Cari enjointers, ho vissuto questi ultimi sei mesi in solitudine quasi totale, tutto va bene, non mi sono più fatto sentire perché mi è stato fortemente sconsigliato da tutti di partecipare ad attività anti proibizioniste, scrivere articoli antipro e frequentare persone utilizzatrici di cannabis, anche sul web e siccome non sono ancora libero ma soggetto allo sconto di una condanna penale, ho cercato di essere completamente inattaccabile da questo punto di vista, come per tutte le altre restrizioni. Ogni tanto ho letto qualcosa del forum, ma finora non ho voluto azzardarmi a comunicare apertamente, anche se mi è sembrato abbastanza assurdo il fatto che dal carcere vi potessi scrivere quanto volevo mentre ora che sono a casa mi sento fortemente limitato nel comunicarvi qualcosa di me. Ho deciso di scrivervi perché secondo me, a questo punto, era giusto e credo che dare semplici notizie di me dopo sei mesi non possa certo essere ritenuto una "frequentazione".
Spero che questa decisione non mi si ritorca contro, comunque ci tenevo troppo a farvi semplicemente sapere che sto bene, ho ripreso tre delle mie cavalle, fatto l'orto per i miei vicini benefattori, ora sto rifacendo un recinto di un chilometro di perimetro, sempre per loro, ho ricominciato a guadagnare qualcosina e sto lentamente risalendo la china, in attesa che il tempo e la buona condotta facciano maturare la mia liberazione completa.
Dopo ventuno mesi di carcerazione e di convivenza forzata coi veri delinquenti questa solitudine non mi pesa per niente, adoro il silenzio e poter ascoltare solo rumori naturali per lunghe ore. Mi manca non poter comunicare con voi e con gli amici di ASCIA, questo si, ma per come sono fatto, non ho difficoltà a concentrarmi pienamente sui lavori che svolgo e sulle cose semplici che vivo, anche perché so che mancano solo pochi mesi al mio fine pena.
Ringrazio ancora Ecko e tutti quelli che mi hanno aiutato e che mi hanno seguito e sostenuto, credo che potete immaginare quanta forza in più mi avete dato quando ero dentro, soprattutto nei momenti più difficili.
Nelle mie lettere dal carcere non ho potuto raccontare tutto quello che vivevo, ma giusto qualche accenno, Ecko ne sa qualcosa, (grazie ancora Ecko!) all'inizio della carcerazione pensavo che avrei potuto fare un resoconto dettagliato come mia testimonianza, ma subito mi sono reso conto che non potevo raccontare quasi niente di specifico senza espormi al pericolo di una reazione pesante da parte degli interessati, o esporre qualcun altro a questo pericolo, perché il forum è pubblico e i carcerati sapevano che vi scrivevo, mi vedevano che scrivevo, ho fatto pure lo scrivano per loro.
Ho cercato di farvi capire le cose parlandone in generale o attraverso metafore, forse un giorno riuscirò a scrivere la verità di quanto ho vissuto in un racconto di fantasia. Finora il tempo per scrivere è stato scarso, ora, con l'ora solare, le serate per me sono diventate lunghissime e l'inverno imminente è un invito all'introspezione.
Rispettare le prescrizioni del Magistrato di sorveglianza non mi pesa, restare a casa dalle ore 23 alle 7 del mattino per me è naturale, dove potrei andare di notte senza macchina in mezzo al Montefeltro disabitato? La tempesta di vento fortissimo dell'altro giorno mi ha schiantato due grossi olmi secchi ricoperti di edera sulla strada di casa e non sono ancora riuscito a riaprire il passaggio, per cui sto proprio isolato dal mondo. Domani, se non pioverà, ci metterò le mani.
Purtroppo non sono ancora riuscito ad abbracciare mio padre, mentre invece ho riabbracciato la mia vicina ormai di 88 anni, comunque stanno entrambi bene e con mio padre ci sentiamo spesso, lui mi dice che gli basta sapere che sto fuori di prigione e che sto bene, di non preoccuparmi e di pensare alla mia liberazione; non ho ancora fatto la domanda per andarlo a trovare perché non ho qualcuno che mi accompagni con la macchina e perché mi hanno consigliato di far passare diversi mesi prima di fare la richiesta al Magistrato, mentre mi hanno sconsigliato di fare richiesta di andare in treno da solo, in quanto scarsamente accoglibile, perché dovrei attraversare un'altra regione ed altre due provincie (ho l'obbligo di dimora nella provincia di Rimini)
Nonostante tutto mi sento abbastanza libero da godere pienamente della vita che sto facendo, mi sembra di stare in paradiso, il paradiso di Madre Natura e delle cose semplici. In questo ho ritrovato me stesso e la mia vita. Anzi mi sento più ricco interiormente.

Per ora vi abbraccio tutti, fate un buon uso della vostra Libertà!