GiacomoGiacomo
19-06-12, 14:49
vi passo un articolo da: http://www.tzetze.it/tzetze_news.php?url=http%3A%2F%2Fit.ibtimes.com%2F articles%2F31708%2F20120619%2Fmarijuana-cannabis-legalizzazione-erba-montecitorio-canapa.htm&key=a991cc218d084442e91513c0b63e6cb7e208b2c5
Chi semina raccoglie. E i frutti in questo caso hanno il profumo della legalizzazione.
Ieri a Montecitorio durante una conferenza stampa indetta per sottolineare le proprietà terapeutiche della canapa per la cura di alcune malattie, i Radicali hanno seminato delle piantine di Cannabis. E' di qualche mese fa la decisione della Regione Toscana di rendere legale l'utilizzo della marijuana per curare malattie come la sclerosi multipla o depressione. Ma in Parlamento la battaglia sulla legalizzazione è tutt'altro che chiusa.
Portavoce delle esigenze dei malati si fa l'onorevole Rita Bernardini, che insiste sulla necessità di quest'ultimi di coltivarsi autonomamente le piantine dal momento che approvvigionarsi della materia prima in questo Paese è - per noti motivi - difficile e tortuoso.
"La pena per chi coltiva l'erba - ha spiegato l'onorevole commentando l'insolito gesto dimostrativo - prevede la reclusione da sei a 20 anni e la multa da 26 mila a 260 mila euro. Per coltivazioni rudimentali e di minima quantità, la pena è più bassa e prevede da uno a sei anni di reclusione e la multa da tremila a 26 mila euro. Forse - ha commentato Bernardini con una nota di sarcasmo - ci riconosceranno questa fattispecie".
Con questa azione non violenta, ha annunciato la deputata radicale, "diamo inizio alla nostra coltivazione di cannabis e terremo informati i mezzi di comunicazione. In Italia - conclude - il cammino dei malati affetti da patologie che possono essere curate con la cannabis, dalla Sclerosi multipla all'Aids, è invece un percorso ad ostacoli che a volte diviene un vero calvario e che trova ragione solo nella follia proibizionista".
Chi semina raccoglie. E i frutti in questo caso hanno il profumo della legalizzazione.
Ieri a Montecitorio durante una conferenza stampa indetta per sottolineare le proprietà terapeutiche della canapa per la cura di alcune malattie, i Radicali hanno seminato delle piantine di Cannabis. E' di qualche mese fa la decisione della Regione Toscana di rendere legale l'utilizzo della marijuana per curare malattie come la sclerosi multipla o depressione. Ma in Parlamento la battaglia sulla legalizzazione è tutt'altro che chiusa.
Portavoce delle esigenze dei malati si fa l'onorevole Rita Bernardini, che insiste sulla necessità di quest'ultimi di coltivarsi autonomamente le piantine dal momento che approvvigionarsi della materia prima in questo Paese è - per noti motivi - difficile e tortuoso.
"La pena per chi coltiva l'erba - ha spiegato l'onorevole commentando l'insolito gesto dimostrativo - prevede la reclusione da sei a 20 anni e la multa da 26 mila a 260 mila euro. Per coltivazioni rudimentali e di minima quantità, la pena è più bassa e prevede da uno a sei anni di reclusione e la multa da tremila a 26 mila euro. Forse - ha commentato Bernardini con una nota di sarcasmo - ci riconosceranno questa fattispecie".
Con questa azione non violenta, ha annunciato la deputata radicale, "diamo inizio alla nostra coltivazione di cannabis e terremo informati i mezzi di comunicazione. In Italia - conclude - il cammino dei malati affetti da patologie che possono essere curate con la cannabis, dalla Sclerosi multipla all'Aids, è invece un percorso ad ostacoli che a volte diviene un vero calvario e che trova ragione solo nella follia proibizionista".