L’esperienza di Riccardo, che si è reso indipendente da ogni allacciamento a reti pubbliche per energia, acqua e riscaldamento. Pannelli solari, cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e pala eolica: ecco come vivere in mezzo alla natura in modo eco-sostenibile.
Chi l’ha detto che si debba rimanere schiavi delle bollette vita natural durante? E chi l’ha detto che non sia possibile, o sia comunque troppo costoso, decidere di non sottostare più ai ritmi imposti dalla nostra società frenetica?
Un giovedì sera di agosto, con agli amici di Oasiverde ho visitato Riccardo, un ragazzo che gestisce un negozio di ottica a San Marino ma ha deciso, con la sua compagna, di vivere in mezzo alla natura in modo eco-sostenibile.
Così si è comperato con due soldi un terreno di 10 ettari con il rudere di una stalla, in quel di Montetiffi, nel comune di Sogliano (FC, Emilia Romagna). Dieci ettari in cui ci sono due laghetti naturali, un fiume, un bosco abitato da animali selvatici: insomma, un paradiso in terra.
Comprato il terreno, ha ristrutturato la stalla e ne ha fatto una splendida casetta, e infine, essendo appassionato di energie alternative, ha installato un pannello solare termico per riscaldare l’acqua, interrato una cisterna da 10.000 litri d’acqua (che raccoglie l’acqua piovana di tutto il circondario), e letteralmente disegnato, fatto costruire su misura e montato in proprio una pala eolica che immagazzina l’energia prodotta. Insomma un impianto in piena regola che gli garantisce 5 giorni di autonomia con 5 ore di vento! Non male, vero? La cosa più simpatica da sapere, è che per fare tutto questo, non ha speso milioni di euro, ma molto meno di quanto avrebbe speso per comperare un piccolo appartamentino in un condominio in Repubblica. Il riscaldamento degli ambienti e dei cibi, è affidato a stufe a legna (che non manca mai con 10 ettari di bosco di proprietà), e il cibo è garantito dall’orto, dalle galline e dai maialini. Vivono con Riccardo anche degli asini, e in tutto il circondario (più di trenta ettari, tra la sua proprietà e quella di Pino, il padre della sua compagna che ha deciso di vivere allo stesso, in un terreno confinante) sono riusciti a far chiudere la caccia. Risultato? Zero inquinamento, bisogno di allacciamenti, piena eco-sostenibilità ottenuta con l’autoproduzione (la pala eolica è costata complessivamente soli 6.000 euro, di cui 3.000 stanziati dal comune di Montetiffi).
E risultato ancor più soddisfacente: dopo cena, rimasti in quel posto d’incanto, si riesce a sentire di nuovo il silenzio totale, a vedere stelle altrove offuscate dall’illuminazione artificiale, e si riesce di nuovo a vivere coi ritmi della natura, con un senso di calma e distensione altrove, per noi frenetici schiavi della velocità, impensabile.
(fonte: Il Don Chisciotte n.23 Settembre 2009 – associazionedonchisciotte.org)