I ragazzi coinvolti hanno tra i 15 e i 18 anni. Una studentessa ha avuto un collasso in aula. Il preside: «Saranno tutti puniti»
Era quasi mezzogiorno. Il «secondo» intervallo dell’istituto tecnico Galileo Galilei di Milano. L’erba, una manciata di marijuana, è mischiata al tabacco e avvolta in una cartina. Lo spinello che gira di mano in mano. Cinque ragazzi in cerchio, quattro studentesse e un solo maschio. La «canna» viene fumata nel cortile della scuola. L’istituto è enorme: avrebbe una capienza di 1.200 alunni, ne ospita più o meno la metà. Non è difficile nascondersi agli occhi dei professori che, come da disposizioni del preside, controllano corridoi, aule e cortili. Il gruppetto è nascosto in un angolo del cortile, qualcuno ride, altri controllano che nessuno li stia guardando. Uno spinello a scuola nell’intervallo. Sembra assurdo ma in molti istituti milanesi - dai più noti licei del centro ai professionali di periferia - è una prassi quasi quotidiana. Lo sballo dura giusto il tempo di tornare in classe, per molti è una prova di trasgressione necessaria per essere accettati nel gruppo.
Ma ieri mattina all’Istituto tecnico Galileo Galilei di via Paravia 31, nel multietnico quartiere di San Siro a Milano, la «canna» ha rischiato di costare la vita a una ragazza ucraina di 17 anni, quarta superiore, che è «collassata» in aula dopo aver fumato con i compagni. La giovane è stata ricoverata al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda in codice rosso. È stato il personale della scuola a dare l’allarme dopo che lei e quattro compagni si sono sentiti male. La ragazzina è svenuta e ha perso i sensi. Dopo un lungo periodo di osservazione e diversi esami clinici la vittima è stata dimessa in serata. Tanto spavento ma nessuna conseguenza grave.
Altri tre compagni - una 15enne italiana, una 18 enne del Guatemala e un 16enne di origini romene - sono stati ricoverati in codice verde, con forti giramenti di testa e nausea, all’ospedale Buzzi, al San Paolo e al San Carlo. Una quinta studentessa, 16enne, ascoltata dagli agenti della polizia intervenuti nella scuola dopo la segnalazione del 118, ha raccontato di aver comprato la marijuana nei giorni scorsi e di averla offerta ai compagni. «È un episodio molto grave che non si era mai verificato prima - ha detto il preside Roberto Ceriani -. Prima pensiamo alla salute dei nostri ragazzi, poi prenderemo provvedimenti». Gli studenti coinvolti rischiano una sospensione fino a 15 giorni o l’allontanamento dall’istituto: «I ragazzi saranno puniti, ma faremo indagini interne per capire chi ha venduto la droga. Le conseguenze più gravi saranno per chi ha fatto entrare la droga nell’istituto».
Articolo: http://milano.corriere.it/cronaca/14...50ae7b5e.shtml
Si rischia la vita con uno spinello!
Semi-OT: questa mattina su rai2 c'era Magalli che intervistava due ragazzi ex-tossicodipendenti usciti dalla comunità di San Patrignano. Il conduttore ha ripetuto diverse volte che le canne fanno da ponte verso droghe più pesanti, che si inizia così, anche se la gente tende a sminuire gli effetti causati da questa droga. Uno dei due ragazzi lo appoggia dicendo che le canne sono un biglietto da visita per le altre droghe, l'altro dice di aver incominciato con l'alcol.