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Discussione: La nuova proposta di legge di iniziativa popolare dei Radicali

  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    Vi è solo un piccolo dettaglio da considerare,
    I pomodori non hanno effetti psicoattivi....
    Avvocato, autodeterminazione, come appunto ha detto cozzaro, auspica Moran nell'altro post.

    E mi permetta una cosa: le metto qui un link allo studio del dottor Arnao, che spiega bene gli effetti della cannabis, comparati a quelli dell'alcool, sostanza molto più pericolosa, ma legale e addirittura pubblicizzata e assolutamente percepita soprattutto dai ragazzini, come una sostanza "normale"..

    Tanti mi diranno che non è giusto sparare su altre sostanze, ma ho avuto l'esperienza di un padre alcolista (ha smesso grazie ad alcolist anonimi), e di tanti amici che sono mezzi distrutti,
    eppure questa sostanza va bene, il vino fa buon sangue(balle, è il succo d'uva che fa buon sangue), puoi smettere quando vuoi, è il sangue di Cristo (succo di mirtillo no? io ho bevuto il primo vino a 9 anni da cherichetto).

    Insomma avvocato, io posso coltivare la vite, produrre vino e/o grappa, vendere potenziali armi letali (molti più morti di coca, eroina e altre sostanze), ma guai a farti una canna, drogato che non sei altro!!


    Bene, senza ipocrisia, se ancora passerà una legge invece ipocrita, inizierò una campagna per l'illegalizzazione dell'alcool, con una prima "boutade":

    rappresentazione degli effetti della cannabis comparati a quelli dell'alcool;
    due persone, un bevitore medio e un fumatore medio;
    si inizia alle 8 del mattino, uno fuma uno spinello medio, uno beve un bicchiere di vino rosso corposo(media tra i 4°di una birra leggera e un superalcoolico 40°);
    alle 9 del mattino, uno lo spinello, l'altro un altro bicchiere.

    E via così, fino a sera, arrivando a mezzanotte, con 17 spinelli e 17 bicchieri (se ci arriva) .

    Il mattino dopo, si ricomincia .... sicuramente a fumare, non so se il bevitore avrebbe voglia di continuare...


    Sempre con rispetto per il suo lavoro, auspico una legge che riconosca la cannabis per una pianta, come lo sono la vite , il tabacco, i pomodori, in futuro.
    Adesso, che almeno non rompano le balle per due canne, visto la merda pericolosa che ci vendono legalmente.

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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  2. #12
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    Piante come lo stramonio (datura) il convolvolo eccecc.. sono psicoattive e molto piu pericolose della cannabis ma nessuno ti vieta di tenerle in giardino...........
    ” Il più grande rischio è: NON PRENDERSI NESSUN RISCHIO ”

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  3. #13
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    Anche il tabacco ne ha, il cacao, il caffè, il tè. .. tanto per citare i più famosi ma sono centinaia le piante che contengono principi psico attivi anche molto potenti e facilmente estraibili...
    Il controllo sul fenomeno è una cosa impossibile, una vera illusione che viene strumentalizzata da chi ha interesse nel farlo, punto.
    Continuare a presumere che con uno scambio tra coltivatori o conoscenti si favorisca in qualche modo lo spaccio è una cosa che non sta in piedi, anzi sarebbe qualcosa che lo farebbe sensibilmente diminuire.
    Se il numero dei possibili coltivatori domestici fosse anche la metà di quello possibile almeno il 50% della diffusione avverrebbe al di fuori del controllo criminale.
    Capisco che questo possa dare fastidio agli intolleranti così come a chi in qualche modo ha interessi limitativi del fenomeno e soprattutto che disperde in pratica gran parte della ricchezza generabile dividendo la tra una miriade di mani innocenti, anche se colpevolizzate. ..ma davvero qualcuno pensa che con leggi o proposte come quelle portate avanti fino ad oggi avrebbero risultati migliori sia a livello sociale che di limitazione dell'attività criminale ?

    Se io volessi organizzarmi potrei con il limite di 5 piante coltivarne legalmente 500, non ci vuole molto a immaginare come...
    Queste cose mi sembrano davvero barzellette, solo che non fanno più nemmeno ridere.
    Non funzionerebbero in nessun senso, non verrebbero rispettate se non da una sparuta minoranza insignificante, quindi quale può essere il vero scopo di porre limiti o modalità che quasi nessuno rispetterebbe? Qual'è l'utilità di proporre cose inutili ?
    Si sta tentando di regolarizzare un fenomeno che va comunque avanti clandestinamente da sempre malgrado gli ergastoli proposti da Giovanardi fini e malgrado i buchi nel cervello paventato da serpelloni & e altri deterrenti vari...come si può pretendere di rendere credibili simili proposte ?
    Poi sarei io il sognatore utopistico. ..ma a me sembra che i conti con la realtà non li facciano in molti...

  4. #14
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    Si ma il problema è che intorno alla cannabis girano soldi, tanti soldi.
    Se ci sarà una vendita ovviamente lo stato vuole i guadagni per se.
    Non ci permetterebbe mai di avere le cassettine e metterci col camioncino a vendere come si fa con le fragole o le ciliege.

    Io penso che un numero di piante prestabilito sia la cosa migliore in questo momento. Almeno fino a x piante siamo sicuri di non cadere nell'illecito.

    Poi per il quantitativo massimo detenibile credo sia una giusta mossa se sfruttata al meglio.

    Faccio un esempio:

    Autorizzazione a coltivare fino a 5 piante a persona e detenere fino a 500g in casa.
    Nel caso le piante producano di più, non si rientra nell'illecito se consegue una comunicazione dell'eccesso.
    In questo caso dichiaro anticipatamente di aver prodotto di più e che la razionerò per più tempo per il mio fabbisogno.

    In questo caso anche chi coltiva una volta l'anno e produce 2kg, può comunicarlo a chi di competenza e non vedersi arrestare da un momento all'altro solo perchè una pianta ha prodotto più di quanto pensa un legislatore.

    Ovviamente se dichiaro di aver prodotto 1.5kg e poi pianto subito altre 5 piante, farei fatica a dimostrare il solo uso personale.

    Per quel che riguarda la cessione sono d'accordo con l'avvocato. Serve qualcosa di concreto per evitare errori di giudizio.

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da moran Visualizza Messaggio
    Anche il tabacco ne ha, il cacao, il caffè, il tè. .. tanto per citare i più famosi ma sono centinaia le piante che contengono principi psico attivi anche molto potenti e facilmente estraibili...
    Il controllo sul fenomeno è una cosa impossibile, una vera illusione che viene strumentalizzata da chi ha interesse nel farlo, punto.
    Continuare a presumere che con uno scambio tra coltivatori o conoscenti si favorisca in qualche modo lo spaccio è una cosa che non sta in piedi, anzi sarebbe qualcosa che lo farebbe sensibilmente diminuire.
    Se il numero dei possibili coltivatori domestici fosse anche la metà di quello possibile almeno il 50% della diffusione avverrebbe al di fuori del controllo criminale.
    Capisco che questo possa dare fastidio agli intolleranti così come a chi in qualche modo ha interessi limitativi del fenomeno e soprattutto che disperde in pratica gran parte della ricchezza generabile dividendo la tra una miriade di mani innocenti, anche se colpevolizzate. ..ma davvero qualcuno pensa che con leggi o proposte come quelle portate avanti fino ad oggi avrebbero risultati migliori sia a livello sociale che di limitazione dell'attività criminale ?

    Se io volessi organizzarmi potrei con il limite di 5 piante coltivarne legalmente 500, non ci vuole molto a immaginare come...
    Queste cose mi sembrano davvero barzellette, solo che non fanno più nemmeno ridere.
    Non funzionerebbero in nessun senso, non verrebbero rispettate se non da una sparuta minoranza insignificante, quindi quale può essere il vero scopo di porre limiti o modalità che quasi nessuno rispetterebbe? Qual'è l'utilità di proporre cose inutili ?
    Si sta tentando di regolarizzare un fenomeno che va comunque avanti clandestinamente da sempre malgrado gli ergastoli proposti da Giovanardi fini e malgrado i buchi nel cervello paventato da serpelloni & e altri deterrenti vari...come si può pretendere di rendere credibili simili proposte ?
    Poi sarei io il sognatore utopistico. ..ma a me sembra che i conti con la realtà non li facciano in molti...
    Bè in effetti il numero, è molto facile aumentarlo, ad esempio:

    Io sono una persona, coltivo 5 piante.
    La Yoma è una persona (non fuma, la fumerei tutta io, e se dicono qualcosa.. "La Yoma la mangia e la beve") altre 5 piante.
    E così mia madre e mio padre, et voilà, già 20 piante, e che sono figlio unico e non ho considerato gli suoceri!!!
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  6. #16
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    Si @Yomi se abitate tutti sotto lo stesso tetto potresti anche farlo. O se vai a farle a casa loro anche.
    Ma poi?

    Una volta che io, te e altri 1000 facciamo così a chi la vendiamo?

    Se i consumatori possono coltivarla e averne per il loro fabbisogno non hanno bisogno di comprarla.

    Anche che una parte dei consumatori che non può coltivare (o non ne produce abbastanza) volesse comprerla la situazione non sarebbe come oggi.

    La qualità del prodotto sarebbe molto più alta, i prezzi crollerebbero siccome ce l'hanno tutti e soprattutto si toglierebbe il mercato dalla mani della criminalità.

    Se non posso coltivare o visto che sono inesperto non ne faccio abbastanza, chi mi porta ad acquistare schifezze al mercato nero se ho 10 amici che la fanno in casa?

    O magari se posso acquistarla in negozi autorizzati?

    La cessione della sostanza non si può eliminare del tutto in nessun modo.

    Ma almeno facciamo che la qualità aumenti, il prezzo crolli e il denaro che veicola da essa non finisca nelle mani dei narcotrafficanti.

  7. #17
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    Anche io penso che per come siamo messi ora, non importa come, ma non voglio finire in gabbia.
    Facciano leggi più o meno giuste meglio di nulla, non scambiate queste parole per arrendevolezza...ma nel paese in cui viviamo non finire dietro le sbarre per due piantine sarebbe già un bel traguardo.
    Poi se vogliamo parlare di processi interminabili per non finire dentro, magari anche con la reiterazione di reato, che ancora non ho capito se la si può scampare o no in questo caso, sappiamo bene tutti che i soldi non piovono dal cielo per nessuno, e se uno non li ha, non ha nemmeno la possibilità di difendersi.
    Ricapitolando, qualsiasi proposta che mi permetta di coltivare anche una sola pianta sarà da me appoggiata senza troppe polemiche; poi magari lì si gettano le basi per una ripartenza.

  8. #18
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    Allora, mi permetto di aggiungere qualcosa perche' noto che non tutti abbiamo le idee chiare sull'entita' del fenomeno in cui siamo coinvolti.
    Ci sono diverse piazze nelle grandi citta' dove vengono vendute quantita' rilevanti di cannabis, diversi chili al dettaglio ogni santo giorno, quindi il mercato possibile è ben lungi dall'essere saturo.
    Anche avendone a disposizione molta di piu' del necessario non si avrebbero certo difficolta' di collocazione, volendolo fare, chiaramente.
    Ma questo non e' l'aspetto principale che mi interessa prendere in considerazione, ce n'e' un'altro molto piu' importante in democrazia, che e' fondamentale direi e cioe':
    a monte di tutto vedo solo il rispetto di una grossa parte del popolo (una volta comprovata) che vuole venga riconosciuta la legittimita' nel poter coltivare o usare la cannabis e i suoi eventuali derivati secondo la propria autodeterminazione e senza che nessuno ci metta becco per nessuna ragione visto che qualsiasi intervento in tal senso in realta' maschererebbe sempre un tentativo di controllo o speculazione.

    Per quanto riguarda l'eventuale commercializzazione, se si vuole davvero impedire quella illegale ci vuole davvero molto poco: la si legalizza come qualsiasi altra merce o sostanza di origine vegetale.
    Poche regole, precise e bene amministrate, per una volta.

    Chi viene sorpreso a contravvenire queste regole va contro la legge e per questo sara' perseguito come le norme stabiliranno.

    Chi vorra' usare la cannabis potra' farlo chi sara' contrario non lo fara', chi ha PAURA che i propri figli si rovinino facendosi uno spinello che fara' da veicolo alle droghe pesanti e/o sintetiche forse sara' costretto a farsi un esame di coscienza e dopo un po' di introspezione capira' che non si finisce (MAI) nel famigerato tunnel per quel motivo...

    Chi decidera' di curarsi o usare la cannabis come meglio crede potra' farlo e qui purtroppo penso che saranno possibili depistaggi se non veri e propri sabotaggi che farebbero vacillare tutto il sistema a favore.
    C'e' davvero molto in ballo in termini economici e di certo chi ha interessi in campo sanitario non stara' a guardare e non ammettera' mai niente di positivo a riguardo...

    E' dura, la vedo molto dura, ma una cosa la so per certa; nessuna regola, legge o limitazione riuscira' mai ad esercitare un controllo effettivo e reale su questo fenomeno, sarebbe solo ipocrisia, fumo negli occhi, per restare in argomento.
    Ultima modifica di mozart; 21-03-16 alle 14:42

  9. #19
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    secondo me la soluzione migliore, più che stabilire un numero preciso di piante che porta appunto a conseguenze diverse come avete fatto notare giustamente un po tutti, si dovrebbe stabilire un 'area adibita alla coltivazione per uso personale'. chesso stabiliamo che ogni singolo individuo abbia 1.5 metri quadrati di coltivazione in caso di INDOOR e un 4 metri quadrati per uso OUTDOOR. poi sta a te decidere quante piante metterci dentro quello spazio, ma cmq lo stato avrebbe la 'sicurezza' che in uno spazio del genere sarebbe praticamente impossibile impostare una rete di spaccio molto proficua mentre per il coltivatore dovrebbe essere una soluzione che garantisce il fabbisogno personale.

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da tiaccaci89 Visualizza Messaggio
    secondo me la soluzione migliore, più che stabilire un numero preciso di piante che porta appunto a conseguenze diverse come avete fatto notare giustamente un po tutti, si dovrebbe stabilire un 'area adibita alla coltivazione per uso personale'. chesso stabiliamo che ogni singolo individuo abbia 1.5 metri quadrati di coltivazione in caso di INDOOR e un 4 metri quadrati per uso OUTDOOR. poi sta a te decidere quante piante metterci dentro quello spazio, ma cmq lo stato avrebbe la 'sicurezza' che in uno spazio del genere sarebbe praticamente impossibile impostare una rete di spaccio molto proficua mentre per il coltivatore dovrebbe essere una soluzione che garantisce il fabbisogno personale.
    In questo modo forse si torna sempre alla questione di prima:
    Ogni persona dice di volere il proprio spazio, e chi fuma, sfrutterebbe lo spazio anche di chi non fuma.
    Insomma il modo lo si trova sempre.
    Lo strumento atto ad offendere, ha sempre fatto danni in mano all'uomo.

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