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Visualizza Versione Completa : Facebook aperto al ministero degli Interni



Tesy
16-10-12, 11:42
Click. (http://www.wallstreetitalia.com/article/1445971/internet-privacy/facebook-ministero-interni-ora-ha-le-chiavi-per-entrare-nei-profili.aspx)

"Senza dirlo a nessuno il ministero degli Interni italiano ha ottenuto dai vertici di Facebook le chiavi per entrare nei profili degli utenti anche senza mandato della magistratura. Una violazione della privacy che farà molto discutere."

"I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a Palo Alto, in California, e hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli sulle pagine del social network senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari pei una rogatoria internazionale."

"non è necessario macchiarsi di reati ma basta aver concesso l’amicizia a qualcuno che graviti in ambienti "interessanti" per le forze dell’ordine."

Insomma in Europa "il belpaese", con tutto ciò in cui potrebbe primeggiare, lo fa soltanto in materia di repressione e violazione della privacy...

philmusic
16-10-12, 15:58
Chemmerda..spero che almeno ora tutta la gente che è su facebook che ha un minimo di testa decida di lasciar perdere questo anti-social network

simoz
16-10-12, 19:23
C'è un telefilm che si chiama personal of interest in cui in una puntata un protagonista dice di aver inventato Facebook per avere informazioni dalle persone di 'loro spontanea volontà' se ci pensate non si allontana così tanto dalla realtà, la gente racconta con chi tromba quando si ubriaca e molti si vantano di drogarsi in disco con paste buste e quant'altro, oltre che pericoloso mi chiedo che cazzo ci sia da vantarsi a raccontarlo in giro.. Se questo era un popolo coglione Facebook ha dato una mano a far esprimere il meglio ai peggiori

Dantep
16-10-12, 19:58
Non mi meraviglio più di tanto...in Italia la privacy è solo quella striscia gialla negli uffici e fa ridere anche li

bigniver
16-10-12, 20:49
C'è un telefilm che si chiama personal of interest in cui in una puntata un protagonista dice di aver inventato Facebook per avere informazioni dalle persone di 'loro spontanea volontà' se ci pensate non si allontana così tanto dalla realtà, la gente racconta con chi tromba quando si ubriaca e molti si vantano di drogarsi in disco con paste buste e quant'altro, oltre che pericoloso mi chiedo che cazzo ci sia da vantarsi a raccontarlo in giro.. Se questo era un popolo coglione Facebook ha dato una mano a far esprimere il meglio ai peggiori

Quoto pienamente!!
Soprattutto le nuove generazioni..
Che stanno crescendo in mondo in cui tutti i veri valori della vita non vengono considerati, un mondo ormai manipolato dai mass media che sotto il consenso più totale delle istituzioni rendono le menti e le anime delle persone vuote, quando invece potrebbero (se si volesse) abbattere del tutto l'ignoranza.
Io spero sempre in un miglioramento delle cose, ma purtroppo ci sono giorni in cui davvero sono ultra pessimista..

FukThe3D_delete
16-10-12, 21:03
Ma che è sto schifo? Meno male che lo uso pochissimo e mai messo una mia foto, ne scritto cazzi sulla mia vita personale. A sto punto mi cancello definitivamente. Bah....

Fiammata
16-10-12, 22:38
Motivo in più per DETESTARE faccia da libro.

jeky
17-10-12, 00:07
io non ce l ho più da 1 anno e mezzo circa, se facebook può servire a qualcosa è solamente per dare appuntamento con qualche ragazza o amico che sia sennò è diventato un grande pentolone di bimbi minchia che buttano giù una marea di cavolate inutili che non fanno ridere. per quanto riguarda la polizia postale me l aspettavo che succedesse questo, tanto tra un pò ci contano anche quante volte vai al bagno!!

mad man
17-10-12, 08:26
Beh, è ovvio che quando si utilizza Facebook si deve tenere in considerazione il fatto che ogni testo scritto viene registrato. Ma lo stesso avviene anche con i servizi di Google (motivo per cui l'UE ha recentemente chiesto una modifica dei termini di servizio), il punto è che si deve utilizzare ogni mezzo con coscienza dei limiti che impone.

FukThe3D_delete
17-10-12, 08:34
Sembrerebbe che l'articolo sia falso, ciò non toglie che sicuramente ci sono degli "spioni" su facciaculolibro:

http://ilnichilista.com/2012/10/16/la-disinformazione-di-spidertruman-sugli-spioni-su-facebook/

morbiluk
17-10-12, 11:13
io mi sono cancellato da FB..sono da anni appassionato di cinema non mainstream,il mio eroe è maurizio merli..
comunque postavo su fb video di film,magari con commenti ragionati,ma ora è impossibile..
tutti sono diventati critici cinefili,tutti capiscono tutti,che palle le mode..
e poi cancellatevi da fb,i vostri datori di lavoro possono vedere il profilo e farsi idee sbagliate..
io ho perso un lavoro in questa maniera,perchè sti tipi vedendo le mie condivisioni non si fidavano a far lavorare una persona ambigua..
MA CHE VOR DI AMBIGUA???????

jerimum
22-10-12, 13:04
Anche secondo me (e secondo Panorama) e' una bufala

Perché il Ministero Dell’Interno non può controllare Facebook (http://mytech.panorama.it/ministero-interno-controlla-profili-facebook)

In ogni caso se avete FB controllate sempre le opzioni della Privacy, per fare in modo che solo i vostri amici vedano i vostri post, e non installatevi giochi e applicazioni che richiedono l'accesso ai vostri dati e l'autorizzazione a creare dei post a vostro nome.

E non cadiamo nel solito errore: Facebook e' solo uno strumento, e' chi lo utilizza che decide cosa farne e come.

philmusic
22-10-12, 17:33
E non cadiamo nel solito errore: Facebook e' solo uno strumento, e' chi lo utilizza che decide cosa farne e come.

Io rispetto tranquillamente ogni scelta di ogni singolo individuo, però secondo me è uno strumento che non porta a nulla di buono di per sé, se poi chi lo usa lo fa anche male peggio ancora..sento tanti miei amici, che hanno una mentalità per così dire "alternativa e fuori dal coro", che mi dicono "facebook è utile, facebook serve a tante cose, ecc", poi in realtà lo usano per 1) provarci con le tipe 2) farsi i cazzi degli altri 3) far sapere i cazzi propri a tutto il mondo. Purtroppo penso che la stragrande maggioranza degli utenti di facebook sia così, persino quelli che credono di usarlo in maniera "giusta" in realtà hanno anche loro abboccato all'amo..perché anche se questa notizia del ministero degli interni è una bufala, sembra appurato invece che la cia possa fare quel cazzo che vuole con gli archivi di fb

jerimum
23-10-12, 10:43
Io lo uso per promuovere gli eventi e i concerti dei miei gruppi, per stare in contatto con amici ed amiche che vivono lontano, e i miei post li uso solo per promuovere notizie che non si trovano sui canali mainstream. Non ho mai installato giochi ne app, e non aggiungo persone che non conosco di persona. :a045:

Detto questo in rete non ci sono prove concrete che la CIA monitori FB ma le probabilita' sono alte, e anche io ho pensato di eliminare il mio profilo piu volte ... e di passare a Diaspora, il social network open source che tanto per cominciare gira su server sicuro (al contrario di FB)

join diaspora (https://joindiaspora.com/)

mad man
23-10-12, 11:49
Anche secondo me (e secondo Panorama) e' una bufala
Ho seguito un po' la vicenda su l'Espresso e poi su Panorama.
Apparentemente sembra che la questione sia stata ingigantita dai social network, anche se (come spesso accade) le norme italiane lasciano ampio spazio all'interpretazione e si fatica a trovare una risposta certa.

Facebook, il Ministero e la Polizia Postale si sono subito affrettati a sottolineare il fatto che solo a seguito di un'autorizzazione della Magistratura si possono richiedere informazioni personali a Facebook; ribadendo più volte il concetto che serve un mandato di perquisizione per fondati motivi.

Dalla pagina con le Informazioni per le forze dell'ordine (https://www.facebook.com/safety/groups/law/guidelines/), leggo:

Requisiti per i procedimenti legali negli Stati Uniti
- per obbligare Facebook a rivelare i contenuti memorizzati su un qualsiasi account, tra cui messaggi, foto, video, post in bacheca e informazioni sui luoghi, è necessario che, alla luce di "fondati motivi", venga emesso un mandato di perquisizione in conformità alle procedure contenute nelle "Federal Rules of Criminal Procedure" o ad altre procedure statali sui mandati di perquisizione equivalenti.

Il dubbio a questo punto è come si determinino i "fondati motivi". Leggo allora in un'altra pagina, quella della Normativa sull'utilizzo dei dati (https://www.facebook.com/about/privacy/other), un chiarimento interessante:

Adempimento delle richieste legali e prevenzione dei danni
Facebook può accedere alle tue informazioni, conservarle e condividerle per adempiere a una richiesta legale (ad esempio un mandato di perquisizione, un decreto ingiuntivo o un mandato di comparizione) se ha ragione di ritenere che sia la legge a richiedere tale azione. Tali richieste possono provenire anche da giurisdizioni esterne a quella degli Stati Uniti, se Facebook ha ragione di ritenere che ciò sia richiesto dalla legge locale della giurisdizione in questione, possa riferirsi a utenti appartenenti a tale giurisdizione e sia conforme agli standard riconosciuti a livello internazionale. Facebook può inoltre accedere alle informazioni, conservarle e condividerle se ha ragione di ritenere che sia necessario per: individuare, prevenire e segnalare frodi e altre azioni illegali; proteggere Facebook, gli utenti e le altre persone interessate dalle investigazioni; prevenire eventi che possano condurre a danni fisici o al decesso. Le informazioni che riceviamo su di te, compresi i dati delle transazioni finanziarie correlati agli acquisti effettuati con i crediti Facebook, possono essere consultate, elaborate e conservate per un periodo di tempo prolungato quando sono oggetto di un procedimento legale, di un'indagine governativa o di indagini riguardanti possibili violazioni dei nostri termini o normative o per evitare danni.

Apparentemente quindi Facebook si adegua alle normative dei singoli paesi, questo è interessante (ai fini di questa discussione) perchè come ben sappiamo purtroppo l'Italia ha accomunato in alcuni casi il possesso di stupefacenti con il possesso di armi ed esplosivi, soprattutto in fatto di perquisizioni basate solo sul fondato sospetto (art. 103 D.P.R. 309/90).
A questo punto mi piacerebbe capire meglio come la legislazione italiana si inserisce negli accordi internazionali di Facebook e quali siano i limiti della Polizia Postale quando si tratta di sostanze stupefacenti.