Stragi del sabato sera, abuso di alcol e droga: un tema che torna periodicamente alla ribalta. Dove finisce il divertimento e inizia il rischio? La parola ai protagonisti
Periodicamente le cronache si interessano a episodi che accadono nelle discoteche o nei loro immediati dintorni. Spesso nelle fine settimana i media registrano una lista di gravi incidenti stradali in cui, soprattutto ragazzi giovani, lanciati a velocit� folli con le loro auto, perdono il controllo e si schiantano con tutte le conseguenze del caso. Sono le "morti del sabato sera", forse frutto di quella "febbre" e di quella perdita di energia che pervade chi scarica tutta la sua capacit� di controllo tra decibel e luci colorate.
Nel 2003 fu approvato un disegno di legge che imponeva la chiusura delle discoteche alle 3 della notte. Il popolo discotecaro, tra cui anche molti politici e gestori si ribell�, qualcuno grid� che era anticostituzionale, mentre per il Moige (Movimento Italiano Genitori) il provvedimento era un primo passo verso una maggiore attenzione e tutela per i figli.
Chi difende il "popolo della notte", invece parla di montature: gli incidenti stradali accadono sempre e hanno a che fare anche con il numero di persone che si spostano durante i week-end. Si pu� abusare dell'alcol anche andando al cinema o a una sagra di paese, non solo nei locali.
Ma, allora, esiste un "problema discoteche" oppure tutto � riconducibile a un'amplificazione dei media che pone in forzata relazione fatti che, in realt�, non sono direttamente connessi con il mondo del divertimento notturno? Sull'argomento e su molto altro abbiamo intervistato, i responsabili del Moige, dj come Roberto Ferrari e Claudio Coccoluto e i rappresentanti dei gestori dei locali da ballo (Silb). Ecco il loro punto di vista e le loro opinioni, che possono aiutare a farsi un'idea chi ancora non ne ha una.