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Visualizza Versione Completa : Fuoriluogo è a una svolta.....



Mkb
01-01-70, 01:33
Da Fuoriluogo, di Grazia Zuffa - 29 giugno 2008

Fuoriluogo (http://www.fuoriluogo.it/) è a una svolta. O riesce a fare il salto e a diventare punto di riferimento per un network sociale più ampio, al di là di Forum droghe. Oppure cessa di esistere, senza mezzi termini. Un poco come accade al manifesto, fatte le differenze. D’altronde non potrebbe essere diversamente, considerati i dodici anni di convivenza. Fuoriluogo è cresciuto e maturato, grazie a e insieme con il manifesto: è parte della storia del giornale.
Veniamo ai fatti. Il recente rilancio editoriale del quotidiano ci obbliga a ripensare la nostra collocazione all’interno. C’è anche un problema economico. Attualmente le spese di
Fuoriluogo (http://www.fuoriluogo.it/) sono ripartite più o meno a metà. Forum droghe sostiene completamente i costi redazionali, di grafica e di impaginazione, quelli di carta e stampa sono a carico del manifesto. D’ora in poi, ci viene chiesto l’autofinanziamento completo.
Non è solo una questione economica, comunque assai rilevante per noi; è innanzitutto una questione politica. Troppe cose sono accadute e stanno accadendo sui temi che ci stanno a cuore, è inevitabile che anche Fuoriluogo vada ridiscusso. Pensiamo alla mancata abrogazione della legge Fini Giovanardi, su cui aveva puntato il movimento di riforma della politica della droga; fino al crescendo pauroso della “sicurezza” declinata come paura/esecrazione/odio dei tanti “altri da sé”. Certo, se
Fuoriluogo (http://www.fuoriluogo.it/) chiudesse, verrebbe a mancare una delle poche voci che cercano di contrastare la deriva e che si sforzano di agganciare il discorso sulle droghe ai fatti, alle evidenze, alla ragione. Ma non possiamo nasconderci che una delle nostre idee forti – la sicurezza intesa come l’arte di “gettare i ponti” con l’altro/l’altra da sé, nocciolo vero della riduzione del danno – si è eclissata dalla scena politica ed è impallidita nelle coscienze dei cittadini. Così come una delle nostre sfide più ambiziose – saper parlare ai policy makers offrendo spunti e prospettive internazionali – è in larga parte caduta nel vuoto. È vero che anche la riflessione sulla sconfitta sarebbe più difficile senza uno strumento come il nostro, specie pensando alla preoccupante afasia dei soggetti che operano nel sociale. Sulle droghe la frantumazione si avverte ancora di più: il movimento della canapa quale “non-droga” tende a separarsi da quello per la riduzione del danno (buono solo per le droghe-droghe, si dice); nel mezzo l’allarme cocaina (un tempo droga a metà, oggi la droga per eccellenza), che conquista un po’ tutti. Così, da qualsiasi parte ti giri è sempre la Sostanza (buona o maledetta) al centro: che il rischio (ma anche il piacere) dipendano solo in parte dalla chimica è verità troppo complicata per i nostri giorni, parrebbe.
Una impasse di questa portata necessita di una risposta all’altezza. C’è bisogno di un nuovo strumento che, ben oltre le droghe, sappia creare collegamenti stretti con altri settori del sociale, oggi in sofferenza. Abbiamo sempre cercato di mantenere una panoramica ampia, fra penale e sociale: ne è riprova questo stesso numero in gran parte dedicato all’immigrazione e all’integrazione degli stranieri, in Europa e in Italia. Non sempre ci siamo riusciti però. In ogni modo, ci aspetta una verifica. Se ci saranno altri soggetti, gruppi, associazioni disposti a lavorare con noi (con idee, con uomini e donne nuovi e qualche fondo), allora Fuoriluogo potrà ripartire in autunno da un nuovo progetto editoriale. Altrimenti, non c’è spazio per lo “speriamo che me la cavo”. Il giornale è uscito per tanti anni grazie all’impegno volontario di una redazione compatta e di collaboratrici e collaboratori generosi. Per parte nostra, vogliamo lavorare ancora. Ma non dipende solo da noi.

giovanniforesti
01-01-70, 01:33
Fuoriluogo è in crisi.
Sinceramente mi spiace ma, forse occorre capire perchè.

Fuoriluogo, organo del forum droghe, a sua volta organo di propaganda per alcune persone dei DS e dei verdi. La Senatrice Grazia Zuffa e l\'onorevole Franco Corleone, per citare i più noti.

Sappiamo che DS e verdi sono stati al governo parecchi anni, di questi ultimi 12, sicuramente la maggioranza.

Cosa hanno fatto? cosa avete fatto?

Nell\'articolo Grazia Zuffa dice \"il movimento della canapa quale “non-droga” tende a separarsi da quello per la riduzione del danno ...\"

Finalmente Grazia Zuffa usa la parola canapa! Non condivido le sue valutazioni sul movimento ella canapa che tende a separarsi... ecc ecc ma finalmente un onorevole \"esperto\" di fuoriluogo usa la parola canapa.

Partecipai alle prime riunioni, e mi ricordo che fatica, che faccie stupite, quando il sottoscritto denunciava l\'assoluta assenza di argomenti relativi alla canapa nei documenti e nelle relazioni ufficiali del forum droghe.

Dal mio punto di vista è sempre stato il forum droghe a non voler affrontare la questione canapa. Si iniziava parlando di droghe ma alla fine si finiva sempre per parlare di eroina e riduzione del danno. Per chi non crede può andare a leggere....

Per farla breve, penso che il forum droghe sia stato uno strumento usato da politici per logiche politiche e non si è mai mosso veramente per essere un punto di riferimento reale per un movimento di cambiamento.
Purtroppo il manifesto, delegando a fuori luogo tutti il discorso sulle droghe, è stato per anni un\'organo di informazione governativo. Quando Franco Corleone era viceministro alla giustizia, il manifesto non poteva pubblicare nulla che denunciasse, per esempio, l\'inerzia del governo...

ma il discorso sarebbe lunghissimo. fatto sta che, dopo 12 anni, la situazione è quella che è...

che si può dire, speriamo che finalmente i nostri onorevoli (dico nostri perchè anche io li votai!) e i vari \"esperti\" capiscano e comincino ad ascoltare...

anche se ci spero poco

:-o

comunque, se credono davvero che ci si voglia separare, non hanno che da invitarci a fare quattro chiacchere... io ne sarei molto lieto :-]