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Discussione: Legalizzazione possibile e liberalizzazione utopia?

  1. #1
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    Ma perche' si continua a ritenere impossibile e utopico riuscire a liberalizzare piuttosto che legalizzare?
    Assodato ormai che questo tipo di fenomeno non e' possibile controllarlo in alcun modo malgrado minacce, sanzioni pecuniarie o addirittura penali, stabilire regole addirittura soggette a giudizi soggettivi che comunque sono sempre esistiti trovo sia una manovra utile solo a chi vorra' e potra' specularci sopra e non ci vuole davvero molto a capire come il limite di 5 piante non significhi proprio nulla per chi vorra' approfittarne rendendo legale del tutto la propria attivita'.
    Cio' che e' da regolare senza false ipocrisie e' il solo aspetto commerciale e produttivo o al limite qualificativo se riferito al campo terapeutico e alimentare.
    Tutto senza tasse assurde create ad hoc o condizioni impossibili da rispettare.
    Certo in questo modo sarebbe molto difficile speculare per chiunque e tante altre cose andrebbero al posto giusto in breve tempo.
    Qualunque scenario diverso riesca a immaginare e' peggiore sotto ogni aspetto, possibile che faccia parte di un piccolo gruppo di sognatori utopisti...ma non è perche la maggiorparte della gente guarda la tv, abbia ragione o sia migliore dei pochi che non lo fanno.
    Rispetto sempre e comunque il lavoro e le proposte di chi si impegna nel concreto sul campo come l'Avvocato, la competenza reale su un fenomeno che viene affrontato e dibattuto ogni giorno, molto piu' realisticamente delle mie farneticazioni inapplicabili in questo sistema, ecco, io pero' penso che se si continua a partire da ragionamenti possibili in un sistema sbagliato e inequo non si arrivi da nessuna parte, o meglio si sbagli proprio la direzione di un eventuale cammino seppur lastricato di buone intenzioni, come d'altronde si dice di altro luogo famigerato.

    Fine dell'opinione personale. (bis)

    ps mi scuso se ho usurpato uno spazio nobile che non mi appartiene, ma ritengo sia pertinente all'argomento quanto espresso e che ci sia da dibattere proprio approfittando del parere competente a riguardo dell' @Avv. Zaina, che non si risentira' certo.
    Ultima modifica di moran; 31-12-15 alle 20:05

  2. #2
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    Non capisco dove si vuole arrivare a parare col termine liberalizzare,se la sostanza continua ad essere illegale.Se sono due iter separati,la liberalizzazione è rappresentata dal classico gatto che si morde la coda...

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da crazyjoe1 Visualizza Messaggio
    Non capisco dove si vuole arrivare a parare col termine liberalizzare,se la sostanza continua ad essere illegale.Se sono due iter separati,la liberalizzazione è rappresentata dal classico gatto che si morde la coda...
    non capisco il senso del post.
    E' abbastanza ovvio che se una sostanza o un prodotto fosse liberalizzato non avrebbe alcun bisogno di cercare una legalizzazione.
    Una volta stabilita per esempio la completa depenalizzazione di possesso produzione e consumo tutto decadrebbe automaticamente.

    Poi da questo ad avere la volonta' politico-sociale che accada ci passa un mare, anzi un oceano ma questo e' un altro discorso.

  4. #4
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    Ok,non si capisce il mio post.Ma spiegami cosa significa liberalizzare una sostanza illegale.A me pare che fino a che rimane illegale,tutto il resto sia escluso,o no?Da ciò il termine gatoo che si morde la coda,fino a che si cercano altre strade o altri termini per ottenere lo scopo che vogliamo.Cosa succederebbe in caso di legalizzazione,che mi contrallano la genetica del mio seme?

  5. #5
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    La legalizzazione così come la si vuolè chiamare sarebbe tutto tranne che legale, è senza dubbio il mezzo più facile e veloce ma non il migliore.
    Alla fine servirebbe soprattutto a chi ci vuole mangiare sopra e a uno stato che favorirebbe i soliti con una mano sugli occhi e l'altra in tasca di qualcuno.
    Almeno in teoria legalizzare dovrebbe servire a ripulire eliminando gran parte degli interessi che rendono il business illegale possibile
    , mentre accadrebbe l'esatto contrario, cambierebbe solo qualche attore sul palco.
    OVUNQUE sia stata legalizzata se si vuole vedere davvero come stanno le cose e si ha l'opportunità di conoscere qualche risvolto è impossibile negare l'evidenza, se poi uno nell'analisi sostiene: intanto io posso comprarmela legalmente in dispensario, posso curarmi o sballarami in modo pulito,ho tutta la scelta del mondo e posso addirittura oltivarmi 5 piantine in casa. Che figata!!

    A queste persone sfuggono per convenienza e un poco di egoismo le cose più importanti.
    Ma come si dice, ognuno vede le cose a modo proprio e magari ha anche ragione, questo vale anche per me.
    È solo una opinione come un'altra, nulla di più.



    Poi il fatto che ci sia chi voglia controllare la genetica del tuo seme, boh non mi stupirebbe proprio sempre che non sia già avvenuto ma questo non c'entra nulla con la legalizzazione, che attinenza vuoi che abbia?

  6. #6
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    Scusa ma anch'io proprio non capisco.Libera ma illegale,che significa?Quale stato che ha legalizzato ora ha più problemi,rispetto a prima?Io leggo che negli Usa,gli stati che non hanno legalizzato,si stanno battendo affinchè lo sia.E negli Usa,da quando è iniziato il processo di legalizzazione,tutti sono liberi di coltivare,comprare fra i 5000 differenti strains presenti sul mercato,senza nessuna paranoia.Vorrei capire che significa liberalizzare,mantenendo la sostanza illegale.E quale sono le cose più importanti,se non posso averne,coltivare,perchè sul codice penale è elencata fra le sostanze illegali?Per quanto mi sforzi,non ci arrivo.Sarà un mio limite...

  7. #7
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    Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma le cose nella realtà dei fatti non stanno proprio così.
    Poi continui a sostenere : libera ma illegale, che è una chiara contraddizione in termini, se una cosa si rende libera non è più ovviamente soggetta a restrizioni, quindi diventa automaticamente legale, si tratta solo di metterlo per iscritto con una precisa e inequivocabile volontà sociale ancor prima che politica, che temo non esisterà mai...
    Ho più volte detto che sarebbe l'unico modo per rendere trasparente il fenomeno è che i pro sarebbero decisamente superiori ai contro e che a me da molto fastidio che non possa essere riconosciuto il mio diritto all'autodeterminazione e che debba essere guidato come una pecorella in branco convincendomi oltretutto che così sia giusto oltre che l'unica strada percorribile.
    Ognuno è giusto che possa esprimere le proprie opinioni in base alle proprie convinzioni ed esperienze, le mie portano a ciò che scrivo.
    L'unico controllo legale sul fenomeno a mio parere dovrebbe essere esercitato sulle produzioni commerciali e sulle attività inerenti, sia come controlli della qualità e della provenienza oltre a tutti gli obblighi amministrativi al pari di qualsiasi altro settore .

  8. #8
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    Infatti libera ma illegale è una chiara contraddizione.Ma non sono io a sostenere la liberalizzazione di una sostanza illegale,Non hai dato risposta riguardo i paesi che hanno legalizzato.Quali negatività hanno dovuto sopportare dopo la legalizzazione?Io non voglio convincere nessuno,ma la storia dell'automaticamente legale su cosa si fonda?Quali appigli legislativi può avere?Stavi per arrivare al tema,quando dici che si tratta di metterlo per iscritto;come se non con una legge?La volontà sociale era già stata espressa con un referendum,ma il parlamento ha di nuovo legiferato inasprendo le pene.Lo capisci da solo che la fantomatica espressione liberalizzare una cosa illegale,resta un bello slogan(al quale mi associo)ma che non ha nessuna speranza di risultati tangibili,se prima non viene cancellata la punibilità penale!La produzione industriale e tessile è chiaro che debba essere tutelata anch'essa da leggi,ma ricordo che anche la canapa per uso industriale era stata messa al bando per legge,ed è sparita,guarda caso fino a che non è stata reintrodotta dalla politica che ha legiferato in tal senso,altrimenti hai voglia di aspettare che liberalizzino il mattone di canapa o la maglia,se la materia prima è illegale.Come hai detto tu,ognuno rimane della propria idea,anche se non ricordo che con battaglie sociali,una sostanza abbia cambiato il suo status,senza passare dal parlamento?Sai portarmi un esempio?

  9. #9
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    ti renderai conto che stiamo dicendo le stesse cose almeno riguardo legalizzazione e liberalizzazione e cioè che ambedue riteniamo sarebbe la cosa migliore ma che allo stato dei fatti lontanissima dal poter essere realizzata, in pratica un'utopia.
    Termine che ho usato fin dall'inizio, infatti il mio post era uno sfogo ideologico, so bene la realtà in cui vivo.
    Per quanto invece riguarda il discorso delle negatività che ha portato la legalizzazione nei posti in cui è stata applicata, beh tu chiedi di fare esempi, ma a che serve se non possono essere provati i più gravi? Se così non fosse allora vorrebbe dire che le cose avrebbero funzionato e che tutto andrebbe alla grande.
    Tra quello che si legge o che si percepisce dal di fuori e la realtà che effettivamente si vive avendoci a che fare ogni giorno ci sono spesso grandi differenze, qualche volta anche difficili da rilevare perché tra i loro scopi c'è anche quello di mandare messaggi opposti.
    Comunque almeno a grandi linee chiunque può facilmente rilevare un paio di cose e cioè;
    Intanto c'è una speculazione selvaggia su ogni cosa che sia collegata alla compravendita della cannabis, ricette mediche comprese.
    Non si tratta di decine di prescrizioni ma di milioni, che per la maggior parte non hanno nessuna utilità reale vusto che sono pet il90% fasulle, se non quella di speculare sul potere di autorizzare.
    I costi della cannabis e dei suoi derivati grazie alle speculazioni e in alcuni casi alle tassazioni assurde create ad hoc dai vari stati sono molto alti...potrebbe tutto costare molto meno della metà in un mercato veramente libero.
    Altra cosa importante di cui avrei davvero fatto a meno di parlare e che farò solo il queste due righe:
    tu pensi che i gruppi che prima controllavano e gestivano i traffici che contavano non continuino in qualche modo a farlo?
    Se è così, saresti parecchio ingenuo...ora hanno addirittura la grande possibilità di rendere al 90% legale oltreché più produttiva quella stessa attività.
    Il discorso sull'Uruguay merita tutt'altra analisi...li secondo me le cose sono ancora peggio, visto che solo perche la grande M lo ha deciso e pianificato è potuto avvenire questo grande" balzo sociale"...forse sarebbe bene domandarsi il perché.

    Comunque siamo forse andati un po fuori dal seminato, colpa mia.
    Non appena rientro provvederò a ripulire il Topic e lasciare solo ciò che è inerente al tema proposto dall'avvocato, spostando il resto da qualche parte che sia più adatta o caso mai aprendo una nuova discussione.
    Di nuovo sorry avvocato Zaina.
    Ultima modifica di moran; 08-01-16 alle 12:05

  10. #10
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    Mi dispiace se spammiamo il thread dell'avvocato,ma utile per chi si vuole fare una propria idea.
    Sicuramente conoscete Rick Simpson.Ebbene lui insegna come farsi l'olio a casa propria,da soli,senza l'aiuto di nessuno.Il problema è che se non si è in Olanda,o Spagna o dove è legale,non si può fare!Le prescrizioni dei farmaci,il Bedrocan ad esempio,è così caro proprio per i regimi proibizionisti,che fanno lievitare i prezzi.
    Se stiamo dicendo più o meno le stesse cose,è meglio precisare i termini.Per me è sorprendente sentire chiedere la liberalizzazione da parte di consumatori,finora lo usavano i politici proibizionisti e coloro che,intervistati,paventavano lo spauracchio della liberalizzazione come si trattasse di una distribuzione selvaggia e relativi consumi spropositati.
    Mi piacerebbe sentire il parere dell'avvocato riguardo la liberalizzazione e la legalizzazione.
    Non è colpa di nessuno discutere civilmente riguardo un argomento attinente,è una posizione da chiarire,perchè la stessa discussione è uscita più volte anche nel gruppo ass. cannabis terapeutica su facebook e ci sono vedute contrastanti.
    Buona giornata

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