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Visualizza Versione Completa : ASCIA – Aggiornamenti



Mkb
09-10-12, 08:11
fonte: http://www.ascia-web.org/home/?p=674

Chiediamo scusa se in questi tempi non riusciamo ad aggiornare frequentemente l’articolo di apertura del sito, ma un po’ per il valore che diamo a certe informazioni o comunicazioni, con necessità di postarle per un periodo abbastanza lungo, e un po’ perché stiamo mettendo a punto la strategia “offensiva” che svilupperemo nei prossimi mesi contro la legge fini-giovanardi e il dpa, il tempo a disposizione rimane vincolato agli aggiornamenti indispensabili, che comunque cerchiamo di darvi in tempo reale.

Stiamo elaborando una proposta di legge che presenteremo pubblicamente in breve tempo, con lo scopo di metterla a disposizione dei partiti che si presenteranno alle prossime elezioni nel 2013 e riuscire a capire quanto le forze politiche (che una volta al governo decidono della vita dei cittadini), risultino sensibili ai problemi che riguardano e condizionano la vita di milioni di individui.


E dato che abbiamo già visto come la fini-giovanardi provochi di fatto una repressione ingiustificata contro una criminalità che non esiste, di come questa repressione provochi un inutile dispendio di risorse nella reale tutela della pubblica sicurezza e di come questa legge sia responsabile dell’assurdo affollamento delle carceri e causa di ingolfamento nei tribunali per la mole di processi a carico di semplici coltivatori, noi crediamo che sia un dovere dei partiti che si reputano riformisti, doverci ascoltare e prendere in esame il problema e potete essere sicuri che ad ogni incontro seguirà la nostra nota con quanto dichiarato dai responsabili di partito e da quanto detto trarremo le nostre conclusioni, in vista del consenso che sicuramente ci andranno a chiedere!


Nei prossimi giorni, appena torneranno indietro le ricevute di ritorno delle raccomandate con la richiesta di asilo spedite alle ambasciate di Portogallo, Spagna, Olanda, Austria, Belgio e Rep. Ceca, inizieremo a telefonare e chiedere un appuntamento per spiegare il gesto dimostrativo, con l’auspicio di lanciare attraverso la loro rappresentanza in Italia, l’allarme a livello europeo per i danni generati dalla fini-giovanardi.


Inoltre, con la collaborazione dell’avvocato Simonetti, stiamo studiando una linea omogenea di difesa da adottare nei processi contro coltivatori e consumatori in proprio, con lo scopo di rendere evidente, fin nei tribunali, la contraddizione insita nella normativa vigente tra l’applicazione della legge e il rispetto delle norme costituzionali, e di questo, che riteniamo un elemento importante per quanto riguarda i processi causati dalla legge in vigore, pubblicheremo a giorni una comunicazione dello stesso avvocato con consigli e indicazioni su come potersi difendere da accuse ingiuste e immotivate.


Stiamo preparando anche altre iniziative che metteremo in atto entro questi ultimi mesi del 2012 e di cui vi metteremo al corrente al momento opportuno, per ora continuiamo ad invitarvi ed esortarvi per diffondere la conoscenza della nostra associazione, reclutare nuovi tesserati, pubblicare i nostri comunicati ovunque sia possibile e continuare serenamente ad organizzarci con la speranza che da questa legge medioevale si riesca ad uscire il prima possibile e perché no?…


…vedere anche gli odierni inquisitori costretti a chiedere perdono per i tanti danni provocati a dei cittadini pacifici e rispettabili e per le innumerevoli menzogne, mascherate da discutibili ricerche scientifiche, per giustificare il loro bieco operato.
Direttivo ASCIA

ecko
09-10-12, 08:47
Tienici sempre aggiornati, sono iniziative importanti e che appoggiamo al 100%.
Anche l'inserimento degli articoli sul portale è importante, viene letto da migliaia di persone e tramite gli rss finisce in decine di altri siti e blog.
:polliceu:

Mkb
11-12-12, 16:36
ciao a tutti,
come ASCIA abbiamo preparato una Proposta di Legge sulla Regolamentazione della Cannabis, che abbiamo subito presentato al Movimento 5 Stelle

Vi invito ad iscrivervi e votare la proposta di legge fatta al M5S aiutateci ad avere forza:

Una proposta di legge per la regolamentazione della coltivazione domestica di cannabis - Forum (http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2012/12/una-proposta-di-legge-per-la-regolamentazione-della-coltivazione-domestica-di-cannabis.html)
(http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2012/12/una-proposta-di-legge-per-la-regolamentazione-della-coltivazione-domestica-di-cannabis.html)

Mkb
13-12-12, 11:49
grazie a tutti per l'aiuto, siamo a 242 voti a favore della proprosta.

continuiamo a divulgare e d informare la cittadinanza

dennycartina
04-02-13, 16:53
rispolveriamo un po'
daje raga'
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2012/12/una-proposta-di-legge-per-la-regolamentazione-della-coltivazione-domestica-di-cannabis.html
5 min e passa la paura

TRUPPEN
08-02-13, 02:08
scusate ma perche' non mandate la pagina per e-mail?? non condividete su facebook e altri social ?? perche' non divuglate questa proposta?? io il collegamento lo trovato solo in questo topick!!!

liri
08-02-13, 17:14
scusate ma perche' non mandate la pagina per e-mail?? non condividete su facebook e altri social ?? perche' non divuglate questa proposta?? io il collegamento lo trovato solo in questo topick!!!

fratello, se ti iscrivi ad ASCIA te la mandano pure per email, io ne ricevo ogni settimana pure sul cell: so 10 neuri e sostieni gli sforzi di questi ragazzi che lottano per noi:polliceu:

TRUPPEN
08-02-13, 20:26
gia dato il mio sostegno sono un tesserato anche io e mi arrivano le e-mail a me !!! ma a tutte le persone che non lo sono?? forse non hai capito bene quello che o scritto !!! si chiama fare informazione se ce un proggetto e si vuole portare avanti seriamente !!!! se questa proposta verrebbe publicizzata sicuramente invece di 773 voti ne avrebbe sicuramente di piu !!!!

dennycartina
20-02-13, 14:56
quoto truppen...
mi sembra bello importante questo post, in pochissimi lo han letto...e magari ancora meno sono a conoscienza delle 2 proposte di legge...devono esser votate, per arrivare nelle prime 3 ed essere prese in considerazione.
si puo' dare il proprio voto\ consenso anche senza essere un Grillino o tesserato ascia....poi ovviamente se volete entrare a far parte di ascia, benvenga :)
peace

LorisPetto
20-02-13, 16:35
mi sono iscritto ed ho votato a favore(anche se ci stà mettendo un pò:icon_lol:)comunque 806!!

Mkb
09-03-13, 15:22
Oggi alle ore 15:30 su RadiOndaRossa | Radio Onda Rossa (http://www.ondarossa.info/) intervista a Giancarlo C. dell' ASCIA (http://www.ascia-web.org)

loryganja
12-03-13, 01:52
direi molto interessante

Myface
12-03-13, 13:30
Tesserato!:specool:

pasqsn
18-05-13, 14:28
Nuova vittoria degli avvocati che collaborano con ASCIA


SORPRESO A COLTIVARE MARIJUANA: IL TRIBUNALE DI MILANO ASSOLVE

Il giovane milanese W.K., un giorno di febbraio, vede piombarsi a casa la polizia che mentre saliva le scale “percepiva uno strano odore, probabilmente di sostanza stupefacente dalle caratteristiche della cannabis” (così dal verbale di perquisizione).

All’arrivo della polizia il giovane si mostra collaborativo e spontaneamente consegna:

18 piantine di marijuana con THC superiore a quanto stabilito dalle tabelle della legge stupefacenti;
9 piante di marijuana recise di altezza 90 cm con THC superiore a quanto stabilito dalle tabelle della legge stupefacenti;
1 busta in plastica con all’interno marijuana con THC superiore a quanto stabilito dalle tabelle della legge stupefacenti;
1 tritaerbe.

Questi elementi di prova sarebbero stati più che sufficienti per applicare il concetto di “presunzione di spaccio” e procedere ad una pesante sentenza di condanna, ma è con grande soddisfazione che ASCIA comunica che, dopo il positivo risultato ottenuto dall’avv. Zaina a Ferrara, anche gli Avvocati Miglio e Simonetti sono riusciti, in un caso simile, a far assolvere l’imputato dai reati contestati, con una efficace strategia difensiva e con il contributo elargito dal buon senso del giudice.

In attesa della motivazione, quello che per ora si può commentare è certamente il successo basato sulle argomentazioni utilizzate nella proposta questione di legittimità costituzionale, volta a contestare il reato di coltivazione di cannabis così come oggi formulato e praticato.

Certo è che la vittoria dei due avvocati romani rappresenta un altro importante passo verso la riforma della legge stupefacenti in tema di coltivazione.

Direttivo ASCIA

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=5760

pasqsn
18-05-13, 14:29
Il senatore Gentile, la cannabis e il M5S


Ci stavamo giusto chiedendo come mai il sen. Gentile (PDL) non si facesse più sentire sul tema, a lui tanto caro, relativo alla salute dei nostri giovani e che lui vede messa a rischio soprattutto dall’uso di cannabis.

Il senatore Gentile, che si era già messo da solo alla berlina chiedendo il divieto di vendita delle cartine per arginare il consumo, si ripete oggi in uno sconclusionato intervento sul drammatico pericolo generato dalla dipendenza da cannabis che, secondo le sue stime, coinvolgerebbe circa un milione di giovani consumatori.

Le motivazioni scientifiche a sostegno di questa denuncia, il sen. Gentile le ha applicate con un palese “copia e incolla” sulla sua lingua, direttamente dalle ricerche pregiudiziali effettuate in questi anni dal DPA e dal dott. Serpelloni, come si può notare dalle sue dichiarazioni: http://www.ilvelino.it/it/article/droga-gentile-pdl-un-milione-di-ragazzi-italiani-vittime-dipendenza-cannabis/2b533b75-bdbc-474e-b582-c3d72c4b852e/

Ma come se queste incredibili e stantie affermazioni non dovessero bastare per smascherare la posizione ideologica del sen. Gentile, lo stesso senatore si rivolge ai parlamentari del Movimento 5 Stelle, augurandosi che quanto affermato dal nostro sito, circa la loro disponibilità a confrontarsi in parlamento sul tema “droghe” e “fini-giovanardi”, non corrisponda a verità: http://www.cittamagazinenews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5844:pdl-il-senatore-antonio-gentile-qil-movimento-5-stelle-chiarisca-la-sua-posizione-sulla-legalizzazione-della-canapaq&catid=35:politica&Itemid=56

Noi speriamo che qualche parlamentare di M5S abbia avuto modo di rispondergli, ma cogliamo l’occasione per dare anche noi delle informazioni al sen. Gentile circa la nostra posizione, quella del M5S (e di SEL) e su alcune contraddizioni insite nelle sue dichiarazioni.

Tanto per iniziare vorremmo dire che è insopportabile per noi continuare ad essere considerati criminali o tossicodipendenti a causa di una legge che non distingue tra droghe leggere e pesanti, poi vorremmo chiedere al sen. Gentile, che è così premuroso verso la salute dei giovani, se considera l’abuso di alcol o la dipendenza da gioco meno gravi pur coinvolgendo milioni (e non uno solo) di consumatori e utenti, inoltre ci piacerebbe sapere dal sen. Gentile quale tipo di educazione riterrebbe efficace per disincentivare il consumo di cannabis e quale tipo di prevenzione adotterebbe nei confronti dello spaccio, essendo lui (forse non volutamente) un collaborazionista e sostenitore del mercato illegale gestito dalle organizzazioni criminali (specialmente in Calabria), ed infine vorremmo ricordare gentilmente al sen. Gentile che sia il M5S che SEL hanno da sempre sostenuto una posizione antiproibizionista e da sempre manifestato la volontà di abrogare la “fini-giovanardi”, come è possibile verificare dalle dichiarazioni dei loro esponenti e dal consenso registrato sul forum di M5S per una regolamentazione della coltivazione domestica presentata dalla nostra associazione.

Ma il senatore Gentile, proprio mentre stiamo scrivendo, nella sua foga pirotecnica si pronuncia anche sulla sentenza di assoluzione concessa ad un coltivatore in proprio (di cui abbiamo pubblicato l’articolo pochi giorni fa), confondendo oltretutto la sentenza di Ferrara con quella di Milano e ripetendo la solita cantilena così esprime il suo sdegno: “Ebbene il tribunale di Ferrara (Milano n.d.r.) lo ha incredibilmente assolto, ho rispetto per i magistrati, ma se si continuano a emanare sentenze che assimilano una portata industriale del genere di droga ai coltivatori diretti si fa un danno enorme alla salute dei giovani. Credo che sia doveroso stigmatizzare questa sentenza auspicando che la procura faccia appello e che in quella sede questo giovane venga adeguatamente condannato. La cannabis e’ una droga a tutti gli effetti e chi la difende, anche attraverso questi atti, forse non sa effettivamente quello che fa” http://droghe.aduc.it/notizia/autocoltivatore+cannabis+assolto+sdegno+sen+antoni o_127344.php

Ma noi pensiamo che il Giudice sapesse bene quello che stava facendo e che tra un criminale e un coltivatore in proprio c’è un abisso e allora possiamo affermare che forse al sen. Gentile dà semplicemente fastidio chi sa cosa sta facendo e si contrappone alla sua visione delle cose?
E non è forse questa ideologia?

Per chiudere non possiamo non menzionare il profilo del sen. Gentile pubblicato dal sito http://www.impresentabili.it/antonio-gentile/

1992 – Antonio Gentile, impiegato, dirigente, giornalista pubblicista, è stato indagato per aver avuto l’appoggio elettorale della ‘ndrangheta’ alle elezioni politiche del 1992, quando militava ed era candidato per il Psi.2 Marzo 2010 – Gentile viene sottoposto a indagini nell’inchiesta ‘Why not’ ma successivamente viene subito prosciolto dalle accuse dal giudice dell’udienza preliminare.3 ottobre 2012 – Gentile viene coinvolto nell’inchiesta giudiziaria sull’Aterp di Cosenza, che ha portato all’arresto di un funzionario e all’emissione di 14 avvisi per altrettanti indagati a vario titolo con reati di truffa aggravata, abuso d’ufficio, falsità materiale ed ideologica, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione. L’inchiesta ha svelato un sistema consolidato e tra gli indagati figurano oltre al senatore del Pdl e membro della commissione Parlamentare Antimafia, Antonio Gentile, i fratelli Raffaele Gentile, sindacalista Uil e Pino Gentile, assessore regionale ai lavori pubblici.Ruolo: Pdl, ex Psi, Senatore
Stato: Indagato

Fonti: Infiltrato.it – cittamagazinenews.it – 247.libero.it

Ed è da questa gente che dobbiamo subire e sopportare lezioni di moralità e di senso etico?



Direttivo ASCIA

Pubblicato anche su: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=5772

http://www.ascia-web.org/home/?p=998

pasqsn
18-05-13, 14:29
Tre possibili soluzioni

Tre nuovi elementi possono far sperare in una soluzione in tempi ragionevoli per risolvere il problema della persecuzione contro i consumatori e coltivatori in proprio, innescato dalla Fini-Giovanardi.

- Il primo è la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare sulle droghe proposto da un cartello di 19 associazioni- Il secondo è una soluzione parlamentare attraverso un dibattito imposto e sostenuto dalle forze politiche più sensibili al problema

- Il terzo è rimandato al pronunciamento della Corte Costituzionale circa l’illegitimità della legge, la cui questione è stata sollevata dalla terza corte d’appello di Roma.

Quindi, se paragoniamo questo momento e le opportunità che ci offre, in comparazione con un passato molto prossimo in cui l’argomento era tabù, non possiamo che guardare con ottimismo all’evoluzione che queste tre nuove condizioni possono determinare per liberarci dalla legge più ottusa e oppressiva dell’Italia repubblicana.


Oltre ad invitarvi a firmare (nel vostro Comune o ai banchetti allestiti dalle associazioni promotrici) per l’introduzione di tre leggi relative a tortura, carcere e droga e assicurarvi che sarà nostro compito principale contattare ed informare i parlamentari di SEL e M5S affinché si arrivi nel più breve tempo possibile all’inserimento del problema “fini-giovanardi” nell’agenda parlamentare, vogliamo tornare sull’argomento “Corte Costituzionale” con una spiegazione di quanto è accaduto, ad opera dell’avvocato Luigi Saraceni:

La Corte di Appello di Roma (Terza Sezione, Presidente ed estensore Bettiol) ha mandato alla Corte Costituzionale la famigerata legge Fini-Giovanardi sulle droghe, ritenendola incompatibile con la Costituzione.

La vicenda nasce dalla condanna inflitta dal Tribunale a due ragazze, che erano state fermate dai carabinieri perché trovate in possesso di 4,6 grammi di marijuana. Nel giudizio di appello, svoltosi il 28 gennaio, il difensore delle ragazze ha eccepito la incostituzionalità della legge e la Corte di appello gli ha dato ragione.

La decisione è molto importante perché ritiene che la Fini-Giovanardi contrasta con la Costituzione sotto tre profili.

Anzitutto perché è stata inserita nel decreto-legge sulle Olimpiadi invernali del 2006, che con la droga non avevano nulla a che fare; inoltre i 36 articoli che compongono la Fini-Giovanardi sono stati inseriti al momento in cui il Parlamento ha convertito in legge il decreto, cosa possibile solo se i cambiamenti apportati non interrompono il legame logico-giuridico col decreto in approvazione e non ne cambiano la sostanza del contenuto (il decreto legge originario, 272/2005, aveva solo sei articoli; di questi articoli uno solo riguardava le droghe, con disposizioni per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi) .

A questo proposito la Corte romana si rifà ad alcune sentenze della Consulta, che hanno ripetutamente bocciato altri decreti-legge proprio perché il Parlamento li aveva approvati, stravolgendone il contenuto, al momento della conversione in legge.

I giudici romani sottolineano poi la assurdità della equiparazione di droghe “pesanti” e “leggere”, di cui “va rilevata la modestia degli effetti negativi sull’organismo, non differenti da quelli che provocano alcool o nicotina” e la “assenza di effetti di dipendenza nei consumatori di cannabis”. Perciò, dicono i giudici, comminare per la “cannabis” le stesse pene previste per gli oppiacei è irrazionale e contrasta con l’articolo 3 della Costituzione, che non consente di trattare allo stesso modo fatti fra loro così diversi.

Infine, secondo i giudici, la legge Fini-Giovanardi viola anche la legislazione europea perché “unificando la pena prevista sia per le droghe leggere che per le droghe pesanti” non si è attenuta ad una decisione del 2004 del Consiglio della Unione Europea.

Ora la palla passa alla Consulta, cui spetta di spazzare via una legge assurda che contribuisce quotidianamente al sovraffollamento delle carceri che tutti deprecano.

Auguriamoci che la decisione arrivi in tempi brevi, a meno che non sia il prossimo Parlamento a liberarci ancor prima di una delle peggiori mostruosità dell’era fini-berlusconiana.

Nel frattempo nessun giudice rispettoso della Costituzione può continuare ad infliggere condanne in base ad una legge che una Corte di appello della Repubblica ha dichiarato illegittima.

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=5703

pasqsn
22-05-13, 10:39
Duro colpo alla Cannabis terapeutica ma i pazienti non si arrendono

Cannabis terapeutica. Non bastasse il DPA, ora ci si mette pure l’AIFA…

Ce lo aspettavamo che prima o poi sarebbe accaduto, ma è molto peggio di quel che si poteva razionalmente prevedere.

La Determinazione dell’AIFA pubblicata sul supplemento n°33 alla Gazzetta Ufficiale del 30 aprile scorso, in cui viene concessa l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio al “Sativex” rappresenta una chiusura totale, devastante ed inaspettata, per l’uso terapeutico dei farmaci derivati dalla cannabis in Italia: in poche ore siamo tornati indietro di moltissimi anni, dopo una brevissima primavera di speranza.

Grazie ad un insieme di disposizioni incredibilmente rigide ed antiscientifiche, dall’evidente sapore di propaganda politica antidroga, è una dichiarazione di guerra ai malati, uno schiaffo alle loro necessità e speranze.

Il Sativex sarà prescrivibile solo per quel malato di sclerosi multipla, che sia affetto da spasmi intrattabili con tutti gli altri farmaci antispastici. L’AIFA specifica, in Gazzetta Ufficiale, che i pazienti dovranno inoltre aver dimostrato “un miglioramento clinicamente significativo dei sintomi associati alla spasticità nel corso di un periodo di prova iniziale della terapia“.

Non bastasse, l’AIFA ha anche deciso che il Sativex si prescriverà solo con “ricetta limitativa” (RL), cioè si limita la prescrivibilità ai soli neurologi e centri ospedalieri, e viene ostacolato anche l’utilizzo delle preparazioni magistrali galeniche, che grazie a questa trovata saranno probabilmente vincolate alle stesse limitazioni.

Sono 3 le categorie di farmaci per i quali è richiesta la RL, ed i cannabinoidi a nostro modesto ma ‘informato’ avviso non rientrano in nessuna di queste, comprendenti p.es. interferone e chemioterapie oncologiche. Nemmeno la morfina richiede RL per essere prescritta, e può farlo qualunque medico, anche se è inserita nella più restrittiva tra le Tabelle degli stupefacenti prescrivibili, la II A.

Limitare la prescrizione allo specialista neurologo ed a strutture ospedaliere significa comunque che in ambito ospedaliero qualsiasi specialista potrebbe prescrivere questi farmaci e preparazioni magistrali, ma è fin troppo facile prevedere che saranno ancor meno di ora a farlo. Il concetto di massima pericolosità e controllo per queste medicine è per i medici un messaggio eloquente, quelli di base poi sono esclusi a priori, con un tratto di penna.

A completamento del quadro, per quanto riguarda la rimborsabilità, il Sativex è farmaco di Classe H: “di impiego esclusivo in ambiente ospedaliero o negli ambulatori specialistici e non dispensabile al paziente in farmacia“. Il sito dell’AIFA aggiunge: “Infine, si ricorda che è attualmente in corso la raccolta delle informazioni relative ai responsabili autorizzati a questo tipo di operazioni. Pertanto, si invitano le Regioni che non avessero ancora inviato i dati a farlo quanto prima.“

Con queste nuove assurde limitazioni viene anche cancellato il lavoro di anni di diverse associazioni che avevano impegnato molti dei loro sforzi a seguire i percorsi delle leggi regionali.

A questo punto le leggi già approvate potrebbero risultare totalmente inutili.

E’ davvero un pericolo per la salute pubblica, l’uso terapeutico di cannabis?

In Canada, dove senza che ciò rappresenti un problema il Sativex è presente in farmacia da tempo, nonostante la situazione relativamente aperta ed anni di esperienza e raccolta di dati nello svolgimento del MMAP (Marijuana Medical Access Program), la Corte Suprema ha stabilito che non tutti i pazienti hanno sufficiente accesso alla cannabis medicinale di stato o auto-coltivata, anche da terzi incaricati dal malato, ed ha chiesto la modifica della legge in senso meno limitativo per i malati.

Nella vicina Germania, una Corte amministrativa ha imposto alla BfArm del ministero della salute di non rigettare le richieste di auto-coltivazione da parte dei pazienti che, per motivi economici o di altro tipo, non potessero utilizzare le infiorescenze olandesi “Bedrocan” secondo la procedura amministrativa standard, e tralasciamo di parlare della situazione in California e negli altri 18 Stati Usa che hanno programmi di Medical Marijuana, o di quella in altri Paesi europei e non.

Mentre in Colorado e Washington si è deciso tramite referendum popolare di legalizzare la marijuana per tutti gli utilizzi al di là di quello medico, da noi si scrivono regole rigidissime e discriminanti anche per l’accesso dei malati ai farmaci. In Israele per molto meno (nuove restrizioni in vigore da subito per l’uso della cannabis a fini terapeutici, una lista di 7 patologie comprendente Cancro, morbo di Crohn, Colite, Hiv, SM, malati terminali negli ultimi 6 mesi di vita, dolore ma non Parkinson, glaucoma e disturbi psichiatrici), pazienti e medici saranno dal 23 Maggio in sciopero della fame di fronte al Ministero della Salute, mentre diversi ospedali israeliani già avvertono che le nuove procedure provocheranno il ricorso all’acquisto al mercato illegale da parte dei pazienti estromessi dalla lista, e criticano le norme per essere “arbitrarie e discriminanti senza alcuna spiegazione logica”.

E da noi, cosa succederà ora? Non basta certo una delibera dell’AIFA a far svanire le sofferenze, nessuno può seriamente pretendere che cittadini malati si mettano l’anima in pace e rinuncino a migliorare le proprie condizioni di salute, oggi ed in un prossimo futuro.

Moltissimi hanno ormai sperimentato personalmente effetti benéfici sostanziali sui propri sintomi per patologie come glaucoma, epilessia, Hiv, tumore e molte altre, sostituendo o diminuendo i dosaggi di farmaci ben più tossici, o riducendo i loro effetti collaterali.

Tramite l’accesso legale su prescrizione medica e magari gratuitamente dal 2005 ad oggi, o con viaggi nei molti paesi esteri dove è disponibile la cannabis terapeutica, o con l’acquisto presso il mercato nero, o con pratiche illegali ‘fai da te’.

Dopo questa chiusura sui farmaci, anche per chi era riuscito ad averne già accesso legalmente ed ora dovrebbe interrompere la terapia, non rimane che l’azione diretta a tutela della propria salute: coltivare seriamente le alternative e seguire la strada dell’auto-produzione.

In questi giorni moltissimi pazienti, autonomamente in tutta Italia, stanno valutando come unica soluzione quella di iniziare un percorso che diventa ancora più urgente alla luce degli ultimi colpi bassi alla libertà di cura, e già in diverse città piccoli gruppi di cittadini con diverse patologie, si stanno organizzando sul modello dei Cannabis Social Club, una proposta alle istituzioni su scala europea.

Ne va della nostra salute, troppo importante per delegarla all’Aifa, agenzia recentemente contestata anche dagli Oftalmologi (“non è in grado di tutelare la salute visiva degli italiani“) e dai Diabetologi, tantomeno al Dipartimento Politiche Antidroga ed alle organizzazioni mafiose.

Pazienti Impazienti Cannabis (P.I.C.)

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=5822

bluedigit
23-05-13, 03:05
mamma mia, raga, il topic era bello, ma andare a vedere i post da Grillo e farsi cadere i co.....ni è un tutt'uno. Ad oggi, da parte loro, mi pare che abbiano già dimenticato tutto...:angry:

pasqsn
23-05-13, 12:09
Cannabis terapeutica: Lettera aperta di Franco Casalone

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Franco Casalone e del suo medico Giuseppe Chio in merito alle nuove disposizioni dell’AIFA sulla Cannabis terapeutica:

Sono un assuntore di cannabis per uso terapeutico (dolore neuropatico). Dal 1999 lo stato italiano mi ha riconosciuto questo utilizzo. Dal 2007 mi è stato possibile avere la mia medicina tramite una ricetta, approvata dal ministero della sanità.

Mi è stato riconosciuto l’utilizzo terapeutico da quattro medici, due prefetti, il ministero della sanità, una commissione dell’ASL e un magistrato di sorveglianza. Dal 9 giugno 2013 una delibera dell’AIFA (agenzia del farmaco) limita la possibilità dell’uso di questo medicinale ai soli sofferenti di spasmi muscolari dovuti alla sclerosi multipla.

Dal 9 giugno tutti i pazienti che utilizzavano cannabis per diverse patologie (dolore neuropatico, sclerosi multipla, artrite reumatoide, sclerosi laterale amiotrofica, epilessia, sindrome da deperimento, contro i sintomi collaterali della chemioterapia, sindrome di tourette, ecc.) si trovano a non poter più utilizzare legalmente un farmaco che procura loro una migliore qualità di vita, e i loro medici a non poter più prescrivere un rimedio efficace e senza effetti collaterali nocivi.

Denuncio questa decisione arbitraria, contro ogni evidenza scientifica, contro il rispetto della sofferenza di tanti malati e contro la professionalità dei loro medici.

Dal 9 giugno l’utilizzo di un farmaco che ci permetteva di vivere meglio è concesso solo a pochissimi sfortunati, e solo in casi estremi. Il bigottismo, la mancanza di obiettività scientifica, la crudeltà di fronte al dolore,la cattiveria (e probabilmente la convenienza privata) delle istituzioni (?) che si arrogano il diritto a decidere cosa è concesso e cosa non lo è, al di la di ogni logica “umana”, porta a situazioni gratuite di disagio, sofferenza, odio verso quelle istituzioni stesse che dovrebbero garantirci il diritto alla salute.

Rivendico il mio diritto alla migliore qualità di vita possibile, al poter usare qualsivoglia farmaco o erba officinale (come dovrebbe essere considerata la cannabis) che mi possa procurare benefici.

Rivendico questo diritto non solo come malato ma come semplice cittadino. E che possa essere Io (in caso di patologie gravi insieme al mio medico di fiducia), e non una qualsiasi “agenzia” a decidere cosa per me è bene e cosa non lo è. Invito tutti i malati assuntori di cannabis a denunciare questo gravissimo attacco alla nostra salute e al nostro possibile miglioramento dei sintomi che ci affliggono.

Franco Casalone

Aggiungo questo comunicato del mio medico Giuseppe Chio:

Salve a tutti i lettori,
sono Giuseppe Chiò, un medico prescrittore di cannabis dal 2007 e sono qui per rendere pubblico il disagio ed il danno provocato a me e soprattutto ai miei pazienti dalla nuova nota dell’ AIFA. La nuova nota dell’AIFA riduce in maniera drammatica le indicazioni terapeutiche della cannabis. Oggi, stando alla nota AIFA, si puo prescrivere cannabis solo come antispastico muscolare nella sclerosi multipla. Inoltre la prescrizione puo’ essere fatta solo da un medico ospedaliero, dopo aver provato inutilmente tutti i farmaci classici.

Mi e’ difficile comprendere il raziocinio della decisione che va contro sia alle indicazioni dell’OMS del 2006, sia al decreto Livia Turco del 2007 che si rifa all’Opium Act della legislazione Olandese che tra l’altro amplia le indicazioni dell’OMS.

Dopo questa nota AIFA, si potra’ dunque solo prescrivere per un sintomo all’interno di una sola malattia.

La decisione si scontra sia con quello che la letteratura scientifica riporta negli ultimi 10 anni, sia con il fatto che si esige un percorso tortuoso per la prescrizione di un farmaco della categoria 2b. Questa categoria e’ quella in cui troviamo tra l’altro il valium (benzodiazepine). Se ci fosse una preoccupazione all’uso della sostanza sarebbe logico trovare lo stesso controllo e monitorizzazione obbligatoria anche per gli altri farmaci della stessa categoria. Inoltre, dulcis in fundo, il prescrittore deve iscriversi ad un sito dell’AIFA per poter essere monitorato. Naturalmente queste Nota provochera’ queste conseguenze immediate:

1) tutti i medici che hanno prescritto la cannabis per una serie vasta di patologie con grande inpatto sulla qualita di vita dei pazienti, non potranno più farlo.

2) I pazienti che hanno iniziato il “percorso cannabis” e ne hanno trovato giovamento, dovranno mettersi alla ricerca di un medico ospedaliero che abbia superato l’atrito culturale imposto da 50 anni di disinformazione sulla sostanza, e sarà una ricerca lunga, dispendiosa e poco efficace. Nel frattempo rimarranno scoperti riguardo all’assunzione di un farmaco che non ha effetti collaterali degni di nota soprattutto se paragonati a quelli non monitorizzati e di libera vendita o/e della stessa categoria.

3) lo stato pagherà molto di più i farmaci per il controllo degli spasmi muscolari rispetto al costo (già assurdamente lievitato con la legge Bassini del gennaio 2013) dei farmaci della cannabis

4) Lesione dei diritti del medico a ricettare secondo scienza e coscienza questo maneggevolissimo farmaco dagli effetti collaterali trascurabili.

La regola poi che si possa ricettare un farmaco dagli effetti collaterali risibili, solo dopo il fallimento dei farmaci classici (questi si, con possibili gravi effetti collaterali) la dice lunga sull’attuale mentalità non scientifica e non basata sulla letteratura scientifica preponderante e di peso, attualmente disponibile. Razionalmente dovrebbe essere il contrario: se un farmaco non pericoloso non è efficace ci si rivolga pure a quelli che hanno più effetti collaterali nell’uso.

L’AIFA dovrebbe essere ritenuta responsabile per il danno che si sta provocando a pazienti in cura da anni con notevoli miglioramenti obiettivi sulla sintomatologia di patologie serie ed invalidanti.

Pazienti che per la loro patologia non sono perlopiù in grado di mobilizzarsi per chiedere il rispetto dei più elementari diritti di essere umani.

Sinceramente vogliate accettare questo scritto, come un ulteriore tentativo di non lasciare i miei pazienti in balia di una visione medioevale sull’uso dei farmaci. Me lo impone il fatto di aver giurato di curare ed alleviare le malattie senza curarmi degli interessi economici o personali, come tutti i miei pazienti possono testimoniare.

In fede

Giuseppe Chio
MD, MSc PHM, ACLS, PHTLS

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=5869

pasqsn
23-05-13, 12:10
Ciao Don Gallo… ci mancherai!


Ieri 22 maggio 2013, Don Gallo, fondatore della ‘Comunità di San Benedetto al Porto’ di Genova, ‘il prete degli ultimi’, ma noi diremmo dei primi, ci ha lasciato.

Scrittore, teologo, sostenitore dei diritti degli omosessuali e dei transgender, promotore della liceità delle droghe leggere, protettore degli emarginati, dei detenuti, Don Andrea era sostanzialmente anarchico, da sempre scomodo per la Chiesa, leader spirituale e politico di giovani e meno giovani.

Si era schierato con i giovani durante il G8 e con il movimento No Tav. Alla morte di Hugo Chavez aveva celebrato per lui una messa. In uno dei suoi ultimi tweet, alcuni giorni fa, aveva scritto: “Sogno una chiesa non separata dagli altri, che non sia sempre pronta a condannare, ma sia solidale, compagna”.

Ci mancherà moltissimo il suo continuo e incessante impegno per il rispetto della dignità umana e della giustizia e ci piace ricordarlo con le sue parole, pronunciate in Piazza Duomo a Milano nel 2011 in occasione dello sciopero generale della Fiom-Cgil.

“Come prete vi dico, fratelli e sorelle ciao ciao ciao. E dopo questo vi dico anche: compagne e compagni sempre su la testa. La colonna sonora della mia vita è quella del grande Fabrizio De Andrè e allora vi dico anche: se credete ora che tutto sia come prima perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”. Sono don Gallo, prete da oltre 50 anni, partigiano, e cosa fa un partigiano? Sceglie! E da vecchio partigiano credo che non è vero che il potere è forte. Molti italiani sono in ginocchio, strisciano. Si deve riconquistare il futuro, le nuove generazioni attendono un segnale e l’Italia intera deve ringraziare voi operai della Fiom, voi operai di Mirafiori e Pomigliano, voi studenti dell’onda, voi ragazzi dei centri sociali. Non fermiamoci, Cristo. Il mio Vangelo mi chiede di vigilare. Mi rivolgo all’opposizione: ma porca miseria, dove siete finiti? Il virus del fascismo di ieri è in libera uscita. Fascismo, berlusconismo, leghismo hanno in comune la pratica di disfarsi di ciò che è democratico. Quando finisco di pregare in chiesa vado in strada e canto, vado nei campi e canto, vado fra la gente e canto i versi della nostra Costituzione repubblicana. – poi congedandosi intona – È questo il fiore del partigiano, o bella ciao o bella ciao o bella ciao, è questo il fiore del partigiano morto per la libertà».

E salutando la folla che urla il suo nome, Don Gallo, sorridendo, grida:

«Hasta la victoria siempre».

Ciao Don… Hasta siempre!!

Ascia

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=5885

pasqsn
08-07-13, 12:04
Che Giovanardi paghi la sua arroganza!


Apprendiamo con immensa soddisfazione che il senatore Giovanardi è indagato per diffamazione ai danni di Patrizia Moretti (mamma di Federico Aldrovandi) e per false dichiarazioni relative al sangue di Federico che a detta del (purtroppo per noi) senatore, era semplicemente un cuscino! http://lanuovaferrara.gelocal.it

Giovanardi non è solo il cofirmatario della legge più liberticida d’Europa, ma è anche il simbolo della spocchia, dell’ignoranza e della prepotenza proprie di un’aristocrazia politica che presuppone la propria supremazia nei confronti della gente comune.

Giovanardi tende a dividere l’umanità in due categorie: una buona, formata da devoti fedeli e cittadini ossequiosi conformi alla sua visione paradisiaca della società, e una parte cattiva composta da froci, drogati e negri che, a suo dire, renderebbero infernale la convivenza sociale.

Giovanardi è quello che minimizza la morte di Aldrovandi e quella di Stefano Cucchi, è quello che lancia anatemi contro gli omosessuali, è quello che impersonifica l’intolleranza assoluta nei confronti dei diritti civili, è quello che chiede più controllo, più repressione, che parla di “disapprovazione sociale” nei nostri confronti mentre alza due bottiglie di lambrusco, che ha fatto del DPA una moderna Santa Inquisizione dove si viene individuati come eretici, braccati, catturati e torturati in nome di una pericolosità immaginaria!

Giovanardi è l’ideatore della costituzione del DPA, uno strumento che dovrebbe essere scientifico, ma che invece risulta essere uno strumento politico che asserve e condiziona la scienza alle teorie care al proibizionismo, Giovanardi è quella faccia tosta che dichiara con una sconcertante serenità che mai un consumatore è entrato in prigione, ed é forse il più fanatico sostenitore perché la delega al DPA sia assegnata al ministro dell’Interno, rendendo così il problema “droghe” un affare di ordine pubblico e non una questione sanitaria o sociale.

Ne ha fatte troppe Giovanardi perché possa passare indenne il suo percorso politico ed ora è giustamente indagato per colpa della sua arroganza che non gli permette limiti nel giudizio verso quelli che lui considera “altri”, e in tutta sincerità noi ci auguriamo che venga anche inquisito, processato e condannato e così vedremo finalmente scomparire quel suo insopportabile sorriso che mostra ogni volta che dice una castroneria!

Giancarlo Cecconi – ASCIA

http://www.ascia-web.org/home/?p=1110

Legalizziamolacanapa Org Team

pasqsn
08-07-13, 12:05
La ministra Cancellieri e la Fini-Giovanardi


Qualche giorno fa abbiamo dato la notizia delle dichiarazioni del ministro della Giustizia a proposito della Fini-Giovanardi, una legge sulla quale il ministro conviene che necessiti di una revisione, ma che ancora non ha ottenuto la sua “attenta riflessione”.

Franco Corleone, garante dei detenuti di Firenze e il dott. Giorgio Gatti, consulente in economia della sicurezza pubblica e dello sviluppo economico, lanciano un appello alla ministra per abbreviare i tempi della discussione per una opportuna revisione della legge, lanciando inoltre un duro attacco al DPA che viene considerato autoreferenziale ed inutile e al dott. Serpelloni di cui si chiedono le dimissioni, considerati i danni che ha provocato con una politica cieca e repressiva.

Di seguito i due articoli:

http://droghe.aduc.it/notizia/sostegno+riforma+legge+droga+sciopero+vitto_127639 .php#.UdKqvD5yodM.facebook

Sciopero del vitto dei detenuti di Sollicciano contro il sovraffollamento del carcere. Da oggi i reclusi dell’istituto penitenziario fiorentino non prenderanno più il cibo che l’amministrazione penitenziaria serve loro a pranzo e a cena, ma tenteranno di arrangiarsi con i viveri da loro comprati e preparati. Lo ‘sciopero del carrello’, così è stato definito, intende anche esprimere sostegno al digiuno a staffetta per la legalità delle carceri cominciato due settimane fa dal garante dei detenuti di Firenze Franco Corleone e proseguito da altre persone. Obiettivo del digiuno è anche quello di sostenere la raccolta di firme per le tre proposte di legge di iniziativa popolare su tortura, carceri e droghe, che chiedono tra l’altro l’introduzione del reato di tortura nel codice penale e la completa depenalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti e l’accesso ai programmi di recupero per i detenuti tossicodipendenti. “E’ grave – ha spiegato Corleone – che la ministra Cancellieri non abbia ritenuto di inserire nel decreto legge modifiche minime ma essenziali a quella legge criminogena che è la Fini Giovanardi, per impedire l’ingresso in carcere per fatti di lieve entità e per far uscire migliaia di tossicodipendenti dal carcere”. Ma ancora più grave, secondo il garante, è “il fatto che il presidente del Consiglio Letta non abbia ancora attribuito la delega per la politica delle droghe e che quindi il dipartimento Politiche Antidroga sia senza guida e completamente autoreferenziale”.

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Lettera aperta al ministro Cancellieri

http://droghe.aduc.it/articolo/legge+fini+giovanardi+lettera+aperta+al+ministro_2 1434.php#.UdKpcWPgfts.facebook

Onorevole Ministro,
Le scrivo in merito alle parole da Lei pronunciate sulla revisione del decreto Fini Giovanardi e sulle conseguenze che quello scellerato decreto ha portato.
Il problema delle carceri è infatti esploso a seguito dell’approvazione di tale decreto, sul quale sono presenti dubbi riguardo la sua stessa costituzionalità.
E’ urgente una totale revisione della normativa sugli stupefacenti, seguendo le convenzioni internazionali, ma anche prendendo in considerazione l’idea che tali convenzioni potrebbero essere riscritte.
Vorrei in oltre portare la sua attenzione sull’ultimo rapporto dell’ Europol riguardo la criminalità organizzata in Europa (”Serious and Organised Crime Threat Assessment”) che ha evidenziato come il traffico di stupefacenti sia la prima fonte di finanziamento delle organizzazioni criminali.
I dati più eclatanti di questo rapporto sono i numeri che riguardano le maggiori sostanze stupefacenti trafficate, che vedono al primo posto la cannabis e i suoi derivati.
Riporto una traduzione dalla stampa del trattato: “La cannabis resta lo stupefacenti preferito, con 23 milioni di consumatori in tutto il Continente per un mercato che vale 1.300 tonnellate di hashish e 1.200 tonnellate di erba ogni anno. La cocaina resta al secondo posto con 4 milioni di consumatori che consumano 124 tonnellate annualmente.”
Questi numeri sottolineano il totale fallimento della cosiddetta “war on drugs” e l’ approccio che negli ultimi dieci anni è stato portato avanti dal Dipartimento per le politiche antidroga.
I vari documenti redatti da questo dipartimento sono nulla più che fogli di propaganda, privi di evidenze scientifiche, una accozzaglia di estratti scritti sotto una prospettiva ideologica, che non considera il fallimento su scala planetaria della strategia studiata nel 1998 nella sessione speciale dell’assemblea generale delle Nazioni Unite di New York. Allora dichiararono la guerra mondiale contro le droghe. Sono passati 15 anni e il risultato è che, nel mondo, non solo in Europa, il traffico di droga è la prima fonte di finanziamento del crimine organizzato, la prima causa di destabilizzazione politica in centro e sud America, la prima causa di conflitto in Afghanistan e causa di numerosi problemi in Africa, nuova via commerciale del traffico di stupefacenti dal sud America all’Europa.
Una prima ed efficace via per affrontare il problema in maniera pragmatica, è affrontare il problema della tossicodipendenza sotto un punto di vista sanitario, come già avviene in numerosi paesi dell’ Unione Europea, come la Svizzera, l’ Olanda, la Spagna, il Portogallo, la Repubblica Ceca, solo per citarne alcuni.
La dismissione del DPA, la dimissione dell’attuale direttore, il dott. Giovanni Serpelloni, e la destinazione della delega sulle tossicodipendenze ai ministeri dell’integrazione sociale o della sanità, sarebbero il primo pilastro di una nuova politica volta al recupero e alla prevenzione all’utilizzo delle sostanze stupefacenti.
Da un punto di vista economico e sociale, come il rapporto dell’Europol evidenzia, la cannabis dovrebbe essere la priorità di discussione in un piano di revisione dell’attuale normativa sugli stupefacenti.
Con più precisione, da un punto di vista economico, sono numerosi i premi Nobel per l’ economia che trovano nelle attuali politiche proibizioniste una fonte di sprechi, inefficienze e fonte di problematiche che una tolleranza ed una tassazione sulle sostanze psicotrope sicuramente mitigherebbero.
Come precedentemente ricordato, le convenzioni internazionali non sono favorevoli ad una legalizzazione della cannabis, ma ne riconoscono l’impiego terapeutico.
La vendita, sotto prescrizione medica, di cannabis per scopi terapeutici, così come già avviene in diciannove stati degli USA, attraverso dispensari privati di cannabis, è la soluzione più indicata per risolvere diversi problemi, senza arrivare ad una legalizzazione della sostanza.
L’ impiego terapeutico della cannabis e dei suoi derivati è già stato riconosciuto dal precedente Governo Monti attraverso un decreto dell’ex ministro della Salute.
Se come Lei ha affermato, non ha ancora “iniziato una riflessione” sulla attuale normativa fallimentare sulle sostanze stupefacenti, questi potrebbero e dovrebbero essere punti dai quali iniziare.
Colgo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti e l’ augurio di un periodo di reggenza del ministero con successo.

Dott. Giorgio Gatti

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=6235

pasqsn
08-07-13, 12:06
Presentata la Proposta di legge di SEL

“Non sono punibili la coltivazione per uso personale di cannabis
indica e la cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al
consumo immediato, salvo che il destinatario non sia un minore”.

E’ con questa piccola norma, da inserire all’articolo 73 del testo unico
in materia di disciplina degli stupefacenti, che 28 parlamentari (26
deputati di Sel e due onorevoli del Pd) chiedono la legalizzazione
della cannabis domestica e la rottura dell’equiparazione del
trattamento sanzionatorio per l’uso di diverse tipologie di droghe,
introdotta nel 2006.

La proposta di legge in questione (la n. 1203) è stata presentata alla Camera il 14 giugno scorso, il 21 giugno è poi stata assegnata alla Commissione Giustizia di Montecitorio.
Il promotore è l’on. Daniele Farina (SEL), tra i firmatari anche i Democratici Michela Marzano e Ivan Scalfarotto.
La proposta – come spiega la relazione che accompagna gli articoli – esclude la “punibilità della coltivazione ‘domestica’ di cannabis, destinata all’uso personale o ceduta a terzi per il consumo immediato” e, nello stesso tempo, differenzia le “pene per i diversi tipi di sostanze, aggiungendo un’autonoma figura di reato”.
L’obiettivo è dunque chiaro: “definire un principio sia di individuazione che di graduazione del diverso livello di pericolosità dei comportamenti definiti ed accolti come illeciti”

La proposta di legge segue di mesi e anni diverse sentenze di tribunale che hanno già assolto imputati scoperti in possesso di piantine di marijuana coltivate in casa e destinate all’uso personale.
Nel 2011 ad esempio, una sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la decisione di un gup che aveva ritenuto la coltivazione di una sola piantina non idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica. Ma, ovviamente, in caso di approvazione del nuovo ddl, che – è bene precisarlo – resta comunque iniziativa di una minoranza parlamentare, verrebbe marcato chiaramente il confine tra punibilità e non, attribuendo maggiori libertà a piccoli coltivatori e assuntori domestici.

Leggi l’articolo: http://www.giornalettismo.com/archives/1011545/una-legge-per-la-cannabis-domestica/

La proposta di legge: http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0005790.pdf
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Come Associazione abbiamo come obiettivo la decriminalizzazione dei coltivatori e consumatori in proprio e riteniamo questa Pdl un passo avanti verso il suo raggiungimento, chiederemo quindi ai parlamentari del M5S ai quali abbiamo presentato la Pdl elaborata da ASCIA di sostenere questa presentata da SEL, sia per non avere frammentazioni all’interno di un possibile fronte trasversale, sia per non produrre duplicati che potrebbero creare confusione e sia perché non abbiamo interessi nel difendere primati o paternità.

L’unico appunto che abbiamo da fare riguarda l’assenza di una chiara normativa sui drug test, che potrebbero rimanere l’unica arma a disposizione di una possibile e probabile recrudescenza proibizionista.


Inoltre, a seguito del coraggioso tentativo di costituzione di un Cannabis Social Club a Racale e dell’esperienza spagnola, avremmo gradito un articolo che contemplasse anche la costituzione di CSC a beneficio di consumatori impossibilitati alla coltivazione, ma pensiamo che da qui all’auspicato dibattito parlamentare, con il contributo dei parlamentari sensibili al problema, si possa avere il tempo per migliorare il testo della Pdl, per il momento non possiamo che ritenerci soddisfatti per aver constatato che quanto promesso da SEL in campagna elettorale si sia poi rivelato un dato di fatto.

Direttivo ASCIA

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=6241