Desidero richiamare l'attenzione degli utenti di questo forum sulle gravissime affermazioni del dott. Serpelloni al programma PRIMA DI TUTTO di RADIO1 stamane attorno alle 8,50 (ed il cui podcast sto cercando).
L'ineffabile dott. SERPELLONI ha avuto l'ardire di sostenere che:
1. La decisione della corte costituzionale non coinvolge la validità della legge 49 del 2006, in quanto si tratta solo di puri rilievi formali, e come tali francamente incomprensibili (quasi che le modalità con cui si approvano e promulgano le leggi siano aspetti di scarso rilievo, che non devono, quindi, seguire precise e predeterminate regole).
2. Pertanto, la validità della legge 49 del 2006 non srebbe messa in discussione, dalla sentenza della Consulta, anche se la stessa è stata incomprensibilmente abrogata, (sic).
3. Pertanto, si tratta solo di un intervento puramente di immagine, che dimostra come in Italia non si guardi alla sostanza dei problemi, perchè la FINI GIOVANARDI non ha aumentato il numero degli ingressi in carcere.
4. La decisione della Corte Costituzionale è stata esclusivamente provocata da un ricorso di uno spacciatore, lasciando intendere, quindi, che si tratti di una pronunzia delegittimata, perchè sarebbe stato un soggetto "delinquente" a sollevare tale questione, onde rimuovere per i propri biechi fini una legge giusta.
Secondo il dott. SERPELLONI, quindi, a seconda di chi sia il soggetto che eccepisce qualcosa, la questione eccepita avrebbe più o meno valore.
Probabilmente, per l'Illustre Esperto se fosse stato un "colletto bianco", allora la questione, forse, avrebbe avuto un suo significato logico.
Va detto, comunque, che il dott. SERPELLONI o non sa (e sarebbe grave) o fa finta di non sapere (e sarebbe gravissimo) che le questioni sottoposte all'attenzione della Corte costituzionale erano tre, e che le altre presentano situazioni del tutto differenti.
L'ordinanza della Corte di Appello di Roma concerneva persone che detenevano gr. 4,6 di marijuana, pari a 27 dosi, e gr. 0,136 di eroina da cui era possibile ricavare una singola dose.
L'ordinanza del Gup di torino riguardava due persona che detenevano gr. 965,65 di sostanza
stupefacente, hashish.
E', dunque, assolutamente scorretto l'intervento del dott. SERPELLONI che cita solo il caso più eclatante in ossequio al suo stile allarmistico più volte manifestato.
5. Questo intervento della Corte sconcerterebbe i ben pensanti perchè allo stato la situazione è mutata e la cannabis non può essere ritenuta una droga leggera, perchè da un thc medio pari al 5% si è passato sovente a picchi del 55%!
Si tratta di un'affermazione che va meditata e che andrebbe confutata scientificamente, (con allegazioni di esperti del settore) perchè integra gli estremi di un allarme indimostrato.
Io - che qualche processo all'anno tratto - posso dire di non essermi mai imbattuto in percentuali neppure lontanamente prossime a quelle evocate dal Sommo Responsabile del DPA.
Ritengo, inoltre, molto grave che il dott. SERPELLONI venga costantemente consultato senza un contraddittorio che effettivamente permetta di confutare le gravi inesattezze ed i falsi allarmismi che questo Signore propala quotidianamente ed ovunque egli sia ospitato.
Piuttosto che folkloristiche e carnascialesche manifestazioni (che ben poco rilievo ed utilità hanno) e piuttosto che tante polemiche che alcuni utenti di questo forum sollevano inutilmente e logorroicamente, cerchiamo di concentrare gli sforzi per controbattere queste forme di disinformazione e delegittimazione che vengono propinate, acriticamente a giornalisti impreparati e che manifestano una chiara sudditanza nei confronti di esponenti proibizionisti che sono pronti a dire qualunque cosa pur di difendere le proprie posizioni .
Non basta schernire o beffeggiare GIOVANARDI, non servono a nulla i proclami di chi vuole proporre - per avere un ritorno mediatico - improbabili ed infondate ipotesi di cause di risarcimento danni (sulla base di quale principio i promotori ed i votanti di una legge incostituzionale sarebbero responsabili?), bisogna passare alla proposta seria e concreta.
La Corte Costituzionale ha dato risposta alla protesta, ora chi ha protestato proponga.