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Visualizza Versione Completa : Corte Costituzionale sentenza n° 387



Mkb
01-01-70, 01:33
LA CORTE COSTITUZIONALE SI PRONUNCIA SULLA LEGGE SULLA DROGA, MA IN ITALIA NON SE NE PARLA

SCARICA LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE
http://www.antiproibizionisti.it/public/docs/sentenza_corte-costituzionale_387-2007.pdf

È passata nel silenzio più assoluto da parte degli organi di informazione, salvo rarissime eccezioni, la sentenza n. 387 della Corte Costituzionale che, il 19 novembre scorso, si è pronunciata in merito al ricorso presentato dalle Regioni Umbria, Lazio, Liguria, Piemonte, Toscana e Emilia Romagna in materia di \"Stupefacenti e sostanze psicotrope\" (legge 49/2006, meglio nota col nome di \"legge Fini Giovanardi\").

L\'esito di questo pronunciamento – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 46 del 28 novembre – riguarda essenzialmente due aspetti: il trasferimento di competenza alle Regioni sulla scelta dei luoghi di cura privati convenzionati con le strutture pubbliche e la facoltà, attribuita alle stesse Regioni, di stabilire come spendere le erogazioni liberali percepite per il recupero dei tossicodipendenti (anche, eventualmente, destinandole ad altre finalità).

Non viene dunque in alcun modo intaccato l\'impianto della normativa vigente. Ciò che cambia, in sostanza, è il fatto che, da ora in poi, non sarà più lo Stato, a livello centrale, a determinare quali saranno le strutture private autorizzate e convenzionate per il recupero dei tossicodipendenti, ma saranno, invece, le Regioni, in piena autonomia, a decidere in questo senso. Per quanto riguarda il secondo punto affermato dalla sentenza della Consulta, il vincolo di destinazione rispetto alle entrate costituite da erogazioni liberali disposte direttamente in favore delle Regioni non esisterà più, perché – spiega il relatore Silvestri – questa predeterminazione «è lesiva dell’autonomia finanziaria, costituzionalmente protetta, delle Regioni e delle Province autonome».

Pochissimi sono stati anche i commenti in merito a questa sentenza, sulla quale il mondo politico e, in particolare, gli esponenti della maggioranza di Governo hanno preferito far calare una cappa di silenzio. Moderatamente soddisfatto Carlo Giovanardi, il \"papà\" della legge che tra meno di due mesi festeggerà il suo secondo compleanno, proprio perché «il primo assalto delle Regioni con le giunte rosse alla legge sulla droga non ha prodotto i risultati da loro sperati», dato che «la Corte ha sostanzialmente confermato l’impianto della normativa». Secondo Marco Contini, Segretario di Antiproibizionisti.it, «pur riconoscendo la fondatezza di alcune delle questioni che le Regioni – nell\'ambito di quanto è di loro competenza – avevano sollevato, la sentenza della Corte Costituzionale non è certo risolutiva del quadro catastrofico determinato dalla legge attualmente in vigore. In mancanza di una precisa volontà politica da parte di una maggioranza che non rispetta il contenuto del suo stesso programma elettorale, non si può certo aggirare l\'ostacolo confidando esclusivamente nelle sentenze della Consulta o in quelle (seppure di diversa natura, ma pur sempre importanti e, peraltro, numerose in quest\'ultimo periodo) della Corte di Cassazione, al fine di apportare qualche correttivo a una legislazione che necessita di essere modificata in maniera sostanziale. Questa classe politica – conclude Contini – non può continuare ad abdicare al proprio ruolo: pittosto che elaborare documenti programmatici \"per iniziare a pensare a come modificare la Fini-Giovanardi\", è urgente che Governo e Parlamento, ciascuno nel rispetto delle proprie funzioni istituzionali, intraprendano, assumendosene la responsabilità, iniziative concrete e precise, capaci di incidere profondamente su una situazione che rischia altrimenti di diventare irrecuperabile».


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Mkb il 10-12-2007 10:46 ]

favolantica_delete
01-01-70, 01:33
Io li manderei tutti a spalar monnezza in Campania :-Y

OldGoblin_deleted
01-01-70, 01:33
sigh. :-[

ZioZeb
01-01-70, 01:33
:-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[
Da repubblica .... (http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/cassazione/no-coltiva/no-coltiva.html)

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
Cassazione, marijuana vietata Anche se si tratta di una sola piantina
OMA - Dietrofront della Cassazione sulla liceità della coltivazione domestica di piccole quantità di piante di canapa indiana. Per i supremi giudici della IV sezione penale è da perseguire penalmente la coltivazione, sul balcone di casa, anche di una sola piantina di marijuana, indipendentemente dalle sue caratteristiche droganti. Una sentenza che ribalta quella di pochi mesi fa quando la Suprema Corte aveva consentito la coltivazione domestica di piante di canapa destinate alla vendita per uso ornamentale.

Col il verdetto depositato oggi gli \'ermellini\' rilevano che è penalmente rilevante la coltivazione \'anche di una sola piantina vitale ed idonea a produrre sostanza stupefacente. In sostanza, la coltivazione di canapa indiana va sanzionata indipendentemente dall\'ampiezza del numero di piante contenenti sostanze tossiche\".
(10-01-2008)
</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

vecchi bastardi merdosi e mafiosi.
:-Y