ciao a tutti sono libertà
un ragazzo di 24 anni giovane e con tanta voglia di imparare e conoscere gente vera.
Se avete 5 minuti di tempo vi racconto un pò di me e della mia vita.
Vi prego sin da subito di non fare caso a errori di ortografia ecc..
Non sono mai stato bravo a scuola o per lo meno non me ne sono mai interessato più di tanto,
Devo dire che la scuola non mi e mai andata male non sono mai stato bocciato o cose simili,
o sempre cercato di fare il minimo indispensabile per riuscire a passare tutti gli anni il prima possibile.
Sono cresciuto in un piccolo paesino non tanto distante delle metropoli,
ma comunque disperso e non di certo un luogo turistico dove andare con la famiglia...
ho frequentato l itis e mi sono diplomato in perito elettronico non chiedetemi perche ho scelto di frequentare questa scuola,
ma semplicemente per farla breve imposta dai miei genitori un pò perchè vicino casa
un po perchè volevano tenermi sotto controllo visto che ero abbastanza un bambino vivace, fatto sta che di elettronica non me ne frega una mazza.
A me piace tutto ciò che e arte potrei guardare un pittore che dipinge o un giocoliere per ore fino a perdermi in quello che fa.
Potessi tornare indietro mi sarei puntato con tutte le forze e avrei scelto decisamente un altra scuola.
Arrivo da una famiglia di agricoltori con una mentalità abbastanza chiusa riguardo certe tematiche soprattutto sulla droga
e sullo stile di vita che non li vede rappresentati... io invece sono proprio l opposto mi batto proprio contro ogni genere di proibizionismo e di oppressione della libertà di ogni persona. non credo che sia colpa loro o degli insegnamenti che gli hanno dato da piccoli, sono convito che questa mentalità chiusa sia dovuta a una disinformazione che la società in cui hanno vissuto e che vivono tuttora non li porta a guardare il mondo con uno sguardo di intere per tutto cio che li circonda ma li costringe costantemente a focalizzarsi sul lavoro tralasciando il vero vivere.
qui mi rifaccio a una citazione di un famoso scrittore che disse:

<l'uomo che lavora non ha la possibilita si godersi giorno per giorno la sua naturale integrità, non puo mantenere rapporti davvero umani con gli altri, perche non sarebbe piu competitivo sul mercato, non ha tempo che di essere una semplice macchina. come può ricordarsi della sua ignoranza fondamentale per il suo progresso, quando deve usare continuamente le sue
conoscenze>.

Questa frase racchiude un po quello che penso del lavoro non dico di non lavorare ma non si può vivere per il lavoro e lasciar perdere tutto il resto.
Non dico che i miei genitori siano cattive persone non mi hanno mai fatto mancare niente e mi hanno sempre voluto bene,
spiace a me per loro che non sono mai riusciti a godersi la vita. Le storie di mio padre che mi racconta di quando era piccolo sono sempre focalizzate sul lavoro, non mi viene in mente di una volta che mi ha raccontato qualche avventura.
e mi rendo conto che non ha mai fatto avventure degne di questa vita. mi ricordo una scena di me che torno dopo due giorni in montagna passati in un rifugio a 3500 metri circa con un paio di amici, dopo una camminata di 8 ore causa sbagliato sentiero visto la nostra fattanza arrivammo in cima
dove si trovava il rifugio con il ghiacciaio e pochi passi da noi, posto a dir poco stupendo e nel raccontare ai miei l avventura che vissuto in questi due giorni
ho proprio visto nei gli occhi di mio padre la voglia di andare anche lui con un sorriso che avrebbe preso lo zaino e sarebbe partito, ma ormai non piu agile come una volta per riuscire a farcela vista l età. questo mi ha fatto capire tante cose.
Comunque finiti li studi anche avendo comunque il lavoro a casa decisi di provare a cercare lavoro, andai a lavorare per quello che ho studiato cercando di farmelo piacere e mi feci 1 anno e qualche mese come elettricista poi mi dovettero licenziare perche andò in bancarotta l azienda
non per colpa mia ovvio ahaha...
comunque in questi anni mi feci conoscere nell azienda dove andavamo a fare manutenzione un po per il mio animo buono
e per la mia voglia di lavorare mi assunsero subito senza pensarci su in questa grande fabbrica. Passò un anno e mi ritrovo a lavorare in una ditta di trasporti e li davvero capi che farmi comandare non era per me... allo scadere del contratto mi lasciarono a casa viste le innumerevoli volte che avevo avuto da ridire con il direttore...
Cosi decisi di stare a casa a lavorare la terra e di stare un mezzo alla natura che mi piu mi piace senza orari di timbratura, ferie programmate, senza rendere conto a nessuno . lavorare con lo spirito che piu mi rappresenta da coltivatore di allegria e di libertà con al speranza che un giorno in questo paese di bigotti si possa tornare a coltivare cannabis come si faceva un tempo. e vedere attorno a casa dove abito distese di campi verdi con il profumo di erba cheti sveglia la mattina.
Avevo già provato a coltivare circa a 16 anni mi ricordo che presi dei semi da una cima che avevo a casa e li misi in un barattolino senza avere la
coscienza di quello che stavo facendo ogni mattina la mettevo sul balcone e ogni sera la ritiravo in casa era diventata un abitudine, persino mia
mamma quando non potevo lo faceva al posto mio... fosse un po per curiosa di quello che avevo piantato, fino a che non sono iniziate a spuntare le classiche
foglioline tipiche della nostra amata Maria... lei e stata ancora clemente mi ricordo solo che mi disse esclamando MA QUESTA E CANAPAAAA !!!! falla sparire che se la vede tuo padre finisce male. Dovetti cedere la mia amata a un amico che poi la dette a un altro amico fatto sta che dopo due mesi e mezzo
rividi la mia piccola ed era ancora viva ma tutta ammalata piena di puntini dovrei avere ancora una foto di lei come ricordo.
fatto sta che non vedo l ora di poter coltivare e imparare l impossibile per crescere al meglio le mie piante purtroppo dovro aspettare ancora
questo anno ma nel mentre cercherò di imparare il piu possibile e di racimolare un po di soldi per l attezzatura.
scusate se mi sono dilungato un po.

un piacere conoscervi.

libertà