Dichiarazione di Chiara Cremonesi, capogruppo regionale Sinistra Ecologia Libertà.
“Ieri la Toscana ha approvato una legge di civiltà che consente alle strutture sanitarie regionali di erogare farmaci cannabinoidi contro il dolore, per le cure palliative e per molte altre terapie nelle quali la loro efficacia è stata ampiamente dimostrata.
Tant’è che, fin dal 2007, numerosi derivati naturali o di sintesi della cannabis sono inseriti nella tabella ministeriale che ne permette la prescrizione con ricetta. Solo che l’assenza di protocolli attuativi regionali rende di fatto quasi impossibile, e in ogni caso molto costoso per i pazienti (dai 200 ai 500 euro al mese), accedere a queste medicine.
Ora che la Toscana ha aperto la strada, insieme alle sperimentazioni in tal senso avviate in Puglia, sollecitiamo Regione Lombardia a muoversi in questa direzione.
Il progetto di legge esiste già. Lo avevamo scritto in collaborazione con le associazioni Pic, Luca Coscioni e Cannabis terapeutica, quindi con i pazienti stessi, e presentato in Consiglio oltre un anno e mezzo fa. Naturalmente non è mai stato iscritto all’ordine dei lavori.
Eppure, lo scopo era e rimane semplicemente quello di rispondere a un vuoto normativo per garantire nei fatti a tutti i malati che ne hanno bisogno un percorso terapeutico già virtualmente consentito dalle leggi nazionali.
Siamo nel campo della libertà di cura. Se questi farmaci sono utili per tutta una serie di malattie e non soltanto oncologiche o neurologiche, ma per esempio anche in caso di glaucoma o artrite, impedire il loro utilizzo significa ledere il diritto alla salute.
E allora, comunque la si pensi in tema di droghe, si mettano da parte posizioni ideologiche qui a maggior ragione ingiustificate, si calendarizzi il pdl e si legiferi al più presto anche in Lombardia per il bene di tanti cittadini che soffrono e che potrebbero trarre grande giovamento dall’impiego della canapa terapeutica”.
Fonte: SinistraEcologiaLiberta.it