, i cui compiti e le cui funzioni oggi sono delicate e importanti, voglia dare un'occhiata al sito www.legalizziamolacanapa.org e assumere le decisioni conseguenziali''. Lo afferma il sen. Antonio Gentile (Ncd), membro della commissione bicamerale per l'infanzia. ''Si legge sul sito- prosegue Gentile - che 'l'8 febbraio'' data di una manifestazione a Roma per la legalizzazione di questa droga bisogna '' essere in tanti per contrastare i bigotti della Fini- Giovanardi che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma''. ''Una frase grave -dice Gentile - che contrasta con l'appendice ipocrita messa dai realizzatori del sito che dichiarano di non voler istigare all'uso della cannabis e di rispettare il codice penale. Questo sito diffama chiunque contrasti l'idea assurda che la cannabis non sia una droga - dice Gentile - e impunemente scrive e dice cio' che vuole pensando che la liberta' di espressione non abbia alcun limite. E' necessario che l'Agcom faccia il suo dovere, leggendo quelle pagine e analizzando se sono in contrasto.con le numerose leggi vigenti. Tutto qui. Non si puo' pensare che internet sia un mondo dove tutto e' possibile e concesso''.

  7. #27
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    Dal sito del DPA, le solite "evidenze scientifiche" allarmistiche di Serpelloni, in un breve video di 7:45' minuti:

    http://www.politicheantidroga.it/com...i-news-24.aspx


  8. #28
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    A quanto pare Gentile ci legge quotidianamente, è uno dei nostri lettori più aggiornati, a giudicare dalla velocità con la quale ci risponde, su droghe.aduc.Ce l'ha proprio con noi
    Eppure il Sen.Gentile è calabrese e il problema mafia-ndrangheta e i danni del proibizionismo li dovrebbe conoscere bene. O forse, proprio perchè li conosce bene che ha paura di togliere l'acqua ai corregionali mafiosi.
    E poi mi chiedevo .... ci saranno degli infiltrati della mafia in parlamento? (domanda retorica)
    Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)

  9. #29
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    http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7331

    Lettera aperta al senatore Gentile

    Dovremmo quasi essere grati al senator Gentile, perché con le sue continue uscite, ci offre sempre l’opportunità di spiegare meglio con chi sta parlando e soprattutto sui motivi del nostro attivismo nel voler vedere abrogata, cancellata, incenerita, la Fini-Giovanardi, e legalizzata “una pianta” dagli usi millenari.

    Il senatore, dopo aver letto il nostro precedente articolo ha rilasciato la seguente dichiarazione, invitando l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) a valutare circa la correttezza e la legalità delle informazioni pubblicate nel nostro sito: http://droghe.aduc.it/notizia/sen+ge...org_128832.php

    ”Spero che l’Agcom, i cui compiti e le cui funzioni oggi sono delicate e importanti, voglia dare un’occhiata al sito www.legalizziamolacanapa.org e assumere le decisioni conseguenziali“. Lo afferma il sen. Antonio Gentile (Ncd), membro della commissione bicamerale per l’infanzia. “Si legge sul sito“- prosegue Gentile – che “l’8 febbraio” data di una manifestazione a Roma per la legalizzazione di questa droga ”bisogna essere in tanti per contrastare i bigotti della Fini- Giovanardi che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma”. ”Una frase grave -dice Gentile – che contrasta con l’appendice ipocrita messa dai realizzatori del sito che dichiarano di non voler istigare all’uso della cannabis e di rispettare il codice penale. Questo sito diffama chiunque contrasti l’idea assurda che la cannabis non sia una droga – dice Gentile – e impunemente scrive e dice cio’ che vuole pensando che la liberta’ di espressione non abbia alcun limite. E’ necessario che l’Agcom faccia il suo dovere, leggendo quelle pagine e analizzando se sono in contrasto.con le numerose leggi vigenti. Tutto qui. Non si puo’ pensare che internet sia un mondo dove tutto e’ possibile e concesso”.

    Lettera aperta al senatore Gentile
    “Caro” senatore, tanto per iniziare, vorremmo farle presente che non abbiamo diffamato nessuno e che stravolgere il senso dei concetti non può che confermare quanto abbiamo sempre affermato, e cioè, che è assolutamente impossibile cercare di spiegare un diverso punto di vista, quando l’interlocutore è impregnato di faziosità e di pregiudizi ideologici.

    Vede senatore, noi abbiamo parlato di “cultura bigotta” e non de “i bigotti della Fini- Giovanardi“, e creda che il significato è totalmente differente.

    Quando scriviamo “cultura bigotta”, ci riferiamo al metodo dei divieti e delle punizioni, che purtroppo da millenni opprime l’ambizione umana al Libero Arbitrio. Ci riferiamo a quella cultura che ha sempre diviso la società in buoni e cattivi, in base al colore della pelle, o all’appartenenza ad una diversa confessione religiosa, o alle proprie tendenze sessuali, o in base a convinzioni scientifiche non condivise, o molto più semplicemente in base ad uno stile di vita che non collima con la convenzione sociale che, penso sia inutile ricordarglielo, viene sempre determinata da chi sta al vertice della piramide del potere.

    Non sappiamo se lei senatore sia un fumatore di tabacco, ma pensiamo che comunque non si scandalizzi nel vedere un suo collega accendersi una sigaretta, bene senator Gentile, le forniamo qualche chicca per farle comprendere meglio perché invitiamo a contrastare la “cultura bigotta” e chi purtroppo la rappresenta rendendosi complice della staticità della Storia.

    Una piccola passeggiata nel tempo …quando il consumo di tabacco era vietato:

    - 1600 – In Russia, lo zar Michail Fedorovic giustizia tutti coloro che siano trovati in possesso di tabacco e ordina che chi sia trovato in possesso di tabacco sia torturato finché non riveli il nome del suo fornitore

    - 1650 – L’uso del tabacco è proibito in Baviera, Sassonia e Zurigo

    - 1650 – Il sultano Murad IV dell’Impero Ottomano decreta la pena di morte per chi fuma tabacco “…persino sul campo di battaglia egli faceva di tutto per sorprendere i suoi uomini nell’atto di fumare, che avrebbe poi punito decapitandoli, impiccandoli, squartandoli o amputandogli mani e piedi…”

    - 1691 – A Luneberg, in Germania, la pena per chi fuma tabacco consiste nella morte

    - 1921- Le sigarette sono illegali in quattordici Stati americani e in altri ventotto vengono presentati progetti di legge

    Vede senatore, quello che ancora oggi ci stupisce è constatare che, nonostante i secoli siano passati, la sceneggiatura del proibizionismo rimane sempre la stessa e siamo sicuri che se lei fosse vissuto in quegli anni e se come oggi avesse ricoperto ruoli nelle Istituzioni, non avrebbe esitato un secondo nel mandare a morte un fumatore di tabacco, magari prescrivendo anche una bella tortura per trovare i suoi fornitori.

    Dobbiamo inoltre notare che il proibizionismo è in realtà una droga e che il Potere ne è così assuefatto da non poterne fare a meno, tant’è che finito il proibizionismo contro il tabacco è iniziato quello contro l’alcol, un fallimentare “nobile esperimento” di cui subiamo ancora gli effetti negativi per la totale mancanza di informazioni sull’educazione all’uso, per dar luogo infine alla crociata più insulsa e compromettente mai concepita: quella contro la cannabis.

    Passando al secondo concetto della sua dichiarazione, anche qui ha voluto dare la sua soggettiva interpretazione, infatti lei afferma che noi abbiamo scritto: “che sono contrari a questa pianta che continua a dare benefici a chi la consuma”, legga bene senatore, noi abbiamo scritto: “a chi continua a trarre benefici illeciti dal suo consumo“, le risulta forse che la malavita organizzata non tragga benefici dal consumo di cannabis? E’ stata una sua svista o una malafede precostituita nei nostri confronti, che non le permette neanche di leggere bene ciò che scriviamo?

    Oppure si riferisce al fatto che consideriamo assurda questa persecuzione nei confronti di “cittadini rei solo di apprezzare i benefici di questa pianta?“, ma che la cannabis dia benefici da un punto di vista terapeutico non siamo solo noi a dirlo, ma decine e decine di ricercatori in tutto il mondo, dal dott. Lester Grinspoon al prof. Gianluigi Gessa e da migliaia di testimonianze dirette, di pazienti affetti da patologie invasive e che dalla cannabis hanno trovato un reale beneficio.

    E di questo, nonostante la sua contrarietà, dovrebbe farsene una ragione, visto che il problema dell’uso terapeutico della cannabis in questo momento viene dibattuto a livello globale, e per darle un’ulteriore informazione, per colmare almeno in parte la sua non conoscenza sul tema, le riveliamo, a scopo squisitamente didattico, che i fiori di cannabis coltivati in proprio hanno lo stesso identico principio attivo dei fiori di cannabis venduti e somministrati per l’uso terapeutico, quindi, ci dica senatore, dove è il confine tra droga e medicina se non nell’abuso?

    E proprio contro qualsiasi abuso ci siamo sempre adoperati per informare la nostra utenza, perché a noi sta molto più a cuore educare, piuttosto che punire.

    Non siamo noi gli ipocriti senatore, e comunque ricordi che piantare alcune piante di cannabis, indipendentemente che sia giusto o sbagliato, non può essere reato!
    E si metta l’anima in pace senatore, perché noi questa battaglia la portiamo avanti sino in fondo!

    Direttivo ASCIA

  10. #30
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    Eccone un'altro: Costa (NCd) capogruppo alla Camera

    http://www.loccidentale.it/node/129698

    Svuota-carceri. Costa (NCd), emendamento Pd regala sconto di pena a spacciatori

    27 Gennaio 2014

    "Il Partito Democratico non sfrutti l'emergenza carceri come pretesto per reintrodurre la distinzione tra
    droghe pesanti e droghe leggere, costruendo l'anticamera della legalizzazione di queste ultime". Lo dice Enrico Costa, presidente dei deputati del Nuovo Centrodestra. La preoccupazione di Costa deriva da un emendamento "spuntato" nel Dl "Svuotacarceri", che "regala uno sconto di pena a chi spaccia hashish e marijuana". Secondo Costa se passasse un emendamento del genere la prima conseguenza sarebbe indebolire la lotta allo spaccio, finendo per "svilire non solo il significato del decreto ma anche del messaggio del Capo dello Stato sull'emergenza carceraria". Costa, infine, chiede al ministro Cancellieri di "assumere una posizione precisa" sul tema.

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