Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del C.s.o.a. Forte Prenestino di Roma, riguardante la Cannabis Cup italiana 2009, svoltasi alcune settimane fa e che ha ricevuto alcune critiche sui forum del settore. A breve pubblicheremo un nostro report della manifestazione, nel frattempo vi lasciamo al comunicato degli organizzatori.
Quest’anno per la terza edizione della coppa nazionale antipro, noi del Forte Prenestino abbiamo deciso di fare le cose in grande. Nelle precedenti due edizioni, infatti, ci eravamo collegati ad una serata, “the game”, costituita da giochi natalizi antipro un po’ “artefatti” che vedevano la partecipazione attiva e divertita di qualche centinaio di persone. Ma quest’anno ci siamo guardati in faccia, ancora incazzati per la vicenda di Stefano Cucchi e per le infamità di contorno di tanti galantuomini delle istituzioni con in prima fila, manco a dirlo, Giovanardi. E abbiamo pensato: “facciamola grossa”. In questo, a dirla tutta, sobillati dai Cannapionieri riuniti, splendida umanità a noi vicina nella mente e nel cuore, con cui trovarci d’accordo è stato automatico.
Quindi, con queste premesse sentiamo la Villa Ada (e chi altri sennò?). Anche qui accordi praticamente senza doverci dire più di tanto… lo spirito è quello che conta e così è stato. Il giorno della coppa arrivano decine di quelli che per noi sono dei veri
e propri intrepidi prosecutori di un percorso che abbiamo iniziato 15 anni fa. E portato avanti tra mille difficoltà e rischi per tutto questo tempo. Tra loro ci sono i malati del P.I.C. (Pazienti Impazienti Cannabis), con i quali il Forte ha un percorso comune da anni, che coltivano l’erba perche’ senza non vivono o vivono molto peggio: indomiti presentano il frutto del loro lavoro che sono riusciti a portare a termine nonostante la repressione non risparmi neanche chi ha seri problemi di salute. Poi giurati, conoscenti, amici, amici degli amici, curiosi: tutti qui nello spirito della giornata che pensiamo debba essere quello di rivendicare l’antiproibizionismo come scelta di vita e di libertà dalle narcomafie. Verso sera, a giuria ancora al lavoro comincia ad arrivare un vasto popolo antipro. Alla fine siamo circa 3000. L’atmosfera è calda, l’aria è “densa”. Tutti si fanno coinvolgere dai video divertenti che ritraggono il grottesco del proibizionismo, dai bassoni delle ganjaselection dei dj Pecoz e Mr.Later e dagli interventi di aggiornamento sulla vicenda di Aldo Bianzino e Stefano Cucchi. L’onda è così buona che anche la Villa sembra farsi travolgere dando vita ad un grande concerto fatto di canzoni e suoni, ma anche di tante parole e inviti a non dimenticare. Tutto finisce con la premiazione del vincitore della coppa italian antipro 2009, molto soddisfatto e soprattutto… molto sorridente. Questa è stata la nostra coppa antiproibizionista e, con tutti i difetti, gli errori, i ritardi, ne siamo molto soddisfatti convinti come siamo che mai come in questa occasione l’importante non è vincere, ma partecipare! Gia’ perche’ per noi la parteciapzione e’ un nodo cruciale in qualsiasi attivita’ si svolge al forte. Essere un centro sociale autogestito per noi significa che chiunque varca il cancello di ingresso partecipando all’iniziativa ne abbraccia i contenuti: per noi i partecipanti alla cannabis cup, con i giudici, i canapai, gli occupanti del centro sociale, gli organizzatori, e i relativi amici presenti e via dicendo, sono tutti parte attiva nella gestione dell’evento. O almeno così ci piasce pensare. Dove sorgono problemi vorremmo risolverli insieme a tutti i presenti nel
centro sociale. Questo non ci mette a riparo da errori, ma aiuta noi e chi si unisce a noi a risolverli e affrontarli in tranquillità, serenitù e collettivamente.
Abbiamo messo a disposizione l’osteria del Forte che ha cucinato un ottimo pranzo fino alle 4; il pub ha aperto alle 5 per permettere a tutti gli ospiti di passare degnamente e al caldo la giornata al Forte. Abbiamo offerto lo spazio piu’ grande e meglio attrezzato a disposizione per la giuria. Abbiamo cercato di rendere il Forte accogliente, anche se l’inverno qui e’ difficile da affrontare, e creato un momento di aggregazione e condivisione apprezzato e vissuto con gioia dalla quasi totalità dei presenti e organizzatori. Per noi questo è vitale soprattutto per la battaglia politica che si sta portando avanti e che si può ancora intraprendere solo unendo energie e intenti. Qualcuno ha preferito non guardare tutto cio’, ma lamentarsi del freddo o della scarsa professionalita’ dei giudici. E qualcun’altro pare abbia fatto il furbetto, arraffando, approfittando delle difficoltà “cognitive” dei giurati in quel momento. Scarsa sensibilita’ e menefreghismo egoista che mal si coniugano con lo spirito della serata, e che secondo noi fa parte di quelle sindromi fastidiose che scaturiscono da un regime proibizionista. Certi che la prossima volta tutti insieme organizzeremo meglio il tutto, auguriamo a tutti un buon anno antipro.
C.s.o.a. Forte Prenestino
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