Thanks: 
Mi piace: 
Non mi piace: 
Ciao a tutti, è tempo di presentazioni
E' tempo di presentazioni, perché molti di voi giustamente non mi conoscono, ma si troveranno ad avere a che fare con la mia presenza sul forum, che sia diretta o indiretta (tramite le discussioni sugli articoli da me scritti).
Sono Andrea Legni, da ormai tre mesi parte della redazione di Dolce Vita, per la quale mi occupo essenzialmente di scrivere articoli giornalistici e co-gestire il sito web e le pagine sui social.
Mi presento brevemente: ho 32 anni, sono romagnolo ma vivo principalmente a Bologna dal 2001, quando mi iscrissi alla facoltà di antropologia culturale. Sono giornalista professionista dal 2009, dopo aver frequentato il master presso la scuola superiore di giornalismo a Milano.
Come giornalista ho vari interessi riassumibili all'interno del campo "socio-politico e di inchiesta", e negli anni mi sono occupato di questioni apparentemente piuttosto diverse, come reportage e inchieste da varie zone del mondo (Kosovo-Bosnia-Kurdistan-Turchia-Paesi Baltici), e dall'Italia per vari quotidiani e riviste di caratura nazionale e non.
Nell'aprile scorso ho fondato un sito online di news antiproibizioniste (articolo73.it), che nel mese di giugno è confluito all'interno di Dolce Vita.
A livello personale sono un po' da sempre interessato-impegnato in varie attività sociali e politiche, che cerco di conciliare con la mia professione. A Bologna collaboro all'attività di un collettivo di media-attivisti che gestisce i contenuti multimediali dell'unico quotidiano antagonista della città (www.zic.it) e realizza documentari e riprese video durante cortei e iniziative o per raccontare la realtà cittadina e non.
La focalizzazione del mio interesse verso il tema dell'antiproibizionismo è nata essenzialmente in questa ottica, cioè nella volonta di contribuire attivamente attraverso la mia professionalità a fornire un'informazione corretta che possa servire (spero) a rendere sempre più persone consapevoli dell'irrazionalità e della violenza insita nel proibizionismo.
A presto, Andrea.
Rispondi Citando
