ENCOD – la coalizione europea di associazioni, operatori, cittadini e consumatori che lotta per una radicale riforma delle politiche comunitarie sulla droga, lancia un appello in vista del varo della nuova strategia comunitaria sulle droghe. Questo il loro comunicato.
Appello di ENCOD alle autorità competenti per le politiche sulle droghe dell’Unione europea (Drug policy coordination unit della Commissione europea) e ai membri del Comitato per le libertà civili del Parlamento europeo
Nelle prossime settimane, sarà varata una nuova strategia comunitaria in materia di droghe.
All’inizio di quest’anno, il Forum della società civile ha stilato una raccomandazione sulla riduzione del danno, che noi come ENCOD non abbiamo potuto sottoscrivere a causa di diverse ragioni, comunque non inerenti i contenuti relativi la riduzione del danno.
Riteniamo comunque di dover sottolineare con forza il nostro totale sostegno alla centralità che le politiche di riduzione del danno devono avere nella strategia europea, e vorremo condividere con tutt* voi alcune raccomandazioni per i politici elaborate durante la nostra assemblea generale di Antwerp del giugno scorso.
– Emanazione di una direttiva comunitaria che stabilisca che nelle carceri devono essere forniti sia programmi di scambio siringhe che accesso ai trattamenti metadonici, in accordo con quanto asserito dall’OMS nelle sue linee guida, dall’EMCDDA e dall’ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Raccomandiamo con forza che l’offerta terapeutica e di prevenzione all’interno delle carceri deve avere gli stessi standard dell’offerta all’esterno;
– Emanazione di chiare direttive contro la confisca da parte delle forze dell’ordine di materiali personali per l’assunzione di droghe, comportamenti che minacciano e disincentivano l’accesso dei consumatori ai servizi di riduzione del danno . Questi comportamenti da parte della polizia devono cessare, e deve essere possibile identificare e sanzionare gli agenti responsabili;
– Una direttiva chiara che tuteli e mantenga il finanziamento certo di programmi di riduzione del danno mirati all’HIV, per garantire il massimo dei risultati nella lotta contro le infezioni, anche di epatiti e altre malattie trasmissibili. Ogni discontinuità o peggio taglio ai fondi a questo destinati hanno effetti di crescita dei casi di siero conversione e nuovi costi sociali ed economici per fronteggiare lo sviluppo delle malattie e sostenere i trattamenti necessari;
– La creazione di un Fondo di emergenza, dedicato a programmi di riduzione del danno e prevenzione HIV e a ONG impegnate in regioni ove vi siano alte percentuali di infezione. Siamo allarmati dalla discontinuità con cui il Global Fund sostiene programmi di riduzione del danno in Europa, e protestiamo per la chiusura di alcuni di questi programmi. Raccomandiamo alla Commissione e al Parlamento europei così come ai governi nazionali e regionali, di stabilire e mantenere fondi speciali per il prossimo triennio.
ENCOD è una rete di 150 organizzazioni e cittadini che pensano che l’approccio proibizionista sia immorale, del tutto inefficace e controproducente. Ci battiamo per la regolamentazione legale di tutte le droghe, come avviene per alcool e tabacco, come unica via realistica per diminuire i danni correlati alle droghe, ridurre i crimini e liberare risorse pubbliche per la salute, l’educazione gli interventi sociali.
Invitiamo tutti ad allearsi con noi per rendere queste politiche attuali e reali, a perseverare nella comunicazione costante con i politici e gli altri attori coinvolti per discutere nuove strategie alternative.
Troviamo nuovi tempi luoghi e modi per rilanciare questa alleanza.
Contatti: [email protected]
Il testo dell’appello: http://www.encod.org/info/NEW-EU-STRATEGY-SHOULD-FOCUS-ON.html