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Discussione: Io sto con I "PASTORI SARDI"

  1. #1
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    Tutto il nostro popolo è sceso in piazza.... Oggi è tutto fermo, negozi chiusi, scuole chiuse....
    Mia figlia è uscita molto presto stamattina, proprio adesso mi ha mandato un sms, scrivendomi che sono tutti la e che la protesta inizia fra una mezz'ora..... lei è lì è, ha 14 anni.... con le sue amiche e amici stanno portando la solidarietà a chi lavora molto duramente...... Io fra un po' sarò lì.... A volte le cose possono trasformarsi in cose più grandi, ed un padre deve stare con i suoi figli per proteggerli.....Ma sarò lì non solo per questo...
    Sarò lì per portare la mia solidarietà
    a chi non conosce feste, giorni di riposo o ferie, ma conosce bene il troppo freddo, il troppo caldo, la neve la pioggia e il vento, gli animali e le piante, il dolore degli arti e dei reni, e forse conosce queste cose, più di quanto conosca i componenti della sua famiglia......

    Ho visto in questi giorni, uomini duri con le lacrime agli occhi, mentre buttavano per strada il frutto del loro lavoro, pagato meno dell'acqua minerale.... "questi sono dettagli che non si vedono in TV"
    Ora vado, perché la mia Gente mi aspetta.........

    Girovagando sul web ho trovato quest'articolo del 2010......esattamente 9 anni fa......
    Quando I pastori iniziarono a combattere questa lotta andando persino a manifestare a Bruxelles....
    Ma da allora niente di fatto.... Le multinazionali del latte, i grossi produttori (alcuni che conosco personalmente provvisti di aereo personale) e altre industrie di trasformazione, hanno in pugno il loro lavoro...... e non mollarono e ancora non hanno mollato ......
    Questa volta la lotta sarà diversa........ I pastori sono veramente stanchi di lavorare per Nulla......
    Leggete l'articolo sotto,.... forse vi aiuterà a capire chi è il pastore Sardo..............

    Ci sentiamo più tardi........(A Menzus Bidere) in Italiano (Ciao).




    Mi chiamo Andrea e sono un pastore sardo…

    ..... Ottobre 2010 un mercoledì ....

    Io mi chiamo Andrea, ho 55 anni e sono un pastore sardo (nella foto un pastore di repertorio). Sono un allevatore ovi-caprino per l’esattezza. Vivo a Mara con la mia famiglia, una moglie bellissima e tre figli, uno più vivace e disgraziato dell’altro. Ho un gregge di 35 pecore e ogni mattina mi sveglio alle cinque per pascolarle e sistemare l’ovile. La sera rientro tardi, in questo periodo, d’inverno, la luce ci abbandona prima e devo fare tutto di fretta, ma prima delle sette e mezza non metto piede in soggiorno. Il mio lavoro, comunque non mi abbandona mai, che sia domenica o che sia Natale o Capodanno, le bestie devono mangiare. Francamente la cosa non mi dispiace, rispetto i miei animali, mi permettono di sopravvivere e in qualche modo di tirare avanti. Spesso mi porto i miei figli, anche se il lavoro che faccio, a loro, poco interessa. Studiano tutti e il più grande fa medicina veterinaria a Roma, non lo vedo che saranno passati ormai tre mesi. Il medio è appena ventenne, dice che vuol fare il filosofo, spero si guadagni bene a fare il filosofo, per ora so solo che quando non legge o studia certi manuali, mattoni in carta, lo trovo davanti alla televisione che gioca alla playstation.
    Amo la mia famiglia. Li vedo pochissimo, tutti, moglie compresa. Mia moglie mi adora, nonostante tutto. Nonostante a volte io puzzi in maniera insopportabile. Nonostante non ci sia mai, nonostante spesso sia costretto ad alzare la voce perchè non capisco nè lei, nè i miei figli. Nonostante non mi accorga quando si tagli i capelli per apparire più soave di quanto già sia. Nonostante non apprezzi i vestiti che si compri per apparire più elegante di quanto già sia. Ah! Che ne so io di vestiti? di capelli? conosco appena appena la lana che toso alle mie belve.
    Amo la mia famiglia e non sopporto l’idea che non possa vivere nella dignità di una famiglia normale. Lavoro dodici ore al giorno, 365 giorni all’anno affinchè mia moglie non debba vergognarsi di uscire di casa perchè non ha un abito che le piace e affinché i miei figli possano studiare e vivere il loro tempo e i loro divertimenti in totale serenità.
    Che cosa ho io in meno di un impiegato di banca, di un direttore di banca? Il direttore di banca produce forse latte da bere, formaggio da mangiare? il direttore di banca produce debiti eppure la comunità lo apprezza più di quanto apprezzi me che mi preoccupo di sfamarla. Il mercato del latte è diventato impossibile, 25 anni fa un litro di latte ce lo pagavano 1.320 lire. Oggi ci danno appena 55/60 centesimi, l’equivalente di 1.100 lire. In 25 anni quanto è aumentato il costo della vita? si è almeno triplicato, e il valore che danno al nostro lavoro è diventato un quarto, è qualcosa di raccapricciante. E poi ci chiedono di collaborare, di avere fiducia nel futuro. Ma quale futuro? Quello che non riusciamo a dare neppure a chi abbiamo concepito? Già, perchè se continua così io sarò costretto a far rientrare mio figlio da Roma, sarò costretto a interrompere i suoi studi.
    Lavoro dodici ore al giorno, 365 giorni all’anno e se non accetto quel prezzo imposto dai grandi acquirenti (quelli che poi, magari vanno in Romania a trasformare, a quattro soldi di salari, e ci ricaricano il 500%) e dalla fantasmagorica Unione Europea, posso anche morire di fame. Ma la vita di un uomo si misura in qualcosa di più di un pezzo di pane.
    Io mi chiamo Andrea, ho 55 anni, quattro bocche da sfamare, 35 pecore da pascolare, e nonostante tutto mi sono svegliato alle 4 per venire ad un sit in davanti alla Regione Sardegna. Non disprezzo chi mi governa, voglio solo che rispettino la costituzione e i diritti al lavoro e ad una vita dignitosa. Chiedo solo quello e lo faccio pacificamente. A gran voce, ma pacificamente. Ogni tanto sento i miei figli che mi dicono di stare attento. Chiedo a Luca, il più piccolo, com’è andata al liceo. Poi sento Dario, gli dico di guardare le news e di lasciar perdere i videogiochi, ma so che non lo farà. Luigi non lo sento, è in laboratorio tutto il giorno, lo chiamerò stanotte penso. Ma stanotte è già arrivata. Dal lato destro del corteo qualcuno che non conosco, qualcuno che non riconosco, ha lanciato una bottiglia contro una vetrata. Chi è? continuo a chiedermi impaziente, chi è??
    Ma non ho il tempo di rispondere. In preda allo stress, al nervoso, alla stanchezza, attaccano anche i miei amici e colleghi. Bottiglie, una, due, tre, finchè non si sentono gli scarponi degli sbirri marciare verso di noi. E poi uno sparo, un altro, sono lacrimogeni. Qualcuno è ad altezza uomo. Mi guardo intorno, guardo chi è con noi per capire come finirà. Nessun politico. Siamo spacciati. Non c’è neppure iRS, qualche sparuta presenza di Sardigna Natzione. La marcia si fa più fitta e i manganelli si alzano.
    Io mi chiamo Andrea, ho 55 anni, sono un pastore sardo. Ho una moglie e tre figli da sfamare, 35 pecore da pascolare, lavoro dodici ore al giorno, 365 giorni all’anno e ho un braccio spezzato. Sento le sirene dei carabinieri che hanno arrestato altri 14 padri di famiglia. Sento le sirene dell’ambulanza che mi sta portando via. Mentre mi caricano in lettiga, sento anche un ragazzo in divisa ridere e dire che lui ha colpito dove capitava, che problemi non se n’era posti, che aveva anche calpestato con gusto una donna inciampata mentre scappava.
    Lo guardo senza odio. Sorrido pensando che ha l’età di mio figlio, l’età di Dario. Dovresti essere a giocare alla playstation, penso. Ma forse, in fondo, tu credi che sia la stessa cosa.
    tagged under: Pastori
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    Ultima modifica di GROOW; 14-02-19 alle 07:36

  2. #2
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    Sono rientrato poco fa a casa..... mi son visto anche in tv al tg1....
    Ho parlato e bevuto con amici che non vedevo da tempo.....
    Ho sentito le loro storie, mi sono commosso....... nel vedere la mia terra "tutta" schierata con una realtà che fa parte della nostra profonda cultura.
    Ho visto chiudere la Conad, Oviesse, grosse catene commerciali italiane e non..I bar chiusi, le scuole chiuse, gioiellerie e negozi vari.... anche i tabacchini..... era difficile persino trovare birra da bere, a meno che non te la portavi da casa....
    C'era tanto latte e formaggio.... I pastori hanno organizzato delle tavolate dove regalavano latte fresco e formaggio a tutti.......
    Altri banconi avevano anche l'acqua in bottiglia vicino al latte.....
    Ma c'era un cartello con una grande scritta che diceva: "L'ACQUA SI PAGA IL LATTE NO"
    Tutto questo mi ha fatto sentire forte, so che nessuno di noi è solo, so che appartengo ad un popolo che si muove e si dà per intero al suo stesso popolo....
    oggi ho capito che faccio parte di un popolo fiero, coraggioso, deciso e rispettoso dei suoi fratelli, non siamo soli....... Non lo siamo mai stati
    Oggi ho visto un grande esempio di fratellanza e di democrazia......
    Oggi ho visto UN VERO POPOLO, ANTICO, CHE NON SI È MAI FATTO CALPESTARE DA NESSUNO..... E CHE CHIEDE SOLO DI CAPIRE.

    UN ABBRACCIO DALLA SARDEGNA.






  3. #3
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    Trovo tutto questo uno schiaffo morale a tutte quelle persone che muoiono di fame.
    Non si può buttare per strada tutto quel latte.
    I sardi hanno sempre avuto e si sono distinti per i loro modi barbari e di certo non ci si poteva aspettare altro da un popolo che si è sempre isolato e che si vuole ancora isolare dal resto del mondo.
    Non ho nulla contro di loro, ma è la storia che parla.

  4. #4
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    Trovo tutto questo uno schiaffo morale a tutte quelle persone che muoiono di fame.
    Non si può buttare per strada tutto quel latte.
    I sardi hanno sempre avuto e si sono distinti per i loro modi barbari e di certo non ci si poteva aspettare altro da un popolo che si è sempre isolato e che si vuole ancora isolare dal resto del mondo.
    Non ho nulla contro di loro, ma è la storia che parla.

    NO COMMENT

    mi chiamo Andrea, ho 55 anni e sono un pastore sardo Ho un gregge di 35 pecore e ogni mattina mi sveglio alle cinque....... . La sera rientro tardi.... . Il mio lavoro non mi abbandona mai, che sia domenica o che sia Natale o Capodanno....... Amo la mia famiglia. Li vedo pochissimo, tutti, moglie compresa. Mia moglie mi adora, nonostante a volte io puzzi in maniera insopportabile..........
    Lavoro dodici ore al giorno, 365 giorni all’anno..... affinché i miei figli possano studiare e vivere il loro tempo........ in totale serenità.......
    ...... Che cosa ho io in meno di un impiegato di banca, di un direttore di banca? Il direttore di banca produce forse latte da bere, formaggio da mangiare? il direttore di banca produce debiti eppure la comunità lo apprezza più di quanto apprezzi me che mi preoccupo di sfamarla.
    Lavoro dodici ore al giorno, 365 giorni all’anno e se non accetto quel prezzo imposto dai grandi acquirenti (quelli che poi, magari vanno in Romania a trasformare, a quattro soldi di salari, e ci ricaricano il 500%) e dalla fantasmagorica Unione Europea, posso anche morire di fame. Ma la vita di un uomo si misura in qualcosa di più di un pezzo di pane.
    Io mi chiamo Andrea, ho 55 anni, quattro bocche da sfamare, 35 pecore da pascolare, e nonostante tutto mi sono svegliato alle 4 per venire ad un sit in davanti alla Regione Sardegna. Non disprezzo chi mi governa, voglio solo che rispettino la costituzione e i diritti al lavoro e ad una vita dignitosa. Chiedo solo quello e lo faccio pacificamente. A gran voce, ma pacificamente........ , finchè non si sentono gli scarponi degli sbirri marciare verso di noi. E poi uno sparo, un altro, sono lacrimogeni. Qualcuno è ad altezza uomo.......... La marcia si fa più fitta e i manganelli si alzano.
    Io mi chiamo Andrea, ho 55 anni, sono un pastore sardo. Ho una moglie e tre figli da sfamare, 35 pecore da pascolare, lavoro dodici ore al giorno, 365 giorni all’anno e ho un braccio spezzato. Sento le sirene dei carabinieri che hanno arrestato altri 14 padri di famiglia. Sento le sirene dell’ambulanza che mi sta portando via. Mentre mi caricano in lettiga, sento anche un ragazzo in divisa ridere e dire che lui ha colpito dove capitava, che problemi non se n’era posti, che aveva anche calpestato con gusto una donna inciampata mentre scappava.
    Lo guardo senza odio. Sorrido pensando che ha l’età di mio figlio, l’età di Dario. Dovresti essere a giocare alla playstation, penso. Ma forse, in fondo, tu credi che sia la stessa cosa..........
    ........ QUESTA È LA DIGNITÀ DEI SARDI.....

    Non è la Cannabis che ci rende criminali, ma la Legge!

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Sanseeds Visualizza Messaggio
    Trovo tutto questo uno schiaffo morale a tutte quelle persone che muoiono di fame.
    Non si può buttare per strada tutto quel latte.
    I sardi hanno sempre avuto e si sono distinti per i loro modi barbari e di certo non ci si poteva aspettare altro da un popolo che si è sempre isolato e che si vuole ancora isolare dal resto del mondo.
    Non ho nulla contro di loro, ma è la storia che parla.
    prova a pensare alle cause che hanno portato queste persone a compiere un gesto così GRAVE,
    superficialmente potrebbe sembrare uno schiaffo a chi muore di fame, uno schiaffo anche a loro stessi se vogliamo, considerando che vivono di ciò che hanno versato in strada. E proprio per questo hanno mandato un messaggio mirato e molto forte, certe volte non ci sono altri modi per farsi sentire.
    In ogni caso speriamo che tutto ciò non si debba ripetere, attraverso la via più semplice pagando un giusto compenso a questi agricoltori (se si pensa che una bottiglia di acqua lauretana costa ben 0,45€ come può valere il latte della terra sarda 0,6€!!!!!!) e se proprio nessuno mangia più pecorino si adeguino a cambiare e coltivare colture più redditizie

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Sanseeds Visualizza Messaggio
    Trovo tutto questo uno schiaffo morale a tutte quelle persone che muoiono di fame.
    Non si può buttare per strada tutto quel latte.
    I sardi hanno sempre avuto e si sono distinti per i loro modi barbari e di certo non ci si poteva aspettare altro da un popolo che si è sempre isolato e che si vuole ancora isolare dal resto del mondo.
    Non ho nulla contro di loro, ma è la storia che parla.
    @Sanseeds , prima di rispondere nel merito , ti avverto subito che ti darò un'infrazione, come da regolamento del forum:
    "- Non sono gradite polemiche, provocazioni, offese e uso improprio del forum. I Moderatori possono ammonire l'utente oltre che a chiudere topic non in tema con i propositi di ENjOINT (pace, amore e legalizzazione).

    - Lo staff si riserva la facoltà di rimuovere a proprio insindacabile giudizio qualsiasi post che: sia illecito, diffamatorio, razzista o calunnioso; istighi all’odio o alla violenza; sia lesivo nei confronti di persone, istituzioni, religioni;"


    Ti hanno già risposto altri, però davvero non capisco: queste sono frasi che denotano ignoranza, superficialità, razzismo. Pregiudizi forse che arrivano da esperienze negative con i Sardi, ma cosa vuol dire? Anche io non sopporto un toscano, un valdostano, un pugliese, dò la colpa alla regione??

    Sanseed, ora mi vengono solo più insulti in mente .....fossi l'Admin ti bannerei a vita, perché il tuo è proprio all'antitesi con lo spirito di Enjoint.
    Anzi lo richiamo, @ecko , insieme a @moran @Gam @biricchino e @mozart, così che visionino anche loro..
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  7. #7
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    hai gia' detto tutto tu, superfluo aggiungere altro, non ne vale davvero la pena.

  8. #8
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    Grazie ragazzi, non potevo rispondere a merito in prima persona (e credo che capiate perché) ........
    Nonostante mi sia sentito toccato nell'animo più profondo, ho contenuto quelle emozioni che si sarebbero trasformate in espressioni che non sarebbero andate in sintonia con il messaggio che il nostro forum vuole mandare........

  9. #9
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    Mamma mia siete partiti tutti in 5
    Ma prima di prendere provvedimenti non sarebbe consono un confronto diretto per carpirne le vere motivazioni di una frase del genere, che vero lascia poco spazio di interpretazione ma come hai detto @Yomi potrebbe essere stato semplicemente superficialità, detta con leggerezza senza cognizione di causa, nella vita si sbaglia, basta accorgersene e migliorare... @Sanseeds lo sai che lo stato obbliga per legge in molte attività con vendita di prodotti commerciali a BUTTARE nel cassonetto la sera tutto quello che avanza, bar, chioschi, panetterie, supermercati e tanto altro sfamerebbero ognuno il proprio comune se solo ci fosse un po di organizzazione e leggi intelligenti ma no ci piacciono i barboni che frugano i cassonetti, fa figo è vintage...
    È figo anche pretendende che delle persone, Sarde o no lavorino gratis, comprando il loro prodotto al di sotto del prezzo di produzione,tu che avresti fatto ?? Dato quel latte ai poveri ?? Apri gli occhi, i poveri sono loro, si sono tolti cibi e soldi pur non avendone, è questo il gesto forte, far capire che così non è possibile andare avanti, dici che si vorrebbero isolare dal mondo ?? Beh, sarebbe la cosa più giusta...
    Mi scuso preventivamente per ogni dislikes che le mie dita invieranno,non vorrei mai ma non mi accorgo neanche di ciò,piccolo schermo, piccoli tasti :') sorry....

  10. #10
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    Il nostro post di vicinanza e solidarietà ai pastori sardi, su Instagram https://www.instagram.com/p/Bt256tphP1d/ e su Facebook https://www.facebook.com/dolcevitama...56433129574495

    Tutto il resto sono chiacchiere inutili. Ringrazio @GROOW per la testimonianza diretta. E lascio gestire Sanseeds ai moderatori, che in queste cose sono molto più bravi (e soprattutto moderati) di me ;)
    "Personalmente tra tutti i forum ho scelto Enjoint perchè qui la ganja rappresenta il contorno alla vita di ogni utente, e non il centro attorno a cui ruota il resto. Qui si valorizzano gli utenti come persone prima che come coltivatori." - cit. Mad man

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