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ZioZeb
01-01-70, 01:33
In un interessante articolo di Lorenzo Ansaloni su disinformazione.it (http://www.disinformazione.it/) si legge della manipolazioni delle informazioni al fine di raggiungere il consenso popolare alla guerra.
L\'ho trovato interessante anche perchè spiega come sia manipolata l\'informazione al fine di dimostrare qualsiasi cosa. eccone un estratto:

La raccolta del consenso [...] possiamo riassumere nei seguenti punti:

* Uso di artifici retorici o di vere e proprie fallace logiche nei discorsi ufficiali
* Uso di giornalisti embedded
* Uso di informazioni false, parziali o decontestualizzate

La retorica nei discorsi del Governo
[...] si sono appoggiati su artifici retorici (non tutti originali e molti precedentemente collaudati) ripresi e riverberati acriticamente dai media. La dicotomia good vs. evil (bene vs. male) è stata una costante nei discorsi [...] free vs. oppressed (libero vs. oppresso), security vs. peril (sicurezza vs. pericolo), human vs. animal (umano vs. animale).
Scelte retoriche che producono una polarizzazione semplicistica frutto di un pensiero binario.

Nei discorsi ufficiali non sono mancate vere e proprie fallace argomentative. Ragionamenti apparentemente plausibili ma formalmente sbagliati. L\'argomento \"con noi o conto di noi\" o la sua variante \"con noi o con i terroristi (i drogati)\"[...] sono stati uno dei cavalli di battaglia della propaganda governativa.

La struttura formale del ragionamento è la seguente:
1. È vera solo una delle due affermazioni X e Y
2. L\'affermazione Y è falsa
3. Quindi l\'affermazione X è vera

Dato che nessuno accetterebbe di essere annoverato tra gli spalleggiatori del terrorismo (dello spaccio.. mafia) internazionale , la seconda premessa veniva implicitamente aggiunta dai destinatari dell\'argomentazione che pervenivano naturalmente alla conclusione: \"con noi\". Tale ragionamento rappresenta un tipo di fallacia conosciuta come falso dilemma. Da un punto di vista meramente formale il ragionamento è valido: la verità delle premesse ci consente di affermare la verità della conclusione ma il trucco si gioca sulla prima premessa e consiste nel presentare le due affermazioni (X e Y) come esaustive di tutte le possibilità : è qua che il retore dimostra tutta la sua abilità . Nella fattispecie, non è vero che un individuo debba per forza essere contro il Governo degli Stati Uniti o contro il terrorismo internazionale, potrebbe semplicemente essere neutrale, non interessarsi di questioni di politica internazionale preferendovi una birra con gli amici o essere critico verso entrambi.

Per persuadere [...] un altro tipo di fallacia ad consequentiam con un appello alle passioni più che alla logica: \"Se Saddam vende armi a Bin Laden allora questi distruggerà l\'America\". [se si legalizza la droga sarà la morte per molti giovani]
L\'enormità della conclusione (la distruzione dell\'America) viene usata per introdurre surrettiziamente la verità dell\'antecedente (Saddam vende armi a Bin Laden[la droga deve essere proibita]) che invece dovrebbe proprio essere la tesi da dimostrare.

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e qui mi fermo, spero siate daccordo con me nel trovare le affinità con la politica di disnformazione della guerra alla droga.

invito comunque a leggere tutto l\'articolo, e un bel polpettone ma MOLTO interessante.


Gli Stati Uniti e la Guerra in Iraq: La Raccolta del Consenso (http://www.disinformazione.it/guerra_iraq_consenso.htm)

A cura di Lorenzo Ansaloni – 7 giugno 2007

disinformazione.it (http://www.disinformazione.it/)