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Visualizza Versione Completa : CANAPISA 2008 - MANIFESTAZIONE ANTIPROIBIZIONISTA



rouge
01-01-70, 01:33
Ricevo e posto questo Comunicato Canapisa 2008.
Ultimamente sono un po\' assente, ma tornerò presto in auge.
Abbracci a tutti!
Booommm!!!!


APPELLO
Il fallimento del proibizionismo è sotto gli occhi di tutti.

L\'assunzione di sostanze che modificano la coscienza è un fatto che accomuna gli esseri umani di tutti tempi, luoghi e culture.
Nel corso del tempo, per alcune di queste sostanze ne è stato proibito l\'uso, dando vita a tutta una serie conflitti ai quali i governi hanno risposto con sempre maggiore repressione. Nasce così il problema droga. Sono state promulgate leggi e istituiti imponenti apparati repressivi, per affrontare la questione a livello globale, che hanno dichiarato la \"guerra alla droga\". Una persecuzione infame, fatta di incursioni militari, uccisioni, perquisizioni, fermi, arresti, blitz, lancio di diserbanti chimici su intere popolazioni, che è bene ricordare, ha fatto nascere un reato la dove non ci sono vittime, costringendo alla clandestinità milioni di esseri umani.
Mai nessuna legge ha prodotto nella storia del genere umano una quantità tale di sofferenze. Definibile come la terza guerra mondiale, perché combattuta su fronti sparsi nell\'intero pianeta, questa strategia planetaria conta ormai miglia di vittime e continua ad infliggere lacrime e sangue ad un numero sempre maggiore di esseri umani magari solo per aver coltivato una pianta. Queste politiche di fatto hanno creato il mercato nero delle sostanze illecite, un mercato totalmente libero nel quale è possibile avere enormi profitti, e paradossalmente, nonostante i loro continui fallimenti nel ridurre il volume dei traffici e i livelli di consumo delle droghe, queste strategie non sono mai state messe seriamente in discussione, anzi sono state potenziate e rafforzate negli aspetti più repressivi, arrivando ad essere la principale causa di carcerazione mondiale. In nome di un astratto ideale di Società libera dalle droghe, ingenti risorse statali sono finite nella casse di apparati repre
ssivi creati ad ok, che hanno messo in campo le loro politiche di Tolleranza Zero ed hanno contribuito, non di certo ostacolato, al rafforzamento delle criminalità organizzate, alla diffusione delle sostanze stesse e dei modi più rischiosi di assumerle.
In un regime proibizionista i rischi connessi al consumo di sostanze crescono vertiginosamente e vanno ben oltre ai rischi connessi alla sostanza in sé, per esempio: impossibilità di sapere la concentrazione reale della sostanza che si crede di assumere ed il tipo stesso di sostanze con le quali è stata tagliata. Molti non pensano al fatto che la merce droga è una Merce Speciale, non una merce come tutte le altre, perché se un\'automobile è sempre un\'automobile, una pistola sempre una pistola, dal produttore fino ad arrivare al consumatore, un chilo di eroina, grazie alla magia del proibizionismo, dall\'Afganistan all\'Italia diventano venti chili.
Oggi, in Italia, questa ipocrita battaglia è condotta da una delle normative mondiali più dure in materia, dalla legge Fini Giovanardi sulle sostanze stupefacenti, con la quale tutte le sostanze sono state messe sullo stesso piano e i timidi tentativi di un\'azione di riduzione dei danni, resi già difficili dalla precedente legge in materia (legge Iervolino-Vassalli), sono stati letteralmente travolti da un\'azione repressiva totale. Le conseguenze sono state la maggiore diffusione di sostanze pesanti e la trasformazione di una questione culturale, politica e sociale in una questione esclusivamente medica e penale.
Questo appello ha l\'obiettivo non solo di far riflettere su una situazione che diventa giorno per giorno sempre più insostenibile, di un proibizionismo che va ad alimentare piuttosto che a risolvere le problematiche che ufficialmente dichiara di voler contrastare, ma anche quello di costruire una rete sociale capace di mettere in piedi un percorso concreto, fatto di sperimentazioni pratiche, che produca un avanzamento in materia . E\' sempre più urgente un\'opposizione sociale che si organizzi e che faccia sentire le sue ragioni e la sua voce al fine di fondare un\'alternativa concreta ad un tale stato di cose.
Il superamento del proibizionismo non solo è possibile ma è diventato indispensabile.
Crediamo fermamente che una riflessione sincera di tutti, insieme alla sperimentazione di pratiche di riduzione del danno, ispirate ad una cultura del consumo critico e consapevole, fondate sull\'informazione, possano concretamente superare le problematiche attuali connesse al consumo di sostanze ed evitare tanti morti, principalmente causate dalla clandestinità in cui il proibizionismo costringe ad agire.
Non c\'è mai stata questa possibilità, ad un rischio ipotetico provenienti da un eventuale legalizzazione, sono stati preferiti fallimenti concreti e tangibili e le immani sofferenze causate dalla repressione.
Qualcuno sta giocando con le nostre vite e sta facendo soldi sulla nostra pelle.
Se è in ballo la nostra libertà e la nostra stessa esistenza, allora dobbiamo essere noi a condurre le danze, dobbiamo lottare affinché il diritto all\'autodeterminazione non rimanga lettera morta.
Né malati, né criminali, ma gioiosamente illegali.
Autoproduzione unica soluzione.

CANAPISA 2008 - MANIFESTAZIONE ANTIPROIBIZIONISTA
SABATO 31 MAGGIO - PISA
Dedicata ad Aldo Bianzino.