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Visualizza Versione Completa : Nadia Monti:"Se legalizzata meno spaccio"



alzir
24-08-12, 16:32
L'assessore alla Legalità del Comune di Bologna si schiera a favore della legalizzazione

«Portare alla luce del sole il consumo di alcune sostanze permette un certo controllo sociale che limita danni»

Ben venga la proposta di legge regionale per aprire le porte della sanitá emiliano-romagnola all'uso terapuetico della cannabis, ma forse è anche il caso di spingersi oltre. E dunque valutare concretamente i benefici di un'eventuale legalizzazione del consumo di cannabis. Nadia Monti, assessore alla Legalitá del Comune di Bologna, prende spunto dall'esperienza olandese per aggiungere la sua opinione al dibattito aperto dalle parole di Vasco Rossi, e dire che «portare alla luce del sole il consumo di alcune sostanze possa permettere un certo controllo sociale, che limita danni e rischi a societá e consumatori». Perchè, fa notare l'assessore in un intervento su Facebook, «la richiesta di assistenza è più frequente se i consumatori non devono temere di essere perseguiti penalmente». E in Olanda, «il Governo riesce ad aiutare circa il 90% dei tossicodipendenti con programmi di disintossicazione». Inoltre, secondo Monti si può supporre che «se si legalizzassero i cannabinoidi, la criminalitá organizzata perderebbe un grosso spicchio dei suoi guadagni». Sempre il modello olandese «ha, nei fatti, smentito alcune credenze comuni: in primis che vi sia un passaggio diretto tra l'utilizzo di droghe leggere e pesanti». E poi ha «sfatato» il mito per cui «un regime di liberalizzazione porti o invogli ad un consumo maggiore o ad incentivare il primo consumo». Insomma, Monti, pur credendo che «uno stato di legalitá non sia conciliabile con la depenalizzazione fine a se stessa di alcuni reati», è convinta che «si debba lavorare per la creazione di un modello basandosi su esperienze reali, e non teoriche, di altre comunitá». Perchè «forse con politiche diverse avremmo meno problemi legati allo spaccio e derivati», ma non si può saperlo «se a priori vi sono chiusure così intransigenti sulla questione».
Monti inoltre appoggia l'idea della legge regionale per l'uso terapeutico della cannabis (primo firmatario il suo collega di partito, il dipietrista Franco Grillini) ricordado che «l'efficacia farmacologica dei cannabinoidi si fonda su acquisizioni scientifiche, sperimentazioni e pratiche cliniche sempre più diffuse a livello mondiale». Perciò all'assessore pare «difficilmente opinabile» l'utilitá del principio attivo dei cannabinoidi per varie patologie, per le quali, tra l'altro, «spesso vengono utilizzate sostanze che gli studiosi giudicano decisamente più pericolose». Tornando poi alla legalizzazione della cannabis tout court, osserva che «il risparmio di tempo e denaro connesso alla tolleranza controllata delle droghe leggere ha consentito di concentrarsi effettivamente e con ottimi risultati sulla lotta a quelle pesanti». Insomma, guardando ai risultati ottenuti da vari modelli legislativi, «alcuni dati ufficiali disegnano una situazione molto diversa da quella che si potrebbe pensare», con l'Olanda che avrebbe una percentuale inferiore di consumatori rispetto ad altri paesi europei, tra cui l'Italia. (Dire)

Articolo del Corriere di Bologna http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2012/22-agosto-2012/assessore-monti-apre-cannabis-se-legalizzata-meno-spaccio-2111532250683.shtml
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Qua il parere negativo di Nino Rizzo Nervo al riguardo.


BOLOGNA - Scontro in giunta sulla liberalizzazione delle droghe leggere. Dopo l'uscita dell'assessore al Commercio, Nadia Monti («La legalizzazione delle droghe leggere è un tabù da sfatare», aveva scritto su Facebook) è Rizzo Nervo a prendere le distanze sempre sul social network.

IL MESSAGGIO DELL'ASSESSORE - «Rispetto il pensiero e le opinioni di tutti, per altro espresse a titolo personale, ma come diceva il Maestrone "scusate non mi lego a questa schiera: morrò' pecora nera". - ha scritto Rizzo Nervo rispondendo alla collega - La cultura della droga va combattuta con determinazione. La mia responsabilità politica mi chiede di sostenere un modello di città, di Paese, di mondo, a cui ai giovani sia offerta una prospettiva più divertente e creativa che la droga (più o meno leggera). A questo mi sento impegnato, come persona adulta e come amministratore». L'assessore ha poi concluso la sua riflessione con una punzecchiata più o meno velata alla Monti «Certo senza criminalizzare, certo facendo i conti con il fenomeno, certo non considerando il tema un monolite - ha aggiunto l'assessore alla Sanità -. Ma se non servono "chiusure così intransigenti sulla questione", non servono neppure aperture "a la carte", a fronte di tanti che si occupano professionalmente del tema che segnalano i pericoli di certe sottovalutazioni».

LA REPLICA DELLA MONTI - Qualche minuto dopo è arrivata la contro replica dell'assessore alla Legalità. La Monti si è difesa, tirando fuori le unghie. «Proprio perchè non sottovaluto il problema droghe ho scritto la nota di ieri, che invito a leggere integralmente prima di espletare giudizi sommari- ha affermato Monti - giusto per rendersi conto che non vi è nessuna apertura tout court da parte mia a liberalizzazioni di qualsiasi tipo». Il suo intervento, invece, «vuole essere semplicemente una riflessione approfondita su un tema molto delicato, ponendosi qualcosa che ad oggi sembra sempre più una rarità in ambito politico». Ovvero, ha spiegato l'assessore, «il dubbio di non aver sempre la verità in mano, il dubbio che vi possano essere altre strade per raggiungere risultati importanti, risultati che in fondo tutti auspichiamo». Monti ha ribadito il suo pensiero. «Chi si occupa professionalmente della questione - ha sostenuto l'esponente Idv - avrebbe fatto meglio nei giorni passati a replicare nel merito con dati alla mano, invece che trasformare il tutto in una querelle a livello personale, facendo svanire in un attimo il punto focale della discussione e portando la discussione stessa sullo squallido livello del '"chi cerca visibilità"».

IL PDL - Il Pdl, con il consigliere regionale Galeazzo Bignami, chiede al sindaco, Virginio Merola, di prendere le distanze dall'assessore alla Legalità. «Nessuna libertà alla droga- scrive Bignami su Twitter- Merola condanni con fermezza le parole di Monti, assessore alla legalizzazione più che alla legalità».

Sempre Corriere di Bologna
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2012/23-agosto-2012/rizzo-nervo-contro-monti-la-droga-va-combattuta-2111536734092.shtml

the.pitbull
24-08-12, 18:52
Sapere che pian piano qualcosa si muove mi riempe di speranza...

Darkmirror
24-08-12, 19:20
qualcosa sempre si muoverà, ci siamo anche noi!! autoproduzione legale!!

OmNavaShivaja
24-08-12, 21:00
La mia responsabilità politica mi chiede di sostenere un modello di città, di Paese, di mondo, a cui ai giovani sia offerta una prospettiva più divertente e creativa che la droga

la prospettiva che la vostra amata responsabilità politica ha creato negli ultimi anni per i giovani è un debito di 20.000 euro cranio, nessuna garanzia di un posto di lavoro, una situazione pensioni quantomeno incerta...
Datemi una alternativa più "divertente e creativa" della droga e lasciatemi la libertà di scegliere quello che per me è meglio.

Dantep
24-08-12, 21:11
la prospettiva che la vostra amata responsabilità politica ha creato negli ultimi anni per i giovani è un debito di 20.000 euro cranio, nessuna garanzia di un posto di lavoro, una situazione pensioni quantomeno incerta...
Datemi una alternativa più "divertente e creativa" della droga e lasciatemi la libertà di scegliere quello che per me è meglio.

Cazzo!!!aggiungerei :polliceu: