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Il New York Times appoggia i referendum che in diversi Stati puntano a depenalizzare l'uso ricreativo della marijuana. In un editoriale analizza le differenze tra le varie riforme proposte in Alaska, Oregon e District of Columbia (D.C.), dove si voterà a novembre.
La legalizzazione della California per uso medico nel 1996 diede il via a iniziative simili in tutti gli Stati Uniti. La scelta del Colorado, nel 2012, di legalizzare la sostanza stupefacente anche a scopo ricreativo produce ora un simile "effetto a catena", scrive il quotidiano. " A novembre gli elettori di Alaska, Oregon e District of Columbia (D.C.) decideranno se fare lo stesso, di fatto ignorando l'errato divieto federale su una droga assai meno pericolosa dell'alcol", afferma.
La testata analizza le differenze tra le misure al voto. In Alaska potrebbe diventare legale l'uso per i cittadini maggiorenni. Lo stesso in Oregon, dove la commissione di controllo locale sugli alcolici potrebbe però regolare la compravendita. Nel D.C. sarebbe consentita la coltivazione fino a sei piante per uso personale.
"Chi si oppone - sottolinea il quotidiano - dice che gli Stati si stanno imbarcando in un esperimento rischioso. Ma in Colorado i cieli non sono cascati e il proibizionismo finora si è dimostrato un completo fallimento". Il Times ricorda che la legalizzazione può rappresentare una fonte di introiti: "Nelle casse del Colorado ha portato circa 18,9 milioni di dollari", mentre i governi locali hanno il dovere di intervenire per superare la lentezza del Congresso, che non sembra ricettivo sul tema.