Cari amici di Enjoint, ASCIA è anche membro di Encod, in quanto tali seguiamo e partecipiamo come possiamo alle loro iniziative e ai loro interventi a livello internazionale. Apro questa discussione per sentire il parere di chi è interessato e sarà così gentile da intervenire e per tenervi aggiornati sulle iniziative e sugli interventi di Encod a livello internazionale, perché molto probabilmente sarà un auspicabile cambio delle politiche mondiali nel contrasto alla diffusione delle droghe che metterà fine alla fallita "War on Drugs", in cui i nostri i nostri "affezionati" nemici persecutori proibizionisti si sono scatenati contro di noi negli ultimi anni, soprattutto in Italia. A quel punto, se così fosse, anche l'Italia sarebbe costretta ad adeguarsi, senza più nascondersi dietro un filo d'erba (speriamo...).
Comincio con questa dichiarazione di Janko Belin:

http://www.encod.org/info/LA-SFIDA-D...ENDETE-LE.html

LA SFIDA DI ENCOD: PRENDETE LE DROGHE SUL SERIO

All’incontro di 4 dicembre 2014 della Commissione Droghe Narcotiche delle Nazioni Unite,Janko Belin che rappresenta la coalizione di Encod presenta la seguente dichiarazione:

Quando gli storici considereranno l’evoluzione delle politiche sulle droghe del 21mo secolo, quello che li confonderà di più sarà la questione:”Che cosa ha impedito per così tanto tempo alla comunità internazionale di abolire le tre convenzioni internazionali sulle droghe narcotiche?”E’ chiaro per una maggioranza crescente dei cittadini del mondo che la criminalizzazione delle sostanze che le persone hanno usato per secoli costituisce un errore storico che deve esser riparato al più presto possibile. Il tentativo di regolare questo problema con la polizia che è essenzialmente un problema sociale costituisce un fallimento totale, ingiustificabile.Questa è l’opinione pubblica mainstream, e corretta che attraversa il globo terrestre.

La soluzione è semplice, brillante,e viene attuata unilateralmente nel momento in cui stiamo parlando da stati membri che vanno dal Portogallo al Canada: regolazione da parte di singoli stati. Il ritardo nella implementazione di questa soluzione inevitabile a livello internazionale sta avendo delle ramificazioni disastrose sulla sicurezza pubblica in giro per il mondo ogni giorno. La violenza delle droghe illegali uccide annualmente un quarto di milione di persone l’anno: questa dimensione è peggiore del danno causato anche dalla più pericolosa delle droghe. La cosa causa che le leggi sono talmente inefficaci e controproducente che le comunità del mondo non le sostengono più.

In questo momento, l’Uruguay e quattro stati degli Stati Uniti hanno votato la legalizzazione della cannabis. Prima del riunione della assemblea generale speciale UNGASS nel 2016,quel numero sarà cresciuto in maniera significativa: solo negli S.U. I sondaggi dimostrano come i cittadini in per lo meno una mezza dozzina di stati voteranno per regolamentare la cannabis. Il Presidente del Messico Enrique Peña ha dichiarato lo scorso mese che l’effetto valanga spingerà una ulteriore regolamentazione in America Latina. E lui dovrebbe essere contento. Negli stati e nelle nazioni che hanno legalizzato la cannabis e/o hanno decriminalizzato le droghe. Il crimine , la violenza e le percentuali di uso da parte dei giovani sono tutti calati,mentre l’introito fiscale è stato tolto dalle mani dei criminali

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L’ impeto che spinge per il riesame della politica sulle droghe sta crescendo di anno in anno. Non se ne va. Questo, in effetti, è il motivo per cui si riunisce l’UNGASS 2016 su richiesta di tre presidenti della America Latina.

Encod rappresenta la sezione europea di una International Coalition of NGO’s (ICN) di quasi 400 organizzazioni che è stata istituita nel 1998, alla vigilia di una precedente Sessione Speciale della Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Per grande fortuna siamo alla fine della era inaugurata da questo organismo, quando questo, come fece allora,con il fantasioso slogan: ’ Un mondo libero dalla droga, possiamo farcela!’

Noi siamo una coalizione mondiale di cittadini coinvolti e preoccupati dalle politiche sulla droga. Noi siamo cittadini che si trovano nel fuoco incrociato della guerra alle droghe. Noi siamo testimoni di prima mano dei disastri sociali e sanitari che sono generati dagli sforzi falliti di sradicare le droghe dal mondo. Ognuno di noi,e chiunque che senta queste parole, conosce qualcuno la cui vita sia stata negativamente influenzata non dalle droghe , ma dalle leggi sulle droghe.

L’attuale formulazione delle tre Convenzioni delle Nazioni Unite sulle droghe narcotiche costituiscono una camicia di forza per le politiche nazionali sulla droga. Piuttosto che aiutare a facilitare un mondo più sano, queste convenzioni stimolano la corruzione, il crimine organizzato e gli interessi finanziari che servono al riciclaggio del denaro di questi elementi criminali.

In tal modo quel che costituisce questa semplice soluzione che ci abbiamo messo tanto tempo ad attuare? O abolire totalmente le tre convenzioni oppure ammendarle secondo le linee della Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) rispetto alle politiche su tabacco ed alcool ,per permettere alle singole nazioni di creare le loro politiche sulle droghe. Questa è l’unica strada ed è inevitabile.Un modo efficace per fare questo è stato proposto dalla ONG Law Enforcement Against Prohibition (LEAP), un gruppo che comprende migliaia di ex ed attuali agenti di polizia, agenti governativi ed altri agenti in difesa della legge che operano a livello mondiale.

Secondo UN Deputy Secretary General Jan Eliasson, l’obbiettivo supremo della Alta Sessione delle Nazioni Unite consiste nell’assicurare ’una partecipazione comprensiva, strutturata e significativa della società civile nella guida verso e nel contesto della UNGASS 2016 sulle droghe’.

Per questi motivi noi ci sentiamo incoraggiati dalle Nazioni Unite nel chiedere a tutti i governi di prepararsi alla UNGASS 2016 con la serietà con la quale essi si impegnerebbero per metter fine ad una grande guerra mondiale, che è esattamente quello che essa è.

Per favore prendete sul serio questa UNGASS . Non deve trasformarsi una ennesima foto di gruppo. Per favore, noi abbiamo sentito già abbastanza degli slogan vuoti,vogliamo sentire delle parole vere e soprattutto, vedere delle azioni concrete.

Prendete le droghe sul serio.

Durante l’anno precedente l’ UNGASS 2016,noi chiediamo agli stati membri di tenere delle audizioni parlamentari( o di alto livello di equivalenza) nel paese sull’impatto sociale,sanitario ed economico delle politiche sulle droghe nei loro paesi. Invitate le persone che conoscono il problema:giudici,medici, difensori della legge,operatori sanitari,specialisti delle carceri,ricercatori delle politiche sulle droghe, e in special modo degli economisti( questo ultimo gruppo e virtualmente unito nella insana erroneità della attuale politica). E soprattutto,non dimenticate di includere la testimonianza delle milioni di persone la cui vita è stata rovinata per via della incarcerazione per delitti non violenti per droga, o a causa della violenza causata dalla criminalizzazione del traffico di droga.

Sulla base dei risultati di queste audizioni, per favore chiedete al vostro parlamento ( o al corrispondente organismo nazionale) di formulare una lista di raccomandazioni che il vostro paese presenterà a New York. Questo può esser così semplice come un “ abroghiamo le tre convenzioni” o “ adottiamo le raccomandazioni della LEAP.”

Accettando questa sfida, voi farete il più grande bene possibile per le generazioni a venire. La storia ricorderà la UNGASS 2016 per il mondo che essa ricorda i grandi incontri di pace della storia. Tale è l’impatto di mettere le leggi sulle droghe in sintonia con il senso comune e la ricerca. La scienza non mente. Sta gridando ,”cambiate le leggi internazionali sulle droghe.”

Se non accetta questa sfida, il vostro paese rischia di esser messo sulla lista della vergogna, di paesi che hanno negato caparbiamente di rilasciare il catenaccio di ferro delle Convenzioni delle Nazioni Unite, e in tal modo negando ai loro stessi cittadini il loro diritto fondamentale alla salute e alla sicurezza.

In un mondo complicato,la soluzione delle politiche sulle droghe sono stranamente semplici. Evitiamo che i futuri storici continuino ancora a ridere della nostra intransigenza.Noi della squadra di politica sulle droghe attiva in ENCOD siamo felici di continuare questa discussione. Anche la proposta della LEAP è ampiamente disponibile.

Grazie.

International Coalition for Just and Effective Drug Policies