rouge
01-01-70, 01:33
Cari compagni e compagne,
Vienna 2008 è un parto veramente difficile anche se ormai è chiaro che lo slogan “Un mondo senza droghe.Possiamo farcela” lanciato all’UNGASS di New York il 7 giugno 1998 è fallito.
Continua contro ogni logica anche il suo successore Antonio Maria Costa che ha recentemente lanciato la sua ennesima fatwa contro la riduzione del danno convincendo Chiamparino e la Turco ad abdicare sulle stanze del consumo. Tanto per essere ancora più infelici in Italia alla nota influenza di Washington si aggiunge quella di Vienna. A dimostrazione di come l’Italia degli spacciatori e torturatori di stato e che controlla militarmente l’Afghanistan non si discosta se non per sfumature dal modello statunitense .
Per quanto ci riguarda ENCOD ha fissato un piccolo calendario provvisorio di dibattiti e manifestazioni a Vienna tra il 7 –8-9 marzo 2008.Spero vivamente anche in una manifestazione di piazza.
Nel frattempo teniamo occhi ed orecchie molto aperte perché una serie di forze che definirei tra le ONG e le QUONG (organizzazioni quasi non governative) propone scadenze un anno dopo il decennale su più o meno diretto invito dell’ONU che non rivendica più lo slogan come afferma furbescamente lo stesso COsta. Mi sembra personalmente con tutti i limiti anche esperiti in passato che un primo passaggio sia importante al di fuori e contro la logica dell’ONU.
In questo contesto ancora non strutturato ho proposto una conferenza scientifica con un esperto italiano sul rapporto proibizionismo/morte nelle metropoli come spunto per una riflessione europea tra militanti attivisti e consumatori che dovrebbe seguire la conferenza “la città l’immondizia e la morte” secondo il titolo di una famosa opera di Fassbinder.
A presto e spero che comunichiate presto la data dell’incontro romano. Dopo la Befana avremo un quadro quasi definitivo del programma di Vienna.
Enrico Fletzer
Vienna 2008 è un parto veramente difficile anche se ormai è chiaro che lo slogan “Un mondo senza droghe.Possiamo farcela” lanciato all’UNGASS di New York il 7 giugno 1998 è fallito.
Continua contro ogni logica anche il suo successore Antonio Maria Costa che ha recentemente lanciato la sua ennesima fatwa contro la riduzione del danno convincendo Chiamparino e la Turco ad abdicare sulle stanze del consumo. Tanto per essere ancora più infelici in Italia alla nota influenza di Washington si aggiunge quella di Vienna. A dimostrazione di come l’Italia degli spacciatori e torturatori di stato e che controlla militarmente l’Afghanistan non si discosta se non per sfumature dal modello statunitense .
Per quanto ci riguarda ENCOD ha fissato un piccolo calendario provvisorio di dibattiti e manifestazioni a Vienna tra il 7 –8-9 marzo 2008.Spero vivamente anche in una manifestazione di piazza.
Nel frattempo teniamo occhi ed orecchie molto aperte perché una serie di forze che definirei tra le ONG e le QUONG (organizzazioni quasi non governative) propone scadenze un anno dopo il decennale su più o meno diretto invito dell’ONU che non rivendica più lo slogan come afferma furbescamente lo stesso COsta. Mi sembra personalmente con tutti i limiti anche esperiti in passato che un primo passaggio sia importante al di fuori e contro la logica dell’ONU.
In questo contesto ancora non strutturato ho proposto una conferenza scientifica con un esperto italiano sul rapporto proibizionismo/morte nelle metropoli come spunto per una riflessione europea tra militanti attivisti e consumatori che dovrebbe seguire la conferenza “la città l’immondizia e la morte” secondo il titolo di una famosa opera di Fassbinder.
A presto e spero che comunichiate presto la data dell’incontro romano. Dopo la Befana avremo un quadro quasi definitivo del programma di Vienna.
Enrico Fletzer